Flashfic fluffosa, che ho scritto dopo aver visto questa foto di Jake. (E quindi, mi sembra doveroso citare la persona che l'ha pubblicata sul mio gruppo preferito ever di fb: Grazie Noe! :) ps. se non basta il link diretto alla foto, metto anche quello del gruppo, dì una sola parola e sarà fatto :D )

Solo una serie di immagini slegate da qualsiasi contesto, così, per togliermi il puro sfizio di scrivere altre dolcezze tra i due ciccini. E' una droga, me ne sto rendendo conto, una volta iniziato non si smette più! LOL.

Il pov è di Heath, prima volta per me, spero di aver centrato il bersaglio anche se ormai sono abituata a scrivere sempre con la testolina di Jake che fa da controcanto alla mia. :D

Come sempre mi serviva una canzone, che questa volta è stata I Miss You degli Incubus. Non è inserita nella storia, per questa volta ho fatto un'eccezione perchè sarebbe stato quantomai forzato,  quindi l'ho usata solo per il titolo. Vi consiglio di ascoltarla se non la conoscete, ha un testo davvero bellissimo, molto semplice ma che dice tutto quanto, quindi eccola qui.

Buona lettura e grazie ancora per le recensioni, per le fantastiche parole che mi avete riservato e per l'entusiasmo che mi dimostrate. All'infinito e oltre. Io già vi adoro, dico davvero. <3

Dormiva girato su un fianco, rivolto verso di me, con la mano appoggiata sul cuscino, vicino al viso.

La coperta gli lambiva le spalle, vedevo appena l'inizio del suo collo fare capolino oltre il tessuto.

Lo guardavo silenziosamente, con la paura di svegliarlo anche solo con il minimo movimento e rovinare quel momento perfetto.

Sentivo il suo respiro regolare, il movimento impercettibile del suo petto che prendeva aria per poi disperderla in lunghi soffi rilassati.

La bocca piegata in un sorriso, probabilmente involontario, ma che mi trasmetteva una serenità totale.

Gli occhi chiusi, i tratti del volto distesi, quel neo sul lato destro, sopra il labbro superiore, che adoravo, vagamente nascosto da un leggero accenno di barba.

I capelli cortissimi e scompigliati, una sola ciocca castana che gli scendeva sulla fronte..ribelle e irresistibile.

L'immagine di Jake, a cui non sapevo mai dire basta e di cui non riuscivo a smettere di soddisfarmi, mi riempiva la mente.

Presi coraggio e mi avvicinai, sopraffatto dalla voglia di baciarlo.

Mi avvicinai a lui cautamente, scostando leggermente la coperta per facilitarmi i movimenti.

Avvicinai il viso al suo, sfiorandogli le labbra.

I nostri nasi si toccarono solo un attimo, prima che mi allontanassi per aspettare la sua reazione.

Strizzò gli occhi – Ma che? - fece, preso alla sprovvista e ancora mezzo addormentato. - Che c'è? - mi disse poi, aprendo gli occhi e vedendomi, con un'aria interrogativa sul volto.

Niente, ti stavo guardando – risposi con un sorrisino, riavvicinandomi a lui – Ti sentivi osservato? - sussurrai guardandolo fisso negli occhi e prendendo tra le dita quel ciuffo di capelli indisciplinato.

Si aprì in un sorriso generoso, ridacchiando – Sei pazzo – e si sporse per baciarmi.

Eh sì, colpa tua – risposi di rimando, avvolgendo le mie braccia intorno a lui, per avvicinarlo a me ancora di più.

Sì certo, sempre colpa mia! - disse con tono fintamente offeso.

O dei tuoi capelli -

Che vuoi dire? - fece con sguardo a dir poco sorpreso, sgranando gli occhi.

Che c'era questa ciocca ribelle – dissi, continuando a rigirarmela tra le dita – e quando l'ho vista.. beh, non potevo trattenermi -

Scoppiò a ridere – Quanto ti amo – sussurrò – anche se sei un matto, sai? - rispose lanciandomi uno sguardo sornione, che mi lasciò senza fiato.

E quegli occhi azzurro cielo, puntati addosso, mi facevano quasi male, pur dandomi un piacere inspiegabile e meraviglioso.

Anch'io ti amo – confermai, stringendomi addosso il profumo della sua pelle.