ANEMONE?

NOTE DELL'AUTRICE: Ok in genere non sono mai sicura di quello che scrivo ma questa volta sono soddisfatta. Mi piace tantissimo e spero possa piacere anche a voi amanti dei fratelli Uchiha*-* L'immagine inoltre rende molto l'idea della scena descritta (almeno secondo me) e si può dire che è grazie ad essa se ho avuto l'ispirazione del momento (che sappiamo va e viene come le gira) In conclusione spero tanto che vi faccia sorridere, piangere( che è un po' esagerato però :D) o almeno commuovere un pochino.

Elisa

-485 parole-

-Nii-San che cosa sono questi?

Itachi si avvicinò piano al fratellino per vedere cosa avesse trovato di così interessante da meritarne l’attenzione. Sasuke puntava il suo piccolo e paffuto indice verso il terreno, dove crescevano due fiori evidentemente da poco piantati data la loro ridotta dimensione. Per alcuni secondi l’Uchiha maggiore rimase immobile a fissare il suo otouto.

-Ma che domande mi fai Sasuke? Sono dei fiori.

-Guarda che lo so anche io cosa sono, però non ho mai visto dei fiori così!

Itachi si inginocchiò fino ad arrivare alla stessa altezza del piccolo ed osservò attentamente la forma ed il colore dei petali. In effetti era raro vedere QUEL tipo di fiore a Konoha.

-Vedi Sasuke questi sono anemoni.

-Quello di Nemo?

Itachi non riuscì a trattenere un sorriso di fronte all’ingenuità del fratellino che, infilandosi una manina in bocca, fissava il più grande in attesa di una risposta. Il maggiore tolse il “ciuccio istantaneo” e si premurò di pulire la saliva rimasta sopra le bianche dita.

-No otouto quello di Nemo è in acqua. Questo qui è un fiore particolare. Sai vero che ogni fiore possiede un significato diverso?

-Si Nii-san me l’ha detto la signora Yamanaka quando ho accompagnato papà a comprare le rose per la mamma.

Itachi si ricordava di quella volta. Il giorno di san valentino suo padre era tornato a casa con Sasuke  per mano e un mazzo di rose rosse per sua madre e mai gli era apparso più imbarazzato.

-Bene adesso ti spiego qual è il significato di questi fiori. L’anemone simboleggia i sentimenti effimeri, il senso di abbandono, desolazione e l'amore tradito, ma anche la speranza e l'attesa.

Sasuke sfiorava i petali viola delicatamente per paura di poterli distruggere, dopodiché si alzò prendendo per mano il fratello.

-Nii-san non mi piace questo fiore. È troppo triste.

-Neanche a me piace otouto…

Diversi mesi dopo quei due singoli fiori divennero più grandi. Itachi, che ogni pomeriggio percorreva quella strada, si premurava di annaffiarli e quando finalmente li ritenne pronti, li strappò dal terreno portandoli via con se. La notte dello sterminio degli Uchiha, il genio del clan legò gli anemoni alla sua spada e i loro petali si tinsero di rosso, il rosso del sangue di tutte quelle persone che aveva tradito. Aspettando Sasuke, Itachi ripose i fiori ormai pregni di desolazione all’interno di una scatola dove, insieme ad essi, depose una lettera che Tobi, all’oscuro dell’Uchiha, rubò.

Quando l’uomo con la maschera raccontò la vera e tragica storia di Itachi, consegnò la lettera a Sasuke che preferì leggere lontano dagl’occhi dell’uomo. Pianse nel constatare che il fratello attendeva il giorno della sua morte e pianse nel trovarvi le scuse del suo aniki che sperava in un futuro per lui. Nonostante tutto, pur conoscendo i veri sentimenti di Itachi, Sasuke non riusciva a percepire alcun futuro che avrebbe potuto colmare quel senso di abbandono nel suo cuore.