''Senti che musica''.. Dissi tra me e me

Piegai la testa e cominciai a fissare il mio flauto. Non mi ero mai accorto di quanto fosse luncente.
Diressi il mio sguardo altrove, aspettando che Kahoko riprendesse a suonare.

Mi rilassava ascoltarla. Soprattutto quando suonava l'Ave Maria, sembrasse come se fosse il suo cuore a
muovere le sue braccia, come se lei fosse inconsapevole di quello che stesse facendo, era trasportata dalla musica, e tutto questo
è nato quando le campane hanno cominciato a suonare da sole. Davvero strano, ma poco importa quando le tue orecchie
sono intente ad ascoltare quella piacevole melodia.

Mi ritrovavo sulla terrazzazza della scuola, sopra le aule di musica. Un posto adatto per sentire inosservato Hino che suonava.
Non sono ancora pronto per scendere in cortile ed affrontare la massa di ragazze che mi viene abitualmente incontro.
E' troppo. Anche per uno come me. Ho bisogno dei mie spazi, di poter frequentare chi voglia io, non ho bisogno
di essere circondato da numerevoli studentesse.

Il suono cessò, piccoli passi si avvicinavano verso di me. Mi accostai dietro alla porta, non vorrei che fosse qualche ragazza..
La porta si aprì, e vidi propro lei.. Hino, Hino Kahoko.

Lei sussultò nel vedermi dietro la porta accovacciato come un ragazzino intento a giocare a nascondino.

'Azuma! che piacere vederti.. ma che ci fai lì per terra?' Mi rivolse un sorriso davvero splendido,
'Oh Niente mi ero seduto, ero un pò stanco dopo aver suonato il flauto, ho sprecato troppo fiato..' Gli sorrisi felice
di poterla vedere.
'Fai bene a riposarti, io invece devo ancora lavorare sodo per il mio pezzo.. non sono convinta di volerlo portare come
tema al concorso' mi disse.
'Invece fai malissimo!' ribattei, 'Hai molto talento, è come se il tuo cuore fosse tutt'uno con il violino..Non smettere Hino'
'Ahah sei esagerato ma ti ringrazio di cuore Yunoki-san' ride felice per complimento, e io in quel momento mi sentii
appagato di tutti i miei sforzi.

Mi alzai e le andai accanto, potei sentire il suo buon profumo inebriarmi il cervello, entrai in un mondo tutto mio
anzi tutto nostro di soli me e lei.

'Che ne dici se mi suoni l'Ave Maria ora?' le chiesi.
'Ora? Ma.. diciamo che non mi sento ancora pronta..' Mi rispose.
'Eppure eri così brava prima!' La incitai a suonarmi quel bellissimo brano.
'Mi dispiace Azuma, forse ora è meglio che vada, fra poco suona la campanella..ed io..' Disse
'No aspetta Hino-chan!' la spinsi addosso al muro e mi ci buttai contro in modo che fummo abbracciati insieme.
'A...' non finì la frase che presi la parola io,
'Hino ti prego... Suonami l'Ave Maria come solo tu sai fare.. Fammi sentire il tuo odore, fatti abbracciare, fatti accarezzare..
Fatti Amare..Ti prego..' Le dissi con voce roca..'' Cosa cavolo ho detto? Cosa mi è saltato in mente di dirgli? Stanno così le cose?
Dio non lo sò nemmeno io, spero solo che Hino non la prenda così tanto''
'Yunoki-San... cosa dici..? Io..' Mi disse.

'Scusa Hino.. Io.. Cavolo..' Non sapevo cosa fare, il mio cervello era in fiamme, tutte le mie funzioni celebrali
erano affuscate, le mie braccia si mossero da sole, preserò le spalle di Hino, la mia testa si piegò verso di lei, con movimento veloce
e ben coinciso, le mie labbra si unirono alle sue come due stelle alla ricerca di una luna dove trascorrere e far nascere i proprio sogni..

Ero in trappola, avevo detto ciò che non dovevo dire, ma mi ero liberato di un peso
ormai sepolto nel mio cuore da troppo tempo, mi sento più leggero si, più libero, come un uccello che ha appena

trovato la libertà dopo tanto tempo in una gabbia. Si Hino, Ti Amo. Ti Amo davvero tanto, tu e la tua musica

avete riempito i miei giorni. Tu fai rotolare la ruota della mia vita.. Continua così Hino.. Sempre così.