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Autore: Celyan    04/12/2011    8 recensioni
Per uno Slytherin era facile urlare al tradimento ogni qual volta il silenzioso ed implicito patto di omertà che li proteggeva veniva infranto. In compenso, loro avevano decisamente più margine di sincerità ogni qual volta si doveva denunciare un Gryffindor o, semplicemente, qualsiasi altro essere umano non gradito.
Fiction collegata a The Greatest Fall.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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JEALOUSY





Raramente Draco Malfoy ammetteva i propri errori.
Solo sporadicamente i suoi vaghi silenzi potevano essere interpretati come un'ammissione di colpa, ed esclusivamente da un numero strettamente limitato di persone.
Il tutto poteva essere tradotto come uno strano caso di selezione naturale, in cui solo i più forti erano in grado di sopravvivere ad una costante vicinanza col soggetto incriminato.
Quel giorno in particolare, la soglia di coraggiosi era drasticamente diminuita a causa di un incidente che definire diplomatico sarebbe stato riduttivo.
-A volte mi chiedo cosa ti spinga a commettere certe idiozie.-
Una porta sbattuta con ben poca eleganza ed un tono di voce colmo di biasimo e frustrazione segnarono l'entrata di Hermione Granger all'interno della minuscola stanza occupata dallo Slytherin in Grimmuld Place.
-Chi ha fatto la spia?-
Per uno Slytherin era facile urlare al tradimento ogni qual volta il silenzioso ed implicito patto di omertà che li proteggeva veniva infranto. In compenso, loro avevano decisamente più margine di sincerità ogni qual volta si doveva denunciare un Gryffindor o, semplicemente, qualsiasi altro essere umano non gradito.
-Il labbro spaccato di Ron. Ecco chi me lo ha detto.-
Giusto. Quello era stato un colpo formidabile, pensò con soddisfazione.
-E l'occhio nero di Harry.-
-Quella è opera di Blaise.- si discolpò velocemente lui, alzando le mani in segno di totale impotenza. -Ti avevo promesso che non avrei sfiorato Potter nemmeno con un dito.-
Il suo movimento provocò un susseguirsi di ombre sottili attorno a loro, superficialmente illuminati dalla luce del fuoco che ardeva nel camino.
-La tua promessa diventa del tutto irrilevante alla luce dei fatti.-
E i fatti consistevano in una stupida rissa da bar di pessima categoria.
-E comunque, cosa mai potranno averti detto?-
Gryffindor, stupidamente sinceri anche nell'ammettere di provocare l'avversario.
-Non me lo ricordo.- rispose Malfoy con un movimento del capo, stendendo le gambe davanti a sé e spingendo le spalle contro la morbida imbottitura della poltrona.
Lei si manteneva dietro di lui, ritta e immobile con le mani ben piantate sui fianchi, solo per impedirsi di cercarlo con lievi tocchi gentili.
A volte la debolezza e la voglia di cedere prendevano il sopravvento, lasciando cadere qualsiasi altra argomentazione razionale.
-Vieni qui.-
-No.-
-Perché?-
E improvvisamente nessuna risposta sembrava giusta. O semplicemente... sensata.
Così si limitò ad ingoiare languide ed inutili parole, non da loro, per limitarsi ai fatti.
Sedersi al suo fianco, sul bracciolo della poltrona, e attirare quella stupida testa bionda contro il proprio petto era stato estremamente facile, come se le si fosse sciolto un nodo in gola e tutto fosse tornato alla normalità.
Dita sottili tra i capelli e un respiro regolare lo cullavano in un personalissimo stato di ubriachezza, portandolo a stringerla tra le braccia come un bambino e spingere il volto contro il suo petto.
-Malfoy stai approfittando della situazione.-
-Lo so. Ho una certa esperienza in merito.-
“Quando si renderà conto dell'errore commesso ti lascerà, Malfoy.”
No, non sarebbe stato abbastanza virile ammettere di essersi battuto per quello.





NdA:
Sono apparentemente sparita ragazze, scusate davvero, ma è uno di quei momenti in cui il lavoro ha preso il sopravvento. Ma tranquilli, non sono emigrata in Cambogia.
Dunque, prima nota importante, questa mini-fiction è stata realizzata su invito di un blog nato da poco ma gestito da ragazze d'esperienza:  In principio fu il caos. Poi venne il Blue  In una parola, Dramione. Potete andare a curiosare, leggere o partecipare, trovare fiction o interviste ad autrici che fino ad ora avete letto solo silenziosamente o che da principio vi erano sfuggite. Insomma, non se ne sa mai abbastanza, no?
Seconda nota importante, Jealousy è una piccola estensione di The Greatest Fall, che in ogni caso può essere letta senza conoscere la precedente, la brevità lo consente. Per chi invece ha già letto Tgf... be', spero sia gradito.
Non vi faccio gli auguri di Natale perché spero di poterveli fare più in là con un'altra pubblicazione.
C.

   
 
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