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Autore: Alex Simon    25/11/2011    4 recensioni
Vi propongo una nuova Fic molto divertente e leggera, tratterà le avventure e le eventuali sventure di Roy Mustang ed Edward Elric, due amanti che si nascondono dal resto del mondo e che da un giorno all'altro si ritrovano un Cucciolo in casa a complicare le cose!
Ma questa bestiola potrebbe aiutare il loro rapporto...? Io credo di si :) Scopritelo insieme a me se volete! :D
[RoyxEd, Avvertenze: Non so ancora se questa Fic sarà composta da un solo capitolo o potrebbe diventare un eventuale raccolta, dipende se verrà seguita oppure no. Buona Lettura]
Genere: Comico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang, Un po' tutti | Coppie: Roy/Ed
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era una soleggiata mattina di fine agosto, ormai la calura delle precedenti settimane sembrava diminuire lasciando agli abitanti un po’ di respiro.

Tuttavia nell’appartamento del Flame Alchemist sembrava essere ancora estate: A terra su di un grande tappeto dormiva sornione un cucciolo nero, con la pancia in su e la lingua che penzolava bellamente dal lato della bocca, non molto differente dal padrone, un ragazzetto dai lunghi capelli biondi sparsi qua e là tra le lenzuola gettate per aria, dormiva anche lui: La bocca aperta e la pancia leggermente scoperta.

Nessuno dei due sembrava voler lasciare il mondo dei sogni ma qualcuno lo aveva già fatto, infatti all’appello mancava il Colonnello Roy Mustang che si era alzato alla buon ora quella mattina, forse più per abitudine che per altro e aveva deciso di restarsene al fresco in salotto mentre leggeva il giornale e gustava una bevanda fresca.

Portandosela alle labbra leggeva il titolo del quotidiano, senza averne reale voglia, si trattava sempre delle solite cose: Governo, politica, conflitti… e non aveva intenzione di pensare a queste cose nel suo giorno libero.

Appena posò il bicchiere di vetro sul tavolinetto vicino sentì nella stanza accanto un festoso sgambettare e l’inconfondibile rumore di zampe sul parchè, segno che almeno uno dei due “cuccioli” si era svegliato e come un fulmine era giunto sotto le sue gambe scodinzolando e guardandolo con quegli occhioni languidi alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti o di una bevanda fresca per la gola assetata.

-Ho capito bì, è in arrivo una bella ciotola di latte e fette biscottate-

Si alzò ringraziando il cielo che Edward ancora non fosse sveglio, se l’avesse visto concedere al cane quella roba gli avrebbe dato dell’assassino, nel suo cervellino forse non c’era spazio per l’idea che a qualcuno potesse piacere il latte, anche se era estremamente intelligente.

Poi il cane era un caso più unico che raro, amava mangiare le fette biscottate e tutto ciò che mangiavano loro… provava un odio profondo per le crocchette, dormiva a fianco a loro sul tappeto e alle volte quando i due padroni non guardavano saltava sul divano, come un essere umano.

Quando finì la sua colazione cercò rapidamente di mettere in ordine e sedendosi a terra lanciò una pallina per il corridoio affinché il cane la rincorresse per giocare un po’.

-Buongiorno…-

Edward entrò nella stanza già vestito e con i capelli umidi segno che era appena uscito dal bagno e non li aveva asciugati completamente, si avvicinò al moro che gli sorrise cingendogli la vita amorevolmente.

-Ben svegliato… pensavo dormissi ancora-

-Il cane mi è saltato addosso prima di raggiungerti, così mi sono alzato anche io… ma… cos’è quello schifo sulla tua faccia?-

Lo vide stranirsi di colpo osservando qualcosa sotto il suo naso, tastò la zona con le dita e subito capì che si trattava dei suoi nuovi baffetti.

-Li sto facendo crescere non ti piace?-

-Prima ci sono passato sopra perché pensavo non avessi tempo di andare dal barbiere… ma cavolo Roy adesso che si notano di più sono orridi-

-Lo prendo per un no…-

Sorridendo cercò di avvicinarlo per stampargli un bacio sulle labbra ma venne scansato immediatamente negandogli la terra promessa.

-Non osare baciarmi con quei cosi!-

-Andiamo Ed… vuoi dire che non ti avvicinerai più a me?-

-Esattamente, o io o loro, questa città è troppo piccola per entrambi…-

-Cos’hai contro i miei baffi?-

-Non mi piace la barba in generale e nemmeno i baffi, sono… grezzi, non so forse mi ricordano mio padre ma li detesto ed è per questo che non li faccio crescere-

Non era un’ipotesi tanto maligna dopotutto, Van Hohenhaim aveva sia la barba che dei leggerissimi baffi e visto che Edward non lo sopportava poteva aver ricollegato la cosa inconsciamente.

Ma chi poteva capirlo? Era arrivato a prendere il cognome di sua madre rinnegando completamente suo padre… era tutto fuorché prevedibile.

-Vuoi dire che cresce qualcosa su questo visetto…?-

Prese il suo mento tra due dita insinuando con voce smielata –o da presa in giro- che non potesse crescere nulla sul suo viso ancora da ragazzino, figuriamoci della peluria.

-Stai dicendo che sono un NANO brutto…!!!-

-Anche se fosse…?- Sibilò malignamente.

-Bé CHI SAREBBE L’ESSERE TANTO PICCOLO CHE A CONFRONTO UNA PARTICELLA SUB ATOMICA RISULTA ESSERE IMMENSA?!-

-Questa me la segno sai…? Stavo pensando di scrivere un libro delle frasi più celebri che utilizzi-

-Fai pure lo spiritoso…- Ringhiò con la solita vena pulsante sulla fronte –Ma quel baffo sparirà!-

Detto ciò si voltò indispettito facendo svolazzare i capelli in aria per prendere la giacca lasciata da qualche parte la sera prima, per via della foga del momento e uscire sbattendo sonoramente la porta.

-Edward andiamo…!-

Impossibile quel ragazzo, troppo permaloso a volte!

Nel pomeriggio si recò a casa di suo fratello per svagarsi un po’ e liberare la mente, non aveva più sentito il Taisa e aveva ignorato volontariamente le sue chiamate: Doveva capire la lezione questa volta! Ovvero, mai sfidare Edward Elric! Oppure, non giocare con la sua autostima quando era davvero arrabbiato!

-Ehi Ed…-

Si sentì chiamare da un Alphonse piuttosto timoroso che stava entrando nella stanza, si torturava le mani, segno di nervosismo e mordeva il labbro inferiore… si chiese cosa lo turbasse a quella maniera.

-Si Al…?-

Era seduto sul divano mentre leggeva un buon libro, i capelli raccolti per via del caldo con un nastro nero e un leggero alone di sudore ad imperlargli la fronte.

-Se… avessi qualcosa da dirmi, me lo diresti vero?-

-Certo Al… cosa ti turba?-

Quasi gli prese un colpo, pensò davvero di essere stato scoperto, il mondo quasi gli crollò addosso e sulle spalle sentiva un’incudine, pronta a cadere.

-E’ che … ti sento distante di questi tempi, stai sempre sulle tue, non riusciamo più a stare un po’ insieme… quindi vorrei che ti sfogassi un po’ con me, se c’è qualcosa che non va- Si avvicinò sedendosi al suo fianco, guardando i suoi occhi in cerca di una risposta.

Non aveva certo tutti i torti, in fin dai conti erano tante le cose che non aveva il coraggio di dirgli e non erano mai venute fuori finché non era lui stesso a scoprirle.

-Ma no Al… è tutto a posto, ti prometto che staremo più tempo assieme d’ora in poi, è stato solo un periodo sfortunato e carico-

-Va bene Fratellone, sono contento di avertene parlato- Lo abbracciò tenendolo stretto, forse lui si sentiva più leggero ma la coscienza del più grande non si era certo alleggerita… anzi iniziava a sentirsi davvero in colpa.

Il discorso cadde lì e per tutto il pomeriggio accantonò lo studio per dedicarsi ad altro: Giocarono in giardino solo loro due fino al tramonto, ridendo e scherzando come i vecchi tempi, si allenarono temprando il corpo come facevano spesso, ma non seriamente… era un gioco in fin dai conti.

Verso sera rientrò nel suo alloggio trovandolo però occupato da un certo Colonnello guasta feste, che aveva cosparso il pavimento con petali di rose rosse e circondato la zona di candele.

-Roy… queste cazzate da Harmony non attaccano con me sai?-

Sbucò dalla porta del bagno con indosso solo un asciugamano, evidentemente la vena del donnaiolo casca morto non si era estinta in lui.

-Non si riesce proprio ad ammorbidirti…-

-Non riesco a prenderti sul serio coi baffi-

Quasi gli veniva da ridere, ma per delicatezza si trattenne.

Senza dire nulla lo vide avvicinarsi, prendergli delicatamente la mano e posare le calde labbra sulle sue, senza nessuna costrizione, soltanto un semplice e dolce contatto.

-Questo è efficace…?- Sussurrò sulle sue labbra ancora tremanti per la sorpresa, mentre fondevano gli sguardi in un'unica cosa.

-E’ strano coi baffi… ma si-

Si sentiva perfettamente in sintonia con l’uomo che gli stava di fronte, come se tutto ciò di cui avesse bisogno fosse a portata di mano, non aveva incertezze né paure… sapeva soltanto di sentirsi completo, in qualche modo a casa, l’amore e gli sguardi che si scambiavano contribuivano a fargli almeno in parte toccare il cielo con un dito… ma la vera magia stava nei loro sentimenti, nella certezza di appartenersi e possedere l’uno il cuore dell’altro.

Fece scivolare la mano dietro la nuca del più grande avvicinandolo nuovamente per baciarlo ancora, i baffi gli facevano solletico ma non era importante, ora come ora no… non erano al primo posto tra i suoi pensieri.

Separandosi le labbra schioccarono leggermente e ancora… ancora un altro bacio, sul lato della bocca, sulla guancia, sul collo, sullo sterno fino a che al limite della tolleranza Mustang se lo issò in braccio come una principessa –gli era venuto in mente solo quel paragone e se Edward l’avesse saputo lo avrebbe sicuramente picchiato- adagiandolo sul letto per poi sovrastarlo per continuare quella piccola vendetta, lo aveva lasciato quasi un giorno intero senza sesso e ora doveva pagare!

I sospiri dovuti al piacere riempivano la stanza, ma non era nulla di volgare, bensì delicato e dolcissimo, il loro era un amore tenue e sussurrato, non avevano bisogno di gridare per esprimere i loro sentimenti e pulsioni, non volevano alcun testimone della loro relazione, si amano in segreto e così sarebbe sempre stato.

La mattina dopo quando Roy Mustang si svegliò sentiva dentro qualcosa di diverso, insomma fare l’amore con Edward lo scombussolava sempre… era come raggiungere le porte del paradiso ma quella mattina tuttavia c’era qualcos’altro fuori posto.

Si mise lentamente a sedere nel piccolo letto, le candele della sera prima erano ormai spente e consumate, i petali appassiti ma il biondino al suo fianco era sveglio come lui e se la ghignava per qualche strano motivo.

-Che c’è…?- Chiese inarcando un sopracciglio.

-Oh niente…-

Rispose continuando a sghignazzare sotto sotto, finché non facendocela più scoppiò in una fragorosa risata piegandosi in due.

-Ma che ti prende…? Fai ridere anche me se c’è qualcosa di così divertente-

L’altro si alzò come per essere pronto a scappare da qualche pericolo, andò in bagno mettendosi l’accappatoio addosso e visto che c’era gli portò uno specchio per fargli ammirare il suo volto sbarbato con un bel ghigno.

-Edward…!-

Ringhiò fiondandosi in bagno per guardarsi meglio, mentre il caro biondo si vestì correndo fuori, lontano dalla furia del Colonnello.

Quella mattina quando i sottoposti del Taisa arrivarono al Quartier Generale, poterono ammirare come tanti altri prima di loro, la comica scenetta che aveva fatto il giro degli uffici: Mustang nero come non mai inseguiva per tutto il cortile il Fullmetal Alchemist come se fossero due bambini, gridando a squarcia gola.

-Fullmetal questa me la paghi!! Come hai potuto sbarbarmi!? Se ti prendo….!!!-

Mentre questo se la rideva di gusto insieme a chiunque li vedesse.

Altri gioiosi attimi di vita… <3

{Angolino Dell'Autrice .... <3}

Eccomi qui dopo una luuunga assenza u.u dovuta al mio pc sgangherato ** che ha smesso di funzionare .-.

Ma passando oltre XD Una fic sui baffetti di Mustang ce la dovevo proprio scrivere!!

Come abbiamo appreso ormai quasi tutti... alla fine di Brotherhood il Taisa si fa crescere quei cosi osceni, che per me sono stile Hitler °-° ovviamente la fic non è ambientata in Brotherhood ma segue il primo anime, altrimenti ci sarebbe un po' di confusione, ma i baffetti ce li volevo mettere XD 

Come forse alcuni non sapranno, perché mi capita sempre di incontrare alcune persone che avendo seguito solo il primo anime si confondono, il cognome di Hohenheim non è Elric... quello è il cognome di Trisha che i due fratelli hanno preso. Non credo che sarebbe stata la stessa cosa chiamarli i Fratelli Hohenheim -.- blé XD 

Nel manga il vero nome è Van... poi nel primo anime viene cambiato in Hohenheim della luce. Fatto sta che sono stupendi tutti quanti gli anime di FMA XD e se mi traducono il New Film sono più contenta u.u anzi me lo vedrei pure in Giapponese ma non si trova niente ç^ç 

Comunque.... tralasciando le mie solite follie di fine pagina ^_^ spero che questo capitolo vi sia piaciuto come tutti gli altri e che vi abbia almeno strappato un sorriso! ^^

Vorrei ringraziare infinitamente coloro che mi hanno recensita:

 liena 

 Fullmetal Hachiko

 Chiby Rie_chan

Red Robin

E ovviamente anche chi segue, preferisce, ricorda o solo legge ^_^
Per chi segue altre mie fic, aggiornerò a breve anche quelle <3 sto lavorando proprio ora al capitolo di Black Rose (intendiamoci, non si tratta di vampiri v.v come avevo già specificato non è quello l'argomento XD anche xke x me i vampiri sono quelli che bevono sangue, escono solo di notte e sono crudeli v.v non quelli che brillano .-. )

Detto ciò vi lascio :3 Bye and Kiss to all!!!
  
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