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Autore: Vahly    22/07/2006    2 recensioni
Quando non c’eri, era come se mancasse l’aria, e mi sentivo soffocare… Ti cercavo incessantemente, tu non te ne sei mai reso conto, ma la tua sola presenza mi illuminava… Ti amavo così tanto da sembrarmi quasi impossibile… Anche se da fuori potevo sembrare il solito ragazzino viziato e prepotente, dentro soffrivo tantissimo, tanto che più di una volta ho desiderato morire per porre fine a questa tortura. Ma quando vedevo il tuo viso, tutto il dolore spariva, lasciando posto solo a questo sentimento così forte che provo per te…
Genere: Romantico, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Ginny Weasley, Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Draco/Harry, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solo tu nei miei pensieri
Capitolo 18 – La lucciola scarlatta







Ginny era stesa sul suo letto, lo sguardo perso nel vuoto.
Non poteva fare a meno di pensare alla direzione che stava prendendo la sua vita, alle azioni, probabilmente sbagliate, che stava compiendo. Solo per amore.
Per amore di un uomo che sapeva non la ricambiava… ma, ciononostante, non riusciva a reprimere quel sentimento tanto intenso che provava per lui. Era semplicemente assurdo.
Come tutto il resto, in effetti.

Erano passati quasi sei mesi da quando aveva ricevuto il marchio.
All’inizio non aveva capito PERCHÈ Tom l’avesse voluta con sé… si era illusa fosse amore.
Si sbagliata, ed ora cominciava a capire. A capire davvero.

Fin da quando era stata ipnotizzata dal suo spirito nel diario, lui l’aveva sempre sfruttata. Fu proprio allora che Ginny cominciò a sentirsi attratta da Tom Riddle… ad amarlo, forse. Aveva avuto l’impressione che lui la capisse, che ci tenesse a lei… come nessun altro al mondo…
E lui, lui l’ascoltava sempre con pazienza e le dava dei consigli, lui la incoraggiava, la faceva sentire al sicuro.
Forse dipendeva dal fatto che era troppo giovane, che soffriva per l’amore non ricambiato verso Harry, che stava male per via della sua situazione economica, perché si sentiva costantemente messa alla prova, ed in competizione con i suoi fratelli maggiori; ma era caduta ai suoi piedi.
E si sentiva una stupida per questo.

Tom Riddle la contattò alla fine del precedente anno scolastico.
Cominciò ad apparirle in sogno, a parlare con lei, a prometterle grandi cose, a dirle che non sarebbe stata più sola… ora che c’era lui ad amarla, a volerla con sé. All’inizio lei aveva tentato di resistergli, ma non ci era riuscita.
Sentiva troppo la sua mancanza, e le sue amicizie erano poche e non poi così solide… aveva l’impressione di trovarsi davanti ad un baratro, nel fondo del quale c’era solo la sofferenza e la solitudine.
Così, infine, all’inizio dell’anno aveva accettato di incontrarlo.
Tom aveva organizzato tutto alla perfezione, e la mandò a prendere un giorno in cui c’era una gita ad Hogsmeade.
Ginny seguì un po’ timorosa il mangiamorte inviato da Tom Riddle, che la condusse da quest’ultimo.
E Tom le parlò a lungo di tutto ciò che avrebbe potuto avere al suo fianco, e le confessò di essere rimasto affascinato da lei. Sebbene infatti il Tom del diario fosse stato distrutto, era come se lui avesse percepito ciò che quel ragazzo provava per lei… come se quel Tom avesse voluto trasmettergli quell’amore e quella comprensione così intensi, ed ora lui, Voldemort, non poteva fare più a meno di Ginny.

§ Mentivi, brutto bastardo… ed io, come una cretina, ci sono cascata… dovevo essere davvero cieca… come ho potuto… § sussurrò fra sé Ginny, nel ripensare a quei momenti.

Dopo che lei aveva accettato, infatti, Tom cominciò a mandarle messaggi sempre più spesso, ed a fare di lei una valida collaboratrice.
Ginny controllava ciò che succedeva al castello, ed a riferirlo a lui.
Aveva donato tutta sé stessa a Tom Riddle, il suo corpo e la sua anima.
Lui la reclamava ogni voltaiche lei si recava da lui per fargli rapporto, e Ginny all’inizio era felice di questo, perché sentiva che Tom la desiderava… che l’amava. Nulla di più lontano dalla verità.
Ora cominciava a rendersi conto che lui la considerava come un oggetto, e se falliva nei suoi compiti era inutile.
La teneva con sé solo perché lei poteva servirgli. Chissà se quando avesse esaurito il suo compito, Tom si sarebbe sbarazzato di lei…

E così l’aveva ribattezzata la sua “lucciola scarlatta”.
Già… una lucciola, come quell’insetto che di notte è visibile solo per la sua luce, ma di cui non è possibile vederne il reale aspetto… come lui diceva che era lei. In realtà tutti guardavano l’apparente innocenza dei suoi occhi, così nessuno si rendeva conto del decadimento profondo della sua anima.
Ma era una lucciola anche perché era come una prostituta… la sua prostituta personale. Che gli si donava ogni qualvolta lui avesse voluto, solo per un po’ di gratitudine e di rispetto.
Ed era scarlatta, come il colore dei suoi capelli, come il colore del sangue che avrebbe prima o poi versato, in qualità di mangiamorte.
Quando aveva accettato di prendere il marchio, non aveva pensato DAVVERO a che cosa stava facendo.
Forse, tornando indietro non lo avrebbe rifatto.
Ma la vita può solo andare avanti, e lei si trovava con quel simbolo d’infamia tatuato sul braccio, in maniera indelebile. Si chiese che cosa avrebbe pensato Harry se l’avesse saputo…
L’avrebbe odiata? Sarebbe rimasto disgustato dal suo comportamento? O forse sarebbe riuscito a capirla, ed infine, a perdonarla?
Di certo se avesse fatto ciò che Tom… che Voldemort, le aveva chiesto, l’avrebbe odiata per sempre… non voleva farlo. Davvero, avrebbe solo voluto tirarsene fuori, ma non poteva.
Era troppo invischiata in tutta quella situazione per poter semplicemente dire basta. E non poteva chiedere aiuto, non voleva mettere in pericolo altre persone. Eppure, non farlo e continuare ad eseguire gli ordini del lord oscuro, li avrebbe messi in pericolo ugualmente.
Se anche lei avesse fallito di proposito, lui se ne sarebbe reso conto.
Così, infine, aveva deciso che l’unica cosa possibile era continuare a rimanere con lui.
aveva perfino chiesto aiuto a Milene… ma chissà se poteva davvero fidarsi di lei.
Quando aveva scoperto per la prima volta che la ragazza era un mangiamorte, ci era rimasta di sasso.
Si era recata da Tom di soppiatto, durante l’ennesima gita ad Hogsmeade, e l’aveva trovata lì, di fronte a lui, che gli parlava.
Era evidente la differenza del rapporto che la legava a Voldemort, rispetto a quello che avevano lui e Ginny. Lei era una semplice sottoposta, e lui la guardava come se non gli importasse davvero nulla di lei.
La cosa aveva rincuorato la ragazza, perché per un momento si era sentita speciale, per lui.
Poi Milene se n’era andata, ed aveva guardato Ginny negli occhi con disprezzo.
La rossa non capì perché. In fondo anche lei era una mangiamorte…
Più tardi le due si rincontrarono ad Hogsmeade, poco prima del rientro al castello di Hogwarts, e Milene l’aveva avvertita di fare più attenzione.
C’era qualcuno che aveva notato le sue continue sparizioni… e lei, di certo, non le avrebbe retto il gioco.
Nonostante la diffidenza e le difficoltà iniziali, però, le due avevano finito con il diventare quasi amiche, ed in parte a sostenersi a vicenda.
Ginny non sapeva perché Milene avesse deciso di sottostate a Voldemort, ma, d’altra parte, neppure lei le aveva rivelato i suoi motivi, per cui andava bene così.
Era grata, dopotutto, di avere qualcuno che conoscesse il suo segreto, perché a volte diventava fin troppo difficile da sopportare. Con Milene si era sfogata, aveva riso ed aveva pianto, ed in parte la ragazza sembrava capirla.
Sperava solo che l’aiutasse sul serio…
Chissà, forse infine ce l’avrebbe fatta.



NOTE DELL'AUTRICE


Ringrazio tutti coloro che ancora leggono questa storia... prima o poi vi risponderò.
Avete visto, che mi ci sto mettendo d'impegno per aggiornare un po' tutte le fic? Eh, che brava che sooonooo... ... ... (massì, l'importante è crederci!)
Beh, come avete notato, iniziano i "capitoli delle rivelazioni"... cioè, dopo aver sparso indizi qua e la, comincio pure a dare delle risposte (il che mi pare anche giusto in effetti...). Che ne pensate di Ginny? A me un po' spiace per lei, poverina. Però non ci posso fare niente: così è e così deve essere. Non sono mica io che deciodo le trame, no?
Comunque... in effetti niente Draco/Harry per questo capitolo. Ma visto che in quello precedente sono tornati assieme, possimao anche concedergli un chappy di riposo, no?

Ah, quasi me ne scordavo: pubblicità: ho pubblicato nella sezione fan fic su attori la mia prima one shot su Tom Felton/Daniel Radcliffe: "Solo un bacio... o forse no?". Se vi va, leggetela!
Un bacione, e commentate!!!
Vahly





   
 
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