RATING:
Verde
speranza.
GENERE:
Comico,
Demenziale, Parodia.
DEDICA:
Ai
miei ex compagni di sventura di classe e ai miei
professori del liceo, perché senza di loro questa roba non
avrebbe mai visto la
luce.
NOTE:
Ebbene
sì, c’ho preso gusto a pubblicare i miei vecchi
lavori! Come per il precedente, all’epoca ero in seconda
liceo (alias quarto
anno) e scrissi questo pezzo pensando di proporlo perché
venisse pubblicato nel
giornalino della scuola. Tuttavia, uno dei caporedattori era un vero
stronzo
pieno di boria e me lo bocciò perché descriveva
un numero ristretto di
professori (i miei, ovviamente) e pertanto riteneva che il resto dei
lettori
non sarebbe riuscito ad immedesimarsi,
ecco. Inutile dire che l’ho mandato a quel paese e da quel
momento in poi l’ho
detestato con passione… Ma questo è un discorso a
parte xD.
Buona
lettura, sperando che vi garbi almeno un po’!
Siate
i benvenuti, oh classicisti, nella prima (e probabilmente
ultima) puntata di questa nuova rubrica.
Il
nostro scopo, come avrete capito dal titolo, è di illustrare
alcune
dei più curiosi e singolari esemplari di quella specie a
rischio d’estinzione
che ha nome di “professori”. A causa del contenuto
fortemente esplosivo, questo
articolo è vietato ai minori di 14 anni e agli ultra 65enni.
N.B.
All’intero corpo docente (escludendo dunque gli studenti, i
collaboratori scolastici e il personale A.T.A.) consigliamo, prima
della
lettura, di consultare attentamente il foglietto illustrativo.
Può provocare:
tachicardia, crisi di panico, singhiozzo, convulsioni, emicrania e un
penetrante, fastidiosissimo fischio nelle orecchie.
Coloro
che, impavidi, hanno ancora intenzione di addentrarsi negli
oscuri meandri di codesto articolo, si ricordino: noi vi abbiamo
avvertiti…
Il
primo esemplare di cui parleremo è:
LA
MITRAGLIATRICE (ITALIANO).
Nonostante il
nome, non ha intenzioni bellicose (palesi). Si tratta di una creatura
giovane,
vivace, sprizzante energia; è inoltre dotata di una spiccata
ironia unita ad un
pizzico di sottile crudeltà. Proverbiale è la
battuta pronunciata durante
un’interrogazione, rivolta al resto della classe che non
prestava attenzione
alle parole dei compagni interrogati e anzi faceva confusione:
“Voi che l’avete
scampata, abbiate almeno un po’ di
pietà!”
GRADO DI PERICOLOSITA’: minacciosa,
ma sostanzialmente innocua.
Continuiamo
con:
GRADO DI PERICOLOSITA’: temibile,
ma
riserva delle (belle) sorprese.
Procediamo
spediti con il terzo esemplare, ovvero:
IL
BARBABLU’ (STORIA E FILOSOFIA).
Con
il personaggio della famosa fiaba ha in comune la voce cavernosa, della
quale
si serve per scandire len-ta-men-te le parole o, a seconda
dell’umore, per
riversare tutte le ingiurie possibili e immaginabili sul malcapitato
che,
interrogato, dovesse cadere in errore. Ha dei tempi di reazione
paragonabili a
quelli di una Lamborghini: gli basta un niente per infuriarsi, ma
altrettanto
velocemente torna all’originario stato di quiete.
GRADO DI PERICOLOSITA’: medio-alto.
La
prossima è:
L’ATLETA
MANIACA-COMPULSIVA. Il
suo motto è:
fatti, non parole! Trattandosi di una docente di educazione fisica,
capirete
bene che la situazione, per i suoi alunni, è alquanto
tragica. Il suo
divertimento principale, infatti, consiste nello sfiancare le sue
sventurate
vittime a suon di corsa, addominali, allungamenti, pallavolo, step e
chi più ne
ha, più ne metta.
Spavaldi
e sicuri, affrontiamo ordunque:
LA
DOMATRICE (INGLESE). Niente
a che vedere con un certo tipo
di dominatrix: a suo dire, gli
studenti sono delle bestie, che lei appunto deve domare
–neanche fossimo al
circo. Inoltre sembra non capire che la materia che insegna non
è sempre di
immediata comprensione, anche perché gli studenti sono
esseri imperfetti e non
hanno la scienza infusa.
GRADO DI PERICOLOSITA’: altalenante.
Eccone
un altro:
IL
FRANCESCANO IN INCOGNITO (RELIGIONE).
Il
curioso nomignolo deriva dal fatto che la pettinatura di codesto essere
ricorda
quella dei seguaci di San Francesco d’Assisi.
E’meravigliosamente, totalmente
innocuo: su di esso non ci dilungheremo oltre.
GRADO DI PERICOLOSITA’: ringraziando
Zeus Egioco, è pari a -50.
E
ancora, abbiamo:
IL
MANCATO PITAGORICO.
Mancato perché, per essere
considerato un vero seguace dell’esimio collega, egli si
sarebbe dovuto
applicare maggiormente nella filosofia e nel greco (ricordiamo,
infatti, un suo
fallimentare tentativo di tradurre a prima vista una versione di
Isocrate).
Matematicamente parlando è uno dei più eminenti
conoscitori di codesta nobile
disciplina.
GRADO DI PERICOLOSITA’: irrilevante.
Eccoci
giunti all’ultimo esemplare, ovvero:
Ama
narrare episodi della sua gioventù; è inoltre la
padrona di una
deliziosa cagnolina che risponde al nome di Filidora, la cui dolcezza e
affabilità
hanno conquistato i cuori di molte alunne (e anche qualche alunno).
GRADO DI PERICOLOSITA’: discreto.
L’articolo
è terminato; ai docenti tirati in ballo rivolgiamo questa
preghiera:
Se
noi vi abbiamo scontentato,
pensate
allora-e tutto è accomodato-
che
avete qui soltanto sonnecchiato
mentre
queste visioni sono apparse.
Ed
il tema, ozioso e vano,
che
non più d’un sogno è stato,
signori,
vi prego, non venga biasimato.
Se
clementi voi sarete,
migliori
ci troverete.
E-parola
nostra-
Se
alle lingue di serpente
per
fortuna siam sfuggiti,
noi
faremo presto ammende
-o
chiamateci bugiardi!
Dunque
a tutti buona lettura,
e
batteteci le mani,
se
ci avete perdonato.
Ed
in cambio, il vostro bel gesto
sarà
da noi ricordato.
Puck,
folletto dispettoso (ma rispettoso)
Eh
già, il mio pseudonimo per firmare gli articoli era Puck.
Che
dire? Se vi va di darmi un parere, fosse anche per stroncarmi
senza pietà, le recensioni sono sempre le benvenute!