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Autore: SkeSmartMistake    22/11/2011    1 recensioni
A volte abbiamo bisogno di vedere quelle persone ci regalano emozioni con le loro canzoni, con la loro musica, un po' più vicini a noi. Sentiamo quasi la necessità di renderli più umani, più fragili, più comuni. Ispirandoci ai testi delle canzoni,fantastichiamo sulle loro possibili vite e ci ritroviamo nelle loro forze, paure, gioie e debolezze. Io ho iniziato così. Con quattro ragazzi del Maryland che ogni giorno mi regalano una vagonata di sorrisi. Io ho iniziato con gli All Time Low.
Ma loro? Loro come vivono la loro vita, dietro i palchi e le prove? Ecco uno spaccato della loro probabile vita quotidiana che si nasconde dietro ognuna delle loro canzoni.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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*BRRRRR BRRRRR*

Aprii leggermente gli occhi e li richiusi.

*BRRRRR BRRRRR*

Il telefono vibrava, ma la mia voglia di prenderlo e schiacciare il tasto per rispondere era pari allo zero, sentivo che era troppo presto per me, per intraprendere una conversazione sensata al telefono.

-Alex porca merda! Chi cazzo è a quest’ora? Rispondi a quel telefono prima che lo faccia io, ma poi non lamentarti se ti ritrovi un numero in meno in rubrica.

Jack, era di fianco a me arrotolato in una nuvola bianca di lenzuola. Durante la notte avevamo fatto una battaglia per il possesso delle coperte, anche se perfettamente addormentati. E lui aveva vinto lo dimostravano i miei grugniti per tirare su col naso.

-Alex! Rispondi a quel fottuto telefono!

Grugnii e con una mano allungata lo afferrai dal comodino e me lo poggiai svogliatamente all’orecchio.

-hnnn.- biascicai.

-Che? Pronto Alex, sei tu?-

.Lisa?- dissi a denti stretti, sentii da dietro Jack tirar giù una serie di parolacce.

-Alex  ma si può sapere dove sei? Ti ho cercato tutta la sera!- Sembrava tranquilla, ma la conoscevo abbastanza bene da sapere che era indispettita, molto indispettita.

-Ero con i ragazzi.- Dissi cercando di tirare fuori la voce, nonostante il naso tappato.

-Jack ti ha portato di nuovo a bere vero?-

-No, c’erano anche Zack, Rian e la Crew.- Risposta sbagliata.

-Mi stai dicendo che vi siete ubriacati in massa?- Il tono si stava facendo irritante.

- No, Tesoro che dici! Abbiam bevuto qualche birra, fatto qualche rutto.

-Guardato un video porno- Aggiunse sottovoce Jack, per fortuna Lisa non sentì.

-Mi posso fidare?- Disse con calma apparente.

-Certo Noel, dai…- Il mio cervello non aveva alcuna intenzione di rimanere completamente attivo ancora per molto.

-Amore sei sicuro che vada tutto bene?- Sembrava preoccupata.

-Lisa…- cercai di essere più rassicurante possibile.

-Ok, ti lascio in pace. Scrivimi se hai voglia.-

Perché le donne devono sempre fare inutili tragedie?

-         Ti amo.- Aggiunse dolcemente.

-         Anche io.- Risposi.

Mi salutò, e con una sensazione di pace estrema chiusi la chiamata e spensi definitivamente il telefono gettandolo a terra.

-Hallelujah.- Disse Jack con voce sommessa, cercando la posizione giusta per riaddormentarsi.

“Finalmente” pensai anche io. Non fraintendetemi, io amavo Lisa, l’amavo davvero; ma in certe occasioni diventava insopportabile, si trasformava nel peggiore incubo maschile.

“Quante ansie inutili” mi dissi, poggiando la faccia sul cuscino, nella speranza di riprendere sonno.

Ma quella mattina, il destino non voleva che io dormissi.

*BRRRRR BRRRRR*

Jack si tirò su dal letto, e non era felice di farlo.

-Cazzo Alex, ma chi è che rompe le palle alle 7 e mezza del mattino? Non hanno una fottuta vita?-

*BRRRRR BRRRRR*

Guardai lo schermo buio del mio telefono: era sicuramente spento.

-Jack è il tuo.- dissi senza neppure girarmi a guardare la sua faccia. Mi bastò sentire la risposta.

- Ma che cazz…-

-Pronto?- Rispose scazzato.

-Cosa?

-Oh merda-  Per una volta sembrava serio.

Non sapevo se dargli peso, o cercare di dormire.

-Merda, merda merda.

Mi voltai verso di lui, pronto a capire quale fosse il problema, ma non sembrava ci fosse un problema.

Jack era immobile, con il telefono all’orecchio e un enorme sorriso spiaccicato sulla faccia.

-Si cazzo! Siiii!- Urlò senza contenersi.

-Hei!- Gridai io.

Jack stacco la chiamata, e rivolgendosi verso me sfoderò il sorriso più grosso che avessi visto dal giorno in cui ci dissero che avevamo un contratto con la Hopless Record.

-Idiota perché non tieni il telefono acceso? Ha chiamato il produttore! Ce l’abbiamo fatta!-  Gridò.

Ero immobile, e imbambolato mentre lui mi sorrideva, sarà stata l’ora ma faticavo a recepire.

-  Che cazzo succede qui?- Disse Matt davanti alla nostra porta, strofinandosi gli occhi.

Per un attimo il tempo si fermò.

Ricordo solo l'urlo disumano di Jack: - Dear Maria è disco d’oro!

In meno di un secondo, tutta la Crew, Zack e Rian erano davanti alla nostra camera

La mia faccia doveva essere estremamente spassosa data la mia immensa felicità in quel momento.

-  Stai scherzando?- Disse Zack sorpeso.

- Fantastico!- Urlò Rian buttandosi nel letto su di noi.

Gli altri lo seguirono a ruota e una fragorosa colletiva risata riempì la stanza di entusiasmo e gioia.

Ce l’avevamo fatta.

Ed era anche merito suo, merito della dolce e orgogliosa Maria.

Il pensierò mi arrivò al cuore, solleticando i ricordi più vecchi e una lacrima scese silenziosa sulla mia guancia.

Un po’ di sano ricordare era lecito in quel particolare momento di gioia assoluta
.


   
 
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