Videogiochi > Ghost Trick
Ricorda la storia  |      
Autore: crimsontriforce    20/11/2011    1 recensioni
Jowd non rischia. Jowd osserva. Quando fa male, Jowd guarda meglio e spinge anche se stesso nel mucchio, trovandosi non dissimile dall'assurdità che lo circonda. Jowd si fida solo di quello che vede, in quel cortile illuminato a giorno dalla luna.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Ancora lì, fissa?” “Yup.” “Te ne vai se ti scrivo una drabble?” “Nope.” “Se divento indicibilmente prolissa e passo le 500?” “Iniziaaamo a discuterne, baby.” “Ma poi di lasciarmi scrivere quelle cose su ICO ecc ecc ancora non se ne parla?” “Perspicace.”
E niente. Ho rivisto il capitolo 9 e il dialogo fra questi due mi ha uccisa in prima partita e mi uccide tre volte ora che riesco a leggerne i sottintesi. Non si fidano. Cioè Jowd non si fida (salvo intuire le ragioni del gesto con 6 capitoli di anticipo perché è Jowd e c'ha il cervellino vispo, anche se un po' tarato), Cabanela non può sbottonarsi perché boh, avrà paura di mandare a rane tutta l'operazione e conterà di spiegarsi dopo. My baby will come around and all that, sarebbe mica la prima volta che fa tiri del genere. La tensione di questa frattura apparente è bellissima e W il capitolo 9, ecco.







Leggere il bianco



Le notizie colavano, in prigione. Chiacchiere oltre le sbarre, stralci di telefonate, pagine di giornale si depositavano sul fondo della sua cella come gesso bagnato, ammucchiato mese dopo mese in una figura che aveva poco a che spartire con i quadri che giacevano nell'angolo.
Jowd non pretendeva di aver dipinto la verità, ma era il suo ricordo e avrebbe preferito mantenerlo intatto. Candido, per così dire.

Se lo trovò davanti fuori dalla prigione, e non ci aveva pensato e non era pronto e non aveva davvero mai creduto che sarebbe andato tutto bene fino in fondo, per andare dove poi, per fare cosa se meritava l'ergastolo e gli dèi parevano concordare o non l'avrebbe incontrato proprio lì proprio in quel momento, che distrazione inutile quell'intera nottata. Era un buon treno di pensieri per evitare di concentrarsi davvero sull'uomo che scuoteva la testa, deluso e impaziente, e con un arco aggraziato della mano gli puntava un revolver al petto. Lo scoprì cresciuto nella sua giacca immacolata, indurito, illeggibile: gliela ricordava addosso come uno scherzo fra ragazzi, diventato per sbaglio troppo serio. Il bianco gli doveva essere rimasto impresso a pelle. Lo portava con una fierezza distaccata, senza battere ciglio nel tenere di mira la stessa persona cui in altri tempi aveva coperto le spalle. Persona, poi. Aveva sperato di potersi considerare amico. Evidentemente no.
Illeggibile era sempre stato, Jowd concesse all'amarezza, al di là delle sue memorie consunte dagli anni con i loro significati incisi che potevano essere o non essere stati intesi all'origine. Era sempre stato lesto a nascondersi sotto un inchino e una parola strascicata, maaaai la più ovvia, baby, seguendo un personale gioco delle tre carte di serio e faceto. Ma Jowd aveva potuto assistere sereno a quei teatrini, forte di una fiducia cieca che non aveva bisogno di riprove in corso d'opera.
Quello era il suo quadro. La verità dell'oggi gli stava di fronte. L'aria della notte sapeva di pioggia e di ferro e di gesso bagnato.

Non parlò più del necessario – laddove per necessario s'intenda rispedire al mittente l'humour nero battuta per battuta, a viso aperto, mentre il non necessario include spiegare le scelte di cinque anni prima o condividere i fantasmi del passato tornati in visita. Tenne le braccia stanche alzate e in vista sotto il tiro della pistola fino ai crampi, senza chiedere sconti in confidenza (solo in fondo, ma per noia, e per noia gli venne concesso).
Però.
Gli guizzò in corpo un lampo di rabbia, incendiando nervi che non ricordava di avere, quando l'altro ebbe finito di declamare un dolore per la sua imminente dipartita che non trovava riscontro nella sua freddezza né nelle sue azioni. Raddrizzò la schiena e lo fissò dritto in faccia, imponendosi la calma, imponendosi solo la curiosità neutra di scoprire con che coraggio quella persona che gli era diventata estranea potesse parlare di lacrime e raccoglimento. Lo fissò con insistenza, chinando il capo e aguzzando lo sguardo sotto le sopracciglia arcuate perché la luce della luna poteva giocare scherzi, ma no.
Cabanela aveva gli occhi rossi di pianto.






(“Lo fa perché è la cosa giusta da fare, Sissel. In fondo, sono un criminale condannato.” Cauto pessimismo.)












La cosa delle lacrime viene detta davvero, beninteso. In modo un pochino over the top, magari (giusto un pochinino: "And when I looked up, my eyes full of tears, there you were, baby" ISPETTORE PER FAVORE, LA DECENZA XDDDDDDD), ma non credo che se la stesse inventando del tutto: Cabanela aveva combattuto per anni con la sicurezza residua che Jowd era lì sospeso in prigione, che la sua inchiesta privata, per quanto disperata, non aveva scadenza. E di punto in bianco sorpresa, no, ora è condannato a morte. Game over. Se uno in questa situazione dice che è andato a osservare un minuto di silenzio e ci ha speso due lacrime, io ci credo. Poi nel gioco Jowd gli sparla dietro con Sissel come una portinaia consumata, quindi è ovvio che non abbia :capito: un accidenti né tantomeno si fidi (“Pronto, è il Chicken Kitchen?”). E Cabanela che sembra che trolli anche quand'è serissimo non aiuta. Però Jowd riesce a capire la sfumatura della legalità che è la vera ragione del gesto di Cabanela e che altro senso può avere, in quel contesto, l'ultima frase canonica che riporto nella fanfic? Imho, è come se almeno con una frazione di cervello avesse voluto provare a credergli e avesse provato a fare un ragionamento da Cabanela-che-posso-ancora-considerare-amico che terminasse così nel suo arresto. Giungendo alle stesse conclusioni. Così, una piccola speranza, cui poi non è che creda davvero (perché è Jowd, che sul comodino al posto della Bibbia ha la legge di Murphy) ma che resta un'ipotesi concreta.

Vorrei esporre anche ALL OF MY FEELINGS riguardo al lancio del cipollone che è tanto nonsense per trama (non poteva certo sapere in tale dettaglio come si sarebbe sviluppata la situazione fino al cap. 15!) quanto potenzialmente carichissimo di caratterizzazione, ma credo che me li terrò per drabble a parte XD

L'intera fanfic viene un po' da una conversazione con Shari a seguito di ripassino di cap. 9... la vocale strascicata che non è mai la più ovvia è un'osservazione che mi è venuta dall'osservare Shari stessa che rifà Cabanela. C'è un metodo nella follia e non è il più scontato =o diavolo d'un ispettore!
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Ghost Trick / Vai alla pagina dell'autore: crimsontriforce