Storie originali > Nonsense
Ricorda la storia  |      
Autore: vul95    20/11/2011    2 recensioni
Voglio scrivere di sesso.
Di estremo, violento, appagante sesso.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Voglio scrivere di sesso

About Sex

Voglio scrivere di sesso.
Di estremo, violento, appagante sesso.
Di quello che, una volta finito, vorresti rifare almeno un migliaio di volte ma per il quale non hai più nemmeno un briciolino di forza.
Non c’è un motivo particolare per cui io voglia farlo. Semplicemente, questa mattina mi sono alzata, ho guardato un punto indefinito di fronte a me e mi sono detta “Porca merda, devo scrivere di sesso”.

Ho sentito dire che ci si fanno molti soldi.
E mi sento in grado di farlo. Insomma, so come vanno le cose. E penso di saperle descrivere nella loro interezza. Non che ci voglia molto a dire che una certa cosa entra in un’altra. Il problema è tutto il background.
Ma mi hanno sempre detto che posseggo un’enorme fantasia, dunque basta solo farla lavorare.

E poi, che cosa c’è di male? E’ una cosa del tutto naturale, fa parte dell’enorme cerchio della nostra vita. Non devo sentirmi in imbarazzo, o a disagio, nel descrivere un atto simile.

E non scrivo di certo per appagare me stessa fisicamente parlando (insomma, se mai dovessi, troverei un altro miliardo di metodi che non siano quello di stare di fronte allo schermo di un pc, scervellarmi per scrivere di sesso mirabolante e poi masturbarmici sopra). Mi va e basta. Come le donne incinta con le fragole e la panna.

Potrebbe risultare divertente, no? In fondo è solo per provare, non intendo diventare una scrittrice di romanzi erotici. Cioè, se poi mi capita di sfondare nel campo, ben venga.

E’ che poi qualcuno potrebbe giudicarmi in modo sbagliato. Non che mi importi. E’ risaputo che non si debba dare troppo peso ai giudizi altrui. Però vorrei che capissero anche le mie motivazioni.

Sento di doverlo fare. Voglio farlo. Voglio scrivere di sesso. E’ un impulso irresistibile. Penso che una volta finito mi sentirei enormemente soddisfatta. Si. Di essere stata in grado di rappresentare una scena del genere. E non penso mi vergognerei. Anche perché se mi vergognassi non vorrei scrivere una cosa simile.

Spero solo che mia madre non legga il lavoro che farò. Potrebbe porsi delle domande strane, ecco. E venire a riferirmele. Sarei costretta a risponderle, e non so se comprenderebbe i miei perché.
Visto che ho intenzione di scrivere anche di una relazione omosessuale, potrebbe crearsi un’immagine di me sbagliata. Magari penserebbe che sono lesbica, e passerebbe a presentarmi le figlie delle sue amiche -e sai poi l’imbarazzo nel dover spiegare a quelle poverine che sono interessata a tutt’altra cosa?-. Oppure penserebbe ad un mio deficit di accudimento. Ad una mancata figura maschile nella mia infanzia. Ad un’insicurezza nei confronti del mondo che mi circonda o, peggio ancora, ad un’acuta ninfomania latente che è uscita fuori tutta d’un botto e, non sapendo come soddisfarsi si ciba di testi a sfondo sessuale.

Vabbeh, l’importante è che non trovi il file sul computer. Metterò una password e non ci sarà alcun pericolo.
Però, ecco, non fraintendetemi. Il tipo di vicenda su cui voglio concentrarmi non si limita al sesso in sé. Insomma, ok, per la maggior parte sarebbe sesso –e, parlando di erotismo, mi pare pure ovvio- ma si concentrerebbe anche sui sentimenti e le emozioni delle due parti. Sarebbe un qualcosa anche di introspettivo e profondo, non un romanzetto squallido per qualche pervertito. Insomma, punto all’arte io, mica cazzi.

Comunque ora devo pensare ad una storia che regga e che possa coinvolgere il pubblico. Pensavo ad un target dai diciassette anni in su.
Oh, giusto, non l’ho detto.
Voglio scrivere di sesso per i giovani. Non per gente matura.
Non sarei in grado. Sono visioni diverse: di iniziati all’arte e di veterani. Per questi ultimi potrebbe risultare leggero e spuro, un romanzo come quello che ho in mente io. Probabilmente non riuscirei ad inglobare nella narrazione quel tipo di panoramica che hanno loro. Che poi che panoramica sarebbe? Nostalgica? Rimpiangente dei bei tempi andati? Appagata, soddisfatta, felice di esser arrivata ad una  maturazione fisica e mentale al punto da potersi definire geni del sesso?
No, no, per loro non potrei proprio scrivere.
I giovani sono più semplici da gestire, e poi di certo conoscono meno trucchi, quindi dovrei andare sul sicuro con le semplici nozioni che conosco.

Cioè.
Almeno spero.
Oh, ma insomma.
E’ complicato.

Chi voglio prendere in giro?

Ho solo quindici anni, io.
E, sesso, non l’ho manco mai fatto.

 

-End-

 

*

Della serie “ti svegli la mattina e senti che devi scrivere una cosa del genere”.
Non cercate un significato profondo: non c’è.

Non giudico Tizio con questo pezzo. Non esalto Caio con questo pezzo. Non denuncio chi è in grado di scrivere riguardo al sesso ad una certa età (anche perché, uhm, denuncerei me stess- coff), né tantomeno ne esalto le capacità.

E’ una One-Shot senza capo né coda che spero però vi abbia fatto sorridere.

Thanks for Reading.

Greta.

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: vul95