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Autore: Mushroom    27/11/2011    1 recensioni
Ci sono certe abitudini che col tempo diventano così naturali dall'assuefarci, fino a dimenticarne gli effetti; altre, invece, a cui non si vuole rinunciare.
"La prima volta che aveva avuto a che fare con quel tubetto di dentifricio, pensò sbadigliando, aveva quindici anni e era riuscito a spremerne metà sul lavandino, imprecando a voce bassa e cercando di fare il più in fretta possibile; le lezioni sarebbero iniziate da lì a pochi minuti e il fratello, come consuetudine, faceva avanti e indietro davanti alla porta del bagno, tamburellando un dito sull’orologio con un’espressione poco gentile in volto."
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin Okumura, Yukio Okumura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Abitudini  
Personaggi: Rin Okumura, Yukio Okumura
Rating: Verde
Parole: 398
Genere: Slice of life, Flashfic
Note: Banner Storia partecipante alla Exorcist Shipping Table indetta dal forum Meppyland



La prima volta che aveva avuto a che fare con quel tubetto di dentifricio, pensò sbadigliando, aveva quindici anni e era riuscito a spremerne metà sul lavandino, imprecando a voce bassa e cercando di fare il più in fretta possibile; le lezioni sarebbero iniziate da lì a pochi minuti e il fratello, come consuetudine, faceva avanti e indietro davanti alla porta del bagno, tamburellando un dito sull’orologio con un’espressione poco gentile in volto.
Cinque anni dopo, la marca era sempre la stessa: era una scritta rosa, patinata, e il liquido al suo interno sapeva di mela marcia mista a frutti di bosco scaduti. Si trattava di quello in dotazione nel dormitorio: ci aveva messo davvero poco tempo per capire che l’aveva comprato Mephisto.
Odiava quel dentifricio, il suo sapore e il suo colore. Gli metteva malinconia, eppure Rin non aveva mai fatto niente per cambiarlo. Non né aveva mai comprato un tubetto di una marca diversa al supermercato, né aveva sporto reclamo al proprio dirigente.
Lo fissò per un secondo, chiedendosi perché arrivasse a pensarci solo in quel momento.
I fumi del sonno avevano davvero un brutto effetto.
Aprì il rubinetto, dal quale fuoriuscì in un fiocco secco. Si lavò la faccia, constatando che l’acqua era abbastanza fredda per schiaragli un po’ le idee. Col senno di poi, avrebbe dovuto prima prendersi un caffè, dopo fare tutto il resto.
 «Ohi, Yukio» borbottò, con il volto ancora bagnato «Mi puoi passare il dentifricio?»
Questo, al suo fianco, sbuffò.
«È davanti a te» disse, stringendo tra le mani il rasoio «Puoi prenderlo benissimo da solo»
Afferrando un asciugamano, Rin scrollò le spalle.
Prese lo spazzolino, pescandolo dal suo decisamente poco ordinato lato del lavandino. Era nella ciotola verde, incastrata tra una vecchia lozione e una forma indefinita – gel, forse?
Scosse la testa, come per voler scacciare un pensiero particolarmente molesto.
Dentifricio. Pensò Mi serve il dentifricio. Dove cavolo...
Prima ancora di potersi arrabbiare contro se stesso e il maledetto tubetto, sentì una superficie plastica raschiargli la pelle. Si voltò di scatto, trasalendo, e vedendo il fratello porgergli il prodotto rosastro. Yukio fissava il proprio riflesso, inespressivo, cercando di non tagliarsi con la lama del rasoio.
Rin sorrise, sfiorandogli appena le dita nel riprendere il dentifricio.
Forse odiava il sapore di quel gel ai frutti di bosco, ma era diventato parte di una piccola abitudine di cui non intendeva separarsi.

 

   
 
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