Era
una soleggiata mattina di fine agosto, ormai la calura delle precedenti
settimane sembrava diminuire lasciando agli abitanti un po’
di respiro.
Tuttavia
nell’appartamento del Flame Alchemist sembrava essere ancora
estate: A terra su
di un grande tappeto dormiva sornione un cucciolo nero, con la pancia
in su e
la lingua che penzolava bellamente dal lato della bocca, non molto
differente
dal padrone, un ragazzetto dai lunghi capelli biondi sparsi qua e
là tra le
lenzuola gettate per aria, dormiva anche lui: La bocca aperta e la
pancia
leggermente scoperta.
Nessuno
dei due sembrava voler lasciare il mondo dei sogni ma qualcuno lo aveva
già
fatto, infatti all’appello mancava il Colonnello Roy Mustang
che si era alzato
alla buon ora quella mattina, forse più per abitudine che
per altro e aveva
deciso di restarsene al fresco in salotto mentre leggeva il giornale e
gustava
una bevanda fresca.
Portandosela
alle labbra leggeva il titolo del quotidiano, senza averne reale
voglia, si
trattava sempre delle solite cose: Governo, politica,
conflitti… e non aveva
intenzione di pensare a queste cose nel suo giorno libero.
Appena
posò il bicchiere di vetro sul tavolinetto vicino
sentì nella stanza accanto un
festoso sgambettare e l’inconfondibile rumore di zampe sul
parchè, segno che
almeno uno dei due “cuccioli” si era svegliato e
come un fulmine era giunto
sotto le sue gambe scodinzolando e guardandolo con quegli occhioni
languidi
alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti o di una bevanda
fresca per
la gola assetata.
-Ho
capito bì, è in arrivo una bella ciotola di latte
e fette biscottate-
Si
alzò ringraziando il cielo che Edward ancora non fosse
sveglio, se l’avesse
visto concedere al cane quella roba gli avrebbe dato
dell’assassino, nel suo
cervellino forse non c’era spazio per l’idea che a
qualcuno potesse piacere il
latte, anche se era estremamente intelligente.
Poi
il cane era un caso più unico che raro, amava mangiare le
fette biscottate e
tutto ciò che mangiavano loro… provava un odio
profondo per le crocchette,
dormiva a fianco a loro sul tappeto e alle volte quando i due padroni
non
guardavano saltava sul divano, come un essere umano.
Quando
finì la sua colazione cercò rapidamente di
mettere in ordine e sedendosi a
terra lanciò una pallina per il corridoio
affinché il cane la rincorresse per
giocare un po’.
-Buongiorno…-
Edward
entrò nella stanza già vestito e con i capelli
umidi segno che era appena
uscito dal bagno e non li aveva asciugati completamente, si
avvicinò al moro
che gli sorrise cingendogli la vita amorevolmente.
-Ben
svegliato… pensavo dormissi ancora-
-Il
cane mi è saltato addosso prima di raggiungerti,
così mi sono alzato anche io…
ma… cos’è quello schifo sulla tua
faccia?-
Lo
vide stranirsi di colpo osservando qualcosa sotto il suo naso,
tastò la zona
con le dita e subito capì che si trattava dei suoi nuovi
baffetti.
-Li
sto facendo crescere non ti piace?-
-Prima
ci sono passato sopra perché pensavo non avessi tempo di
andare dal barbiere…
ma cavolo Roy adesso che si notano di più sono orridi-
-Lo
prendo per un no…-
Sorridendo
cercò di avvicinarlo per stampargli un bacio sulle labbra ma
venne scansato
immediatamente negandogli la terra promessa.
-Non
osare baciarmi con quei cosi!-
-Andiamo
Ed… vuoi dire che non ti avvicinerai più a me?-
-Esattamente,
o io o loro, questa città è troppo piccola per
entrambi…-
-Cos’hai
contro i miei baffi?-
-Non
mi piace la barba in generale e nemmeno i baffi, sono…
grezzi, non so forse mi
ricordano mio padre ma li detesto ed è per questo che non li
faccio crescere-
Non
era un’ipotesi tanto maligna dopotutto, Van Hohenhaim aveva
sia la barba che
dei leggerissimi baffi e visto che Edward non lo sopportava poteva aver
ricollegato la cosa inconsciamente.
Ma
chi poteva capirlo? Era arrivato a prendere il cognome di sua madre
rinnegando
completamente suo padre… era tutto fuorché
prevedibile.
-Vuoi
dire che cresce qualcosa su questo visetto…?-
Prese
il suo mento tra due dita insinuando con voce smielata –o da
presa in giro- che
non potesse crescere nulla sul suo viso ancora da ragazzino,
figuriamoci della
peluria.
-Stai
dicendo che sono un NANO brutto…!!!-
-Anche
se fosse…?- Sibilò malignamente.
-Bé
CHI SAREBBE L’ESSERE TANTO PICCOLO CHE A CONFRONTO UNA
PARTICELLA SUB ATOMICA
RISULTA ESSERE IMMENSA?!-
-Questa
me la segno sai…? Stavo pensando di scrivere un libro delle
frasi più celebri
che utilizzi-
-Fai
pure lo spiritoso…- Ringhiò con la solita vena
pulsante sulla fronte –Ma quel
baffo sparirà!-
Detto
ciò si voltò indispettito facendo svolazzare i
capelli in aria per prendere la
giacca lasciata da qualche parte la sera prima, per via della foga del
momento
e uscire sbattendo sonoramente la porta.
-Edward
andiamo…!-
Impossibile
quel ragazzo, troppo permaloso a volte!
…
Nel
pomeriggio si recò a casa di suo fratello per svagarsi un
po’ e liberare la
mente, non aveva più sentito il Taisa e aveva ignorato
volontariamente le sue chiamate:
Doveva capire la lezione questa volta! Ovvero, mai sfidare Edward
Elric!
Oppure, non giocare con la sua autostima quando era davvero arrabbiato!
-Ehi
Ed…-
Si
sentì chiamare da un Alphonse piuttosto timoroso che stava
entrando nella
stanza, si torturava le mani, segno di nervosismo e mordeva il labbro
inferiore… si chiese cosa lo turbasse a quella maniera.
-Si
Al…?-
Era
seduto sul divano mentre leggeva un buon libro, i capelli raccolti per
via del
caldo con un nastro nero e un leggero alone di sudore ad imperlargli la
fronte.
-Se…
avessi qualcosa da dirmi, me lo diresti vero?-
-Certo
Al… cosa ti turba?-
Quasi
gli prese un colpo, pensò davvero di essere stato scoperto,
il mondo quasi gli
crollò addosso e sulle spalle sentiva un’incudine,
pronta a cadere.
-E’
che … ti sento distante di questi tempi, stai sempre sulle
tue, non riusciamo
più a stare un po’ insieme… quindi
vorrei che ti sfogassi un po’ con me, se
c’è
qualcosa che non va- Si avvicinò sedendosi al suo fianco,
guardando i suoi
occhi in cerca di una risposta.
Non
aveva certo tutti i torti, in fin dai conti erano tante le cose che non
aveva
il coraggio di dirgli e non erano mai venute fuori finché
non era lui stesso a
scoprirle.
-Ma
no Al… è tutto a posto, ti prometto che staremo
più tempo assieme d’ora in poi,
è stato solo un periodo sfortunato e carico-
-Va
bene Fratellone, sono contento di avertene parlato- Lo
abbracciò tenendolo
stretto, forse lui si sentiva più leggero ma la coscienza
del più grande non si
era certo alleggerita… anzi iniziava a sentirsi davvero in
colpa.
…
Il
discorso cadde lì e per tutto il pomeriggio
accantonò lo studio per dedicarsi
ad altro: Giocarono in giardino solo loro due fino al tramonto, ridendo
e
scherzando come i vecchi tempi, si allenarono temprando il corpo come
facevano
spesso, ma non seriamente… era un gioco in fin dai conti.
Verso
sera rientrò nel suo alloggio trovandolo però
occupato da un certo Colonnello
guasta feste, che aveva cosparso il pavimento con petali di rose rosse
e
circondato la zona di candele.
-Roy…
queste cazzate da Harmony non attaccano con me sai?-
Sbucò
dalla porta del bagno con indosso solo un asciugamano, evidentemente la
vena
del donnaiolo casca morto non si era estinta in lui.
-Non
si riesce proprio ad ammorbidirti…-
-Non
riesco a prenderti sul serio coi baffi-
Quasi
gli veniva da ridere, ma per delicatezza si trattenne.
Senza
dire nulla lo vide avvicinarsi, prendergli delicatamente la mano e
posare le
calde labbra sulle sue, senza nessuna costrizione, soltanto un semplice
e dolce
contatto.
-Questo
è efficace…?- Sussurrò sulle sue
labbra ancora tremanti per la sorpresa, mentre
fondevano gli sguardi in un'unica cosa.
-E’
strano coi baffi… ma si-
Si
sentiva perfettamente in sintonia con l’uomo che gli stava di
fronte, come se
tutto ciò di cui avesse bisogno fosse a portata di mano, non
aveva incertezze
né paure… sapeva soltanto di sentirsi completo,
in qualche modo a casa, l’amore
e gli sguardi che si scambiavano contribuivano a fargli almeno in parte
toccare
il cielo con un dito… ma la vera magia stava nei loro
sentimenti, nella
certezza di appartenersi e possedere l’uno il cuore
dell’altro.
Fece
scivolare la mano dietro la nuca del più grande
avvicinandolo nuovamente per
baciarlo ancora, i baffi gli facevano solletico ma non era importante,
ora come
ora no… non erano al primo posto tra i suoi pensieri.
Separandosi
le labbra schioccarono leggermente e ancora… ancora un altro
bacio, sul lato
della bocca, sulla guancia, sul collo, sullo sterno fino a che al
limite della
tolleranza Mustang se lo issò in braccio come una
principessa –gli era venuto
in mente solo quel paragone e se Edward l’avesse saputo lo
avrebbe sicuramente
picchiato- adagiandolo sul letto per poi sovrastarlo per continuare
quella
piccola vendetta, lo aveva lasciato quasi un giorno intero senza sesso
e ora
doveva pagare!
I
sospiri dovuti al piacere riempivano la stanza, ma non era nulla di
volgare,
bensì delicato e dolcissimo, il loro era un amore tenue e
sussurrato, non
avevano bisogno di gridare per esprimere i loro sentimenti e pulsioni,
non volevano
alcun testimone della loro relazione, si amano in segreto e
così sarebbe sempre
stato.
…
La
mattina dopo quando Roy Mustang si svegliò sentiva dentro
qualcosa di diverso,
insomma fare l’amore con Edward lo scombussolava
sempre… era come raggiungere
le porte del paradiso ma quella mattina tuttavia c’era
qualcos’altro fuori
posto.
Si
mise lentamente a sedere nel piccolo letto, le candele della sera prima
erano
ormai spente e consumate, i petali appassiti ma il biondino al suo
fianco era
sveglio come lui e se la ghignava per qualche strano motivo.
-Che
c’è…?- Chiese inarcando un sopracciglio.
-Oh
niente…-
Rispose
continuando a sghignazzare sotto sotto, finché non
facendocela più scoppiò in
una fragorosa risata piegandosi in due.
-Ma
che ti prende…? Fai ridere anche me se
c’è qualcosa di così divertente-
L’altro
si alzò come per essere pronto a scappare da qualche
pericolo, andò in bagno
mettendosi l’accappatoio addosso e visto che c’era
gli portò uno specchio per
fargli ammirare il suo volto sbarbato con un bel ghigno.
-Edward…!-
Ringhiò
fiondandosi in bagno per guardarsi meglio, mentre il caro biondo si
vestì
correndo fuori, lontano dalla furia del Colonnello.
Quella
mattina quando i sottoposti del Taisa arrivarono al Quartier Generale,
poterono
ammirare come tanti altri prima di loro, la comica scenetta che aveva
fatto il
giro degli uffici: Mustang nero come non mai inseguiva per tutto il
cortile il
Fullmetal Alchemist come se fossero due bambini, gridando a squarcia
gola.
-Fullmetal
questa me la paghi!! Come hai potuto sbarbarmi!? Se ti
prendo….!!!-
Mentre
questo se la rideva di gusto insieme a chiunque li vedesse.
Altri gioiosi attimi di vita… <3
{Angolino Dell'Autrice .... <3}
Eccomi qui dopo una luuunga assenza u.u dovuta al mio pc sgangherato ** che ha smesso di funzionare .-.
Ma passando oltre XD Una fic sui baffetti di Mustang ce la dovevo proprio scrivere!!
Come abbiamo appreso ormai quasi tutti... alla fine di Brotherhood il Taisa si fa crescere quei cosi osceni, che per me sono stile Hitler °-° ovviamente la fic non è ambientata in Brotherhood ma segue il primo anime, altrimenti ci sarebbe un po' di confusione, ma i baffetti ce li volevo mettere XD
Come forse alcuni non sapranno, perché mi capita sempre di incontrare alcune persone che avendo seguito solo il primo anime si confondono, il cognome di Hohenheim non è Elric... quello è il cognome di Trisha che i due fratelli hanno preso. Non credo che sarebbe stata la stessa cosa chiamarli i Fratelli Hohenheim -.- blé XD
Nel manga il vero nome è Van... poi nel primo anime viene cambiato in Hohenheim della luce. Fatto sta che sono stupendi tutti quanti gli anime di FMA XD e se mi traducono il New Film sono più contenta u.u anzi me lo vedrei pure in Giapponese ma non si trova niente ç^ç
Comunque.... tralasciando le mie solite follie di fine pagina ^_^ spero che questo capitolo vi sia piaciuto come tutti gli altri e che vi abbia almeno strappato un sorriso! ^^
Vorrei ringraziare infinitamente coloro che mi hanno recensita:
Fullmetal HachikoChiby Rie_chan
Red Robin
E ovviamente anche chi segue, preferisce, ricorda o solo legge ^_^
Per chi segue altre mie fic, aggiornerò a breve anche quelle <3 sto lavorando proprio ora al capitolo di Black Rose (intendiamoci, non si tratta di vampiri v.v come avevo già specificato non è quello l'argomento XD anche xke x me i vampiri sono quelli che bevono sangue, escono solo di notte e sono crudeli v.v non quelli che brillano .-. )
Detto ciò vi lascio :3 Bye and Kiss to all!!!