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Autore: 1rebeccam    02/12/2011    19 recensioni
Ho afferrato un po’ di neve tra le mani, l’ho assaporata e vista sciogliersi al calore della mia pelle e quando in mano non è rimasto altro che una sensazione di bagnato, ho realizzato che dovevo fare una cosa importante, prima di sciogliermi anch’io come quel mucchietto di neve.
Vincitrice 8° turno CSA: 1° posto categoria What if...? - 3° posto categoria Sad
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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E' nata all'improvviso questa sera, anzi proprio poco fa!
 



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*
La nostra fiamma

 

E’ strano come la vita possa cambiare all’improvviso. E’ strano soprattutto come possa finire all’improvviso!
Comprare i soliti due caffè, fare quattro chiacchiere con la gentile proprietaria, un paio di passi a piedi per arrivare al distretto e dirle finalmente buon giorno. Vedere ancora una volta i suoi occhi. Una giornata come tante. Una di quelle giornate in cui ti ripeti che hai un’infinità di tempo per mettere le cose sulla giusta strada, un’infinità di tempo per costringere il tuo cervello a spegnersi due minuti soltanto, per dare spazio a quello che sente il cuore.
Ma in un attimo ti rendi conto che non è così!

Un uomo si è accasciato a terra dentro al locale. Nemmeno il tempo di chiamare i soccorsi e non c’era più.
Infarto fulminante!
Nel quartiere lo conoscevano tutti. Viveva da solo,  non aveva più nessuno, soltanto i vicini di casa con cui scambiava i soliti buon giorno e buona sera. Se n’era andato in silenzio, come a non volere disturbare nessuno e nessuno avrebbe pianto per lui.
Non ho comprato i caffè, ho fatto una lunga camminata sotto la neve.
Ho preso il telefono ed ho mandato un messaggio alla mia piccolina. Ti voglio bene. Papà! Solo quattro parole, ma dovevo dirgliele, in questo momento più che mai.
Non sono andato al distretto, non ho nemmeno avvertito.
Ho solo camminato e camminato, con un groppo in gola incredibile.
Ho afferrato un po’ di neve tra le mani, l’ho assaporata e vista sciogliersi al calore della mia pelle e quando in mano non è rimasto altro che una sensazione di bagnato, ho realizzato che dovevo fare una cosa importante, prima di sciogliermi anch’io come quel mucchietto di neve.

Devo vedere i tuoi occhi, in questo momento più che mai!

Ormai sarai a casa, mi ritrovo davanti al tuo palazzo. Sembra una montagna enorme da scalare, ma in questo momento niente potrebbe fermarmi dal vedere i tuoi occhi.
Quando apri la porta ti mostri sorpresa. Il mio viso deve essere strano, perché invece di rimproverarmi per non aver fatto nemmeno una telefonata, mi chiedi se sto bene.
-Posso entrare?-
Ti rispondo sussurrando. Ti scosti dalla porta, io vado dritto al divano e  ti siedi accanto a me.
-Castle, è tutto a posto? E’ successo qualcosa?-
Mi giro verso di te all’improvviso e ti prendo le mani, naturalmente ne sei sorpresa, stai per dire qualcosa, ma ti precedo.
-Se dovessi morire adesso, cosa rimpiangeresti più di ogni altra cosa al mondo?-
Vedo sul tuo viso un'espressione stupita, stai pensando che sono più strano del solito, che forse sto facendo uno dei miei giochetti stupidi.
-Castle!?-
-Rispondi per favore!-
Lo chiedo come una preghiera, con la voce rotta dall’emozione e tu mi guardi preoccupata, capisci che non sto scherzando. Non sto giocando. Abbassi gli occhi sulle nostre mani.
Rimpiangerei di non averti detto che ti amo e di non averti permesso di travolgermi con il tuo amore.
Questo stai pensando, questo stanno dicendo i tuoi occhi, questo stanno dicendo le tue mani, che senza motivo stanno stringendo forte le mie, questo direbbe Kate, ma non è questo che dirai. Lo capisco da come cambi improvvisamente espressione e in fretta lasci la stretta alle mie mani. Beckett ferma Kate e dice tutt'altro.
-Rimpiangerei di aver lasciato irrisolto l’omicidio di mia madre.-
Io continuo a guardarti e tu non riesci a sostenere il mio sguardo. Questa volta abbassi gli occhi perché ti senti scoperta. Sei a disagio, sai che ti guardo dentro in questo momento, sai che sento i tuoi pensieri e sai che ho capito che stai mentendo!
-Castle, perché questa strana domanda, stai bene?-
Io scuoto la testa.
-Non vuoi sapere cosa rimpiangerei io?-
-Castle sei strano. Si può sapere che ti prende?-
Ma io continuo a stare in silenzio, aspettando la tua domanda. Mi guardi e sospiri quasi esasperata.
-Va bene! Tu cosa rimpiangeresti, Castle?-
Ti metto le mani sul viso e poso le mie labbra sulle tue. Spalanchi gli occhi e cerchi di respingermi, mettendo le mani sul mio petto, ma qualcosa ti blocca. Improvvisamente stringi la mia camicia e mi attiri a te. Mi baci anche tu, dolcemente, piano. Un bacio meraviglioso e pieno di sentimento.
-Ti amo Kate! Dico quando ci stacchiamo col fiato corto. Se morissi adesso, non avrei nessun rimpianto. Non più!-
 Continui a guardarmi, ma i tuoi occhi adesso splendono come non mai. Sorridi e riprendi la mia mano nella tua.
-Perché Rick, perché adesso? Perché oggi, ora?-
-La vita è come un fiammifero Kate. Tra la scintilla che lo accende e il fumo che resta quando si spegne, c’è un solo istante. Un istante in cui devi capire se stai alimentando la fiamma che arde, o stai solo bruciando. Tu ed io stiamo bruciando Kate. Stiamo bruciando la nostra voglia di vivere, di abbracciarci, di amarci, di volerci. Perché? Non trovi sia un peccato? Per quale motivo insensato due persone devono rinunciare a stare insieme. Per paura … di cosa? Io sono qui, Kate. Sempre! Pensa come potrebbe ardere la nostra fiamma, se solo tu avessi il coraggio di ammettere che rimpiangeresti qualcos’altro, oltre quello che hai detto prima.-
Abbassi lo sguardo.
Guardi le nostre mani intrecciate, sorridi e ti sfiori le labbra. Stai assaporando ancora il nostro bacio.
Quelle stesse dita adesso stanno sfiorando le mie labbra, il mio viso.
Mi abbracci. Mi butti le braccia al collo e mi tieni stretto.
-Non so perché questa domanda proprio ora, non so perché questa tua improvvisa paura di avere dei rimpianti e non so nemmeno perché il mio cuore ha deciso di risponderti, ma adesso anch’io non rimpiangerei niente.-
Ti stacchi da me e mi guardi. Stai piangendo, ma sorridi.
-Ti amo Rick!-
Mi baci ancora, a lungo, accarezzandomi il viso.
Sento dentro un fuoco ardere dalle viscere fino all’anima, mi sento vivo e tu stai provando la stessa cosa amore mio.

Restiamo così, sul divano, stretti l’una all’altro.
Non abbiamo fretta.
Non più.
Adesso abbiamo tutta la vita, anche se tutta fosse soltanto i prossimi trenta secondi, che importanza potrebbe avere?
Il fiammifero è appena diventato una fiaccola ardente, calda e luminosa, alimentata dal nostro cuore, che finalmente ha trovato il coraggio di urlare al cervello di spegnersi per due minuti! Quei due minuti che fanno la differenza tra ardere e bruciare … Vivere o sopravvivere …

 



Anglo di Rebecca:

Oggi è stata una giornata un po’ così…
Non mi dilungherò a spiegare cosa è successo, ma i pensieri di Rick sono i miei
e vorrei avere lo stesso coraggio improvviso che ho fatto avere a lui, per cominciare ad ardere sul serio,  invece di continuare a bruciare.
(Ma la vedo dura…per me dico!)
Non ho potuto fare a meno di scriverlo, tanta era la tristezza che ho avuto nel cuore tutto il pomeriggio.
Ho imparato ultimamente che scrivere mi scarica, così ho preso il pc ed è uscita questa cosa di getto.

Buona serata!
  
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