Lily cadde tra le mie braccia.
Fu così dannatamente lento..la sua caduta..fu lenta…terribilmente lenta.
Suo marito era già morto..James ..il mio nemico..BUM ucciso. Così. In modo freddo.
Il bambino. Il bambino non pianse,rimase fermo lì immobile senza emettere nessun suono.
I suoi occhi mi guardarono, sperai con tutto me stesso che non capisse cosa stava accadendo. Che il suo cervellino di creatura innocente non si accendesse immediatamente e una voce maligna dentro di lui gli dicesse che mamma e papà BUM .
Lily BUM, James BUM…Lui..Voldemort…Bum.
Morti. Tutti.
Lasciai da parte il neonato che aveva gli occhi della madre , ritornai alla mia amata stesa tra le mie braccia, quante volte era stata così? C’era stato un tempo che lei stava tra le mie braccia intere giornate senza accorgersi di mandarmi fuori di testa così , ma a lei piaceva stare in quel modo , ero “morbidoso” diceva.
Ero il suo amico morbidoso. Mi viene quasi da ridere se penso a quei bellissimi giorni prima del buio completo.
Senza vergogna piansi, come un bambino, lasciai che le lacrime buttassero fuori il dolore dal mio volto di ghiaccio.
Lily…oh Lily…perché? Perché anche questa volta hai voluto fare l’Eroe? Perché?
Strinsi forte il suo corpo a me, era ancora caldo ,il freddo non la prenderà mai, dissi tra di me , Io riuscirò a portarla in salvo, troverò un modo per portarla in vita e se vuole riporterò in vita anche suo marito, per lei farei di tutto anche ridargli quell’antipatico di Potter.
Poi arrivò l’odio. Dopo il dolore arrivò l’odio.  Mi domandai quando era il turno dell’amore…forse mai..forse mai più…l’amore se ne era andato via con lei per sempre.
Odiai Silente, odiai Voldemort, odiai il mondo intero.
Perché?
Perché Lei?
Nessuno merita di morire e Lily non se lo meritava..lei era così pura e innocente, era buona.
La presi tra le mie braccia, di nuovo e ancora di nuovo,la sollevai ,diedi le spalle al bambino e andammo verso l’uscita della casa, i curiosi non erano ancora arrivati ,c’era ancora tempo prima che Silente con gli altri arrivassero, c’era ancora tempo per dirgli addio . Ci sedemmo sugli scalini di casa, la luna illuminò il suo bel viso di strega testarda. E feci quello che dovevo fare molto tempo fa.
La baciai.
Quello fu il mio addio .