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Autore: postergirl84    28/11/2011    5 recensioni
Bianco è il vestito che fra poco ore avvolgerà il corpo di Isabella, ma bianco di neve era anche il paesaggio intorno a lei quando diete quel unico e indimenticabile bacio a Jacob.
La sua scelta è stata compiuta, il suo addio a Jake si è consumato e allora perché Bella non riesce chiudendo gli occhi a vedere Edward quando ormai mancano sole poche ore al loro matrimonio?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Jacob
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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- Questa storia fa parte della serie 'Semplicemente amarsi'
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1.     Io Isabella Marie Swan mi sto per sposare.

 

La luce tenue dell’alba filtra appena dalle tapparelle lasciate socchiuse andando a infrangersi sulle mie palpebre. Non è un contatto fastidioso eppure quel poco basta per farmi destare, scuotendomi dal tepore che stava accompagnando il mio dormiveglia.
Ripenso alla notte appena trascorsa, ho dormito, ma certo non posso dirmi riposata. Strane immagini sfuocate, a cui non riesco a dare un senso preciso, hanno invaso la mia mente non appena le mie membra e di conseguenza il mio cervello iniziavano a rilassarsi. Mi metto seduta sul letto stiracchiandomi appena e spostando una ciocca di capelli dietro le orecchie, sbadiglio mentre un’ bagliore inteso colpisce i mie occhi. Li stringo leggermente prima di sgranarli stupita e sconvolta mettendo a fuoco meglio quello che mi ritrovo davanti: il bianco del mio abito nuziale.
Ci metto forse un millesimo di secondo di troppo prima di capire. La notte prima del mio matrimonio è appena finita, l’ultima notte della mia vecchia vita: oggi mi sposo! Come ho potuto anche solo per un secondo dimenticarlo? Dimenticare il giorno delle mie nozze, quello che tutte le donne sognano fin da quando sono bambine. Bhe siamo oneste tutte sognano tranne te. Ecco perché il mio cervello è riuscito a scollegarsi per quel breve istante. Tu odi stare al centro dell’attenzione Bells.
Bells. La mia mente accarezza il mio nome dandoli una sfumatura di voce diversa, maschile, roca e profonda… la sua voce. La sua voce che pronuncia il mio nome in maniera, così sexy… sexy? Scuoto la testa sconvolta dal mio stesso pensiero. Mi sto per sposare, sposare… sposare.. sposare.. .oggi non ci sarà posto qui dentro per null’ altro che non sia Edward. Edward e il suo sorriso, Edward e le sue mani fredde che mi sfiorano il viso.
Chiudo gli occhi concentrandomi sul ricordo di quel tocco e… che cavolo c’è che non va in me? Sento caldo , un caldo che fa vibrare tutto il mio corpo, non è il ricordo del tocco di Edward ma del suo.

 Shhhh zitta, Bells sta zitta. Non osare pronunciare il suo nome, non osare neanche pensarlo, lui non ci sarà, la verità è che l’hai ferito troppe volte e consapevolmente.
Oggi camminerai dritta verso il tuo destino e i suoi occhi non saranno posati su di te, gli occhi del tuo migliore amico, occhi così profondi da annegarci dentro, occhi così magnetici. Dio ancora, lo sto rifacendo, ho detto BASTA!.
Mi alzo arrabbiata dal mio letto, troppo velocemente per la mia innata goffaggine. I mie piedi si incartano su loro stessi, è un attimo e mi ritrovo di nuovo seduta con un bel capitombolo. La caduta muove l’aria intorno a me e cosi facendo il cattura sogni, appoggiato alla spalliera del mio letto, tintinna leggermente attirando inevitabilmente la mia attenzione.
Basta un attimo e l’immagine del suo viso si ritrova davanti a me. Ricordo ogni piccolo dettaglio con cui, timido e impacciato, mi porgeva quel prezioso dono. Già allora sapeva perfettamente quello di cui avevo bisogno, già allora che per me non era altro che un ricordo d’infanzia, lui mi conosceva e capiva alla perfezione.
Sbuffo rumorosamente per la mia stupidità. Non ho appena detto di non pensarci?
Decisa e determinata scendo di sotto, concentrandomi nella mia lotta quotidiana contro la gravità nel percorrere le scale ed ecco che in fondo a esse, scorgo mio padre con in mano una tazza fumante di caffè. Aggrotto le sopracciglia stupita e lui si avvicina porgendomela:
“Non credo sia buono come il tuo, ma devo fare pratica per quando non ci sarai più.”
Charlie il mio adorato papà. Noi Swan siamo gente di poche parole, ma quel piccolo e per la maggior parte della gente insignificante gesto, mi riempie il cuore di tenerezza. Il mio papà.

 Sento le lacrime pungermi gli angoli degli occhi. “Non ci sarò più.” Non sai quanto sia vera la frase che hai appena detto, papà.
Non rispondo, non riesco a dire niente. Forse scambia il mio silenzio per nervosismo, forse no. In fondo mi conosce meglio di quanto pensi e senza aggiungere niente torna di sopra lasciandomi sola. Mi lascio sprofondare sul divano accendendo la tv, determinata a passare così le ore che mi separano dall’arrivo di Alice. Mi sintonizzo su un canale musicale. Grosso errore, Bella. Grosso errore. Ora la sua voce risuona forte e chiara nella mia testa :
“A Bella non piace la musica”. Un altro ricordo. Ancora una volta la prova di come riuscissero a parlargli i miei silenzi, non l’avevo mai detto ma lui lo sapeva.
Non potevo permettermi la musica. Non potevo concedermi di ascoltarla senza provare dolore così come adesso, invece, non posso concedermi di pensare a lui.
Chiudo gli occhi. Resto ferma e immobile svuotandomi di tutto. Faccio pratica per quando sarò un vampiro. Ecco perfetto così. Bravissima Bella. Non è che sia proprio il massimo, anzi è una cosa alquanto noiosa e stupida, ma forse solo perché io sono ancora un insignificante umana.
“Io amo la tua umanità Bells”. Zitto, non ti ho dato il permesso di parlare, mi sto allenando per il futuro. Hai capito? Futuro, quel futuro che ho scelto di vivere con Edward.

E .. oddio no. Ora anche le mie fantasie me lo fanno vedere con gli occhi addolorati, il viso disperato e contorto dal dolore. “

“Ti prego non guardarmi così-sussurro- il tuo dolore è anche il mio.”

 Ma che sto dicendo? Non è lui è solo la mia stupida testa.
E poi finalmente eccolo: lo scampanellio della voce di Alice. Ora lei è davanti a me ed io devo avere un espressione così.. “Bella.. che hai fatto?.” Ecco appunto . La sento trillare quasi terrorizzata, sono molto peggio di quanto credevo allora. Stupido stupido, è tutta colpa tua.
“Bella non hai dormito stanotte?.” Mi chiede quasi isterica. Aspetta un vampiro può essere isterico? Evidentemente si.
“Si che ho dormito, Alice.” Cerco di calmarla.
“Non mentirmi Bella.” Punta il dito verso di me in un modo così accusatorio che desidero solo che una voragine si apra sotto i miei piedi
“Scusa Alice e che..” Non mi da il tempo finire, sbatte gli occhi impercettibilmente respirando a fondo anche se in realtà non ne avrebbe bisogno.
“Non importa, Bella. Dovrò solo lavorare il doppio per cancellare le occhiaie, ma parola mia, non ti sposerai con quelle.” Incastra la lingua fra i denti decisa e determinata mi prende quasi in braccio volando in camera mia a velocità super vampirica. Aspetta. Velocità super vampirica? Ma da dove lo tirata fuori da una puntata di Buffy?
Ancora più rapidamente libera la mia scrivania sostituendo tutto con una serie di oggetti e cosmetici che farebbero invidia al più rinomato salone di bellezza. La guardo rassegnata mentre impila sulla mia braccia dei morbidi asciugamani . Ok i miei peggiori incubi si stanno avverando. Incubi ? Bella ma che cavolo dici ? Questo è un sogno, stai per sposare Edward e farlo tuo per eternità. Chi se frega della tortura a cui ti sottoporrà Alice.
“Forza, Bella. Prima di tutto una doccia.” Mi spinge verso il bagno dove l’acqua è già aperta e l’odore del bagnoschiuma misto al vapore mi accoglie facendomi subito rilassare.
Entro nel box, l’acqua scorre su di me, mi sento bene ora, il caldo mi avvolge.
Caldo…caldo… “Jake”.

 Sussurro il suo nome, mi sfugge dalle labbra prima di accorgermene. Mi porto le mani alla bocca d’istinto come a volerlo ricacciare indietro, ma ormai è troppo tardi. Ormai ho pronunciato la parola tabù che come un vaso di pandora lasciato scoperto è libera di vagare nella mia mente. E insieme a quel nome crolla miseramente il muro che avevo costruito intorno ai ricordi. Lo sento sgretolarsi dentro di me e quasi mi spezzo anche io sotto l’ intensità di quei momenti vissuti con lui che ora non riesco più a negare.

 


Angolo autrice.

So che su questa what if già molte pagine sono state riempite, ma l’aver visto il film ha riscatenato in me troppo emozioni per lasciarle ignorate.
Leggevo il libro e tutto dentro di me urlava. Che cavolo stai facendo Bella? vai via .. scappa da Jake.
Sapevo che non sarebbe successo, infondo chi è che scrive un libro su un amore perfetto nella sua normalità? Per me Jake e Bella sono questo, la perfezione dell’amore nella quotidianità della vita.
Quindi dedico questa piccola storia ( saranno solo due capitoli il prossimo dal punto di vista di Jake) a tutte quelle che come me, non si arrendono a una Bella vampira , cristallizzata nella perfezione immutabile, a tutte quelle che come me, la vera storia d’amore è solo Jake e Bella. A tutte quelle che come me, il vero eroe non è Edward ma Jake che lotta con tutta l’anima e con la disperazione che solo a diciassette anni si può avere, per una vita umanamente non perfetta ma felice. Se vorrete farmi sapere il vostro parere ne sarò felice.

   
 
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