Cenere
Provo
uno strano miscuglio di sensazioni. Tu sei in ospedale, probabilmente
-anzi sicuramente- hai bisogno della mia presenza, ma io non ce la
faccio, è più forte di me. Ti odio e ti amo, mi
tormento e non riesco a trovare una spiegazione, una via d'uscita. L'ho
scoperto nel modo più brutale, osceno e scioccante che un
essere umano avrebbe mai potuto immaginare. Credo però che
il fatto di averti trovata riversa a terra, quasi senza più
vita, sia stato solamente l'anticipo crudele di quanto mi aspettava
poco dopo, quando i medici mi hanno comunicato, come se io sapessi
già tutto, che chi ti aveva praticato l'aborto ti aveva
quasi ucciso. Io però non sapevo. Io non sapevo del tuo
segreto, che era anche il mio, non sapevo del tuo tormento e della tua
angoscia, della paura di rivelarmi che aspettavi un bambino, delle ore
trascorse a piangere e a odiarti per quel gesto ignobile. Io non
sapevo. E invece avrei dovuto. E quando il medico, in maniera asettica,
mi spiegava cosa ti era capitato, mi sono sentito sciocco e stupido e
infinitamente insignificante. Un emerito imbecille all'oscuro di tutto.
Prima è giunta l'incredulità, poi un odio
crescente nei tuoi confronti e infine la domanda che mi nasceva
spontanea dal cuore: "Perché"?
Perché non ti sei confidata con me? Perché hai
fatto tutto di testa tua? Avevo una parte così irrilevante
nella tua vita? Mi consideravi davvero così poco? Mi sento
smarrito, non ho più certezze. Le mie certezze sono perdute
assieme a quel minuscolo essere che avrebbe potuto essere nostro
figlio. Mio e tuo Alix. L'intima parte di noi stessi, la migliore,
probabilmente. La parte che avrebbe riempito la mia esistenza
luccicante e vuota al tempo stesso di un'emozione nuova e totalmente
inesplorata. Ci pensi? Magari avrebbe potuto avere la tua buffa
espressione quando fai l'offesa -Dio com'è difficile
odiarti-, o il tuo nasino all'insù, o il mio caratteraccio
di pietra, o i tuoi occhi pieni di dolcezza quando mi fai sentire
l'uomo più felice della terra. Ma tutto questo non ha
più importanza, vero? Niente ha più importanza
ora che hai distrutto in me la voglia di condivisione e di stare
insieme, giorno per giorno. Mi hai escluso, mi hai umiliato, mi hai
considerato un gretto senza scrupoli indegno di custodire il segreto
più grande, e questo mi uccide cento e poi altre cento e poi
mille volte. Avremmo potuto essere invincibili io e te, insieme.
Ora, separati, non siamo che due stelle che brillano di luce riflessa.
Alix ti amo e ti odio ancora, con eguale e potente intensità.
Ma l'amore, adesso che sono solo, senza te, ha il sapore amaro e crudele della cenere.
Ora, separati, non siamo che due stelle che brillano di luce riflessa.
Alix ti amo e ti odio ancora, con eguale e potente intensità.
Ma l'amore, adesso che sono solo, senza te, ha il sapore amaro e crudele della cenere.