01/12/2011
3 recensioni
Era una mattina come le altre. L'aria era frizzante al punto giusto,come piaceva a lei. Scese le scale,bevve un caffè veloce e corse verso la sua automobile.Era in ritardo,sicuramente Delia la stava aspettando irritata,per cui si immaginava già la ramanzina dell'amica. Pigiò 'a tavoletta' sull'acceleratore e partì a razzo destinazione Grandiew. Quando fu arrivata,notò che per strada non c'era nessuno. La piazza era vuota. E questo fatto la turbava non poco. Neanche i fantasmi che vedeva di solito infestavano le vie della cittadina. Melinda si sentiva sola. Scese dalla macchina e si diresse verso il negozio,per aprirlo,anche se visto la situazione avrebbe potuto tranquillamente prendersi un giorno di riposo. Tutto a un tratto avvertì una presenza,ma non riuscì a identificarla. Se era un fantasma,non lo conosceva. Guardava in tutte le direzioni cercando il motivo della sua brutta sensazione.D'un tratto sentì una risata che poco a poco diventava sempre più acuta. Quella risata l'aveva già sentita da qualche parte,ma non riusciva a ricordare dove. Si girò. Fece un salto indietro dallo spavento. Era Romano,con il suo seguace.
-Ciao,Melinda!- disse lui con un tono a metà fra il sadico e il minaccioso-quanto tempo!Come stai?-
-Tu?-rispose lei spaventata-cosa vuoi?Uccidere anche Delia?-
-No,no,tranquilla,ma potrebbe essere un'idea-rispose lui in tono sarcastico-per ora voglio solo te!-
Detto questo,sparì. Melinda sapeva che questo incontro non avrebbe portato altro che guai. Ricordava bene ciò che aveva fatto in passato. Era colpa sua se Andrea era morta. E mentre ci pensava,delle lacrime le rigarono le guance. Tornò a casa. Jim,che non era al lavoro,si accorse subito che in sua moglie c'era qualcosa che non andava.
-Tesoro,-disse lui visibilmente preoccupato-qualcosa che non va?-
-Con te non ce la faccio a mentire-disse lei con gli occhi lucidi-ho rivisto Romano,e la cosa non mi piace-
-Romano?Dovrei conoscerlo?-Jim non riusciva a ricordare.
-Lo spirito oscuro che ha fatto si che Andrea morisse...Cappello e cappotto lungo neri?Ricordi ora?-
-Lui?E che cosa ha detto?-
-Beh,le cose che mi diceva anche allora...Che vuole me. E poi è sparito.-
-Amore,sono preoccupato per te. Devi stare attenta.-
-Beh,pensi che non lo sappia?-sbottò Melinda.
-Ehi calmati,sono solo preoccupato per te!-
-Si,hai ragione,scusa.Il fatto è che averlo rivisto dopo anni mi inquieta. Anzi,mi terrorizza.-
Cenarono senza scambiarsi una parola,poi andarono a dormire. Poi,verso le due del mattino,la finestra si aprì,sbattendo. Melinda e Jim si svegliarono di soprassalto. Lei urlò,lui la abbracciò per calmarla. Poi apparve Romano.
-Che cosa vuoi!-gridò Melinda a squarciagola-cosa vuoi da me?-
-Ti voglio!-gridò lui,e sparì.
-Dobbiamo trovare una soluzione,in fretta!-disse Melinda con il cuore che batteva all'impazzata.