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Autore: VioletLoveReid    28/11/2011    3 recensioni
Racconta degli istanti immediatamente successivi allo sparo che vede come vittima Kate. Sono solo pensieri,frutto di una riflessione su come possa comportarsi un uomo, e un cervello, sotto pieno controllo dell'adrenalina. Buona Lettura,anche se sarà pessima xD
Genere: Demenziale, Fluff, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione
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 E’ una One-Shot uscita di getto,e non sto scherzando. Stavo ascoltando una canzone e pasticciavo su un foglio..e queste sono le parole che sono uscite. Ho scelto di non revisionarle,di lasciare tutto esattamente com’era. E’ il mio “finale alternativo”,quel finale che ho immaginato guardando l’ultimo episodio della terza serie. E ho pianto,ho pianto davvero tanto xD
La canzone,per chi volesse ascoltarla mentre legge questo scempio..è questa:

http://www.youtube.com/watch?v=DKxF2PhM0eI
 
Non l’avrebbe mai lasciata andare.
Non glielo avrebbe permesso.
Premeva le sue mani impregnate di sangue sul suo seno,sul suo cuore che batteva debolmente.
-Non lasciarmi Kate,ti prego non farlo..Io..Ti amo. Ti amo-
Sorrise,mentre chiudeva gli occhi,il suo cuore rallentava ancora un po’.
Non puoi andartene,era l’unico pensiero nella sua testa.
Quel sorriso pieno di vita si stava spegnendo e lui si sentiva così dannatamente impotente.
Non si ricorda esattamente la dinamica del suo arrivo in ospedale ma era li ed era delicatamente seduto sulle gambe di lei mentre con un dito si era intrufolato nel foro del proiettile e lo sentiva perfettamente,il foro.
Si adattava al suo dito come in un incastro perfetto e avevano notato che più tempo teneva il suo dito li,più il cuore di Kate si faceva forte. Riusciva nuovamente a pompare il sangue in maniera vigorosa,scongiurando temporaneamente la sua morte.
Gli misero una mascherina,ma ancora non capiva.
Tagliarono i vestiti di lei lasciandola nuda sul tavolo fraddo,e lui rimaneva li. I medici gli avevano imposto di stare il più immobile possibile,lui gli stava salvando la vita,letteralmente.
Non era un dottore,ma non ci aveva pensato due volte a seguire la traiettoria di quel piccolo e subdolo pezzo di metallo pensando che ci fosse una minima possibilità di tenerla in vita,anche solo per poco di più.
Ma lui non poteva pensarci,non poteva pensarla morta.
Il chirurgo arrivò ed incise il costato di Kate. Richard a quel punto si sentì svenire,ma l’adrenalina glielo impedì.
-Signor Castle,mi dia il suo indice sinistro-
Allungò la mano verso l’infermiera che prese accuratamente le misure del suo indice per creare un lembo di tessuto che richiudesse perfettamente la ferita.
Il dottore procedette e dopo più di due ore gli disse
-Ora può togliere il dito signor Castle-
-Siamo sicuri? Non morirà se lo faccio?-
-Mi mancano due punti per completare la sutura,sono sufficienti due secondi per metterli,non si preoccupi-
Tolse il suo indice e scese di fretta.
Il suo completo preferito,quello di Armani nero,era completamente inzuppato di sangue come se fosse stato per ora sotto la pioggia. Scoppiò a piangere mentre si disperava nel corridoio.
Grondava lacrime,sudore e sangue mentre cercava di raggiungere la sala d’aspetto barcollando.
Il chirurgo lo aveva preceduto e stava già parlando con Josh,Lenie,alexis e tutti gli altri.
-E’ viva grazie al signor Castle,ha avuto una brillante idea-
Era viva,il suo cuore fece due,tre,mille capriole.
-Si sveglierà fra non molto-
Felice ma esausto a causa del calo di adrenalina si accasciò su una sedia e si addormentò.
 
Poche ore dopo,Josh lo svegliò malamente.
-E’ sveglia,vuole vederti- sbuffò mentre lui si destava da quel sonno senza emozioni.
Si diresse velocemente nella sua stanza ed era li,sdraiata e con ottocento fili attorno,ma era li,viva.
-Mi hanno detto che..mi hai salvato la vita,con il tuo indice-
-Già,Katie- le lacrime salirono velocemente i suoi dotti lacrimali ma cercò di respingerle.
-Vedi,se tu non fossi stato li..io sarei morta. Siamo fatti per stare insieme Castle. Avvicinati,siediti qui-
Obbedì prendendole la mano e baciandola delicatamente.
-Ricordi qualcosa di ciò che è successo?-
Fece una smorfia
-E’ tutto molto confuso..solo una cosa è estremamente chiara e lucida nella mia testa-
Abbassò gli occhi,capendo di cosa si trattava.
-Me lo hai detto perché hai avuto paura di perdermi?-
-Non dire sciocchezze. E’ solo che non ho mai..- gli mancarono le parole,ma fu lei a concludere.
-Avuto il coraggio di dirmelo,sino a quando non hai avuto paura di perdermi. Ti capisco-
Lo sguardo dello scrittore si fece interrogativo.
-Il mio sorriso,era ed è un “Si”. Un “Si”,l’ho sempre saputo e un “si” ti ho sempre ricambiato ma nemmeno io..ho mai avuto il coraggio-
Si chinò su di lei,e le sfiorò la guancia con le labbra.
-Ho avuto tanta paura Kate-
-Anche io Rick,tanta-
-Ora riposa amore mio,al tuo risveglio sarò qui-
 

  
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