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Autore: Cialy    25/11/2011    2 recensioni
Il tuo problema è sempre stato lì, in quelle speranze vane che, l’una dopo l’altra, hai continuato a coltivare.
[vago Castiel/Dean; spoiler sesta e settima stagione!]
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Sesta stagione, Settima stagione
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Beta: Eowie, Fireflie
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono ai rispettivi proprietari e creatori, che ne detengono i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Note:
• Ambientata tra la sesta stagione e la 7x02. Perciò, contiene spoiler sesta e settima stagione!
• Titolo da Resistance dei Muse, titoletti singoli da Today will be better, I swear! degli Stars.

Kill your prayers for love and peace


Little reminders that you’re on your own


Le visite a casa di Dean sono quasi quotidiane. È un’abitudine che hai preso con il tempo, quando hai realizzato che non sentivi la sua voce chiamarti da mesi, ormai, e ti sei convinto che lui, semplicemente, non aveva più bisogno di te.

Il fatto che tu, invece, avessi ancora bisogno di lui non sapevi come giustificarlo né come esprimerlo, allora come adesso. Così hai iniziato ad andarlo a trovare, senza comprendere il motivo della tua scelta. Ti sei detto che forse ti bastava guardarlo per renderti conto che, se poteva andare avanti lui dopo aver perso il padre e il fratello, potevi farcela anche tu. Ti sei detto che forse ti bastava guardarlo, per sapere di aver compiuto le giuste azioni.

La prima cosa che hai capito, giunto lì, è che Dean non prega più – non ha più nessuno da salvare, dopotutto –, perciò non hai attirato la sua attenzione in nessun modo, sei rimasto ad osservarlo, silenzioso e invisibile, mentre raccoglieva le foglie secche nel giardino.

Continui a tornare lì persino adesso, silenzioso e invisibile nello stesso identico modo, e ancora non capisci che utilità ci sia nelle tue visite. Vorresti che lui ti vedesse, che ti parlasse e ti lanciasse una delle sue occhiate scettiche e divertite, ti basterebbe che si voltasse verso di te per un solo, brevissimo istante, e sai che non è possibile perché sei tu, tramite i tuoi poteri, a non permetterglielo.

Ma in fondo, Dean è sempre stato capace di sorprenderti, quindi, ti dici, nell’avere un po’ di speranza nell’impossibile non c’è poi niente di male.

Non sai quanto tempo hai atteso, quando capisci che probabilmente il tuo problema è sempre stato lì, in quelle speranze vane che, l’una dopo l’altra, hai continuato a coltivare. Così ti volti e, mentre segui Crowley, non guardi indietro verso Dean nemmeno una volta.


There’s nothing more to battle when you’re gone


Di Castiel ti resta solo un impermeabile sporco e bagnato e il ricordo di mille cose che avresti dovuto fare diversamente. Non sai con precisione quando le vostre strade si sono separate in quel modo tanto irreversibile – quando, esattamente, l’hai perso –, non sai come sia potuto succedere e nemmeno a chi attribuirne la responsabilità.

Colpa sua, colpa di Crowley, colpa tua, colpa della vostra esistenza che non prende mai la piega giusta: la verità è che non ti importa, non fino in fondo. Con la mente di Sam sul punto di esplodere e i mostri che infestano sempre di più il mondo non sai da dove partire per sistemare la situazione, non sai nemmeno se riuscirai a sistemarla.

Non è tua abitudine abbandonare un amico – non lui, soprattutto, non lui –, così mentre appallottoli l’impermeabile e lo infili nel portabagagli dell’auto ti dici che non stai rinunciando a riportarlo in vita, a riprendertelo, stai solo stabilendo una scala di priorità. Ti stai dando tempo per elaborare un piano, per ritrovare la lucidità di organizzarne uno, mentre ti occupi di salvare tuo fratello e il resto del pianeta.

In realtà, dentro di te, sai perfettamente quanto la speranza di non lasciare quell’indumento chiuso lì troppo a lungo sia vana e inattuabile: senza Castiel, ti sei scoperto improvvisamente piccolo e inutile, privo di forza, misero nel tuo essere umano come mai ti eri sentito prima d’ora, e stanco, stanco fin nelle ossa. Se affermassi di credere ancora in quella speranza, semplicemente, mentiresti.

  
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