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Autore: _Havoc_    03/12/2011    4 recensioni
7 giorni per innamorarsi.
2 diari per sfogarsi.
7 giorni per riprendersi.
2 diari per non arrendersi.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brian May, Freddie Mercury, John Deacon, Nuovo personaggio, Roger Taylor
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Caro Robert,*


questa è la prima volta che ti scrivo. Mi è sembrata un'idea... carina, quella di raccontarti che cosa fa il tuo papà quando non è con te. Quando sarai maggiorenne ti darò tutti i miei diari e saprai dove ero, perché non c'ero a vederti crescere, perché mi sono perso i tuoi compleanni. (Già mi sento responsabile...)
E quindi eccomi qui a scrivere: spero che riuscirò a portare avanti questa mia iniziativa quanto più a lungo possibile e con tutta la costanza che mi caratterizza. (Quale costanza?)
Oggi siamo partiti per il Giappone. Cavolo! Prima volta in Giappone! Dio se mi mancherai.
Freddie e Roger ne hanno combinate altre delle loro. All'aeroporto sono arrivati tutti felici nonostante la levataccia, nessun litigio, nessuna scenetta divertente, niente di niente. Era ovvio che qualche cosa non andasse: sapevo che avrei dovuto fare l'investigatore, grazie al mio sesto senso i sgominerei qualsiasi crimine.
Una volta saliti sull'aereo i tasselli hanno iniziato a mettersi insieme. Lì per lì abbiamo pensato ad uno scherzo: c'era una cappa di fumo talmente densa da poterla tagliare col coltello e un'atmosfera very hippy.
«Amber? Lizzie?» ha chiesto Freddie, scoppiando a ridere.
Al suo richiamo si è sollevata una ragazzina a malapena maggiorenne, coi capelli castani e gli occhi di un verde sbiadito, che ci ha guardati con aria leggermente stordita. Lui le è andato incontro e ce l'ha presentata, facendole fare una giravolta in mezzo al corridoio del jet, già piuttosto ingorgato.
«Lei è Amber, mia cugina, e da qualche parte ci dovrebbe essere anche l'altra...» ha esordito. Roger ha sogghignato. «Smettila, o ci farai sgamare subito» l'ha fulminato, diventando improvvisamente serio.
«Amber, dov'è Liz?» ha domandato quindi il batterista, con la sua voce più suadente.
«Sarà morta, è più di un'ora che non parla» ha risposto la morettina.
Dell'altra, per la verità, infatti, non so ancora niente: né quale sia il suo nome, né che suono rassomigli alla sua voce, tanto meno la sua età. Ha passato il viaggio in botta da spinello guardando nel vuoto fuori dal finestrino, mentre Roger la guardava soddisfatto e ci raccontava senza troppe remore e con abbondanza (non richiesta) di particolari le loro performance precedenti la data della partenza. Ha dei lunghi capelli mossi di un biondo tendente all'arancione, gli occhietti simili a due piccole biglie azzurre e un abbigliamento trasandato.
Ed ecco svelato l'arcano: i due stronzi si son portati dietro un paio di, boh, come te le definisco? Qualcosa di simile ad accompagnatrici, qualcuno che tenga caldo il loro letto, ma anche il loro camerino, qualsiasi cosa vogliano, insomma. Ecco, una groupie.
Appena sono arrivato in albergo ho toccato il letto e ho dormito per tre ore, adesso ti scrivo, ma devo scendere a cena tra un paio di minuti. Spero di trovare qualche cosa di commestibile, ho decisamente bisogno di rimettermi in forze.
Ti penso sempre,

John



~


Caro Diario,


è notte fonda, ormai, e sono stanchissimo... ma non riesco a dormire. Tutto a causa dei rumori che provengono dalla stanza accanto. Vorrei avere la forza per partire dall'inizio, ma ho i polsi indolenziti dal tenere le bacchette del cibo in mano quindi non credo scriverò molto, stasera. In sintesi: il viaggio è stato un disastro, sono stato per un buon paio di ore in botta da canna passiva e poi devo aver dormito... non so...
Freddie e Roger si son portati un paio di amichette un po' spostate di testa per passare il tempo. Il primo si è dato da fare anche durante il volo, mentre il secondo, ovviamente suo malgrado, ha dovuto aspettare perlomeno di arrivare in albergo (io credo), visto che la sua rossina era presente solo fisicamente (e, beh, certo, in effetti avrebbe dovuto bastargli però... non deve essere molto emozionante farsi un cadavere). L'altra ragazza invece sembra molto viva, in confronto.
La ragione della mia insonnia è proprio questa. Roger, di là, sta urlando come un dannato. Ho provato a bussargli, a sbattere la mano contro il muro... ma non c'è niente da fare.
La sua, per così dire, compagna, si è ripresa solo arrivati all'ora di cena e ha trovato la forza di presentarsi, introducendosi con un:
«Salve, ho come l'impressione di non essere stata molto di compagnia durante il viaggio, quindi spero che potrò rimediare durante la settimana.»
L'aria era totalmente innocente, ma c'era un doppio senso in quella frase, così la sua collega, Amber, così si chiama, con i boccoli color nocciola che ricadevano dolcemente sulle spalle, le ha tirato una gomitata e lei l'ha guardata, senza riuscire a capire il perché di quella reazione.
Ah!
Aspetta sento... non sento nulla! C'è solo silenzio...
Oh, santo cielo, grazie.
Buona notte, a domani.
B.





*Robert è il primogenito di J., ma al tempo del tour in Giappone (inizia il 17 aprile, ci pare) non è ancora nato (nasce il 18 luglio), sebbene di certo Veronica fosse già incinta di lui e ovviamente J. lo sapesse.

Questa storia è © Deaks & la Cath.
Desclaimers: i Queen non ci appartengono. Le loro canzoni neanche. Amber e Lizzie sono nostri personaggi. Nel caso ci fossimo dimenticate qualcosa, avvertiteci. Grazie.
   
 
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