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Autore: Rosario99    23/11/2011    11 recensioni
Fra tre giorni è l’anniversario della scomparsa di Yara. Una ragazza della mia età, strano per crederci. Ed è proprio in onor suo che scrivo questa shot; prendendo come esempio le simpatiche Katie e Sadie, ho provato a scriverne un altro aspetto quello della amica e l’ho immaginato per quello che proverei io se perdessi il miglior amico.
Davvero, ci tengo tanto, mi sono messo a piangere rileggendola, leggetela per favore.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Katie, Sadie
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Fra tre giorni è l’anniversario della scomparsa di Yara. Una ragazza della mia età, strano per crederci. Ed è proprio in onor suo che scrivo questa shot; prendendo come esempio le simpatiche Katie e Sadie, ho provato a scriverne un altro aspetto quello della amica  e l’ho immaginato per quello che proverei io se perdessi il miglior amico.
Davvero, ci tengo tanto, mi sono messo a piangere rileggendola, leggetela per favore.
 



26 Novembre Ore 11.30
 
-Hei Katie! – esclamò Sadie. –Allora, come mi sta questo vestito?
-Oh, Sadie, è bellissimo! – rispose prontamente l’altra. – Soprattutto perché lo stai indossando tu!
-Sei sempre così gentile, tu.
-Perché tu lo sei con me!
-Naah, non facciamo le romantiche..
Le due scoppiarono a ridere.
-Allora, secondo te va bene per la festa di Cindy? – disse Sadie speranzosa di una domanda affermativa.
Ah, già che sbadato, da bravo narratore, devo spiegare la faccenda.
Katie e Sadie, migliori amiche, hanno “marinato” la scuola per fare un giro al centro commerciale; il loro obiettivo è comprare un bel vestito per la festa che si svolgerà la sera stessa, il compleanno della loro amica Cindy. Ovviamente il regalo, una sciocchezzuola, è stato già accuratamente comprato.
-E me lo chiedi? Certo! Senti, io devo andare, devo scegliere il vestito!
-Ci starai molto, eh!?
-Ovvio, ci puoi contare … Però, visto che la festa è alle 8, direi che verso le 3 accendo il pc, casomai ci sentiamo! Ok? – disse Katie.
-Ci puoi contare!
Katie andò precipitosa verso l’uscita, mentre Sadie andò prima  a pagare il vestito, dopodiché seguì uno shopping sfrenato al negozio di scarpe.
 
26 Novembre Ore 15.00
 
La nostra amica di colore è alquanto indaffarata; ha millemila vestiti stesi sopra il letto con altrettante scarpe e accessori vari. A poco a poco, come una carneficina, molto vengono esclusi, finchè quel che rimane è una t-shirt corta a strisce nere e bianche, degli shorts rosa-fucsia e delle scarpe aperte dello stesso colore.
-Perfetto, arrivo pc!
La ragazza aprì il computer, lo accese e dopo cinque minuti aprì quel programma che ti permetteva di chattare con qualsivoglia persona:
 
“Aggiornamento di stato di Katie La Pappa:
Ed eccomi tornata dopo una incontrollata giornata di shopping con la mia miglior amica Sadie la Ciccia!”

 
Sì, in questo social network poco diffuso,  per “taggare” bastava scrivere il tutto sottolineato.
La ragazza guardò speranzosa l’oggetto tecnologico, finchè apparve quello che si aspettava:
 
“Sadie la Ciccia ha commentato:
Certo, è stato bellissimo, soprattutto perché l’ho passato con te! <3”

 
E quello che ne partì fu una luuunga conversazione tra amiche, ovviamente dove gli argomenti principali erano: “dai che forse questa volta lo conquisto” e “ ma no, il marrone non sta bene con il rosso” ed anche “ma l’hai vista quella come si veste? E’ totalmente inelegante!”.
 
26 Novembre Ore 20.01
 
Le due suonarono il campanello.
-Chi è? – rispose una persona da dentro la casa con entusiasmo.
-Siamo Katie e Sadie! – risposero in coro.
La ragazza perse tutto il suo entusiasmo, aprì la porta e disse con fare monotomo: -Ah, siete voi? Entrate.
Le nostre amiche, furono capace di arrivare in ritardo nonostante abitassero nella casa accanto … Ma che domande vi fate?! Dovevano chattare per forza fino alle 19.59!
 
26 Novembre Ore 21.47
La festa finì, ovviamente Katie e Sadie passarono tutta la serata escluse a spettegolare, ma decisero di farsi una passeggiata.
Andarono nel parco comunale della loro ridente città, ed incominciarono a scattarsi foto nelle pose più strambe e ridicole, ma che ci vogliamo fare, è la loro vita e fanno quel che vogliono.
Ad un tratto, Sadie sentì un rumore provenire da un cespuglio, così disse all’amica:
-Che è stato? Ahahah sarà sicuramente un dolce scoiattolino, lo vado a prendere e torno!
-Ok, io nel frattempo cancello le foto più brutte.. Ahuahuahuahu..! – rispose prontamente Katie.
Effettivamente si trattava di un dolce scoiattolo, quindi Sadie tornò con molta tranquillità.
-Ehi, Katie, l’ho trovato, è così carino.. Perché non l’ho chiamiamo
 Justin?!
Ebbene, non successe che Katie le disse che era molto carino, che si fecero delle ultime dannate foto e tornarono a casa spensierate, per poi dover subire le angherie dei genitori, la sera, e degli insegnanti, la mattina seguente. No.
Sadie, non trovò la sua miglior amica, o meglio trovò solo una scarpa di Katie.
-Ehi Katie, ti è caduta la scarpa! Vieni a prenderla …
Nessuno rispose.
L’espressione della ragazzona si fece preoccupata.
-Se vuoi giocare a nascondino, non è più divertente, non voglio più giocare, dai andiamo a casa!
Purtroppo, nessuno rispose.
La ragazza scoppiò a piangere, chiamò sua madre, i genitori di Katie, che a loro volta chiamarono i carabinieri.
 
4 Dicembre Ore 15. 35
 
Passarono i giorni, di Katie nessuna traccia; Sadie non era stata sgridata per aver limonato la scuola, anzi poteva essere, ma si era chiusa in guscio che neanche il terremoto più potente e maestoso avrebbe semplicemente scheggiato.
Non vedeva  la sua miglior amica, e poiché il suo carattere fosse così strano, vivace, a vista di molti stupido, non aveva nessuna migliore amica con cui parlarne. Per lei esisteva solo Katie.
 
7 Dicembre Ore 17.00
 
Un giorno, però, arrivò la tragedia.
Sadie stava svolgendo i compiti, perché costretta dai genitori, anche se si vedeva lontano un miglio che i suoi genitori erano molto dispiaciuti; visto la strettissima amicizia tra le due ragazze, anche il rapporto tra le due famiglie era diventato quasi parentale.
 
Squillò il telefono.
Il padre di Sadie rispose, aspettandosi probabilmente fosse una chiamata della madre per sapere come stesse.
Invece no, erano i carabinieri.
Katie era stata trovata uccisa, indossava solamente i pantaloncini fucsia e frammenti della maglietta sparsi per tutto il corpo.
Spiegarlo a Sadie, fu molto difficile, anche perché di solito in famiglia non si parlava di questi argomenti; i genitori di Sadie, tuttavia, riuscirono a trattenere le lacrime. Sadie, non rispose, anche se già dentro di lei, il suo cuore si stava rompendo poco a poco. Le fu permesso di vedere il corpicino della sua migliore amica, ovviamente scoppiò a piangere.
Era proprio vero quello che si dicevano spesso:
“Prendi due migliori amiche, levane una, non rimane niente!” Di solito l’altra sarebbe scoppiata in una risata, ma questa volta Sadie continuò a piangere, in un pianto che si faceva sempre più di singhiozzi e abbracci da parte dei genitori.
2-1=0.
 
 
   
 
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