Anime & Manga > Death Note
Ricorda la storia  |      
Autore: Fuores    26/11/2011    1 recensioni
''Per quanto io cerchi di scappare dal mio destino, lui mi raggiungerà sempre; esattamente come questa goccia, sarò destinato a cadere a terra, a morire. E per quanto io possa ignorarlo, per quanto tenti di non pensarci, lui è sempre dietro l’angolo che mi aspetta.
E l’angolo, oggi, è esattamente a pochi passi da me.''
Ambientato nel venticinquesimo capitolo, quando purtroppo L muore... ma sarà veramente così?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: L, Light/Raito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Piove.
È da stamattina che queste gocce cadono dal cielo e arrivano a terra.
Molti pensano che il tempo atmosferico rappresenti l’umore della persona, forse è vero. Non mi sono mai soffermato su cose futili e banali come queste, tuttavia, solo ora mi accorgo che ho sbagliato, che sono proprio le cose più semplici rendono una vita degna di essere vissuta.
È da un po’ di tempo che sono qui fuori, sinceramente non ho tenuto conto del tempo trascorso, l’unica cosa che sento sono i rintocchi delle campane: sono nitidi, perfetti, arrivano al mio orecchio senza essere indebolite dallo scrosciare della pioggia. Mi penetrano. Mi sfiniscono. Mi sento nudo ogni volta che rintoccano; mi sento senza forza, senza voglia.
L’acqua continua a bagnarmi. Sono fradicio dalla testa ai piedi. I vestiti mi si attaccano alla pelle. Il freddo e l’umidità percuotono le mie ossa. Sono pervaso da continui fremiti.
 
Il freddo continua a impossessarsi del mio corpo.
La pioggia continua a scendere.
Le campane continuano a suonare.
 
Decido di interrompere questa quiete. Alzo un po’ il braccio e allungo l’indice. Una goccia vi si appoggia.
È fredda.
Mi soffermo a guardarla mentre lei continua a percorrere la sua strada che la porterà inesorabilmente a terra, senza che lei ci possa fare nulla.
Lei, è proprio come me. Per quanto io cerchi di scappare dal mio destino, lui mi raggiungerà sempre; esattamente come questa goccia, sarò destinato a cadere a terra, a morire. E per quanto io possa ignorarlo, per quanto tenti di non pensarci, lui è sempre dietro l’angolo che mi aspetta.
E l’angolo, oggi, è esattamente a pochi passi da me.
Che queste campane suonino per un matrimonio?
Impossibile.
Che queste campane suonino per un funerale?
Probabile.
Che queste campane suonino per me?
Si!
Ho vissuto troppo tempo, io dovevo morire prima, tanti anni fa, a causa del freddo e del gelo.
Un bambino non può sperare di sopravvivere senza un riparo; abbandonato dai suoi stessi genitori presto diventerà cibo per i topi.
Ma quella volta una luce illuminò tutta quella distesa nera in cui ero caduto: qualcuno ebbe pietà di me e mi raccolse dal marciume su cui ero seduto; mi portò al riapro, al caldo, mi sfamò e mi disse che ormai ero al sicuro e che non dovevo più tremare come una foglia scossa dal vento autunnale.
Da quel giorno di ventisette anni fa, ebbe inizio la vita del più giovane e miglior detective di tutto il mondo:
L.
 
Ritorno a guardare il cielo plumbeo. Oggi la morte finirà ciò che iniziò tanti anni fa. E oggi la morte ha un volto. Un volto purtroppo a me ben noto. Al contrario di come si possa pensare, ha un viso bello: nessuna imperfezione, pelle non troppo chiara ma nemmeno troppo scura, occhi di un colore caldo, ma che sono capaci di trasmetterti un freddo e una desolazione unica. Forse sono proprio quegli occhi che ti suggeriscono di stare lontano dal loro possessore.
Quegli occhi… beh, quegli occhi mi stanno fissando esattamente in questo momento.
Si sarà accorto della mia assenza. È l’unico motivo razione che riesco a trovare. Ma con lui non vale più nessuna regola. Pensavo di conoscere il comportamento umano, di sapere prevedere le azioni di un uomo, ma con lui è andato tutto a rotoli: ciò che avevo creduto fino ad ora va in frantumi di fronte alla sua astuzia, di fronte alla sua imprevedibilità
 
“Ryuzaki- mi giro verso di lui- c... q..i?” cosa? Mi metto una mano vicino all’orecchio per fargli capire di ripetere. Alza un po’ il tono di voce ma ancora io non capisco.
Lo incito ancora una volta, ma stavolta non mi parla, lo vedo sbuffare e avvicinarsi a me sotto la pioggia.
Si può sapere cosa gli prende? Più passo il tempo con lui e meno lo capisco!
“Cosa ci fai qui? Ti prenderai un malanno” quindi? La cosa vale anche per lui, non solo per me.
Non li rispondo e continuo a guardarlo.
“Forza, torniamo dentro” mi dice con il suo solito tono saccente.
Ancora una volta tengo la bocca chiusa.
Una domanda mi sorge spontanea:
“ Light, tu hai mai detto la verità?” vedi? Non sei l’unico in grado di stupire e lasciare senza parole le persone.
“Che cosa vuoi dirmi?”oh, adesso non fare la vittima!
“Esattamente quello che ho detto: voglio sapere se in tutta la tua vita hai mai detto la verità” non mi risponde ma continua a guardarmi. Ha uno sguardo severo, freddo, arrabbiato, l’unica emozione che trasmette è odio; ma se spera che mi lasci intimorire si sbaglia di grosso!
“Lo vuoi sapere? Ebbene sì, non sempre ho detto la verità. Spesso ho detto bugie per cercare non ferire le persone- ammirevole…- ma non di certo per ingannarle” alzo un sopracciglio.
“Ma tu mi hai ingannato fin dall’inizio. Devo dedurre, quindi, che la tua risposta è scorretta” non cercare di essere il più furbo dei due, non lo sei mai stato: tu sei solo più spietato.
“Ancora con questa storia? Non ti ho inganna…to…” cosa gli prende? Perché adesso ha abbassato lo sguardo e il tono di voce?
“In effetti… sì, ti ho ingannato e sto continuando a farlo” cosa? I miei occhi si spalancano involontariamente.
Light Yagami, a che razza di gioco stai giocando?
“Vuoi sapere la verità?- si mette una mano sul petto- Si, sono io Kira. Sono io quello che stai cercando!”
“Cos-?” perché mi sta dicendo tutto questo? Non mi lascia parlare e il suo tono di voce aumenta fino quasi a urlare.
“Adesso cosa vuoi farmi? Vuoi arrestarmi? Vuoi sbattermi dentro una prigione e condannarmi a morte?- abbasso lo sguardo, no, non voglio fargli questo- Eccomi, sono qui! Ti sto dando l’occasione del secolo, forza arrestami!” No! No! No!
Non voglio farlo! Non voglio ucciderlo!
“ Perché mi stai dicendo tutto questo? Perché proprio qui? Perché proprio ora?” non ci capisco nulla! Si chiaro una volta ogni tanto!
“Perché ti amo” m-mi ama? Alzo lo sguardo su di lui. I suoi occhi non trasmettono più odio ma decisione.
Vuoi che ti creda? Pensi che io caschi ancora in una delle tue bugie?
Scordatelo!
“Tu mi ameresti? Puoi inventarti una scusa più plausibile” so che puoi farlo
Ghigna. Cosa vuole fare?
“Sapevo che non mi avresti creduto- se lo sa allora perché me lo ha detto?- quindi, non mi lasci  altra scelta: ti dimostrerò che non sto mentendo” incatena i suoi occhi ai miei. Posso vedere la mia immagine in quegli occhi color nocciola: sono teso, nervoso, devo aspettarmi tutto da lui. Non posso abbassare la guardia!
Alza il palmo destro e mi accarezza la guancia mentre i nostri occhi restano incollati l’uno all’altro.
 
Il freddo se n’è andato per lasciare spazio a un calore che non conoscevo.
La pioggia ha smesso di scendere e i miei sensi non percepiscono altro che il suo delicato tocco.
Le campane hanno smesso di suonare lasciandomi ascoltare il dolce suono del suo respiro.
 
Piano si avvicina a me fino a che i nostri visi non sono a pochi centimetri di distanza, i nostri respiri si fondono e i nostri occhi non hanno mai smesso di rivolgere l’attenzione all’altro.
Dopo pochi secondi, che mi sembravano eterni, si decide ad annullare la distanza fra di noi e mi bacia.
Non penso di essermi mai sentito meglio. Tutto intorno a noi scompare per lasciarmi una sensazione bellissima di felicità e appagamento. Sento che non potrei mai più fare a meno di queste labbra tentatrici: una volta assaggiate diventano come una droga.
Il bacio da un semplice contatto divine più intenso. Tutti e due avevamo bisogno di questo contatto, non so come abbiamo fatto fino ad ora a vivere senza l’altro: è semplicemente tutto quello di cui ho bisogno.
 
Con mio sommo dispiacere il bacio finisce ma lui non si allontana.
“Perché? Perché mi stai facendo questo? Ti dovrei arrestare. Ti dovrei vedere dietro a delle sbarre, invece l’unica cosa che voglio è averti accanto a me. Perché?” mi sorride. Ma non un sorriso come quello che mi rivolgeva di solito, un sorriso dolce, sincero, vero!
“perché mi ami, esattamente come io amo te” lo amo? Non lo so, non so cosa sia questo sentimento.
“Io… io non so cosa sia, non so cosa significhi ‘amore’. So solo che non voglio perderti, anche se questo mi porterà alla morte” ma non dovevo non abbassare la guardia?!?
Poggia un dito sulle mie labbra.
“Shh. Io non perderò te e tu non perderai me. È vero ti ho ingannato e ti chiedo scusa. Pensavo solamente a sottomettere il mondo al mio potere, ma sbagliavo mondo: quello da conquistare eri tu” io… io sono il suo mondo?
“Quindi… smetterai di uccidere?” devo saperlo.
Non mi risponde ma continua a guardarmi.
Lo sapevo. Non vuole rinunciare ad essere Kira. Abbasso lo sguardo. È così che deve andare? Appena iniziato ed è già finito tutto?
 
La pioggia ricomincia a bagnarmi. Aveva smesso? Quando? Non lo so. Non ha importanza.
L’ultimo angolo che mi separa dal mio destino mi sta aspettando, non posso mancare all’appuntamento.
Mi allontano da lui
“Mi spiace, ma non voglio stare con un assassino” mi giro e m’incammino senza guardalo negli occhi.
Vuoto. Sento vuoto
 
Scappa con me!” cosa? Ho sentito bene? Scappare con lui? Ma è fuori?
 Non mi giro, ma mi fermo.
“Scappa con me! Andiamocene da qui! Io non sarò più Light Yagami e tu non sarai più Ryuzaki. Io non sarò Kira e tu non sarai L” spalanco gli occhi. Vuole davvero rinunciare a tutto per me?
Mi si avvicina da dietro
“Due biglietti di sola andata per l’Europa- mi abbraccia da dietro- ti va?” ma con chi crede di stare parlando?
Mi giro nel suo abbraccio e lo guardo.
“se mi va di scappare con te? Mmm… sembra una cosa interessante” mi sorride come non aveva mai fatto prima e mi bacia.
È felice, lo so.
 
Forse, non sempre bisogna seguire la ragione, non sempre questa ha la risposta giusta.
Forse, non sempre bisogna seguire i sentimenti, questi ti fanno compiere azioni stupide.
Forse, non si dovrebbe seguire un ex-assassino, ma sapete cosa m’importa?
Semplicemente nulla!
 
 
 
 
 
 
Qualche giorno dopo:
“39 e mezzo, tu?”
“39, hai vinto” mi abbraccia.
“ Allora, è così gentile da darmi il premio per la vittoria?” sorrido e lo bacio.
“Infondo- continua- non è poi così brutto stare a letto ammalati insieme”
“Stai scherzando, spero. Ci ha rovinato la fuga!” metto su un broncio al quale so che non può resistere, e infatti scoppia a ridere.
“Vedrai che avremo altre occasioni per scappare”.
“Tu dici?”
“Si. Sono convinto che né i miei genitori né tutti gli altri non si sino accontentati di un biglietto con scritto:
‘sono scappato con L, non cercateci
                                              Kira’
Ti pare?”
“sì, forse hai ragione- mi accoccolo contro il suo petto- beh meglio così, è eccitante scappare da tutto e da tutti” chiudo gli occhi e lo sento che ride leggermente.
Sono sicuro che al mio risveglio lo troverò qui… anche perché conciato così non può andare da nessuna parte!








Beh allora? Cosa ve ne pare? Schifezza? Capolavoro? Meglio di Dante?
All’inizio pensavo di terminarla con L che se ne andava non sopportando l’idea che Light continuasse ad uccidere, quindi non so come la secondo parte possa essere venuta, ma cosa ci volete fare? Adoro gli happy ending! *.*
Oh, un'altra cosa: recensite! Commenti e critiche saranno ben accolti! :)
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: Fuores