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Autore: telesette    22/11/2011    6 recensioni
Probabilmente pensate che CHIUNQUE può permettersi di sputtanare impunemente i personaggi nelle fanfiction... Inutile dire che vi sbagliate: da oggi infatti, col nuovo decreto-legge S.M.E.R.D. saranno i personaggi stessi a processare gli autori per direttissima e senza possibilità d'appello...
Genere: Comico, Demenziale, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Tsunade, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nessun contesto
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- Silenzio, silenzio per favore, o faccio sgomberare l’aula!

Malgrado i ripetuti colpi di martello, Tsunade non riuscì a ristabilire l’ordine. Il tumulto che regnava in aula era troppo forte, perché un semplice martelletto potesse farlo cessare… Ecco perché la vena pulsante sulla fronte della donna, segno che la sua pazienza stava venendo meno, fu seguita da un terrificante urlo isterico.

- Volete starvene zitti, una buona voltaaa ?!?

Subito nell’aula tornò il silenzio. Qualcuno fece per emettere uno starnuto ma, come ebbe aperto la bocca, quelli seduti al suo fianco lo fecero tacere prontamente per evitare guai.

- Zitto, per carità - mormorarono terrorizzati. 
- Mmmfffggghhh !!!

Non sentendo più volare una mosca, Tsunade si ricompose immediatamente e si aggiustò indietro i capelli. C’era una causa importante da presiedere e un criminale pericoloso da giudicare, non poteva permettersi il lusso di perdere altro tempo.

- Procediamo dunque - esclamò lei, sfogliando con lo sguardo i fogli che aveva tra le mani. - Venga avanti l’imputato!

I polsi legati con solide catene, gli occhiali spessi sul volto e la schiena incurvata sui suoi centosettantatré centimetri d’altezza, il misero autore di questa fanfiction apparve scortato da due robusti shinobi dal volto severo. Mentre si faceva avanti, lungo due file di persone ammassate che lo guardavano minacciosamente, il poverino maledì dentro di sé perfino il giorno in cui digitò le prime parole al computer ( se avesse riflettuto di più, prima di agire, ora non si sarebbe certo trovato in questa situazione ). Come si avvicinò ai ninja seduti tra le prime file, questi lo accolsero a sputi, insulti e lanci di pomodori.

- Canaglia, delinquente - urlarono. - Farabutto, denigratore, lurido diffamatore!

Coprendosi appena il volto con le mani, per quanto le catene glielo permettessero, l’autore venne scortato fino al banco degli imputati. Qui gli shinobi che lo avevano in consegna gli assicurarono le manette, così da impedirgli di scappare, e gli tolsero il collare metallico dalla gola. Lo sventurato non ebbe il tempo di tirare un respiro che lo sguardo accusatorio di Tsunade puntò dritto su di lui, facendolo rabbrividire di paura.

- Bene - esclamò la donna, facendo sfoggio di un enorme sorriso satanico. - Finalmente abbiamo prove per incriminarti, lurido autore di fanfiction da strapazzo!

- Glom!

Respirando a fatica, l’autore si raccomandò l’anima a tutti i santi che conosceva. A giudicare dal clima accusatorio che regnava in quell’aula di tribunale, difficilmente ne sarebbe uscito indenne… Tsunade era il giudice istruttore del nuovo provvedimento di legge S.M.E.R.D. ( Sanatoria Mondiale Epuratrice Racconti Dilettanti ) e, alla luce delle prove raccolte, aveva tutto l’interesse di infliggere a quell’impudente scribacchino il massimo della pena. Quel giorno segnava l’inizio di una nuova era per il mondo delle fanfiction: d’ora in avanti, gli stessi personaggi dei manga e degli animé sarebbero stati autorizzati a procedere legalmente contro gli autori dementi ( soprattutto i bimbominkia ) e ad infliggere dure condanne esemplari per scoraggiare gli altri dal continuare. L’autore appena arrestato infatti, un povero mentecatto insignificante, era reo di numerosi misfatti contro i personaggi di numerose serie animate… Su NARUTO in particolare, aveva avuto l’ardire di scrivere disgustose porcherie illeggibili e sminchiato i protagonisti con stereotipi e caratterizzazioni proibite dalla legge. Per mesi gli Anbu avevano esaminato le fanfiction da lui scritte e, nonostante i molti caduti sul campo, i superstiti erano riusciti a raccogliere elementi sufficienti per condannarlo. Ovviamente costui cercò di negare tutto ( ipocrita! ), di dimostrare che si trattava di un errore giudiziario, che non intendeva fare del male a nessuno… Ma aveva tirato troppo la corda. Per come era messa la situazione, neppure gli avvocati Ghedini e Taormina avrebbero potuto aiutarlo.

- Ho esaminato le prove molto attentamente, signor autore - esclamò Tsunade, con tono di voce freddo e monocorde. - La lista delle infrazioni commesse supera di gran lunga la barba di un Hokage: idiozia, assenza di trama, povertà di linguaggio, orrori grammaticali, gossip & pettegolezzi, divulgazione di notizie false, illazione, diffamazione, sputtanamento, mistificazione, sfruttamento dell’immagine altrui, danni morali e materiali ( nei confronti della cosa pubblica e di quella privata ), pubblicazioni diffuse senza consenso da parte dei diretti interessati, assenza di timbri e sigilli della “Kishimoto S.P.A.” per la distribuzione italiana, violenze e sadismo nei confronti dei protagonisti, insinuazioni e doppi sensi di evidente natura sospetta, per non parlare della continuazione di reato in piena coscienza dei termini di legge… Devo continuare?

Sulla fronte dell’autore comparve una vistosa goccina. Qualunque cosa potesse dire, ormai era semplicemente spacciato: Tsunade avrebbe fatto giustizia sommaria su quello sporco vile delinquente, nessuno si sarebbe pronunciato in sua difesa, e finalmente qualcuno gli avrebbe dato ciò che meritava.

- Vo… Vostro Onore, po… Posso spiegare, io… 
- Oh, ne sono certissima - fece Tsunade, con un sorriso mellifluo. - Ma vede, purtroppo ci sono molti testimoni da ascoltare, ovvero: tutti i protagonisti delle sue fanfiction, riuniti qui per rendere noto a questa corte cosa è stato capace di far fare loro in tutto questo tempo!

Vennero dunque avanti Neji e Tenten ( entrambi vittime per eccellenza dell’imputato e delle sue ficcine sdolcinate, spesso prive di senso ), ma fu anche il turno di: Naruto, Hinata, Shikamaru, Temari, Choji, Ino e via dicendo… Praticamente non c’era personaggio a Konoha e dintorni che non avesse motivo per chiedere l’arresto immediato di quell’autore da strapazzo.

- Si mette male per lei, signor autore - osservò Tsunade, gingillandosi col martelletto. - Abbiamo prove sufficienti per accoglierla nelle nostre prigioni per almeno cinque o sei secoli… E’ proprio nei guai, temo! 
- Ma, Vostro Onore… I… I… Io non sapevo… Non credevo… Le… Le mie intenzioni erano buone, lo giuro! 
- Ah beh, ma allora questo cambia tutto - esclamò Tsunade, facendosi improvvisamente seria in volto. 
- Davvero ?!? - fece l’autore incredulo. 
- Ma certamente - confermò Tsunade, socchiudendo gli occhi. - Devo dunque concludere che, secondo la sua teoria, far fare cose assurde ai personaggi, forzare la loro natura e stravolgerli sessualmente e psicologicamente sia un voler far loro del bene!Giusto? 
- Beh, ecco io…

Tsunade spalancò gli occhi, riducendoli a due gialle fessure minacciose.

- … Perciò non avrà nulla in contrario, presumo, se questa corte adesso riserverà su di lei lo stesso trattamento delle sue fanfiction assurde!

All’autore mancò il fiato per respirare, non appena provò ad immaginare cosa avessero intenzione di fargli. Dietro di lui si spalancò una porta, dove le sue fantasie malate erano tremendamente concrete, ed era lui la vittima destinata stavolta.

- Non potete farlo - urlò disperato. - Mi appello, mi ri-appello, vi giuro che sono pentito… Risparmiatemi, vi supplico! 
- Mi spiace - tagliò corto Tsunade con indifferenza. - La giuria ha già emesso il verdetto, rimane solo la sentenza da eseguire!
- Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo !!!

Come la porta si chiuse sull’autore, e sul suo triste ma meritato destino, Tsunade si accinse ad aggiornare il processo successivo.

- Avanti un altro ( o un’altra, è lo stesso ), c’è un’intera comunità di abomini da processare!

FINE ???

ANGOLO DELL'AUTORE: 
Senza tanti discorsi o giri di parole, posso semplicemente dirvi che... NON FINISCE QUI !!! 
^__^

   
 
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