Anyway the wind
blows
Soffiava il vento, quel giorno. Un vento debole, di
quelli che non vogliono pungerti il viso, perché sanno quanto freddo tu
abbia già dentro di te.
Lo ringrazio per quello che ha fatto, per
l’aver taciuto completamente nel momento esatto in cui sei sfilato sotto
i nostri occhi, gonfi di lacrime e ricordi troppo belli per una giornata del
genere.
In realtà non eravamo lì: al contrario
degli altri, noi ti vedevamo dormire,
e pregavamo di poter far parte dei tuoi sogni, anche solo per il tempo di un
misero fotogramma, anche solo per l’istante di un soffio di vento.
Angolo
autrice
Ce. L’ho. Fatta.
Le spiegazioni sono brevissime: la drabble
è ambientata nel giorno del funerale di Freddie,
e il POV è di uno degli altri tre componenti, a vostra scelta e
discrezione.
Credo che siano dei pensieri che possono essere stati espressi benissimo
sia da Brian, che da Roger o John.
Il titolo è, ovviamente, una citazione del capolavoro Bohemian Rhapsody.
Bien, passiamo alla parte più
dura.
Giornata tristissima, gente, ma sentivo il dovere di dedicargli qualcosa.
Vent’anni non sono pochi, e ogni anno che passa mi sento in colpa,
perché i miei sono diciotto, e non posso permettermi di dire “io c’ero”,
quando la gente parla di lui.
Ma so con certezza che, da qualche parte, c’ero veramente; me ne
stavo in un cantuccio a guardarlo, in attesa che arrivasse il mio turno di
entrare in scena.
Non volevo che fosse lui a darmi il cambio, ma purtroppo alla fine è
successo.
Ora io sono qui e lui no, e l’unica cosa che mi fa stare un po’
meglio è sapere che, in un modo o nell’altro, le nostre vite si
sfiorino ancora.
Grazie, Freddie: non c’è bisogno che
dica altro, perché io e te ci siamo capiti.
Ti amo.
Dazed;