Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: Julia_Urahara    29/11/2011    7 recensioni
«Che hai fatto all’occhio, sottospecie di testa d’alga?» chiese una voce ben nota proveniente da dietro le sue spalle, inducendo il ragazzo dai capelli verdi a voltarsi con aria annoiata.
Poggiandosi placidamente alla balausta coi gomiti, lo spadaccino portò lo sguardo dell’occhio sano sul biondo che gli si era fermato davanti, squadrandolo con il capo leggermente inclinato.
[Dedicata ad Harinezumi, con tutto il mio cuore]
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: A little moment
Genere: Fluff, Shounen-ai
Rating: Verde
Parole: 766
Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji
Disclaimer: I personaggi appartengono al grande Eiichiro Oda
 jhgjhgjugfuhgfuhgkjfjgxkdfhhjzgs
Note: Primissima fan fiction che pubblico (non che sia un granchè per meritarselo, ma vabbè xD). Leggendo l'ultimo volume di One Piece mi è venuta in mente questa scena, e ho provato a scriverla con parole mie, spero vi piaccia :D Se avrete la bontà di cuore di farmi sapere le vostre opinioni ve ne sarò infinitamente grata ^w^. Ci tengo a ringraziare della collaborazione la luce della mia vita, Harinezumi, per aver corretto il testo e per avermi supportato, come sempre. Grazie mon amour <3







«Che hai fatto all’occhio, sottospecie di testa d’alga?» chiese una voce ben nota proveniente da dietro le sue spalle, inducendo il ragazzo dai capelli verdi a voltarsi con aria annoiata.
Poggiandosi placidamente alla balausta coi gomiti, lo spadaccino portò lo sguardo dell’occhio sano sul biondo che gli si era fermato davanti, squadrandolo con il capo leggermente inclinato.
«Non mi sembra sia affar tuo, torciglio asimmetrico» ribatté ironico Zoro, calcando soprattutto sulle ultime due parole, provocando una contrazione rabbiosa delle labbra del cuoco, il quale ebbe la fortissima tentazione di spaccare la bottiglia di sakè che teneva fra le dita in testa all’altro.
Ma perché sprecare dell’ottimo liquore per un cafone del genere?, pensò Sanji, soffiando fuori il fumo della sempre presente sigaretta e avvicinandosi di un paio di passi all’altro.
«Cosa vuoi che me ne freghi del tuo brutto muso? Era solo curiosità, la mia. Non credevo che dopo due anni la tua faccia potesse sembrare ancora più beota, devo farti i miei complimenti!» ghignò malefico il biondo, provocando uno sbuffo stizzito nel compagno, che allungò la mano verso la bottiglia come risposta alla provocazione.
Allontanando svelto il liquore dalle avide grinfie avide dell’altro, il cuoco si limitò a lanciargli un’occhiata di sfida, soffiandogli il fumo praticamente in faccia.
«Questo l’ho preso per dividerlo con la bellissima Nami e la splendida Robin, tieni giù le tue luride zampacce, marimo!» soffiò acido in risposta allo sguardo scocciato dell’altro.
«Chopper e Usopp hanno passato il pomeriggio a ripulire le macchie del tuo sangue dal ponte principale, e solo perché le hai guardate per più di tre secondi… il che mi fa sorgere dei dubbi sul tuo presunto allenamento, cuoco da strapazzo che non sei altro» commentò maligno lo spadaccino, approfittando di un momento di distrazione dell’altro per intrappolarlo contro la balaustra, fra le proprie braccia muscolose.
Sanji avvampò all’istante –per via della frecciatina ovviamente, non esisteva che la vicinanza di Zoro lo mettesse in agitazione, non esisteva proprio-, premendo la propria schiena contro il legno della nave, cercando di mettere più spazio possibile fra sé e il corpo dell’altro.
«Cosa vorresti insinuare brutto imbecille?! Tu non hai idea di quello che ho passato! Quel posto era l’inferno, L’INFERNO ti dico!» sibilò inviperito, afferrando di getto il bordo del kimono verde di Zoro con la mano libera, strattonandolo.
«Non insinuo proprio un bel niente, stavo solo cercando un modo per…» cominciò quello senza scomporsi, ma interrompendosi subito.
«Un modo per cosa, sentiamo!», arrivò sollecita la risposta dell’altro, sotto forma di sbuffo stizzito.
Con un ghigno, Zoro si avvicinò al viso del compagno, che si irrigidì guardingo, squadrandolo sospettoso.
«Sono passati due anni, ma ti fai sempre fregare come un pollo, eh, Sanji-kun?» cinguettò stringendo le dita che aveva avvicinato scaltre alla bottiglia di sakè del biondo, fregandogliela con una risata e balzando prontamente lontano dalla portata dei suoi poderosi calci.
Sanji restò un paio di secondi immobile come ad assimilare quel che era appena accaduto, prima che nella propria testa si accendesse una scritta rossa luminosa che diceva a chiare lettere “UCCIDI L’IDIOTA”, portandolo a saltargli al collo urlando la propria indignazione e facendo rovinare a terra entrambi.
Dopo svariati minuti si ritrovarono seduti a terra spalla contro spalla, con diversi lividi e graffi sulla pelle, il kimono verde di Zoro con una manica strappata e la camicia di Sanji sprovvista di diversi bottoni, entrambi arruffati ed ansimanti, sfiniti dalla baruffa.
«Questo sakè… è della mia qualità preferita, vedo che te lo ricordi ancora» mormorò lo spadaccino dopo diversi secondi di silenzio spesi a recuperare fiato, prendendo un sorso dell’agognato liquore, che avevano finito per dividersi finita la zuffa.
«N-Non dire assurdità, testa di verza! Se ti aspetti che ti dica che l’ho portato qui per te ti sbagli di grosso!» balbettò in risposta il cuoco, distogliendo lo sguardo imbarazzato e cercando le proprie amate sigarette nelle tasche della giacca per sciogliere la tensione.
«Non mi aspetto che tu dica niente, non ce n’è bisogno. Come non c’è bisogno che ti dica quanto mi sia mancato tutto questo, in questi due anni» ribatté Zoro senza scomporsi, portando lo sguardo penetrante del suo unico occhio in quello visibile del compagno al suo fianco, piegando le labbra in un sorriso leggero, carico di sottointesi inespressi.
«Con “tutto questo”… intendi la Sunny e la ciurma?» chiese titubante il cuoco, riportando suo malgrado gli occhi sull’altro, mordendo nervosamente il mozzicone di sigaretta che aveva ancora fra le labbra.
Riportando la bottiglia ormai vuota alle labbra, le dita del verde si strinsero ruvide attorno a quelle affusolate di Sanji.
«Anche loro, cuocastro, anche loro».
 
  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Julia_Urahara