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Autore: Il_Genio_del_Male    03/12/2011    10 recensioni
Ah, i professori! Se non esistessero, bisognerebbe inventarli...
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Compagni di scuola'
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RATING: Verde speranza.

 

GENERE: Comico, Demenziale, Parodia.

 

DEDICA: Ai miei ex compagni di sventura di classe e ai miei professori del liceo, perché senza di loro questa roba non avrebbe mai visto la luce.

 

NOTE: Ebbene sì, c’ho preso gusto a pubblicare i miei vecchi lavori! Come per il precedente, all’epoca ero in seconda liceo (alias quarto anno) e scrissi questo pezzo pensando di proporlo perché venisse pubblicato nel giornalino della scuola. Tuttavia, uno dei caporedattori era un vero stronzo pieno di boria e me lo bocciò perché descriveva un numero ristretto di professori (i miei, ovviamente) e pertanto riteneva che il resto dei lettori non sarebbe riuscito ad immedesimarsi, ecco. Inutile dire che l’ho mandato a quel paese e da quel momento in poi l’ho detestato con passione… Ma questo è un discorso a parte xD.

 

Buona lettura, sperando che vi garbi almeno un po’!

 

 

 

 

 

 

 

Siate i benvenuti, oh classicisti, nella prima (e probabilmente ultima) puntata di questa nuova rubrica.

Il nostro scopo, come avrete capito dal titolo, è di illustrare alcune dei più curiosi e singolari esemplari di quella specie a rischio d’estinzione che ha nome di “professori”. A causa del contenuto fortemente esplosivo, questo articolo è vietato ai minori di 14 anni e agli ultra 65enni.

 

N.B. All’intero corpo docente (escludendo dunque gli studenti, i collaboratori scolastici e il personale A.T.A.) consigliamo, prima della lettura, di consultare attentamente il foglietto illustrativo. Può provocare: tachicardia, crisi di panico, singhiozzo, convulsioni, emicrania e un penetrante, fastidiosissimo fischio nelle orecchie.

Coloro che, impavidi, hanno ancora intenzione di addentrarsi negli oscuri meandri di codesto articolo, si ricordino: noi vi abbiamo avvertiti…

 

Il primo esemplare di cui parleremo è:

 

LA MITRAGLIATRICE (ITALIANO). Nonostante il nome, non ha intenzioni bellicose (palesi). Si tratta di una creatura giovane, vivace, sprizzante energia; è inoltre dotata di una spiccata ironia unita ad un pizzico di sottile crudeltà. Proverbiale è la battuta pronunciata durante un’interrogazione, rivolta al resto della classe che non prestava attenzione alle parole dei compagni interrogati e anzi faceva confusione: “Voi che l’avete scampata, abbiate almeno un po’ di pietà!”
LA SUA ARMA SEGRETA: la parlantina, tanto veloce e spedita che gli alunni spesso faticano a seguire i suoi ragionamenti.
GRADO DI PERICOLOSITA’: minacciosa, ma sostanzialmente innocua.

 

Continuiamo con:

 

LA MISS MARPLE (LATINO E GRECO). E’ il terrore degli studenti, l’oscura presenza che popola i loro incubi notturni. All’apparenza è inoffensiva e di costituzione minuta, ma diffidate: sotto l’aspetto fragile e gentile si nasconde una delle professoresse più inossidabili del liceo! La sua conoscenza delle lingue morte è vastissima; nel tempo libero ella si diletta con le parole crociate in ionico-attico, e per conciliare il sonno legge l’opera omnia di Seneca, Cicerone, Tacito & co.
LA SUA ARMA SEGRETA: le spiegazioni di letteratura (greca o latina, è indifferente); indimenticabile il suo commento sull’Agamennone di Eschilo: “Clitemnestra lancia un urlo di gioia: Agamennone, il babbeo, è tornato!”
GRADO DI PERICOLOSITA’: temibile, ma riserva delle (belle) sorprese.

 

Procediamo spediti con il terzo esemplare, ovvero:

 

IL BARBABLU’ (STORIA E FILOSOFIA). Con il personaggio della famosa fiaba ha in comune la voce cavernosa, della quale si serve per scandire len-ta-men-te le parole o, a seconda dell’umore, per riversare tutte le ingiurie possibili e immaginabili sul malcapitato che, interrogato, dovesse cadere in errore. Ha dei tempi di reazione paragonabili a quelli di una Lamborghini: gli basta un niente per infuriarsi, ma altrettanto velocemente torna all’originario stato di quiete.
LA SUA ARMA SEGRETA: le cravatte, dalle fantasie e dai colori più disparati.
GRADO DI PERICOLOSITA’: medio-alto.

 

La prossima è:

 

L’ATLETA MANIACA-COMPULSIVA. Il suo motto è: fatti, non parole! Trattandosi di una docente di educazione fisica, capirete bene che la situazione, per i suoi alunni, è alquanto tragica. Il suo divertimento principale, infatti, consiste nello sfiancare le sue sventurate vittime a suon di corsa, addominali, allungamenti, pallavolo, step e chi più ne ha, più ne metta.
LA SUA ARMA SEGRETA: il sacro fuoco (dello sport) che la anima. Contro un’arma così potente, non resta che rassegnarsi e sperare che le ore di educazione fisica terminino il prima possibile. GRADO DI PERICOLOSITA’: diciamo che, con lei, l’incolumità fisica è molto a rischio…

 

Spavaldi e sicuri, affrontiamo ordunque:

 

LA DOMATRICE (INGLESE). Niente a che vedere con un certo tipo di dominatrix: a suo dire, gli studenti sono delle bestie, che lei appunto deve domare –neanche fossimo al circo. Inoltre sembra non capire che la materia che insegna non è sempre di immediata comprensione, anche perché gli studenti sono esseri imperfetti e non hanno la scienza infusa.
LA SUA ARMA SEGRETA: le battute, che dispensa con una certa generosità. La più recente risale alla consegna degli ultimi compiti in classe: “Guardate, ragazzi, che avete sulla coscienza un pacco di biscotti da 465 calorie l’etto!”
GRADO DI PERICOLOSITA’: altalenante.

 

 

 

Eccone un altro:

 

IL FRANCESCANO IN INCOGNITO (RELIGIONE). Il curioso nomignolo deriva dal fatto che la pettinatura di codesto essere ricorda quella dei seguaci di San Francesco d’Assisi. E’meravigliosamente, totalmente innocuo: su di esso non ci dilungheremo oltre.
LA SUA ARMA SEGRETA: le ore di lezione, interessanti e mai banali. Bravissimo!
GRADO DI PERICOLOSITA’: ringraziando Zeus Egioco, è pari a -50.

 

E ancora, abbiamo:

 

IL MANCATO PITAGORICO. Mancato perché, per essere considerato un vero seguace dell’esimio collega, egli si sarebbe dovuto applicare maggiormente nella filosofia e nel greco (ricordiamo, infatti, un suo fallimentare tentativo di tradurre a prima vista una versione di Isocrate). Matematicamente parlando è uno dei più eminenti conoscitori di codesta nobile disciplina.
LA SUA ARMA SEGRETA: la comprensione che mostra nei confronti degli “errori di sbaglio” dei suoi alunni: lui lo sa, la matematica non bada a queste bazzecole. Che dire, Santo subito!
GRADO DI PERICOLOSITA’: irrilevante.

 

Eccoci giunti all’ultimo esemplare, ovvero:

 

LA SCIENZIATA. Last but not least! A lei i suoi studenti devono la fantasiosa definizione dei globuli rossi: “Hanno la forma di un krapfen, ma se li esaminiamo in sezione sembrano un pavesino”.

Ama narrare episodi della sua gioventù; è inoltre la padrona di una deliziosa cagnolina che risponde al nome di Filidora, la cui dolcezza e affabilità hanno conquistato i cuori di molte alunne (e anche qualche alunno).
LA SUA ARMA SEGRETA: ha perennemente caldo ed insiste a lasciare la porta dell’aula aperta, anche se all’esterno il termometro segna -20° e dai termosifoni pendono stalattiti di ghiaccio. Impossibile contraddirla.
GRADO DI PERICOLOSITA’: discreto.

 

L’articolo è terminato; ai docenti tirati in ballo rivolgiamo questa preghiera:

 

Se noi vi abbiamo scontentato,

pensate allora-e tutto è accomodato-

che avete qui soltanto sonnecchiato

mentre queste visioni sono apparse.

Ed il tema, ozioso e vano,

che non più d’un sogno è stato,

signori, vi prego, non venga biasimato.

Se clementi voi sarete,

migliori ci troverete.

E-parola nostra-

Se alle lingue di serpente

per fortuna siam sfuggiti,

noi faremo presto ammende

-o chiamateci bugiardi!

Dunque a tutti buona lettura,

e batteteci le mani,

se ci avete perdonato.

Ed in cambio, il vostro bel gesto

sarà da noi ricordato.

 

Puck, folletto dispettoso (ma rispettoso)

 

 

 

 

 

 

 

 

Eh già, il mio pseudonimo per firmare gli articoli era Puck. ­

 

Che dire? Se vi va di darmi un parere, fosse anche per stroncarmi senza pietà, le recensioni sono sempre le benvenute!

 

 

 

 

   
 
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