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Autore: Saturn Hota    02/12/2011    0 recensioni
La piccola Blair ha undici anni e non crede nella magia. Ma qualcosa le farà cambiare idea...Si nella storia ci sono i personaggi della Rowling ma la protagonista è Blair....buona lettura...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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-"Che bello! La nostra clessidra si sta riempiendo di zaffiri. La nostra Casa non è mai stata molto popolare, ma voi due in solo due giorni c'avete fatto guadagnare tantissimi punti!"-
Eravamo a pranzo e Thomas si stava complimentando con me ed Elyon. 
Stavo mangiando la torta al limone quando qualcuno mi mise la mano sulla spalla. Mi voltai e il mio cuore per poco non smise di battere.
Davanti a me c'era Orpheo che mi sorrideva.
-"Blair giusto? Posso parlarti?"- 
Salutò il suo amico Thomas e lo seguì appena fuori le porte della Sala Grande. si voltò verso di me e il suo sorriso svanì.
Mi inchiodò con lo sguardo e mi fece venire i brividi.
-" Ho saputo dello spiacevole incidente avvenuto tra te e mia sorella durante la lezione di Incantesimi."- si avvicinò a me e io indietreggiai fino a rimanere con le spalle contro il muro. Lui continuò ad avvicinarsi a me e mi mise le mani sulle spalle. Il suo viso era vicino al mio. Non mi ricordavo più come si respirava e dovetti mantenere la concentrazione per cercare di mantenere la calma . I suoi occhi erano cosi belli e il mio cuore stava battendo all'impazzata. Perché si stava avvicinando cosi tanto a me?
-" Vorrei solo dirti una cosa! Mia sorella non sarebbe mai in grado di fare dei dispetti e sicuramente sarà stata la tua distrazione a farti sbagliare l'incantesimo. Mia sorella è molto dispiaciuta per quello che è successo e sarebbe bello se te le andassi a chiedere scusa per averla fatta sgridare."- La sua voce era cosi dolce e il suo sorriso cosi bello. Sentivo il suo respiro farmi il solletico sul viso. Si ero una pasticciona e avrei dovuto chiedere scusa a Vergil. Stavo per dirgli che sarei andata subito dalla sorella quando la voce di Cornelia mi rimbombò nelle orecchie :"Sono cattivi non fidarti".
Lo guardai e sorrisi a mia volta. Tolsi le sue mani dalle mie spalle e dirigendomi verso la Sala Grande gli dissi:
-"Bravo, per un attimo eri quasi riuscito ad incantarmi Orpheo! Ma io non devo chiedere scusa proprio a nessuno, casomai è la tua sorellina che deve chiedere scusa a me!"-
Lui rise e mi prese per il braccio.
-" Wow! Sei brava sei stata la prima ragazza che ha resistito al mio charme"- mi guardava divertito. Io liberai il braccio dalla sua presa e lo guardai.
-" Sai, non tutte le ragazze si fanno abbindolare facilmente! Io sono fra quelle!"- mi allontanai in fretta e tornai al tavolo di Corvonero.
Porca miseria stavo per farmi abbindolare da Orpheo. Abbracciai Cornelia e la ringraziai. Lei si lasciò abbracciare e poi raccontai alle mie amiche quello che era appena successo. 
-" Cha faccia tosta quel bellimbusto!"- Erin chiamava cosi Orpheo. Ci stavamo dirigendo verso la lezione pomeridiana di Storia della Magia, dopo saremmo andate tutte insieme a studiare in biblioteca.
Storia della Magia era la lezione più noiosa tenuta nel castello. L'insegnante, il professor Ruf era un fantasma. Si dice che una notte si sia addormentato su una poltrona vicino a un camino acceso e che, la mattina successiva, solo la sua anima sotto forma di fantasma sia andata a lezione, lasciandosi dietro il suo corpo senza vita esattamente dov'era. Le lezioni di Rüf sono noiosissime, e la maggior parte degli allievi si addormenta al suono della sua voce monotona. Infatti solo Elyon e Cornelia presero appunti mentre io, Patty, Cloe e Erin spettegolavamo. Finita la lezione ci dirigemmo in fretta verso la sala comune di Corvonero per prendere le materie dove avevamo i compiti. Davanti la porta c'era un nostro compagno di dormitorio Coole Tamys, che stava chiedendo al nostro Guardiano di farlo passare, senza fargli risolvere l'indovinello.
-" Coole che succede?"- Erin si avvicinò a lui e lo prese sotto braccio. Ogni tanto sorprendevo Erin a guardare il moretto di nascosto.
-"Ciao Erin, ciao ragazze. Comunque non mi va di risolvere l'indovinello e non mi fa entrare."-
-" Ma è normale senza parola d'ordine non puoi entrare"- Ad Elyon veniva da ridere. Si mise di fronte al corvo di bronzo che le fece l'indovinello:
-"Si può vedere ma non si può toccare, cos’è?"-
-"Oddio!"- 
Io ed Elyon ci guardammo. Si può vedere ma non si può toccare! 
-" Per caso è l'acqua?" chiesi io.
-"No!"-
-"Il fulmine?"- chiese Elyon.
-"L'aria?"- chiese Cloe.
-" No è impossibile l'aria ne si vede ne si tocca!"- disse Coole!
-" Uffa ma non è difficile, siete proprio stupidi"- una voce maschile ci fece girare tutti. A parlare era stato Saphire.
-" Visto che sei tanto bravo risolvilo te allora"- disse Patty.
-"Certo! Eppure non è difficile!"- si avvicinò al battente a forma di Corvo e disse:
-" La risposta giusta è...."-
-"L'ombra"-
Una voce femminile ci fece voltare tutti. Di fronte a noi c'era Iside, con le mani sui fianchi e lo sguardo fisso su Cornelia.
-" Cornelia non avevamo un'appuntamento in biblioteca noi?"-
Cornelia sussultò e si sbatte la mano sulla fronte e si avvicinò a Iside chiedendo scusa a voce bassa. Quella scena non mi piaceva. Presi Cornelia per il polso e la fermai.
-" Iside ti dispiace se Cornelia rimane con noi?"-
Iside mi guardò dal basso verso l'alto e con una smorfia sul viso disse a Cornelia:
-" Certo se preferisci loro a noi fa come credi."- Iside stava per andarsene e io lasciai andare il braccio di Cornelia, che la seguì in tutta fretta. Avevo notato lo sguardo ansioso e impaurito di Cornelia e per non metterla nei guai la lasciai andare.
Entrammo nella Sala Comune deserta e salimmo a prendere le nostre borse.
-" Che ci troverà Cornelia in quelle due?"-
-" Non ne ho idea Erin non chiedermelo"- A nessuna di noi piacevano Luana ed Iside.
-" State parlando di Luana ed Iside per caso?"- La voce di Saphire ci fece fermare.
-" Si perché?"- lui ci guardò con un sorrisetto di superiorità, mentre Coole di fianco a lui sbuffava.
-" Ho saputo brutte cose sul loro conto!"-
-" Cose quanto brutte?"- chiesi io incuriosita.
-" Beh sò il motivo per cui hanno dovuto ripetere l'anno"-
-" Dai diccelo, non tenerci sulle spine"- Elyon si stava spazientendo.
-" Okay ve lo dico. Dicono che quelle due siano state bocciate perché hanno tentato di "sperimentare" delle Maledizioni Senza Perdono" su di una studentessa".-
Rimanemmo tutte in silenzio.
-" Scusa, ma quelle non si fanno al quarto anno?"- chiese Patty.
-" Si certo! Ma le conoscono tutti! Basta andare in biblioteca e trovi tutte le informazioni relative"-
-" Io non le conosco! Non parlare come se tutto fosse scontato"- dissi io risentita. D'altronde avevo scoperto di essere una strega solo qualche mese prima. Saphire mi osservò stupito e mi spiegò cos'erano.
-"Le Maledizioni senza Perdono sono tre, ed è assolutamente vietato compierle su maghi, streghe o anche Babbani, senza l'autorizzazione del Ministero della Magia. Sono chiamate così perché non lasciano via di scampo.
Avada Kedavra ossia l'Anatema che uccide: Provoca la morte praticamente istantanea di chi ne viene colpito. 
Cruciatus: Chi viene colpito da questa maledizione viene invaso da atroci dolori per tutto il corpo.
Imperius: Questo anatema costringe una persona a fare tutto ciò che gli ordina chi ha lanciato l'incantesimo.
Secondo le mie fonti quelle due hanno sperimentato i primi due incantesimi su una ragazza che è stata molto tempo ricoverata al San Mungo, l'ospedale per malattie e ferite magiche"- Patty era senza parole.
-" Ma è terribile! Perché l'avrebbero fatto?"- 
-" Non si sa. Loro dicono che non l hanno fatto apposta. Ma nessuno gli ha creduto. Tutti i professori volevano che le due venissero allontanate per sempre dalla scuola, ma il professor Silente ha deciso di dare loro una seconda possibilità e le ha solo sospese per il resto dell'anno."-
Corse il silenzio tra noi.
-" Sai come si chiama questa ragazza?"-
Elyon mi guardò incuriosita.
-" Mmmm mi sembra Giuly Duoenk, fa il secondo anno nella casa di Grifondoro."-
-" Grazie Saphire! Ragazze voi andate in biblioteca io vi raggiungo tra poco"- stavo per scendere le scale quando Elyon mi prese per il braccio e mi fece voltare.
-"Che intenzioni hai?"- nel suo sguardo si leggeva molta preoccupazione.
-"Niente tranquilla, voglio solo parlare con Giuly"-
Anche Patty si avvicino preoccupata.
-"Elyon sono preoccupata per Cornelia e voglio informazioni su quelle due."- Elyon mi lasciò il braccio e mi disse:
-" Bene! Poi però stasera non ti lamentare se finirai tardi i compiti!"-
Io le sorrisi, poi mi avvicinai a Patty e le augurai buona fortuna per il suo quasi appuntamento con Patrick.
Corsi giù per le scale. Mi avevano detto che la Sala Comune di Grifondoro si trovava in una delle torri sud del castello, al settimo piano. Mi fermai per riprendere fiato e la scala cambiò direzione.
-"Maledizione, cosi perdo solo tempo"- presi un'altra scala e correndo non mi accorsi di dove andavo e girando l'angolo andai a sbattere contro qualcuno.
-" Ahia! Stai attenta quando cammini però!"-
Io ero caduta a terra e mi rialzai chiedendo scusa.
-" Blair!"-
-" Markus!"-
Che fortuna.
-" Stavo proprio cercando o te o Logan, stavo venendo nella vostra Sala Comune"- gli dissi sorridendo.
-" Vuoi per caso un appuntamento con uno dei due?"- chiese lui sorridendo.
Io risi.
-" Non proprio. Volevo sapere se conoscevate una ragazza e se, perfavore,potevate farmela conoscere!"-
Markus mi guardò pensieroso, poi a voce bassa mi sussurrò:
-" Non sarai mica diventata dell'altra sponda vero?"-
Non sapevo se ridere o offendermi, decisi per la prima.
Gli raccontai tutto mentre mi scortava verso la loro Sala Comune.
Eravamo arrivati davanti ad un ritratto di una signora abbastanza in carne, con un viso simpatico e corti capelli ricci.
-"Bene ecco uno dei due combinaguai"- disse a Markus.
Lui mi fece l'occhiolino.
-" Salve Signora Grassa, sono venuto con un'amica. Blair lei è la Signora Grassa, Signora Grassa lei è Blair!"-
-" Piacere piccola!"- mi disse lei scrutandomi.
-" Piacere mio!"- quella situazione mi divertiva, non avevo mai fatto la conoscenza di un ritratto.
-" Parola d'ordine?"- Chiese a Markus senza però smettere di guardarmi. La cosa cominciava a darmi fastidio.
-" Nottola"-
-" Entrate pure!"-
Il ritratto si sposto per rivelare un'apertura rotonda, dove si passava gattonando. La Sala Comune dei Grifondoro era una sala circolare, ampia e accogliente, arredata con comode poltrone, pouf e tavolini bassi. Il pavimento è ricoperto da uno stupendo tappeto rosso vermiglio e oro, mentre le pareti sono tappezzate di drappi e magnifici arazzi dei colori della Casa. Al centro della stanza c'era una scalinata che si divideva in due, una portava ai dormitori maschili e l'altra a quelli femminili. la Sala Comune era deserta. 
-" Aspettami qui"-
Markus si diresse a sinistra e poco dopo sparì, riapparendo con Logan e Gwen mano nella mano.
Gwen mi sorrise e mi corse incontro abbracciandomi.
Logan mi salutò con un cenno della mano.
-"Ciao ragazzi!"-
Ci sedemmo sulle poltrone accanto al fuoco e cominciammo a parlare del più e del meno.
Markus mi sorrise.
-"Blair è venuta qui anche per un altro motivo ragazzi!"- Io arrosii leggermente e poi iniziai a parlare.
-"Si volevo chiedervi se potevate farmi conoscere una ragazza del vostro anno che si chiama Giuly Duoenk, perchè vorrei parlarle"-
Loro si guardarono. Poi una voce mi fece voltare verso il buco del ritratto. Una ragazza alta bionda e con bellissimi occhi blu mi stava guardando.
-" Sono io Giuly Duoenk! Tu saresti?"- Mi guardava a braccia conserte.
Mi alzai per andare a porgerle la mano, ma lei non ricambiò.
-"Piacere io sono Blair Arkada"-
Lei contnuò a fissarmi.
-"Sai chi sono e non vedo perchè dovrei presentarmi! Mi dici che vuoi da me?"- era molto scontrosa.
Io la guardai e mi feci coraggio. D'altronde se volevo aiutare Cornelia dovevo sapere il più possibile su Iside e Luana.
-"Volevo chiederti se potevi parlarmi di Iside e Luana, so che le conosci molto bene!"-
Giuly abbassò lo sguardo e strinse i pugni.
-" No! Non ti dirò nulla, non voglio parlarne."- detto questo mi superò per andare nel dormitorio femminile. La fermai prendendola per la manica della veste.
-"Ti prego una mia amica esce con loro e sono preoccupata per lei!"-
Lei si girò verso di me furente.
-" Nessuno ha aiutato me quando avevo bisogno di aiuto e non vedo perchè dovrei aiutare te e la tua amica! Lasciami stare e non cercarmi più!"- detto questo si allontanò in fretta.
Logan, Markus e Gwen mi guardarono dispiaciuti.
-" Da quando è tornata dal San Mungo non ha più voluto parlare. Si è chiusa in un ostinato mutismo ed è rimasta da sola. Ho cercato molte volte di parlarle e di farmela amica ma non ha mai voluto e si è fatta anche mettere in stanza da sola per avere minor contatto con le persone!"- disse Gwen.
-" Beh è normale amore dopo quello che quelle due hanno cercato di farle."-
-" No Logan, non è normale. La sua è una reazione da vigliacchi. Dovrebbe capire che non è sola e che non è vero che nessuno l ha voluta aiutare è lei che si isola e che si è sempre isolata"- rispose Markus sbattendo il pugno sul tavolo.
Io guardai a terra. Aveva paura delle altre persone, aveva paura che si sarebbero nuovamente approfittate di lei ecco perchè si chiudeva a riccio. Da una parte aveva ragione Logan, ma anche Markus non aveva tutti i torti. Se non affronti le tue paure non le supererai mai.
Sorrisi ai miei amici e li ringraziai. 
Uscendo dal buco del ritratto salutai la Signora Grassa.
-"Piccola aspetta volevo chiederti na cosa!"-
Mi voltai verso di lei e le sorrisi.
-"Dica pure!"-
-" Sei forse imparentata con Luna Arkada?"- Io la guardai un attimo stupita, poi sempre sorridendo le risposi.
-" SI sono la sua bisnipote."-
-" Vi assomigliate molto, hai i suoi stessi occhi e il suo stesso viso. Mi era molto simpatica e sono stata molto dispiaciuta per la sua morte"-
-" Si me lo dicono in molti. Deve essere stata una grande donna"-
La Signora Grassa mi sorrise e i suoi occhi fissarono un punto sopra la mia testa.
-"Oh si era davvero eccezionale. Anche se non era nella mia Casa io la facevo entrare spesso a trovare le sue amiche di Grifondoro. Sempre cosi dolce e gentile con tutti. Era davero un angelo!"-
Sapevo che la mia bisnonna era molto ben voluta, ma le parole della Signora Grassa rasentavano adorazione. Avrei voluto continuare quella conversazione ma dovevo andare a studiare. Salutai la Signora Grassa e le promisi che appena possibile sarei andata a trovarla.
Con me avevo la borsa dei libri quindi decisi di andare in biblioteca a studiare con gli altri, almeno avrei concluso il pomeriggio in modo fruttuoso.




Angolo autrice:
perdonate la mia assenza da efp per tutto questo tempo...ma avevo perso ispirazione e tempo per scrivere...Chiedo venia e spero che questo capitolo vi piaccia :) By Hota
 
 
   
 
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