Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
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Autore: R Artemis    04/12/2011    0 recensioni
"L.A. non é solo la città degli angeli, ma anche dei sogni."
Jared Leto
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'ultima cosa che ricordo fu Kurt in Polly poi più nulla..
 
"ehi..ehi ragazzina svegliati!Oddio sta male?"
"non credo..a respirare respira!"
'cazzo, no!non di nuovo.."pensai prima di riaprire gli occhi. E invece sì, era successo di nuovo.
Mi alzai di scatto con un solo pensiero:questa volta mi licenziano.
Non mi accorsi neanche delle persone accanto a me, presi il mio iPod, il libro e vidi una mano che mi porgeva la borsa.
Guardai finalmente il mio salvatore, o meglio, i miei salvatori: una ragazza dai magnetici occhi nocciola e capelli scuri e di fianco un ragazzo dai lunghi capelli neri.
"Oh Santo Tomo, adesso ho anche le visioni"pensai a voce alta.
Presi velocemente la mia roba e comincia a correre, nella speranza di raggiungere quel misero negozio in cui lavoravo il più in fretta possibile.
 
"Frances sei in ritardo!"
"Sì lo so. Scusami El..non succederà più" dissi.
"sisi lo dici sempre, ma non devi dirlo a me,sai che non farei mai la spia! Ti ho coperta io dal bifolco" 
Ecco, io adoro questa ragazza! Lei è El, lavoravamo insieme in questo stupido negozio di dischi. Da quando mi ero trasferita qui a Los Angeles lei era la mia unica amica, il mio angelo custode.
"Sai, prima è successo di nuovo" dissi, che subito lei cambiò espressione. 
"Oddio sei svenuta di nuovo?Dov'eri?Cos'è successo?"
"Ecco, mi aspettavo l'interrogatorio!Calmati El! Ero vicino alla spiaggia, è successo all'improvviso. Quando mi sono svegliata, penso che stessi ancora sognando..pensa! Ho immaginato Tomo e Vicki che mi aiutavano a risvegliarmi!" dissi ridendo.
El aveva ancora l'espressione da sorella maggiore preoccupata, ma sorrise anche lei. "Sempre la solita pazza! Anche quando stai male hai in mente quelli là!"
'Quelli là' erano i miei idoli, o meglio, i nostri idoli. Io e El ci eravamo avvicinate proprio grazie alla passione per la musica, in particolare per i '30 Seconds to Mars', una band formata da tre pazzi che, a loro insaputa, sono stati la mia àncora di salvezza quando nessun altro c'era.
Chiacchierando, finì il turno di El così rimasi da sola. Entrò qualche altro cliente e piano piano passò i tempo. Finì anche il mio turno, chiusi il negozio. Come al solito il capo non si era fatto vivo. Era uno di quegli uomini ricchi ed enormi che pensano solo ai soldi e alle donne. Lo odiavo, ma almeno mi pagava quel che bastava per la casa e altro.
Tornai a casa che erano le 10 passate. 
Vivevo in un piccolo appartamento in un quartiere neanche tanto male a LA, la città dei miei sogni. Mi ero trasferita lì qualche mese fa. Prima vivevo in un piccolo paesino in Italia, con mio padre. Finito il liceo, presi le mie cose, i miei sogni, e scappai da quel paese, da mio padre e da tutto quello che mi aveva fatto passare. Cercai di voltare pagina, dimenticare i brutti ricordi. Volevo studiare all'univeristà e poi fare la fotografa, immortalare momenti felici in modo che restino per sempre. Purtroppo mi accorsi che non era così semplice vivere qui, da sola, così per il momento lavoravo per guadagnare qualcosa.
Frugai tra la mia borsa in cerca di Puff, così avevo chiamato la mia macchia fotografica, una Nikon presa con i primi risparmi. 
"Merda!Dove sei finita adesso? Ma certo..la spiaggia!!Deve essermi caduta lì! A quest'ora me l'avranno già fregata!"
Mangia qualcosa e andai a dormire con pensiero di Puff e di quelle strane visioni di quel pomeriggio..potevano essere davvero Tomo e Vicki? Certo che no...
  
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