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Autore: Zsadist    23/11/2011    2 recensioni
Gojio si svegliò e stiracchiandosi osservò la figura accanto a sé che ancora dormiva. Afferrò il pacchetto di sigarette e l’accendino che stavano sul comodino, ne accese subito una. Aspirò e mentre una nuvoletta di fumo usciva dalle sue labbra tornò a guardare Hakkai. Quel ragazzo era esattamente come quella sigaretta che stava fumando. Una volta iniziata non si poteva smettere, o forse non era così?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Cho Hakkai, Sha Gojio
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Smettere di fumare
Serie: Saiyuki di Minekura Kazuya
Genere: Yaoi
Raiting: Arancione
Stato: Oneshot
Pairing: Gojiox Hakkai
 
SaiyukiSmettere di fumare
 
Gojio si svegliò e stiracchiandosi osservò la figura accanto a sé che ancora dormiva. Afferrò il pacchetto di sigarette e l’accendino che stavano sul comodino, ne accese subito una. Aspirò e mentre una nuvoletta di fumo usciva dalle sue labbra tornò a guardare Hakkai. Non ricordava esattamente come era iniziato, sapeva solo che il sesso con lui non era nemmeno paragonabile a quello fatto con le donne che aveva avuto. Quel ragazzo era esattamente come quella sigaretta che stava fumando. Una volta iniziata non si poteva smettere, o forse non era così? Si alzò dal letto ed andò in bagno, aspirò un’ultima volta e poi gettò la sigaretta nello scarico. Smetterò si disse, tornando nella stanza. Prese alla svelta il pacchetto mezzo pieno e ripeté lo stesso gesto liberandosene. Si. Avrebbe smesso di fumare e di non veder l’ora di chiudersi in camera con quel demone dall’aspetto gentile. Ormai aveva deciso.
 
-Ti sei svegliato presto- sussurrò Hakkai alzandosi dal letto.
 
Gojio restò un attimo a fissarlo, gli si avvicinò e cogliendo di sorpresa l’altro lo baciò. Un bacio possessivo. Un bacio d’addio. L’ultimo, per ricordare quel sapore sulle proprie labbra. Si staccarono ed il mezzo demone afferrò la propria giacca che era finita a terra ed uscì dalla stanza.
Hakkai restò un attimo basito a quel comportamento, qualcosa non andava, lo sentiva. Sospirò e si rivestì, aveva sempre saputo che il rosso era un tipo strano, ma quella mattina lo era ancora di più. Aveva sbagliato qualcosa durante quella notte? Indossò gli abiti e prima di uscire dalla stanza si fermò a guardare il letto. Quello stesso letto in cui qualche ora prima aveva fatto l’amore con il suo compagno di viaggio.
 
-Sei in ritardo- commentò Sanzo accendo una sigaretta quando vide l’ultimo del gruppo avvicinarsi al tavolo per la colazione.
 
Hakkai sorrise senza ribattere nulla e si accomodò. Goku stava già facendo razzia di tutto il cibo che era stato messo in tavola, mentre il bonzo leggeva il giornale. La quarta sedia era vuota. Gojio non c’era. E di nuovo Hakkai avvertì una fitta. Restò in silenzio rigirando la tazzina del caffè tra le mani sorseggiandola di tanto in tanto distrattamente. Nemmeno quando salirono su Jeep e ripresero il viaggio, il demone dagli abiti verdi si riprese dal proprio turbamento.
 
-Passami una sigaretta- ordinò il biondo voltandosi leggermente verso i due che stavano dietro.
-Ma non potevi comprartele?- domandò scocciato il rosso –Comunque non ne ho, prendi pure nota che ho deciso di smettere-.
-Tsk-.
 
Piuttosto seccato Sanzo si rimise composto mentre Hakkai continuando a guidare si domandava cosa avesse suscitato una tale decisione da parte di Gojio. Nei giorni seguenti, provò a chiederlo direttamente al mezzo demone, ma quello rispondeva sempre in modo evasivo mettendo della distanza tra loro. Senza nemmeno rendersene conto in un afoso pomeriggio arrivarono ad un nuovo villaggio. Si diressero subito ad una locanda, e come sempre, Sanzo prenotò due stanze.
 
-Vado a farmi un bagno- dichiarò Gojio una volta entrato nella camera.
 
Hakkai non disse nulla, non era una domanda. Si sedette sul letto e guardò verso la finestra. Erano di nuovo in una stanza da soli. Eppure era così diverso dalle altre volte. Solitamente una volta entrati chiudevano a chiave la porta e si ritrovavano stesi sul letto. Quando il rosso uscì dal bagno rinfrescato e vestito, Hakkai chinò leggermente il capo.
 
-Esci?- gli domandò tranquillo stando seduto.
-Già- rispose semplicemente l’altro –Non aspettarmi-.
 
Guardando la porta richiudersi alle spalle del suo compagno di viaggio, Hakkai si tolse gli occhiali e si sdraiò sul letto e mentre una lacrima scendeva silenziosa chiuse gli occhi.
 
Era notte fonda. Gojio camminava per le strade di quel piccolo villaggio. Non c’erano tanti luoghi in cui divertirsi, con la mano frugò nella tasca per poi smettere immediatamente, non c’erano più le sue adorate sigarette. Non c’era più quel demone dallo sguardo gentile accanto a sé. Dannazione imprecò mentalmente. Perché tutto doveva essere così difficile? Perché rinunciare a ciò che completava la propria esistenza era così maledettamente complicato? Poi improvvisamente si bloccò, fece marcia indietro e correndo tornò alla locanda. Salì le scale di corsa e si precipitò nella sua stanza. E lo vide. Sdraiato sul letto, ancora vestito. Gli si avvicinò cautamente, e sussultò vedendo le gote umide. Si maledì e poi sorrise. Gli scostò un ciuffo di capelli e chinandosi gli leccò la guancia staccandosi solo quando due iridi verdi lo fissarono.
 
-Go… jio…- sussurrò il ragazzo.
-Zitto- ribatté il rosso alzandogli leggermente il mente per poi baciarlo.
 
Quando si separarono, Gojio si levò la giacca e la maglietta per poi aiutare l’altro a fare altrettanto. Gli accarezzò il collo e poi salì sul sopra quel demone che ormai l’aveva stregato. Con la lingua gli leccò languidamente il collo prima di iniziare a scendere più in basso. I pantaloni iniziavano ad essere troppo stretti per entrambi così fecero la stessa fine degli altri abiti. Erano nudi e Gojio strofinò leggermente il proprio membro a quello di Hakkai, ottenendo in risposta un mugugno di piacere e frustrazione nello stesso tempo. Sorrise. Gli piaceva torturarlo. Lo baciò nuovamente assaporando quelle labbra come se fosse l’unica cosa che lo legasse alla vita. Poteva sentire le mani di Hakkai prima accarezzargli la schiena e poi graffiarlo leggermente. Dio quant’era eccitante. Staccò le proprie labbra da quelle dell’altro e prese a leccargli un capezzolo, un gemito di Hakkai lo fece sorridere.
 
-Voltati- disse soltanto Gojio lasciandogli un po’ di spazio.
 
Ed il demone si girò stringendo energicamente il cuscino di piume. Il rosso accarezzò il bacino del suo amante per poi scendere più giù e dedicarsi a quella stretta apertura che tanto agognava. Quando fu sicuro che fosse abbastanza allentata fece scivolare al suo interno con forza il proprio membro. Hakkai affondò il viso nel cuscino soffocando un grido e Gojio in risposta iniziò a spingere ritmicamente pian piano le spinte si fecero più veloci, ed il mezzo demone assaporò quella sensazione che aveva cercato invano di non provare più. Vennero assieme e si accasciarono stremati ed ampiamente soddisfatti sul letto. Hakkai sorrise. Il peso sul suo cuore si era dissolto ora che il suo compagno era tornato quello di sempre e chiuse gli occhi accoccolandosi vicino alla schiena dell’amante.
 
La mattina seguente, Gojio si svegliò e stiracchiandosi osservò la figura accanto a sé che ancora dormiva. Afferrò il pacchetto di sigarette e l’accendino che stavano sul comodino, sorrise. Sicuramente era stato lui a procurargliele. Ne accese subito una. Aspirò e mentre una nuvoletta di fumo usciva dalle sue labbra tornò a guardare Hakkai. Smettere di fumare… che assurdità! Sorridendo si alzò dal letto ed andò alla finestra. Non avrebbe più tentato di rinunciare a ciò che teneva di più al mondo.
 
-Fine-
   
 
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