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Autore: bellina3000    30/11/2011    11 recensioni
Bella ed Edward come non li avete mai immaginato.
Tratto dal primo capitolo:
Tranquilla, Bella. Fai un forte respiro. Mi trovo semplicemente in una camera da letto che non è la mia, non mi ricordo nulla di quello che è successo ieri sera e... ah mi stavo per dimenticare... sono quasi completamente nuda. Dai, non è niente di cosi grave, no?
Genere: Comico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Ciao a tutti voi!!!! Vi sono mancata in questo periodo di pausa? Come, no? :(

Siete cattivissimi.

Comunque ecco a voi una nuova avventura appena sfornata dal mio cervellino malato. Mi è venuta l'ispirazione ed ho avuto il bisogno di scriverla. Fatemi poi sapere cosa ne pensate di questa ff?

 

BUONA LETTURA!!!!

                                                              http://www.casertanews.it/public/images/2011/11/22/172652_Kristen%20Stewart%20Robert%20Pattinson%20Breaking%20Dawn%20hot.jpg

                                            SOLO ROSPETTO E PRINCIPESSA :

 

1 capitolo:

 

Scrivo velocemente e con estrema attenzione la spiegazione della professoressa, cercando di non distrarmi anche se è davvero un impresa. L'ultima ora di lezione prima di poter finalmente essere libera. Tiro fuori dalla tasca dei jeans il mio telefono. Mancano solo cinque minuti prima che la campanella suona. Non vedo l'ora di poter ritornare a casa e preparare il week end che mi aspetta.

Certo, mia cara. Ti devi organizzare un sabato sera che di certo passerai a vedere qualche stupido documentario. Per non parlare di una meravigliosa domenica fatta di studio. Evviva, non vedo l'ora.

Uffa, mia cara vocina, io devo studiare tanto se voglio mantenere alta la mia media scolastica. Voglio poter entrare in un Università prestigiosa, voglio poter uscire con il cento e lode, voglio diventare un ottimo chirurgo...

e non vuoi vivere la tua adolescenza?

Certo che la sto vivendo.

Sì, come no? Non vuoi divertirti?

Mi divertirò quando avrò un buon posto di lavoro e quando i miei genitori, saranno, finalmente fieri di me.

Ma per una volta sola...

Per fortuna suona la campana che interrompe il mio monologo senza senso.

Mentre sto sistemando con estrema cura i fogli degli appunti all'interno del libro di trigonometria, si avvicina a me Jessica con la sua faccia da finta disperata. Tanto so già cosa vuole.

<< Oh, Bella >>

<< Jessica cos'è successo? Sembri scossa. >> Uffa, che palle che è.

<< no, nulla. Non ti preoccupare. Non è successo nulla >>

Allora sparisci immediatamente da me che mi stai facendo perdere tempo.

<< dai su, Jess racconta! Non ti fidi di me>> devo farmi i complimenti da sola. Sono diventata un ottima attrice. Riesco proprio bene a nascondere agli altri i miei stati d'animo.

<< Ti ricordi la ricerca di biologia che dovevamo fare insieme... >>

ah, finalmente si è decisa a parlare. Scommetto che mi chiederà se la posso fare da sola.

<< … bè questa sera c'è la festa di compleanno di Anny e ci sarà anche quel super fico di Mike. Sai che ho una cotta per lui dall'asilo da...>>

..da quando lui ti ha prestato una matita colorata di colore rosso. Rosso come la passione.” me lo racconti ogni volta che pronunci il nome Mike. Mi hai fatto una testa grossa così con questa storia.

<< scommetto che questa volta sarà quella buona >> le sorrido amichevolmente e felice di aver interrotto il suo solito monologo.

<< speriamo >> sospira rumorosamente << comunque... bè... io credo che la festa finirà davvero tardissimo. Sai come sono le feste di Anny..>>

No, che non le sai. Non ci sei mai voluta andare.

Sono già passati tre inutili minuti nei quali avrei potuto fare qualcosa di davvero di molto più utile – come ad esempio avviarmi a casa – invece sto continuando ad ascoltare questa scema davanti a me.

Intanto questa scema si sta godendo la vita.

<< Jessica, non ti preoccupare. Se vuoi posso fare da sola la ricerca. Tanto io non ci vado alla festa >>

<< Davvero? >> esclama lei, non tanto sorpresa della mia decisione. È per questo che Jessica ha voluto stare in coppia con me: mentre io sgobbo, lei prende ottimi voti senza far un cazzo.

Ma per me va bene così. Solo una volta è venuta a casa mia per fare i compiti, ma ha passato tutto il pomeriggio ad aprire il mio guardaroba in cerca di chissà cosa. << Grazie, Bella. Sei la migliore amica che si possa avere >>

Per una volta hai detto una cosa giusta, Jessica: io sono la migliore e lo dimostrerò a tutti.

<< allora adesso scappo. Devo ancora decidere che cosa mettermi... >>

<< certo, non ti preoccupare. >>

<< ciao >> senza neanche aspettare la mia risposta corre per raggiungere un gruppetto di ragazze tutte eccitate per una stupida ed inutile festa. Dovrebbero dedicarsi di più al loro futuro.

Mi alzo dalla sedia e mi sistemo sulle spalle lo zaino pronta per andarmene da qui quando la professoressa mi chiama.

<< Isabella, cara, non potresti darmi una mano con questi libri. Tutti quanti i giovanotti sono scappati via >>

<< ma certo... >> ...che no! Pure la professoressa mi deve rompere le scatole.

Con il sorriso stampato sulle labbra prendo i suoi quattro pesanti libri in mano aspettando che la prof venga con me, ed invece...

<< scusami tesoro, ma sono così in ritardo. Devo andare a preparare il pranzo ai miei due bambini. Tanto sai dove li devi mettere. Grazie Isabella, sei un angelo >>

<< Per così poco. Allora a lunedì >> cercando di mantenere un aria tranquilla con le labbra stese in un meraviglioso sorriso mi allontano dalla classe per dirigermi nella sala dei professori.

Appena sono abbastanza lontano, accorgendomi che non c'è anima viva, il mio sorriso scompare e sul mio viso compare tutta la mia rabbia.

Cazzo, voglio solamente tornare a casa. Non c'è la faccio più.

Allora smettila di far mister perfettina!

Zitta! Non posso, adesso, lottare contro di te.

Poi, mentre sto per girare, qualcosa o qualcuno va a finire addosso a me facendo cadere i libri per terra con i fogli , che si trovavano al suo interno, sparpagliati per terra.

Cazzo! Mancava pure questa.

Mi inchino subito per terra cercando di mettere il più presto possibile tutti i fogli all'interno dei libri.

<< eh, dovresti stare più attenta >>

Alzo lo sguardo in altro trovando due occhi colore smeraldo fissarmi con estrema attenzione come se stesse cercando di penetrare dentro di me. I suoi capelli castano tendenti al rossiccio sono tutti spettinati, la camicia con i primi bottoni sbottonati mostra un fisico ben fatto. Ok, l'ho ammetto. È un bel ragazzo quello difronte a me.

Concordo con te.

<< scusami, io... >> arrossisco leggermente imbarazzata. Voglio sapere chi è.

Adesso lui dirà “ non è niente. “ o “ è tutta colpa mia” e poi mi aiuterà a rimettere a posto i vari fogli. Mi accompagnerà nella sala professori e naturalmente chiacchiereremo; così saprò di certo chi è.

<< la prossima volta, cerca di stare più attenta. >>

Che cosa?

Ma che c'è la com'è?

<< scusami, ero un attimo sovrappensiero >> e tu sei un idiota.

<< e chi se ne frega. Stupida >>

Mi alzo di scatto e mi accorgo di essere una nana al confronto suo, ma non mi scoraggio. Già questa giornata fa schifo da sola, poi ci si mette pure questo qua.

<< Tu sei un grosso, enorme idiota. Dovresti imparare a parlare con le donne in un certo modo...>>

<< eh, bamboletta calmati. >> ridacchia, innervosendomi ancora di più.

Vorrei prenderlo a schiaffi in modo da levargli quello stupido sorriso.

Uffa, ma cosa sto combinando? Ho mostrato il mio vero “io” davanti ad uno sconosciuto, anzi davanti a qualcuno.

Mi guardo in torno e tiro un lungo sospiro, felice di vedere che non c'è nessun altro ad assistere alla vera e terribile Isabella incavolata nera con qualcuno.

<< Lo sai che sei proprio strana? >>

Calma, Bella. Quando ritornerai a casa potrai scagliare tutta la tua rabbia distruggendo qualche cuscino.

<< perché? >>

<< sei passata dall'arrabbiata alla spaventata per poi ritornare alla ragazza imbarazzata. Soffri di personalità multipla? >> scuote la testa divertito << va bè. Devo andare. Ciao, stupida >>

TI ODIO CHIUNQUE TU SIA!!!!

 

                                                                  * *** *

Arrivo a casa correndo, non vedendo l'ora di ascoltare il racconto di mio padre sulla conferenza appena tenuta a Seattle. I miei genitori sono due famosi ricercatori che spesso viaggiano e tengono importantissime conferenze. Si occupano principalmente di trovare farmaci utili contro molte malattie mentali. E fin'ora hanno fatto dei passi molto in avanti.

Ma appena entro in casa, mi accorgo subito che non c'è nessuno, ma solo uno stupido biglietto di mia madre .

scusami amore, ma il direttore della casa farmaceutica Smith ci ha invitato a pranzo. Nel frigo troverai di certo qualcosa da mangiare. Mamy. “

Cerco di cacciare le lacrime pronte ad uscire ripetendomi che non fa nulla, che i miei genitori devono pensare solo al loro lavoro come io devo pensare solamente allo studio per poter diventare un ottimo medico.

Tiro fuori da una credenza un pacco di patatina,mi prendo una lattina di coca cola e salgo in camera mia dove non vedo l'ora di accendere il mio pc e collegarmi al mio blog.

È ormai quasi da un anno che tengo quasi un diario online dove ho avuto l'occasione di poter chiacchierare con ragazzi così simile a me. Solo in questo modo, posso sopportare tutto quello che mi succede riscontrandomi con altre persone che stanno vivendo le mie stesse emozioni.

salve a tutti. Ed anche oggi, dove vivo io sta piovendo...” ed inizio a scrivere raccontando quello che mi è successo in questa giornata scolastica da dimenticare.

...la Giraffa anche questa volta andrà a divertirsi, mentre a me toccherà fare la ricerca da sola... ” Sorrido. Ovviamente la Giraffa è Jessica.

... la Mummia, non solo ci ha riempito di compiti, ma mi ha anche sfruttando per portargli dei libri...” la Mummia è la prof di trigonometria.

Smetto di scrivere ripensando a quello che è successo con lo sconosciuto, decidendo se inserire anche ciò o lasciare perdere.

Alla fine decido di inserirlo. Forse ci sarà qualcuno che saprà darmi qualche consiglio in che modo mi devo comportare con quel ragazzo.

Oggi poi è avvenuto uno strano incontro. Stavo camminando per i fatti miei, quando un colosso si è scontrato con me facendomi quasi cadere per terra. Devo ammettere che era davvero un bel ragazzo ed i suoi occhi mi hanno incantato. Peccato che era un grande maleducato. L'Idiota mi ha osato insultare ed umiliarmi...”

Dopo aver finito di scrivere e riletto tre volte, aggiorno il mio profilo.

Mi alzo e prendo dalla libreria della mia stanza il libro di biologia insieme al quaderno, pronta per iniziare la ricerca, ma mi blocco quando vedo che in chiatta c'è Rospetto.

Rospetto è l'unica persona con la quale riesco ad essere me stessa, la vera Bella. Ed è così buffo poiché di lui so davvero poco. Non so qual è il suo vero nome, dove abita, quanti anni ha, eppure mi fido di lui. Ho il sospetto che abbia la mia stessa età e che viva di certo qui ad America.

Subito accetto di parlare con lui curiosa di vedere quello che mi dirà relativo alla mia giornata, ma sono ancora più curiosa di sapere cosa ha fatto lui.

Rospetto: lo sai che sono geloso.

Principessa: ciao anche a te! XD

Rospetto: ciao. Sono maledettamente geloso.

Principessa: e di chi?
Rospetto: di quel colosso.

Principessa: e perché?

Rospetto: perché lo hai definito un bel ragazzo.

Principessa. sì, ma ho detto anche che è un grosso maleducato ed un idiota.

Rospetto: certo, certo.

Principessa: va bé fisicamente non è niente male, ma per quanto riguarda intelligenza è sotto zero.

Rospetto: sì, certo come no.

Principessa: Uffa! Sei insopportabile.

Rospetto: per questo che ti piaccio :)

Fisso lo scherma del pc con un sorriso da abete sulle mie labbra.

Principessa: ti piacerebbe. Comunque come sta andando la tua nuova canzone.

Rospetto: Oggi sono riuscito a scrivere le prime note.

Principessa: hai visto che era solamente una fase passeggera... uomo... anzi rospetto di poca fede xD

Il mio caro amico Rospetto è un ottimo musicista. Una volta mi ha inviato, in formato mp3, una sua composizione a pianoforte, senza la sua voce. Lui non lo sa che è sento la sua canzone continuamente: quando faccio i compiti,durante la doccia, ogni volta la sua musica mi fa compagnia. In questo modo è come se me fosse qui accanto a me.

Rospetto: diciamo che ho trovato, forse, anch'io una musa ispiratrice.

Chi è?” Vorrei scriverglielo, però qualcosa mi trattiene. Ho paura di sapere che ha trovato finalmente una ragazza che gli piace. Non abbiamo mai parlato di ciò.

Rospetto: eh, ci sei?

Principessa: sì, certo.

Rospetto: dovresti smettila di farti trattare in questo modo da Giraffa e dalla Mummia. Perché non li mandi a quel paese?

Perché voglio essere la migliore in tutto: la ragazza sempre disposta ad aiutare con il sorriso sulle labbra

Principessa: la storia è lunga.

Rospetto: non ti capisco. È così bello la parola no. Dovresti imparare ad usarla xD

Principessa: io non posso deludere le persone. Non posso.

Rospetto: dire di no è deludere le persone?

Principessa: Basta, cambiamo discorso.

Rospetto: perché questa sera non esci? È sabato, divertiti

Ma cosa gli è preso? Di soliti non mi ha mai parlato così diretto con me. È vero che molte volte ha cercato di smuovermi, di convincermi ad uscire invece di vedere qualche documentario a casa, però è la prima volta che lo vedo così duro contro di me.

Principessa: dai cambiamo discorso.

Rospetto: scommetto che passerai questo meraviglioso sabato a studiare.

Principessa: e c'è qualcosa di male in questo?

Rospetto: dovresti goderti la vita. Lo sai che in America ci sono moltissimi pub dove poter andare a ballare?

Principessa: lo avevo sentito xD

Rospetto: davvero?!?!

Faccio un lungo respiro e volgo il mio sguardo sull'ampia finestra di lato alla scrivania distolta dallo schiamazzare di alcuni bambini che corrono felice sul marciapiede rincorrendo una palla.

Ed intanto Rospetto che è più testardo di me ha riempito tutta la pagina di nome di discoteche alcune, addirittura, si trovavano in cittadine che io non ne avevo mai sentito.

Ma ciò che mi attrae di più è quella che si trova a Seattle: neighbors.

Rospetto: hai visto quante? E pensa che queste non sono nulla. Vuoi che te ne scriva altri :D

Principessa: no, grazie.

Rospetto: Per una volta, goditi la vita.

Principessa: Uffa! Va bene. Andrò a neighbors, contento?

Rospetto: più del solito.

 

* *** *

È quasi notte ormai. I miei genitori mi hanno appena telefonato per avvertirmi che sono dovuti andare ad una cena con dei possibili finanziatori di qualche loro progetto. Saranno stanchi morti, ma pensano al bene della comunità. Ed io sono orgogliosa di loro.

Osservo la mia immagine riflessa nello specchio: la pelle troppo bianca, i capelli legati in una dolorosa coda di cavallo per tenerli in ordine. Tutto in me è così normale.

Mi sciolgo i capelli e comincio a pettinarli.

Per una volta divertiti.

No, devo studiare.

Per una volta, Bella, esci.

No, oggi devo fare la ricerca. Sarà per la prossima volta.

Se non ci andrai, avrai mentito a Rospetto. Per la prima volta.

Faccio un grosso respiro e mi arrendo. Solo per una volta...

Subito mi sento eccitata per l'idea di uscire da casa, senza l'approvazione dei miei genitori, per andare in una discoteca. Infondo che c'è di male? È solo per una volta; almeno in questo modo sia la mia vocina e sia rospetto smetteranno di rompermi le scatole con questa storia del divertirsi

Vado in camera mia in cerca di vestiti adatti per l'occasione.

 

* *** *

Appena entro in discoteca una musica assordante mi colpisce in pieno e d'istinto mi porto le mani sulle orecchie. Ma è normale che faccia così chiasso?

Sto per girarmi e tornare a casa, quando la curiosità ha il sopravvento. Mi inizio a guardare in torno osservando tutto con attenzione: gran parte dei ragazzi ballano, alcuni senza neanche seguire il ritmo, poi vi sono alcune coppie sedute delle poltroncine che si baciano e non solo, mentre altri sono vicini al bar.

<< ciao, tesoro >> un ragazzo, con tutto un braccio tatuato, si avvicina a me osservando la mini gonna scura che indosso e che mette in mostra le mie lunghe gambe. Non piace per niente il suo sguardo. << sei da sola? >>

<< no, tesoro. Sto con il mio ragazzo >> sorrido << a lui non piace che parlo con gli estranei >> senza aggiungere nient'altro mi avvicino al bar.

Mi siedo sullo sgabello e mi predo – per la prima volta- una vodka. All'inizio mi brucia e sento le lacrime sugli occhi, ma poi percepisco un dolce calore irradiarsi su tutto il mio corpo: è buonissimo! Subito ordinò un altro bicchiere e mi giro di lato per osservare le persone ballare. Peccato che io ne sono proprio negata. È una delle poche cose che non riesco a fare ed ammetterlo è dura. Dovrò allenarmi. Guardo con attenzione i movimenti di una ragazza bionda e dalla bellezza tipica delle modelle. Mamma mia, è proprio brava.

Mentre studio i suoi movimenti per cercare di imparare, continuo a bere

Uffa! Mi sono rotta di rimanere qui ferma a guardare gli altri divertirsi. Bevo,tutto di un fiato, un altro bicchiere di vodka e mi butto in pista.

<< ma guarda chi si vede. Ciao bamboletta>>

Disorientata mi giro, verso la voce maschile che mi ha chiamato e per un pelo non cado inciampando nei stessi miei piedi.

Per fortuna delle grosse braccia, maschili, mi prendono e mi attirano al suo petto.

<< ciao, idiota >>

 

* *** *

Appena apro gli occhi, un forte senso di nausea unito ad un mal di testa lancinante ( come se qualcuno mi stesse trapanando il capo ) è un mix letale per il mio debole ed indolenzito corpo.

<< cazzo >> borbotto tra me e me.

Quando riesco finalmente a mettere a fuoco gli oggetti della stanza, non mi viene un colpo.

Tranquilla, Bella. Fai un forte respiro. Mi trovo semplicemente in una camera da letto che non è la mia, non mi ricordo nulla di quello che è successo ieri sera e... ah quasi mi dimenticavo... sono quasi completamente nuda. Dai, non è niente di cosi grave, no?

La porta ad un tratto si spalanca e vedo comparire l'ultima persona che avrei mai voluto vedere.

<< Ciao >>

 

 

ANGOLO AUTRICE:

Allora, cosa ve ne pare? È tanto orrenda? :( Spero di ricevere alcuni vostri consigli.

Certo che questa Bella è proprio strana... Chissà chi è la persona che è entrata nella stanza? Mah, mistero... hihihihi

Un bacione.

   
 
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