Passatempo di lusso, ti porti al guinzaglio
la stima
e inali-talvolta-il profumo di fama che dona il sudore
degli altri.
Scarpette di raso, cilindro alla mano, aspetti l'applauso e ravvivi
la folla di fiati
insinceri.
Ristagna l' ambrosia in tazze dorate. Non volgi
lo sguardo, la mano, forchette appuntite
o trastulli di seta
ai cani-
Ti ammiro pisciar nel cemento- per non farlo seccare.
Non cercherò tra i roseti fragranza più pura
del puzzo di derma bruciato.
Titanico trastullo, mi appello al mero istante al solo
errore
di uno sguardo lanciato-e caduto-
troppo vicino.
*ci tengo a precisare che il titolo non è stato inserito per dichiarare il supporto cartaceo dello scritto-che è stato battuto a computer- ma è parte integrante del componimento e delle sue intenzioni. Si legga il rosa come il colore più squallido che occhio umano possa cogliere.