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Autore: Zolie    22/11/2011    0 recensioni
Questa è la mia prima storia in assoluto! Cosa succederebbe se scoprissimo un giorno, che esistono oltre a noi anche altre creature che fino ad ora si sono nascoste nell'ombra?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fili d'argento
Prologo

Jake sentì un rumore improvviso. Afferrò la sua pistola e proseguì. Il vecchio magazzino abbandonato era immerso nel buio, non si vedeva quasi nulla. Jake imprecò mentalmente. Chi l’avrebbe detto che qualche mese prima si sarebbe ritrovato in quella situazione? Era ancora dubbioso sulla missione. Non è che avesse paura, ma solo non gli sembrava giusto tutto quello che stava accadendo. Se fosse stato lui a poter scegliere, non avrebbe certamente fatto la stessa scelta dei suoi superiori.
Un rumore interruppe i suoi pensieri. Jake intravide un’ombra. Che gli piacesse o meno, gli ordini erano ordini. Si mise a correre. Questa volta non si sarebbe fatto seminare di nuovo.

**

L’ombra correva agile nei vari corridoi del magazzino. Arrivò al punto dove aveva lasciato il compagno ferito: uno dei soldati gli aveva sparato, ma per fortuna lo aveva colpito solo di striscio. Tirò fuori dalla sua borsa tnecessariocessario per ricucirgli la ferita. Non che avesse dimestichezza con queste cose, non si era mai ritrovata in una circostanza simile nè aveva pensato che ci si sarebbe trovata, ma di sicuro non lo avrebbe lasciato in quella condizione. Si levò la felpa e la mise, come una coperta, addosso all’amico, che stava tremando. Forse era messo peggio di quanto non avesse pensato. Ma non importava. Così come lui aveva mantenuto la sua promessa, lei avrebbe fatto lo stesso.

**

Il generale Steel avanzava a tentoni nel medesimo magazzino. Un ghigno poco rassicurante gli attraversò per un attimo il volto. La sua missione sarebbe stata portata a termine, non importava quale sarebbe stato il prezzo da pagare. Non aveva bisogno dell’aiuto di nessuno. Nemmeno di quel ragazzo, Jake. Non gli serviva a nulla una persona con un quoziente intellettivo superiore alla media, ma per nulla convinto di quel che faceva. Aveva troppi scrupoli morali, si chiedeva continuamente se quello che faceva era giusto oppure no. Stell neanche lo voleva, glielo avevano, per così dire, appioppato, e lui non aveva potuto rifiutarsi di prenderlo con sè. Certo, aveva potuto protestare, e state certi che l’aveva fatto. Inoltre, quel ragazzo era giovanissimo, aveva compiuto da pochi mesi 18 anni, ed era principalmente un analista. Non aveva avuto nessuna esperienza sul campo prima di allora, ed al generale era toccato il compito di addestrarlo. E non solo a combattere, anche a obbedire a suoi ordini. Ma alla fine lo aveva piegato. Probabilemente il ragazzo continuava a pensare come voleva lui, ma eseguiva tutto ciò che gli veniva detto. Sempre meglio che niente.
Adesso, Steel lo aveva pure perso da qualche parte lì dentro. Sinceramente non gli dispiaceva. Provava una sorta di odio per Jake.
Il generale ritornò a pensare alla sua missione. L’avrebbe realizzata, e assieme a questa, avrebbe anche portato a compimento la sua vendetta.
Non vedeva i due fuggitivi da nessuna parte. Ma lui li avrebbe trovati. L’altra volta era quasi riuscito a prenderli, ma gli erano sfuggiti per pochissimo. Avevano detto che niente li avrebbe ostacolati nel realizzare il loro sogno.
- Un sogno?- pensò Steel sprezzante – Non c’è niente di più stupido.- Lui non aveva avuto che un sogno dopo la morte di Alicia: la vendetta.
Svoltò in un altro corridoio. Scorse due sagome nel buio. Un lampo di felicità gli passò negli occhi. Li aveva trovati, a furia di girare per quell’enorme posto. Il ragazzo era ferito, a giudicare dalla mano che teneva premuta sul fianco. Indossava anche questa volta una felpa, il cappuccio era calato sugli occhi. La ragazza, d’altro canto, aveva il volto scoperto. Era la prima volta che Steel la vedeva senza niente che le nascondesse la faccia.
I capelli biondi e ricci, scendevano lungo la sua schiena, fino all’altezza del bacino. I lineamenti dolci ma allo stesso tempo marcati, suggerivano che potesse avere 16 anni all’incirca. Ma erano gli occhi che colpirono l’attenzione del generale. Non vi si leggeva paura, nè rassegnazione, ma un’aria di sfida.
Steel non era mai stato il tipo da tirarsi indietro. Anche se sperava che i due non si arrendessero spontaneamente, questa sarebbe stata la scelta più logica per loro.
- Cos’è un sogno, in fondo?- disse il generale sottovoce, mentre puntava la sua arma verso la ragazza. – Un’illusione. Nulla di più –


Angolino dell’autrice:
Buongiorno a tutti! Questa è la mia prima storia in assoluto! Spero che vi ispiri almeno un po’. Penso che la svilupperò principalmente su un genere di fantasy e azione, ma avevo intenzione di inserire qualche scena di altri generi (tipo comici e romantici). Nei prossimi capitoli userò un flashback per raccontare come i personaggi si sono ritrovati in questo posto.
Accetto critiche di qualunque genere, specie se possono aiutarmi a migliorare. Il titolo è provvisorio, rimarrà finchè non mi verrà in mente niente di meglio. Però se vi piace potrei anche lasciarlo.
Un immenso grazie a chi deciderà di seguirmi e lascerà una recensione.
Baci,
Zolie

  
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