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Autore: marrymezayn    24/11/2011    5 recensioni
Un qualsiasi pomeriggio uggioso nel nord di Londra. Un pensiero fisso, come una spina nel fianco. L'indecisione e la paura. E un amore cominciato dopo uno scambio culturale, ma lei non lo sapeva. Tanto diversi uno dall'altra, ma a quanto pare il Signor Cupido aveva deciso di scoccare la freccia proprio su di loro.
Ma una domanda sorgeva spontanea: Perché Cupido non si faceva i cazzi suoi, per una buona volta?

**
Un regalo per una ragazza che shippa Keyra-Niall! La mia prima OS (e si vede). Spero che vi piaccia. Enjoy.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Spazio dell'autrice:Ho scritto questa one-short per una mia amica (@Williams_Smile) che è una sostenitrice della coppia Keyra - Niall Horan. Keyra è un personaggio inventato dalla mia mente, non ha volto. E' uno dei personaggi principali di un'altra mia storia. Te la dedico, love. Fa schifo, ovviamente. La coppia Niall - Keyra la vedo solo come amici, non come fidanzati!! (: Ma te lo dovevo visto che te ne stai lì a leggere tutti i miei aggiornamenti. ♥ grazie per sostenermi! Spero che ti piaccia almeno un pochino... ♥


Happiness
Credo che le donne reggano il mondo,
e non credo ci sia un uomo che abbia mai fatto qualcosa
senza che una donna lo abbia incoraggiato a farlo.

Non aveva mai fatto una cosa del genere per una ragazza. No, non aveva mai fatto una cosa del genere per nessuno. Punto. 
Sentiva la sua mancanza, troppo per una semplice amica. Infatti, non la vedeva come un'amica, la vedeva come una ragazza. La ragazza che, dopo tanti pensieri, era arrivato a capire che provava qualcosa per lei. Lei che riusciva a farlo ridere in qualsiasi occasione. Un suo sorriso e tutto tornava colorato, anche se quel giorno si era alzato con il piede sbagliato. Lei, che vedeva la vita in un modo tutto suo, trovando anche nel più grande disastro, un piccolo punto di forza. Non si abbatteva mai. Si piegava, ma non si spezzava. Era forte. Lei che voleva sempre al suo fianco. Lei che con le sue battutine maliziose riusciva a farlo arrossire come non ci riusciva nessun'altra. Lei, Keyra Mary Smith. 

 

Flash back
Il rumore della pioggia li circondava. Seduti su uno scalino, stavano aspettando che la pioggia diminuisse per tornare a casa. Si era dimenticata l'ombrello a casa, come al suo solito. E in quel momento stavano attendendo che spiovesse, mentre lei prendeva i popcorn dal pacchetto tra le sue piccole mani, tirandone uno ad uno e cercando di farli entrare nella bocca, con ben pochi risultati. «Keyra..» il popcorn la centrò nella fronte, mentre lei tornava a guardarlo, con quel sorriso che aveva la falcoltà di bloccargli ogni pensiero. «si, lo so sono una sega in questo gioco! Ma mi sto divertendo. Posso divertirmi?» chiese lei, sbuffando. Niall non riuscì a non farsi uscire uno sbuffo dalle sue labbra. «continua pure!» concesse, rimanendo appoggiato alla sua ringhiera, con le braccia che cingevano le gambe piegate al petto. «ho bisogno di un consiglio» disse poco dopo, continuando a guardare quella ragazza che si divertiva con davvero poco. «spara!» la sentì sussurrare mentre spostava la testa, cercando di far entrare il popcorn nella bocca, ma quello rotolò per terra. «come diresti ad una persona che ti piace?» Keyra si bloccò, mentre tirava fuori un altro popcorn dalla busta. Alzò lo sguardo in quello azzurro di Niall, a bocca aperta. Si, poteva immaginare come mai avesse quell'espressione. Si conoscevano da poco, ma era come se si conoscevano da anni. Già il primo giorno dello scambio culturale loro erano diventati molto amici. Erano passate tre settimane da quando si erano incontrati la prima volta, e di lì a qualche giorno sarebbe tornato a casa. «momento..momento..momento..» perse tutto l'interesse al suo giochetto che l'aveva tenuta occupata fino a quel momento. Buttò chissà dove quel povero pacchetto di popcorn e si staccò dalla ringhiera dove era appoggiata, per sedersi più vicino a lei. «a te piace qualcuno?» chiese, incredula. Annuì. Lei lo guardò, davvero incredula tanto da avere la bocca aperta, per poi cominciare a fargli gomito, guardandolo maliziosamente. «e chi è la fortunata con cui perderai questa verginità?» lo sfotté e Niall divenne di una tonalità di rosso che forse, e dico forse, non esisteva nella tabella dei colori. La guardò male, poi lei alzò le mani. «ok, rimando i miei commenti sarcastici a dopo! Chi è la fortunata, punto Ridacchiarono tutti e due. Era così sarcastica, sempre con quel modo giocoso di dire le cose. «sei tu..» si ritrovò a pensare, ma al tempo stesso strinse le labbra per impedire a quel pensiero di uscire dal suo corpo. «una..» la vide annuire, come per incitarlo a dire chi fosse. «fino a li ci ero arrivata.. il nome! Vogliamo il nome, Horan!» si ritrovò a scuotere la testa. «non la conosci, è del mio quartiere!» la sentì sbuffare, povera ingenua. Keyra era la tipica ragazza che era carina, molto carina a parere di Liam, ma che non se ne rendeva conto. «continua!» la guardò prendere la boccettina d'acqua, per sorseggiarla lentamente. «mi piace, ma..» si bloccò, sentendo già l'ansia assalirlo. «ma non sai come dirglielo!» annuì, lentamente. Ascoltò la risata di Keyra, fissandola silenziosamente. «ci sono tanti modi per dire ad una persona che ti piace..» ammise lei, perdendo tutto il suo sarcasmo e lasciando scivolare la faccia da giullare di corte. «tu come fai?» chiese, curioso. Keyra tornò a guardarlo, ridendo. «io non faccio Horan. Avrò anche la faccia come il culo di dire certe cose, ma nelle questioni amorose sono una vera sega ammise lei, con un sorriso tirato. Si, lo sapeva. Aveva paura degli uomini, anche se le piacevano. «prima di tutto, la conosci? Ci parli?» Annuì. «un punto a Horan. Allora potresti chiederle di uscire. Oppure se avete amici in comune potresti chiedere a qualche amico di organizzare un'uscita. Oppure seguirla e far in modo di ritrovarti nello stesso posto. Poi le chiedi di uscire, due chiacchiere. Un cinema, braccio sul suo bracciolo, lei che si nasconderà nella tua spalla quando ci sarà una scena violenta e boom, la baci!» Si ritrovò a guardarla come per dire "tutto qui"? «non guardarmi così! Ti ho dato idee geniali!» Disse, guardandolo male. «Si, ma come glielo dico che mi piace?» la guardò pensarci. «se la baci c'è poco da dire. Lo capisce mica è stupida!» In effetti, aveva ragione. «forse hai ragione. E se non va?» chiese, già in ansia. «io ho sempre ragione, Horan! Questo devi ancora impararlo. Se non va, amen!» disse, con un sorriso. «ci sono tante ragazze al mondo! E poi perché non dovrebbe andare? Sei bello, dolcissimo e con una risata che scioglierebbe chiunque!» Non fece in tempo ad abbracciarla, per le cose carine che aveva detto su di lui, che lei cominciò a saltellare sul posto canticchiando: «horan si è innamoratooo.. horan si è innamorato!» 

Qualcuno aprì la porta della casa dove stava per entrare. Aveva preso un biglietto aereo per fare prima, litigando con suo padre per il costo, ma sicuramente ne era valsa la pena, si ritrovò a pensare. Si, decisamente ne era valsa la pena. Percepì le braccia di Keyra intorno al collo, e posò il borsone per terra per stringerla a sé. Possibile che una ragazza poteva essere così bella anche con un Leggins e una maglietta larga, i capelli legati in malo modo? Possibile che sempre quella ragazza riusciva a fargli sentire una morsa allo stomaco ogni volta che gli sorrideva? Poteva?
Affondò il naso nei suoi capelli, sentendo il suo profumo. Quanto gli era mancato quel profumo? «Ciao scricciolo!» sussurrò, tirando via il viso dai capelli di Keyra, che si staccò da lui. «Non sto sognando, vero? Sei tu? Sei qui?!» Annuì, mentre lei gli stringeva di nuovo il collo con le braccia, felice. «cosa ci fai qui?» domandò con un tono di voce davvero euforico. Lui sorrise, spostando una ciocca di capelli dal viso della ragazza. «sai com'è.. avevo voglia di un tuo caffé!» gli occhioni castani di Keyra si illuminarono. «allora cosa aspettiamo? Per quanto rimani? Ahhh.. mamma sarà contentissima di rivederti!! Parlavamo di..» continuò a chiacchierare. Quella parlantina le veniva quando era davvero felice, la conosceva bene ormai. La vide staccarsi e dirigersi verso casa, ma la bloccò. Quando si girò a guardarlo, aveva un grosso punto esclamativo sul viso chiedendosi sicuramente perché l'aveva bloccata. «aspetta!» Attese, cercando di capire cosa succedeva. Il cuore gli si bloccò in gola, per l'emozione. Aveva preso un aereo, per fare quella cosa. Non poteva aspettare due mesi, per farlo ma soprattutto perché almeno se prendeva un "no" aveva tutto il tempo per riprendersi per quando sarebbe arrivata lei. Lei inclinò la testa, gesto che faceva quando cercava di capire. Possibile che non se n'era mai accorta? La tirò un poco, per farle capire di avvicinarsi. Quando gli fu davanti, non lasciò comunque la presa sulla sua mano. Che faccia che aveva. «non è vero che sono qui per il tuo caffé, che tra parentesi fa anche un po' schifo!» ammise, e lei sorrise. «dai, davvero? E io che credevo tu avessi preso un aereo pagando non si sa quanti soldi, davvero solo per un mio caffé! Terra chiama Niall.. Ci sei?» ridacchiò. «sono qui..» silenzio. Alzò lo sguardo nel suo, e la vide alzare un sopracciglio. «dobbiamo per forza parlare qui? Mi si sono congelate anche le tonsille» gli fece notare. La guardò male, come per dirle di stare in silenzio e lei spostò il peso da una gamba all'altra. «allora, sentiamo.. Perché sei qui stupidissimo Horan?» chiese, attendendo. Si avvicinò ancor prima di darle il tempo di dire qualcos'altro. Posò le labbra sulle sue, colmando quella poca distanza che li separava. Attese. Sapeva che Keyra per alcune cose aveva bisogno di tempo. La sentì irrigidirsi in ogni fibra del suo corpo. Ecco, aveva sbagliato lo s.. Le braccia della ragazza strinsero il suo collo, e la mano affondò tra i capelli biondi. Sorrise sulle sue labbra, no.. Forse non aveva fatto un errore. Si può essere felici solamente perché qualcuno ricambia i tuoi sentimenti? Fino a quel momento non aveva mai provato quelle sensazioni, Niall. Aveva sempre letto l'amore scritto nei libri, descritto in tutti i modi, ma provato mai. Le farfalle nello stomaco, il cuore che batteva all'impazzata appena si vedeva la persona amata, tremare ogni volta che la senti ricambiare anche un semplice abbraccio. Da qualche parte aveva letto che se una persona riusciva a cambiare il tuo stato d'animo, quella era la persona giusta per te. In quel momento, non lo sapeva se era davvero lei, la ragazza giusta per lui. Ma bastava averla tra le braccia per sentirsi nel posto giusto, e stranamente si ritrovò a pensare che in quel momento non voleva trovarsi da nessun'altra parte. Lì, in quel vialetto pieno di neve, sotto un cielo cupo e freddo, Niall Horan si ritrovò a pensare che a volte bastava poco per rendere una persona davvero felice. Che strano effetto che aveva l'amore.

 

 

 

 

   
 
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