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Autore: Valerie    22/07/2006    6 recensioni
Se Regulus Black avesse lasciato al mondo una figlia?
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Valérie,una ragazza di diciassete anni,si ritrova ad avere due cugini per casa,di cui non conosceva neanche l'esistenza...Saranno proprio loro a farle scoprire un mondo che lei non avrebbe mai immaginato potesse esistere...
Un immaginario settimo anno dei gemelli che si discosta molto dalla versione originale...
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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-Per la miseria Val, è tardi!- Una madre abbastanza isterica imprecava contro la figlia di alzarsi.
-Mmh… ho sonno mamma, lasciami dormire ancora un po’…-
-Che cosa? Ma sei matta? Devi alzarti immediatamente! Fra un po’ arrivano gli zii dall’Inghilterra, e tu devi essere pronta per quando suoneranno al campanello di casa,   dunque vedi di sbrigarti!-
-Ma mam…-  aveva cercato di ribattere la ragazza.
-Niente ma! Alzati e non fare storie, forza!- l’aveva interrotta sua madre facendole segno di non replicare.
-E va bene adesso mi alzo…mammina…- aveva risposto allora lei guardandola di sottecchi.
Così si alzò, si stiracchiò e diede un’occhiata alla sua stanza:il caos più totale regnava lì dentro.
-Penso che dovrò mettere un po’ a posto- disse, piegandosi a raccogliere le scarpe che la sera prima aveva lasciato, o meglio lanciato nel bel mezzo della stanza.
-Ancora non ti sei lavata?- sentì la voce della madre arrivare dalla stanza accanto, e colta da disperazione, prese i panni puliti dall’armadio e si diresse verso il bagno.
Con innaturale lentezza si portò davanti allo specchio.
-Buongiorno mostriciattola- si disse, guardando il suo riflesso: aveva i capelli letteralmente sparati all’aria, quello che era rimasto della matita nera sugli occhi era rovinosamente calato disegnandogli delle orripilanti occhiaie e, per finire, un orribile foruncolo dispettoso era uscito fuori, posizionandosi esattamente tra le due sopracciglia.
-Che cosa orribile sono questa mattina- si ripeté ancora una voltae così,staccandosi più che volentieri dallo specchio,si tolse il pigiama e si infilò sotto la doccia.
Aprì l’acqua tiepida, con quel caldo era difficile potersi fare una doccia con dell’acqua calda; era la terza settimana di Luglio e faceva un caldo da far invidia ai cammelli che vivono nel Sahara.
Uscì venti minuti dopo dalla doccia, si asciugò, cercò di dare una forma decente a sui boccoli passandoci un po’ di spuma e si vestì.
Non fece neanche in tempo ad infilarsi i Jeans che sentì in campanello suonare.
-Val vai ad aprire per favore?- sentì sua madre gridare chissà da quale parte della casa.
-Si mamma, vado io!- rispose lei cercando disperatamente di riuscire ad infilare la cinta nella fettuccia del pantalone.
Arrivò davanti al citofono correndo, e quasi non scivolò per via dei piedi ancora un po’ bagnati, aprì il cancello e corse nuovamente per andare ad aprire la porta.
Abbassò la maniglia e di scatto aprì il portone:due teste rosse spuntarono da dietro lo scuro legno della porta.
-Ciao!- dissero in coro quelli che si rivelarono poi essere due ragazzi.
Valérie dal canto suo era rimasta con la bocca aperta e con la cinta, non ancora del tutto infilata, in mano.
-C-ciao…-rispose lei guardando un po’ confusa i due giovanotti che si trovava davanti
Erano due ragazzi alti, dei capelli rossi tendenti al rame, gli incorniciavano il viso ben delineato, decorato da un paio di occhi castano scuro.
‘Diamine sono uguali’ pensò la ragazza guardandoli meglio.
-P-prego entrate- gli disse poi, rendendosi conto di averli lasciati sull’uscio della porta.
-Grazie- risposero all’unisono i rossi.
-Ciao ragazzi, come state?- La mamma di Val uscì dalla cucina con uno stranissimo grembiule legato in vita, tant’è che quando la ragazza la vide strabuzzò gli occhi, storcendo il naso in segno di disapprovazione.
-Val ti presento Fred e George, figli di Molly e Arthur Weasley. Ragazzi, questa è mia figlia, Valérie-
-Piacere, Fred-
-Piacere, George-dissero questa volta prima l’uno e poi l’altro allungando la mano verso la ragazza.
-Piacere Valérie…- disse allora lei stringendo a turno le mani dei due.
 
   
 
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