Adesso
che io e
te è noi
Sento
il tuo calore sotto i miei polpastrelli, lo percepisco da questo
preciso punto
dilagare e farsi strada in tutto il mio essere. Tu, il mio sole.
Un flash, l’ennesimo di questa giornata, colpisce ancora la
mia mente.
Io e te in un cinema. Prima che tutto il sovrannaturale decidesse ti
porre fine
alla nostra, alla tua, adolescenza. Io che soffrivo e tu che soffrendo
con me,
per me, mi giuravi che ci saresti sempre stato. Non posso fare a meno
di
pensare a come in tutti i modi hai cercato di mantenere quella
promessa. Tanti
altri piccoli dettagli di noi iniziano a vorticarmi nella testa. Ogni
giorno
triste in cui tu, prendendomi per mano, mi hai mostrato un destino che
avevo
già scelto senza accorgermene.
Ora ogni angolo buio della mia anima non può più
sottrarsi alla tua luce ed è così
che mi sento nuda. Nuda e vulnerabile perché tu mi stai
scavando dentro e
quando avrai finito il tuo fuoco mi avrà marchiato per
sempre.
Questo silenzio che ci avvolge, adesso, è diventato
insopportabile. Ti conosco,
Jake. So che, forse per l’unica volta, non sarai tu a parlare
per primo. Stai
aspettando me e finalmente
ora sono
pronta. Il tuo fuoco ha finito di divorarmi. Sono qui per donarmi a te.
Perché ora lo so. Non c’è un altro
posto dove vorrei essere se non sotto i tuoi
occhi. Non ho più paura perché con te posso
essere quella che voglio e allora
lo lascio andare.
“Sono scappata da te.” Tu finalmente reagisci.
Porti la tua mano sulla mia che
ancora ti sfiora la guancia e la tua voce risuona roca fra noi.
“Che cosa vuol dire che sei scappata?”
Adesso vado fino in fondo. Ora che la percezione di te in me
è totale e
devastante, ora che dal tuo fuoco è rinata una nuova Bella.
“Non potevo sposare Edward ,Jake. Non potevo morire per lui
perché è di te che
vivo.”
C’è un'altra cosa di cui io Jacob Black sono
assolutamente certo: l’amore rende
proprio deficienti. Questa è la conferma definitiva.
Tu mi hai finalmente detto le parole che aspettavo da una vita e
l’unica cosa
che riesco a fare è allargare sul mio viso un sorriso che
immagino ebete e che
mi fa assomigliare a un pesce lesso. Articolare anche una semplice
sillaba ora
mi sembra impossibile. Così me ne sto qua, zitto. Quando questa storia
uscirà e il branco verrò
a saperlo, ah le gioie della mente condivisa, diverrò lo
zimbello di tutti. Ma
alla fine non mi interessa per te posso sopportare le provocazioni
idiote di
Paul e le battute acide di Leah.
Tu, Bella vivi di me e sei qui che mi guardi con una luce diversa e un
sorriso
timido sulle labbra ma che a mano a mano diventa più grande
e sicuro. Un
sorriso più potente di un ti amo e allora lascio che siano i
gesti a parlare
per me. Allungo il mio braccio verso la tua schiena.
L’avvolgo avvicinandoti al
mio corpo e ti vedo scomparire dentro il mio abbraccio, non
può esistere al
mondo sensazione migliore.
Muovo le mie mani. Le faccio scorrere sulla tua schiena fino ad
arrivare ai
glutei e poi più in basso, le sposto sulle tue cosce e con
una leggera
pressione ti porto sopra di me.
Smetto di respirare per un secondo. Non sono del tutto sicuro che non
mi arrivi,
fra capo e collo, uno schiaffo. Alzo un sopracciglio dubbioso
osservando il tuo
viso che si è tinto di rosso, ma poi sorridi e avvolgi le
tue gambe alla mia
schiena larga nascondendo il volto nel incavo del mio collo
imbarazzata. Non
riesco a trattenere le risate. Inizio a girare su me stesso con te che
mi
stringi e la tua risata si aggiunge alla mia prima di ritrovarci in
acqua. Mi
guardi, sembri arrabbiata, ma riinizi a ridere ancora più
forte.
“Brutto scimmione guarda che hai fatta.” Mi
rimproveri e capisco che potrei
passare tutta la vita a sentire i tuoi borbottii contro di me e
sarebbero più
belli di tutte le canzoni del mondo.
Ti sposto una ciocca di capelli dietro le orecchie e ti osservo ancora:
il tuo
vestito non è più candito. Della sabbia scura si
è incollata alla sua seta
bianca ed il contrasto spicca come quello fra le nostre pelli. Chiaro e
scuro.
Naturale, semplice, primordiale.
Il trucco ti è colato dagli occhi, una riga nera di rimmel
solca la tua guancia
e a me non sei sembrata mai più bella di così. I
capelli spettinati, alcune
ciocche ancora strette alla nuca dalle forcine, altre ribelli sul tuo
viso, le
tue guance rosa e il cuore che batte ancora, ancora e ancora.
A questo punto non riesco più a resistere perché
ok, l’ho detto e lo
sottoscrivo, l’amore ti rimbambisce ma sono
pur sempre un uomo. Deglutisco forte cercando di
riprendere il
controllo. Afferro
il tuo braccio e ti
riporto sopra di me. Lascio che finalmente i nostri volti si avvicinino
e le
nostre labbra si incontrino per permettere alle nostre anime di
saziarsi.
La mia lingua freme per entrare nella tua bocca. Tu mi sorridi con gli
occhi e
ti apri a me. Ed è ectasy perfetta.
Il rumore del mare ci avvolge, l’acqua bagna i nostri corpi e
noi finalmente ci
dissetiamo.
Ecco adesso, che dio mi aiuti lo sto dicendo davvero, vorrei essere un
vampiro.
Vorrei non avere bisogno di respirare per non porre mai fine a questo
bacio, ma
ti sento annaspare in cerca d’aria e allora con un enorme
sforzo di volontà
distanzio le mie labbra dalle tue e prendo il tuo viso fra le mani. Ti
bacio la
fronte e poi il collo perché no, a staccarmi da te proprio
non ci riesco. Un
pensiero mi colpisce e inizio a sogghignare fra me e me
finché tu non te ne
accorgi.
“Che c’è ,Jake?” sussurri
mentre continuo a marcare il tuo collo con la mia
lingua.
"Stavo pensando una cosa, Bells.”
“E posso sapere che cosa?” Mi chiedi tornando ad
avvicinare le nostre labbra.
“E solo una cosa stupida, ma molto, molto
soddisfacente.” affermo respirandoti
sul viso per poi riprendere a mordicchiare il labbro inferiore. Sento
le tue
mani che si spostano sul mio petto e usando tutte le tue forze mi
allontani
decisa da te portandotele su i fianchi.
Mi guardi interrogativa ed io non riesco a fare a meno di
ridere della
tua espressione determinata.
“Stavo pensando che ho vinto.”
Metto su la mia migliore faccia spavalda e faccio scocchiare la lingua
segnando
con l’indice il profilo della tua guancia. Tu evidentemente
mi stai prendendo
per pazzo ed hai ragione, credo di esserlo, ma non resisto
più a non prenderti
in giro. La mia piccola Bells finalmente davvero mia.
“Bells sei venuta qua, scappando dal tuo matrimonio, da una
chiesa gremita di
gente li per te.”
Ti vedo arrossire abbassando
lo sguardo con la
mia mano ti alzo il viso e incrociando i tuoi occhi ti poso un veloce
bacio.
Continuo a sorridere compiaciuto mentre tu stai perdendo la pazienza.
Lo so.
“Non
è carino ricordarmelo così, Jake.”
“Non sarà carino ma è la
verità. E questo
vuol dire che hai fatto una cosa
completamente folle, irrazionale e immatura. Il che, ci riporta alla
mia
vincita. Hai perso la mezza età, Bells ti do diciassette
massimo diciannove
anni, ora.”
“Io ho diciannove anni, Jake.”
“lo sai che cosa voglio dire, non provare a far finta di non
capire: ho vinto,
vinto, ho vinto.” Quasi mi metto a saltellare come un bambino
in una negozio di
caramelle. Ti vedo scuotere la testa divertita e fintamente esasperata.
“Io ho diciannove anni –mi ripeti- e, per la prima
volta nella mia vita, è
esattamente l’età che voglio avere. Diciannove
anni, e poi venti, trenta ,
quaranta li voglio vivere tutti basta che accanto a me ci sia
tu.”
Adesso non rido più. Adesso i giochi sono finiti, riprendo a
baciarti mettendo
in questo bacio tutto quello che siamo. La certezza del passato, la
sicurezza
del presente e l’incertezza del futuro ma comunque tutto
nostro.
The end
Angolo
autrice.
Ed
eccoci qua alla fine , ma rullo di tamburi una fine che non
è fine, questa
coppia la sento ormai talmente tanto che mi sarebbe impossibile
chiuderla così,
allora passo a spiegarvi in breve l’idea che mi è
venuta.
Vorrei che questa storia diventasse la prima di una serie in cui con
delle
brevi storie o one shot racconto Bella e Jake, di come fa avanti da
questo
giorno in poi.
Ok seguendo la logica se Bella non si trasforma dovrebbero arrivare i
Volturi e
compagnia bella ma io vorrei concentrarmi più che altro sul
loro rapporto,
quello di una coppia di ragazzi come tanti speciali solo nel loro
profondo
amore.
Due ragazzi che litigano, discutono, fanno la pace, affrontano il mondo
e i
grossi cambiamenti dell’ età insieme.
Ditemi che ne pensate e se credete che ne valga la pena .
Per il resto grazie a tutte quelle che hanno letto e recensito.
A presto
Noemi