Storie originali > Nonsense
Ricorda la storia  |      
Autore: Alice_In_Warblerland    04/12/2011    1 recensioni
Devo ammettere che quando mi ci metto, perdo totalmente il mio cervello nei meandri delle cose inutili.
So che non son la prima che si fa domande del genere.
So che non sono l'ultima.
E so anche che nessuno sa quello che tutti vorrebbero sapere, quindi, è per questo che è inutile.
Ma mi andava di scrivere una cosa del genere, e ormai il danno è fatto.
Sentitevi liberi di dirmi che cosa pensate voi in proposito.
Magari la vostra opinione è diversa da queste due possibilità che ho 'dipinto'.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Premetto che questa riflessione è seguita alla lettura di un libro che consiglio a tutti, perchè penso sia meraviglioso: 'Ti vengo a cercare' di Guillaume Musso.
Nel libro è presente il tema contrastante del karma e del destino, che ha come portavoci rispettivamente un medico ed un tassista.
Ma andiamo avanti. Il titolo che ho dato a questa OS, è dato dal fatto che analizzando entrambe le opzioni, ho espresso giudizi totalmente differenti tra una e l'altra, e la cosa mi ha un po' scombussolata. Come ho potuto pensare sia una cosa, sia l'altra?
Diciamo che ho preso in considerazione la possibilità di avere una personalità doppia. O una mentalità troppo aperta e tendente all'indecisione.
Bien, ora vi lascio, magari vi ho pure fatto passare la voglia di leggere, e me ne rammarico.
Per chi è rimasto, buona lettura.







 






Se ci sono delle cose che mi affascinano, quelle sono il karma e il destino.

Sono due entità superiori, i maggiori dettatori di leggi, ma ci sono anche le variabili “Dio” e il “caso”. Sono le domande degli umani, la scelta innegabile, che di solito si trasmette attraverso la religione fin da quando si è piccoli, nell'egoistico modo di diffondere nella mente un'idea non concepita da essa.

Qui la domanda è:

-Il destino è già segnato, o ce lo costruiamo noi? C'è un'entità superiore che decide, o tutto accade per le casualità, la fortuna o le probabilità? Come diceva Shakespeare “Il destino è scritto nelle stelle”, ma se invece non fosse così, se avessimo noi la penna?

Credo che nel corso di una vita le persone si accorgano di quale sia la risposta, ma non ne sappiano dare un significato a parole. Come se avessero saputo da tempo quale fosse, ma non avessero dato segno d'averlo capito, dicendo semplicemente, rassegnati “è la vita”.

 

Secondo me, è solo una questione di approccio, una visione del mondo. Ci sono le persone come me, che vedono il lato buio delle cose, il bicchiere mezzo vuoto, che sanno fin da subito che la vita sarà piena di ostacoli, difficile. Ci sono invece gli spensierati che tirano avanti con allegria, e poi si trovano in un monolocale, a mendicare un lavoro, la verità di una vita crudele sputata in faccia con un'inutile disonestà, mentre si vengono a chiedere dove sia finito il loro Dio.

E poi penso che se le persone fossero piene di soldi sarebbero più felici, senza preoccupazioni, ma sarebbe solo in una veduta superficiale. Certo, i soldi servono, ma averne tanti ti renderà migliore degli altri? Cosa farai quando li avrai, ti renderai ridicolo davanti al successo, cercherai fama e gloria, farai sesso e fumerai erba dalla mattina alla sera, e andrai in night club dalla sera alla mattina? Ti sembrerà più bello il mondo nella tua bolla di sapone elevata sopra di noi, che anche se non te ne rendi conto ti avvicina alla morte a poco a poco, sempre di più? E ogni volta che ti sveglierai ti sentirai più inutile, più devastato e senza un vero scopo, perchè ormai hai tutto quello che desideravi, hai il tuo “sesso, droga e rock and roll” personale, ma non ha senso. E alla fine trovi anche tu la risposta, che la vita non è facile, e non è solo essere potenti, ricchi e il poter avere il proprio angolo fatto di foglie di marijuana e strice di cocaina, in cui per sfuggire alla vita, ti nascondi.

Qui la vita la devi affrontare di petto, senza lasciarti intimidire dalle imprese più ardue, trovare un senso a ciò che hai, e chiederti se hai seriamente bisogno di ucciderti in questo modo. Secondo delle statistiche accertate, ogni trenta secondi si suicida una persona. E' facile contare fino a trenta e scoprirlo, vero? Nessuno dice che tra quelle persone ci devi essere anche tu. Prendi in mano la tua vita, e trova un significato, anche se non sarà vero.

 

Ormai tutti hanno un'opinione da aggiungere, ma nessuno sa con certezza quale sia il loro più profondo significato, quello che va oltre la comprensione dell'uomo, quello che non afferreremo mai. Si dice che in punto di morte la vita ci scorra davanti, e noi in quell'attimo in cui si è nell'azione di morire comprendiamo le verità più nascoste, più sincere. La Verità, con tanto di articolo e lettera maiuscola. Una cosa su cui non vale la pena scervellarsi tanto, perchè se anche la si “indovina”, non si potrà mai esserne sicuri se non, secondo questa credenza, in punto di morte. Ma quando dallo stato di vivo passerai a quello di morto, come potrai tu, semplice umano arrogante che ha indovinato la Verità, dire al mondo un sonoro “te l'avevo detto”? Nel momento in cui veramente muori, stai morendo e basta. Di solito quando si muore, non si può parlare, scrivere, gesticolare. Le tue cellule, il cervello, i muscoli, sono impegnati a morire.

E poi, cos'è questa verità che tutti vogliono scoprire? Si sa che la cosa che distingue gli esseri umani dagli altri animali è il porsi delle domande, ma non a tutte le domande si riesce a dare una risposta. Alla mente di una pessimista come me, questo cercare risposte che ci verranno svelate alla fine della nostra vita è uno spreco di energia, tempo e vita. Vivi in pieno, così scoprirai la tua tanto agognata Verità. E se sei così impaziente, ucciditi. Okay, era rude, ma è chiaro il concetto ora. Insomma, tutto è basato su questo voler comprendere cose che se non conosciamo, dobbiamo accettare, perchè vuol dire che per noi è un peso troppo grande. La mente umana è un granello di polvere in questo infinito ammasso di tempo e spazio, indefinito anch'esso, chiamato universo, per poter anche solo credere di poter capire.

 

Dopo aver letto e riletto centinaia di volte quello che ho scritto, ancora una volta mi rendo conto che la scelta migliore in cui credere sia un misto. Ma sappiamo tutti che non accadrà mai. Alla gente piace battersi per i propri ideali, che siano giusti o sbagliati. In fondo, chi non pensa di avere ragione?



 





Rinnovo l'invito a farmi sapere che ne pensate, se condividete le mie idee, farmi sapere le vostre o dirmi semplicemente ch'io sono una pazza furiosa da rinchiudere al più presto.
Alla prossima. 


Vostra

Alice in Warblerland


 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: Alice_In_Warblerland