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Autore: Oscura_Chan    01/12/2011    12 recensioni
Un grande magazzino, cinque vittime, un gioco inquietante, un uomo che vuole far capire che la vita è importante, sangue e dolore...
E' tutto quello che dovete sapere per leggere questa mia nuova storia horror uscita dalla mia mente perversa XD.
E' una cross-over tra la mia saga di film preferita (Saw-L'enigmista *-*), e il mio cartone preferito (Total Drama XD). Non credo che riuscirò ad aggiornare regolarmente per colpa della scuola ç__ç!
Lo so, ormai sono fissata con le horror! Ma spero di riuscire a scrivere anche una demenziale!
Tutti: aspetta e spera -__-'
ç______________________ç
Buona lettura!
Genere: Horror, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti
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Prologo- New Game (part 1)


 

Paura e sgomento.

Ecco cosa provarono i cinque ragazzi che si svegliarono all'interno di una spaziosa stanza umida anche se con poca luce, piena di crepe e sporcizia.

Il primo dei cinque che si svegliò fu un ragazzo sui diciassette anni con gli occhi di un acquamarina acceso, indossava una maglia nera con sopra disegnato un teschio bianco, dei jeans, e delle Convers rosse, ma a guardarlo il fatto che colpiva di più era che aveva una grande cresta verde e la faccia piena di piercing. Il tipico punk.

La seconda a svegliarsi era una ragazza anch'essa sui diciassette anni, con un fisico da modella, la pelle chiara, lunghi capelli neri perfettamente lisci e bellissimi occhi grigio perlato, indossava un top rosso scuro e degli short verdi muschio, infine ai piedi calzava delle zeppe.
Il terzo era invece un ragazzo un po' grande degli altri, sui diciannove anni circa, aveva la pelle bronzea con un fisico molto atletico, i capelli lunghi fino alle spalle castani e gli occhi color verde smeraldo, indossava una camicia rossa, dei jeans grigio scuro e degli stivaletti neri.
La quarta invece era una ragazza di nuovo sui diciassette anni dalla pelle molto chiara, gli occhi di un verde tanto scuro da farli sembrare neri e i capelli neri erano pieni di meches blu, indossava un top nero con delle maniche verdi e blu allacciato dietro con dei lacci anch'essi neri, una gonna nera e blu scuro, delle calze nere e degli stivali anch'essi neri.

L'ultima che si svegliò era una ragazza diciassettenne, aveva la pelle color caramello, un po' di lentiggini sul viso, i capelli erano color del cioccolato ed aveva gli occhi di un nero davvero profondo, indossava una camicia bianca con sopra un maglione grigio, dei pantaloni color verde sbiadito, e delle zeppe grigie come il maglione.

Il punk si alzò di scatto e domandò agli altri che si stavano massaggiando la testa:
-Dove sono!? Che ci faccio qui!? E chi diavolo siete voi!? Parlate!-
a rispondergli fu la ragazza dai lunghi capelli neri:
-Raffredda i bollenti spiriti punk! Anche noi siamo disorientati quanto te!-
la castana dopo quell'affermazione si guardò intorno:
-A proposito... Dove diavolo siamo finiti!? Adesso chiamo i miei avvocati dal mio palmare!-
la ragazza si tastò le tasche, ma si accorse che il suo adoratissimo palmare era scomparso ed allora esclamò:
-CHE COSA!? DOV'E' FINITO IL MIO ADORATO PALMARE!?-
la gotica le disse irritata:
-Ehi ehi! Calmati per favore! E poi era solo un palmare!-
la castana le rispose incredula:
-Sono un palmare? SOLO UN PALMARE!? Lo sai che quel palmare mi è costato ben mille dollari!?-
e così, incominciarono a litigare.
Il punk disse dopo qualche minuto sogghignando interrompendo il litigio tra le due:
-L'unico fatto positivo di questa storia è che il posto è pieno di ragazze!-
il ragazzo dagli occhi verde smeraldo, che fino a quel momento era rimasto in disparte, disse con un sorrisetto bastardo sul volto:
-Sono d'accordo!-
la mora gli rispose alzando gli occhi al cielo:
-Ma sentitelo! Non ti conosco nemmeno e già mi stai antipatico!-
e lui continuando a sorridere:
-Permalosa la chica eh?-
la ragazza, che si era stufata del suo comportamento da latin lover, gli disse decisa guardandolo negli occhi:
-Fottiti!-.
Il castano fece per aggiungere qualcosa, solo che lo schermo di un piccolo televisore si accese in un punto buoi della stanza.
Tutti si voltarono a guardarlo e sul quello schermo apparve una marionetta bianca davvero inquietante vestita con uno smoking nero, le guance sporgenti con su disegnate delle spirali rosse ed infine gli occhi erano totalmente neri con le iridi rosse, tutti la guardarono scioccati, finché ella non iniziò a parlare con una voce bassa e inquietante:
-Ciao ragazzi... Voi non mi conoscete, ma io conosco voi... Voglio fare un gioco. Sarete tutti disorientati e impauriti da questa situazione, e per “aiutarvi” ho deciso di spiegare a tutti il motivo per cui siete qui- i cinque ragazzi si guardarono impauriti, poi la marionetta ricominciò a parlare -Voi siete qui perché dovete rinascere. Avete sprecato la vostre vite con atti orribili, e l'unico modo per capire se siete degni di tenere il dono della vita ancora con voi, dovrete sopravvivere alle prove a cui dovrete sottoporvi...-
la marionetta tacque per pochi secondi, che sembrarono interminabili ai cinque.
Quando la voce riprese, tutti ascoltarono attentamente ciò che stava per comunicare:
-E adesso... Passiamo alle presentazioni... Duncan Nelson-
il punk sgranò gli occhi nel sentir pronunciare il suo nome
-Dalla scomparsa del tuo cane, avvenuta sei anni fa, hai iniziato a compiere atti vandalici: hai derubato della gente innocente, hai picchiato dei ragazzi più piccoli di te e hai continuato a farlo solo per colmare il dolore della scomparsa del tuo cane...-
l'espressione che si dipinse sul viso di Duncan era di puro terrore...
-Heather Wilson...-
la mora sobbalzò
-Tu eri una normale ragazza di origini asiatiche che voleva molto bene a suo padre, anche se divorziato, avevi ed hai tre sorelle e due fratelli, piena di amici, simpatica e molto altruista verso gli altri, finché non accadde quell'incidente d'auto di tre anni fa... Ricordi?-
lei rabbrividì
-Tu e il tuo caro genitore stavate andando in auto ad un incontro di baseball, quando tuo padre perse i controllo della vettura... Tu ti salvasti, ma tuo padre purtroppo no... A causa della sua morte, hai incominciato a diventare perfida e calcolatrice, volevi far provare agli altri ciò che avevi provato tu... Volevi che soffrissero-
Heather abbassò lo sguardo e sospirò ascoltando quelle parole pungenti come spilli.
-Alejandro Burromuerto-
lui trattenne il respiro
-Sei un ragazzo latino-americano, hai due fratelli, Josè, il maggiore, che ti tormenta ogni giorno, e Carlos, tuo fratello minore e calciatore professionista. Per anni hai usato il tuo bell'aspetto per attirare molte ragazze, le sedotte e usate, e infine le hai abbandonate come dei vecchi pupazzi che non ti servono più...-
Alejandro sbuffò, ma dopo abbassò lo sguardo come Heather.
-Gwedolyne Fahlenbock, ma tutti ti chiamano Gwen-
lei inarcò un sopracciglio
-Da quando hai pensato che la vita fosse stata ingiusta con te, per colpa di una violenta litigata con un tua amica, hai incominciato a tagliarti, fregandotene di tutto e di tutti, lasciandoti andare al tuo dolore, hai sprecato il raro dono della vita!-
Gwen si osservò i polsi e si morse il labbro.
-Ed infine Courtney Barlow-
lei osservò lo schermo incrociando le braccia
-sei una ragazza di origini ispaniche e nella tua vita non hai fatto altro che una cosa: vincere, vincere e ancora vincere. Hai usato i tuoi avvocati per vincere tutte le cause, anche se queste erano delle sciocchezze, a te non importava, te volevi avere tutto... Come il tuo adorato palmare-
lo schermo spostò per un attimo l'inquadratura dalla marionetta, a un palmare posato su un tavolo, scatenando la furia dell'ispanica che esclamò furiosa
-Ma quello è il mio palmare! Tu brutto...argh!-
si calmò e l'inquadratura tornò nuovamente sulla marionetta che riprese a parlare
-Hai sempre ottenuto ciò che volevi... Ma riuscirai a rinunciare a tutto pur di vincere questo gioco?-
lei aggrottò la fronte e sbuffò.
Nessuno dei presenti disse qualcosa, anche il raccapricciante pupazzo aveva smesso si parlare, e sembrava stesse osservali anche se quella alla tv era una registrazione, ma ricominciò a parlare dicendo alcune parole, prima di dare inizio al gioco
-Io ho una malattia che mi divora dall'interno, e voi avete sprecato il raro dono della vita... Che il gioco inizi!-
detto questo, emise una risatina acuta e raggelante, che riempì l'intera stanza...


Angolo pazzoide:
Salve a tutti.
Oggi non sono molto in vena di fare niente, ieri mi è successo un fatto che voglio dimenticare, e se lo volete scoprire dovete solo leggere una storia che ho scritto che si intitola “Cuore” nelle originali...
Allora, prima di partire con le bandierine rosse, vi avverto che tutto verrà spiegato meglio nel prossimo capitolo.
Chi è la persona che parla attraverso quella marionetta inquietante?
Chi sarà la prima vittima?
Chi sarà il/la sopravvissuto/sopravvissuta di questo gioco?
Grazie per la lettura, e recensite per favore!
Oscura
P.s: In questo video c'è la risata di Saw:

http://www.youtube.com/watch?v=EoYEf6hYPVE&feature=colike

   
 
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