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Autore: AngelSword    01/12/2011    4 recensioni
Una specie di Calendario Dell'Avvento in stile One Piece =3
1 - 12 - 11 ♥ Il silenzio - dire “di tomba” sembrerebbe quasi ironico - calò nella stanza. “Eh?” se ne uscì dopo un po lo Shichibukai.
La rosetta tornò a guardarlo a bocca aperta per lo stupore. “Lei non conosce il Natale...!!” disse facendola suonare come un’accusa, cosa che infastidì non poco il superiore.

2 - 12 - 11 ♥ Ok, stavolta lo avrebbe fatto. Avrebbe dimostrato a tutti che anche lui era cambiato in quei due anni.
3 - 12 - 11 ♥ Si ricordava ancora quando da bambina vagava senza meta per l’ingresso del palazzo, circondata da pacchetti di ogni forma e colore.
4 - 12 - 11 ♥ E poi le recite di Natale, dove puntualmente tu eri costretta a fare Maria e il tuo Giuseppe era il ragazzo che più odiavi della classe.
5 - 12 - 11 ♥ Eppure lui l'aveva sempre odiato, il Natale.
6 - 12 - 11 ♥ "Spiacente, ma Babbo Natale si è suicidato."
7 - 12 - 11 ♥ Il castello era così isolato che nessuno veniva mai a giocare e le emicranie del padre avevano obbligato tutti gli abitanti della reggia a vivere nel più assoluto silenzio. Oh, ma la città era tutt’un’altra cosa.
9 - 12 - 11 ♥ No, per carità, siamo sotto Natale, facciamoci travolgere dallo spirito natalizio e travestiamoci da renna, certo.
||[Partecipante alla "Challenge di Natale" indetta da Writers Arena Rewind]||[Partecipante alla Challenge "Vitii et Virtutis: i Vizi e le Virtù" indetta da Starhunter]||
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: And A Dreadly Christmas To You
Autore: AngelSword
Fandom: One Piece
Genere: Generale
Rating: Verde
Avvertimenti: Nessuno in particolare
Prompt: #1 - Immagine
Giorno: 1 - 12 - 11
Disclaimer: I personaggi di One Piece non sono miei ma di Eichiiro Oda; "Jingle Bells" non è mia ma di chiunque l'abbia scritta x)

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And A Dreadly Christmas To You

 

“KUUUUUUUMAAAAAAAAACYYYYYYYYY!!”

Lo Shichibukai aprì controvoglia un occhio. Uscendo dal dolce oblio del sonno - solitamente popolato da divertenti incubi e graziose scene di morte - si guardò intorno, mettendo lentamente a fuoco le grigie mura della sua camera. Fuori dalla finestra, a malapena visibili nella fitta nebbia violacea, i fiocchi di neve cadevano con una lentezza esasperante. Si avvolse nel mantello quando un brivido gli percorse la schiena. Dannazione, erano tre giorni che non smetteva di nevicare.

“KUUUUUUUMAAAAAAAACYYYYYY!!”

“Perona! Smettila di urlare come una gallina!!” tuonò Gekko Moria, già irritato dal fatto di essere stato svegliato così presto. Difatti erano solo le tre del pomeriggio, come constatava il Surprise Zombie a forma d’orologio appeso al muro.

La grande porta di legno della stanza si aprì con un sinistro cigolio, permettendo così ad una ragazzina dai lunghi capelli rosa pallida, avvolta in un morbido cappotto bordeaux, di entrare saltellando. “Mi perdoni Moria-sama,” si scusò immediatamente chiudendo lo strano - ed anche piuttosto inutile - ombrello borgogna. “Stavo solo cercando quell’incompetente di Kumacy.”

Sbadigliando sonoramente si voltò per andare a sedersi sul suo trono. “Rigida come al solito con Kumacy,” constatò in tono annoiato. “Cos’hai in mente stavolta?” chiese notando il sorriso stampato sul giovane volto della sottoposta e l’allegra canzoncina che canticchiava a labbra chiuse.

Lei scoppiò a ridere. “Non vedo l’ora che arrivi quel giorno!!” esclamò eccitata.

Il gigante alzò un sopracciglio perplesso. “Che giorno?”

Perona smise di canticchiare per guardarlo scioccata, la bocca spalancata come gli occhi. “Non mi dica che non ne è al corrente.”

Gekko si mise comodo sulla sedia, incuriosito da quella faccenda.

“È quasi Natale, Moria-sama!!” spiegò la ragazzina allargando le braccia e sorridendo come non mai.

Il silenzio - dire “di tomba” sembrerebbe quasi ironico - calò nella stanza. “Eh?” se ne uscì dopo un po lo Shichibukai.

La rosetta tornò a guardarlo a bocca aperta per lo stupore. “Lei non conosce il Natale...!!” disse facendola suonare come un’accusa, cosa che infastidì non poco il superiore. “Allora,” cominciò ricomponendosi. “Il giorno di Natale è il 25 Dicembre. In questo giorno si sta con la propria famiglia, si fanno regali, si mangia il tacchino, la cioccolata calda coi marshmellows, dolci di ogni tipo... e si cantano le canzoni natalizie--“

“Come ad esempio?” domandò lui interrompendola.

“Come Jingle Dead,” rispose prontamente Perona. L’altro rimase in silenzio in attesa che lei ne cantasse un estratto. “Allora, è tipo...” La ragazzina prese un lungo respiro prima d’intonare “Jingle dead, Jingle dead, Death on all the way! Oh what fun is it to die in a one-thousand vo-olt chair...

Moria annuì, sinceramente colpito. Si preannunciava davvero una bella carneficina.

“Ma la cosa più eccitante di tutte...” riattaccò Perona attirando nuovamente l’attenzione dello Shichibukai. “È che un uomo tutto vestito di rosso si cala giù dai camini per entrare nelle case altrui!” concluse in un sussurro, quasi stessero parlando di affari governativi.

“Jack lo Squartatore?” domandò di riflesso Moria senza nemmeno pensarci.

Lei scosse la testa. “No, non credo... Magari è il cugino.”

Il gigante annuì. Sì, in effetti aveva senso.

“Si fa chiamare ‘Babbo Natale’. Non l’ha mai visto nessuno, ma è molto ricercato.”

L’altro fissò le fiamme del focolare davanti a lui mentre considerava l’idea di festeggiare quella nuova e a dir poco insolita festività. “Che Natale sia allora!” concluse battendo il pugno sul bracciolo del suo trono su misura. Perona esultò di gioia, saltellando sul posto. “Dimmi che istruzioni devo dare agli Zombie,” disse tendendo le labbra in un inquietante sorriso. “Kishshshshshshshshshsh!!”

***

 

      Un cadavere in putrefazione, malamente coperto da alcuni stracci e bende, si affrettò a raggiungere la sua signora caricandosi in spalla un sacco pieno di parti anatomiche che erano state riconosciute idonee dal Dottor. Hogback. “Perona-samaaa...” la chiamò con voce roca una volta che fu abbastanza vicino. Lei voltò lievemente il capo verso di lui, segno che lo stava ascoltando. “Cosa devo fare con questeeee....?” Accennò al ruvido carico dandogli una piccola scossa.

“Vai a chiedere ai tuoi colleghi là sotto. In caso non ne avessero bisogno per le decorazioni, portalo nel salone,” replicò freddamente. Lo zombie annuì e ubbidì immediatamente agli ordini. Perona tornò a supervisionare il lavoro che i suoi sottoposti stavano svolgendo nel giardino. Gran parte del castello era già stato addobbato con felci velenose, piante carnivore, teste mozzate, vari altri Surprise Zombie e qualche schizzo di sangue qua e là per donare allegria al tutto. Gli Animal Zombie stavano appendendo agli alberi del giardino varie lucine viola, arancioni e blu notte, insieme ad alcune decorazioni fatte di ossa, dita e quant’altro. Altri invece disseminavano lugubri candele un po ovunque, tanto per illuminare ulteriormente l’ambiente.
 

Sorrise soddisfatta tra sé e sé: quello sarebbe stato sicuramente un allegro e caldo natale che Moria-sama avrebbe apprezzato.
 

 ***

 

“No ragazzi, così non va bene...” sospirò il re dell’oltretomba massaggiandosi le tempie. “Ripassiamolo un’altra volta.” Si accucciò sulla lapide per guardare meglio il gruppetto di zombie che si erano riuniti ai suoi piedi. “Allora, quando parte la musica i primi ad emergere sono quelli della squadra A, posizionati lì a destra. Dopodiché emergono quelli della B, a sinistra. Infine arriva in mezzo il carro trainato dalle renne - sempre se tali potevano essere chiamate in quanto non hanno nulla che ricordi una renna fatta eccezione per le corna - su cui siederà Babbo Natale-sama...”

I suoi sottoposti annuirono avendo finalmente capito le istruzioni dopo l’ottava spiegazione. “Ma perché stiamo facendo questo, Absalom-sama?” domandò uno della squadra B.

“È uno spettacolo per il Natale!” esclamò lui con fierezza.

Sempre se tale potesse chiamarsi ‘spettacolo natalizio’: vedere degli zombie, vestiti con stracci rossi che mal celavano le loro cervella esposte e che solo vagamente ricordavano l’uniforme di Babbo Natale, strisciare fuori dal terreno emettendo spaventosi lamenti avrebbe fatto scappare a gambe levate anche il più grande fan di film horror.

“Sì ma....” esordì uno della squadra A. Aveva la fronte corrugata mentre pensava, gli occhi fissi sul terriccio del cimitero. “Io il Natale me lo ricordavo giusto un pelo diverso...” Era un novellino, da poco tramutato in zombie, l’ombra doveva ancora avere qualche ricordo della sua vita precedente.

“Bello mio...” Uno zombie più anziano gli poggiò un braccio semiputrefatto sulle spalle. “Devi capire che anche se il nostro capo dice ‘per il Natale’...” si avvicinò un altro po all’amico. “In verità intende ‘per le donne’!!”

Absalom scattò in piedi arrossendo e puntandogli un dito accusatore contro. “Non è vero!!” si affrettò a smentire.

“Se se, come no,” ridacchiò una delle ‘renne’.

“Giuro, stavolta lo sto facendo davvero per il Natale!!”

“Pensa che è andato a sbirciare una ragazza nel bagno mentre si faceva la doccia...!!”

“Ma no--“

“Pervsalom, Pervsalom, Pervsalom,” cominciarono ad inneggiare gli zombie alzando le braccia cosparse di cuciture al cielo.

Nella cupa cantilena udì uno zombie bisbigliare al compagno “Magari poteva farla lui, la renna: quella piratessa, sì, quella che stava per sposare, gli ha messo le corna col pirata biondo!!”

A quello perse la pazienza e, tramortendo il tipo con un colpo dal suo bazooka, ruggì minacciosamente “ADESSO METTETEVI TUTTI A FARE LE PROVE, ALTRIMENTI GIURO CHE VI TRAMUTO IN DECORAZIONI PER L’ALBERO!!! E FATE IL TUTTO IN SILENZIO!!!”

    

 ***

Sbuffò per l’ennesima volta, cominciando a spazientirsi. Alzò più in alto il braccio in attesa che lo zombie a terra gli desse l’ok.
 

“No, Moria-sama, deve andare più in alto!!” gli urlò quello.
 

Si alzò sulle punte dei piedi, conficcando il puntale in cima all’albero natalizio - o quel che rimaneva dell’albero dato che consisteva principalmente in legno marcio e foglie nere dall’origine ignota. “Ed ora non mi venire a dire che va più in alto!” sbottò sbattendo tra di loro i palmi delle mani mentre si allontanava.
 

“Va perfetto così, Moria-sama,” rispose lo zombie. “Mi chiedo perché non lo abbia fatto quando gli ho chiesto di metterlo sulla punta...”
 

“Hai detto qualcosa?” disse Moria scoccandogli un’occhiata minacciosa.
 

Il poveretto sobbalzò e si affrettò a scuotere vigorosamente il capo, rischiando di farlo staccare dal resto del corpo, prima di affrettarsi altrove.
 

Lo Shichibukai lo seguì con gli occhi, sbuffando stizzito di nuovo: insomma, da quando i sottoposti davano ordini al proprio capo?!
 

Oh beh, almeno adesso poteva ritornarsene nella sua camera a schiacciare un bel pisolino--
 

“Moria-sama...”
 

Si bloccò e guardò in basso. Ai suoi piedi uno zombie gli stava porgendo una grossa scatola di legno che aveva l’aria di essere molto pesante.
 

“Ci sarebbe da mettere la ghirlanda e noi non ci arriviamo fin lassù...”
 

“Moria-samaaaa!!!”
 

Altri due cadaveri corsero verso il loro boss. “Ci sono anche le palline da appendere!!”
 

Prese fiato per rispondere, ma fu interrotto da un concerto di voci roche proveniente dallo stormo di zombie che si stava mano a mano accalcando al suo cospetto.
 

“Moria-sama, serve aiuto in cucina per il tacchino!”
 

“Moria-sama, stiamo avendo dei problemi con i fuochi d’artificio!”
 

“Moria-sama, qualcuno deve aver preso per sbaglio il mio braccio per farci una ghirlanda!”
 

“Moria-sama, Cindry sta distruggendo il set di piatti di porcellana in cucina!”
 

“Moria-sama, devo andare in bagno!”
 

“Moria-samaMoria-samaMoria-samaMoriaMoriaMoriaMoria---“
 

“BASTA COSÌ!!!” tuonò infuriato lo Shichibukai mentre una vena ballerina cominciava a farsi vedere sulla sua fronte. Girò i tacchi dirigendosi verso la propria stanza. “Non ne posso più, che vada a farsi benedire questo fottutissimo Natale!!”
 

Sbattè la porta alle spalle facendo vibrare e tintinnare tutte le varie decorazioni appese ai muri.
 

Perona, arrivata poco prima ed avendo assistito a tutta la scenata, abbassò lo sguardo sull’enorme giacca rossa contornata in bianco cucita su misura per il capo - con tanto di cappellino intonato - e guaì, annichilita dalla furia di Moria, “Ed ora chi lo fa Babbo Natale....?” 

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Buonsalve-salvino a tutti! Cosa sto facendo? Beh, sto creando un calendario dell'avvento in stile One Piece u.u
Ogni capitolo è ispirato ad un prompt e vedrà come protagonisti personaggi diversi =3 Ovviamente, prima o poi, compariranno anche i membri dell'Ancient Saga x)
Ah, il titolo della raccolta l'ho preso dalle "ministorielle" all'inizio di ogni capitolo del manga di One Piece (non so se avete notato questo mini particolare xD)

Commenti e critiche ben accetti, sempre se mi fate capire dove ho sbagliato ♥
Alla prossima gente!

  
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