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Autore: Lhea    04/12/2011    7 recensioni
[Seguito de “Il gioco dello Scorpione”]
Sono passati due anni da quando lo Scorpione è finito dietro le sbarre, due anni da quando Irina è tornata a essere una ragazza normale e due anni da quando tutto nella sua vita ha iniziato a prendere la giusta piega… Ma si sa che il passato è sempre difficile da dimenticare, e lei lo sa meglio di tutti.
Il passato si può nascondere, si può rinnegare, si può anche cercare di dimenticarlo, ma non si può cancellare. Perché rimane lì, a ricordarti ciò che sei stata e ciò che sei diventata; rimane lì a farti capire cosa hai perso e cosa hai guadagnato… Il passato torna. E quando torna, un motivo c’è sempre.
E se all’improvviso Fenice tornasse? E se all’improvviso se le venisse offerta la possibilità di correre ancora per una giusta causa, di passare dalla parte “giusta” e coniugare due cose che non aveva mai pensato di poter riunire? E se all’improvviso si rendesse conto che alla fine il suo passato non lo hai mai dimenticato, che ha sempre vissuto all’ombra di ciò che era stata?
Questa volta Irina deve fare una scelta che può cambiare definitivamente il suo mondo, il suo modo di vedere e di vivere… Una scelta che la dividerà da tutto e da tutti, e che sarà la sua unica possibilità per lasciarsi veramente il suo passato alle spalle. Per poi scoprire che in due anni molte cose cambiano, comprese le persone che hanno fatto parte della sua vita.
Questa volta, il passato torna per sconvolgere tutti, per dimostrare che si cade e ci si rialza; per dimostrare che si perde e si vince; per dimostrare che il bene e il male sono solo due visioni relative… Per dimostrare che alle volte le parti si invertono, e ti mostrano quello che veramente c’è da vedere.
[Nota dell’autrice: lasciatemelo dire: questo non sarà il solito seguito. Se torno, torno per stupirvi… E’ una promessa]
POSTATO ULTIMO CAP + EPILOGO
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il Gioco dello Scorpione'
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RINGRAZIAMENTI

RINGRAZIAMENTI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Salve a tutti, miei cari lettori.

 

A dir la verità, nel scrivere questi ringraziamenti non so da dove cominciare. E’ difficile chiudere qualcosa che è durato così tanto… E per me credo sia diverso da tutti voi: non si tratta di voltare l’ultima pagina e chiudere il libro, si tratta di chiudere un pezzo di esistenza, della mia esistenza.

 

Dunque, era il 26 febbraio 2010, qualcuno di voi ricorda dov’era, o cosa stava facendo?

 

, io ero davanti al pc e contro ogni mio buon senso iniziavo la nuova avventura che si chiamava “Russian Roulette”. Dico così perché in quel periodo mi ero ripromessa di smettere di scrivere, di smettere di vivere anche attraverso i miei personaggi, ma non ci ero riuscita. Le lettere, le parole, sono la mia droga. Non posso farne a meno.

 

E’ passato più di un anno e mezzo, un anno e mezzo che mi ha visto cambiare ancora e che si è riflettuto nei miei personaggi.

 

Adesso che è finita, posso fare un bilancio.

 

Ho amato e odiato questa storia. L’ho amata perché mi ha permesso di far tornare in vita i miei personaggi, che poi sono una parte di me. L’ho odiata perché è stata dura, lunga e difficile, e mi ha messo davanti i miei stessi errori.

 

Però alla fine rimarrà nel mio cuore, come spero rimanga a voi. Nonostante sia ben consapevole dello scarso livello narrativo della storia, soprattutto negli ultimi capitoli, l’evoluzione dei personaggi mi è sembrata coerente con ciò che avevo immaginato. Perciò, il mio commento finale partirà da loro.

 

E per prima c’è lei, Irina. Irina, partita bambina e tornata donna. Irina, che è e sarà sempre l’indiscussa protagonista di queste storie. Io la amo, ma è il mio personaggio, la mia creatura, perciò sono di parte. Ma qui, in Russian Roulette, ha veramente capito chi è.

Non poteva finire tutto con l’arresto di William, alla fine del Gioco dello Scorpione, era chiaro. Non poteva finire così, perché l’equilibrio non era stato trovato. Lei era salva, ma non era davvero libera. E non era nemmeno veramente sé stessa.

Ha rischiato, ha fatto la scelta di partecipare alla missione, ma le è servito per capire che lei vuole essere Fenice, oltre che per capire tante altre cose.

Forse è banale, ma su di lei non posso dire altro, non riesco a dire altro. L’abbiamo vista crescere, cadere e rialzarsi, lottare, amare e odiare. Ciò che le auguro solo è di essere felice, come meglio crede.

 

E ora, Dimitri, il russo che è riuscito a stregare il cuore di tutti, forse contro ogni previsione? Lo so, è stato un bel personaggio. Io stessa mi sono ritrovata ad apprezzarlo di più di Xander, in certi punti, e ho capito che la carta vincente di tutta questa storia è proprio lui.

Abbiamo scoperto il suo passato, e abbiamo anche sbirciato nei suoi pensieri. Poco, troppo poco probabilmente, ma è giusto così. Il suo fascino è il suo mistero, perciò non possiamo sperare che ci lasci guardare nel suo cuore troppo a lungo.

Non è un buono, non è un cattivo, è umano e basta. Questa missione è stata un’avventura anche per lui, ma lo è stata in modo diverso che per Irina: lei ha scoperto la vita dell’agente dell’F.B.I., Dimitri ha riscoperto di avere un cuore e dei sentimenti. Non è stato fortunato, Fenice non poteva amarlo. Ma per lui la speranza c’è sempre: tornerà a Los Angeles, vedrà di nuovo Irina, ma magari nel frattempo avrà trovato una ragazza adatta a lui. Difficile, ma non impossibile. Io glielo auguro.

 

William.

, lo Scorpione ha fatto la fine dello Scorpione. E’ morto in corsa, ha scelto con coraggio, non si è lasciato sconfiggere. Ma perché scegliere questa strada, quando poteva vivere e sperare di avere Irina per lui?

Perché non avrebbe sopportato di sapere che Irina non lo amava, non avrebbe sopportato di essere stato solo oggetto della sua pietà. O sarebbe vissuto al massimo, o non sarebbe vissuto.

Quello che voglio sottolineare di lui è che ha dimostrato a tutti noi che il bene e il male sono relativi: ciò che crediamo malvagio nasconde al suo interno sempre qualcosa di buono, e viceversa. Sono gli eventi che rendono le persone cattive.

Rimarrà comunque una leggenda, per sempre.

 

Xander.

Davvero, l’ho maltrattato in questa storia. Molto e immeritatamente. Avrei voluto raccontare di più di lui, ma non ci sono riuscita. Se lo avessi fatto questa storia avrebbe raggiunto una lunghezza eccessiva. Ha anche lui i suoi difetti, alla fine, ma si può dire che ha imparato la lezione, no? Non è più il ragazzo sicuro di sé, che credeva di avere sempre il pieno controllo della sua vita. Ha ricevuto una bella batosta da parte di Irina, e poi è scivolato in basso con Nina. Ma gli errori servono per imparare, e lui è stato bravo a cogliere questa occasione per maturare: alla fine è tornato uomo, e ciò che ha chiesto a Irina alla fine ne è una conferma.

 

Quindi, in sintesi, che voto merita questa storia?

 

A mio avviso, sei. Sei perché il livello di scrittura è stato piuttosto basso, sicuramente non come avrei desiderato io. Sei perché gli aggiornamenti non sono stati costanti, e a volte gli intervalli troppo lunghi da un capitolo e l’altro. Sei perché l’unica cosa che mi sembra venuta bene è l’evoluzione dei personaggi. Sono piuttosto severa con me stessa, ma ritengo di meritare davvero questa sufficienza stiracchiata.

 

Quanto a voi, miei cari lettori, vi ringrazio.

Vi ringrazio per avermi seguito per tutte questa pagine, per aver sopportato i miei ritardi e la scarsa qualità, ma soprattutto per aver apprezzato la storia nonostante tutto.

Grazie.

Scrivo per me, ma anche per voi. Altrimenti non avrei mai pubblicato, no?

Spero di avervi emozionato, o almeno di avervi fatto passare qualche bel momento. E spero che non vi siate pentiti di aver usato il vostro tempo per leggere la mia storia.

Quindi ancora grazie, grazie mille.

 

E ora, rispondiamo a chi spera o si aspetta un altro seguito, o comunque qualcosa che non chiuda definitivamente il sipario sul mondo di Irina.

Non nego di averci pensato, e anche più di una volta. Non nego che nella mia mente malata e ormai definitivamente fuori uso sia nata una piccola, piccolissima idea per un possibile seguito. Non nego che io sia stata tentata di mettere nero su bianco un’altra avventura di Fenice, ma… Ma sarei una pazza a farlo. Sarei pazza soprattutto per me stessa: un’altra storia come questa mi porterebbe via troppo tempo e troppe energie. Me l’ero già promessa quando avevo terminato il Gioco dello Scorpione: smettila di vivere la vita dei tuoi personaggi; comincia a vivere la tua, di vita.

Chiaramente non l’ho fatto, ho resistito qualche mese, poi ci sono ricaduta. Ma forse è giusto così, no?

Per il momento quindi questo è un addio, da parte mia e anche da parte di Irina. Ciò che voglio dire però, è che anche se io smetterò di scrivere di lei, lei continuerà a vivere le sue avventure. Immaginatela sempre al volante della sua Punto, quindi.

La mia però non è una promessa: non prometto di smettere, non prometto di abbandonare le idee che mi frullano per la testa (che sono sempre davvero troppe per non poter essere riversate su carta…), non prometto di chiudere, ma non prometto nemmeno di tornare. Dico solo che per un bel po’ credo che non mi vedrete: per quanto di preciso non lo so, potrebbero essere mesi o anni, ma di sicuro mi prendo una pausa. Tutto dipende se deciderò se iniziare il mio colossale progetto di scrittura che riguarda una roba alla Signore degli Anelli (l’unica vera mia storia che forse potrebbe diventare un libro), oppure se dedicarmi a un’idea stupida che ho in mente ultimamente. Chissà, si vedrà. Mi conoscete abbastanza per sapere che nemmeno io posso prevedere ciò che farò.

 

E adesso, risponderò alle vostre recensioni come promesso, visto che sono stata piuttosto maleducata ultimamente.

 

Smemo92: mia cara, come posso ringraziarti? Mi segui ormai da tanto tempo, e la tua fedeltà mi lusinga davvero… Non avevo la pretesa che tutto ciò che ho scritto potesse piacerti. E non ti preoccupare se mi dici che ho esagerato con i puntiti di sospensione: in effetti è vero, anche perché la mia qualità di scrittura è calata negli ultimi cap. Lo dico sempre che accetto ogni tipo di commento, perché serve a migliorare. E’ proprio il bello di far leggere ciò che si scrive agli altri.

Sono felice che tu abbia amato i miei personaggi, e che soprattutto abbia colto il lato umano di William. L’obiettivo di questa storia era quello di mostrare che alla fine bene e male non esistono, che la vita non può essere vista solo in bianco e nero. E’ difficile accettare che sia morto, in fondo per noi fin dall’inizio è stato il cattivo più cattivo, praticamente invincibile… Ma come ogni cattivo che si rispetti, avevamo trovato il suo punto debole: Irina. E da lì in poi, dal momento della sua prima sconfitta, abbiamo capito che forse non era quello che davvero sembrava. Purtroppo era troppo tardi per salvarlo da sé stesso, ma ora sappiamo che meritava il rispetto che Irina alla fine gli da.

Anche tu mi mancherai, nonostante come dici tu non ci conosciamo. Non conosciamo di persona, aggiungo io. Ma immagino che un po’ di me traspaia da ciò che scrivo, e un po’ di te esca dalle tue recensioni: non siamo due sconosciute. Ciò che sicuramente di accomuna è il piacere della lettura e della scrittura. E ti ringrazio per avermi definito una persona straordinaria: so di non esserlo, non sono nemmeno una scrittrice se per questo, ma ne sono comunque lusingata. Tutti voi che leggete queste storie, che date fiducia e persone che non hanno un nome famoso ma che amano altrettanto la scrittura, siete straordinari.

Ti ringrazio infinitamente per avermi seguito, e spero di ritrovarti ancora, in futuro, se mai scriverò ancora.

Un grande bacio.

Martina

 

 

 

Dicembre89: non sei l’unica ad avere il magone, sai? Scrivere questi ringraziamenti è faticoso come scrivere un intero capitolo… E’ difficile condensare ciò che mi passa per la testa in poche righe. Ma sì, anche io ti dico grazie, grazie per avermi seguito, per aver amato i miei personaggi, per aver apprezzato i miei sforzi nel creare una storia che ho sempre definito folle. Grazie per avere aver spesso premuto quel pulsante su cui c’è scritto “lascia una recensione”, grazie per avermi detto ciò che pensi. Grazie, grazie infinite. Non so se tornerò un giorno, ma spero che porterai esattamente come me tutti questi personaggi nel cuore: non smetteranno di vivere, così.

E grazie per essere rimasta, da quel lontano marzo in cui hai deciso di scrivermi.

Un grande bacio.

Martina

 

Annalisa70: grazie per avermi definito una scrittrice con la S maiuscola: è il più grande complimento che tu possa farmi. Sono felice che tu abbia apprezzato la storia, al di la di tutto. E grazie per avermi seguito fino alla fine. Se tornerò, un giorno, spero che sarai tra i miei lettori!

Un grande bacio

Lhea

 

 

 

 

 

 

 

Bene, ho terminato. Un grandissimo abbraccio a tutti coloro che hanno inserito la storia tra i preferiti, e che hanno inserito me tra i loro autori di rilievo. Grazie mille.

Grazie ha tutti coloro che in passato hanno recensito, che non o hanno fatto ma che hanno pensato di farlo e coloro che anche se non me lo hanno detto hanno amato la storia.

Grazie e tutti coloro che hanno letto.

 

Se qualcuno, anche a storia terminata, volesse lasciare una recensione, naturalmente è sempre benvenuta.

 

 

 

Un grande abbraccio dal profondo del mio cuore.

 

Spero di poter tornare.

 

Lhea

 

 

  
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