Fumetti/Cartoni americani > Adventure Time
Ricorda la storia  |       
Autore: Sparrowhawk    04/12/2011    5 recensioni
[Adventure Time: Marceline x Marshall Lee]
Se non avessero saputo che era impossibile, per un attimo avrebbero giurato di essere veramente lì, stretti l’uno all’altra, a scambiarsi un bacio che si era decisamente lasciato alle spalle la dolcezza, tramutandosi in qualcosa di più sentito, di più appassionato.
A Marceline parve di sentire la camicia di Marshall sotto alle mani mentre, presa dal tutto, le aveva spostate dalla loro postazione.
A Marshall invece, neanche a farlo apposta, capitò la stessa cosa con i capelli di lei: erano proprio come se li era sognati, setosi, perfetti, ne sentiva addirittura il profumo!
Cosa significava?

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Perché sono una persona crudele 8D
Genere: Romantico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: La persona nello Specchio.
Fandom: Adventure Time
Personaggi: Marceline; Marshall Lee
Rating: Verde
Genere: Romantico; Song-fic; Triste
Altro: Het; One shot; Gender bend; Fluff
Note: L'ho divisa in due. Per facilitare la cosa, altrimenti diventava troppo difficile da seguire XD Sono tornata alla carica con un'altra coppia impossibile! Yay!
La canzone usata è Turning Page, soundtrack di Breaking Dawn. Era troppo bella per non usarla.



La persona nello specchio


Se io ti parlassi, ora, tu mi sentiresti?
Me lo chiedo spesso quando, timida come mai lo sono stata in vita mia, mi ritrovo ad arrivare di fronte a questo specchio.
Lo so, i vampiri non dovrebbero riuscire a riflettersi, ma siccome tu, infondo, non sei me, credo che per noi questa regola non valga.
Perché tu, nonostante sia davvero simile a come sono fatta io, possiedi qualcosa di diverso: il tuo sguardo mi pare più spento, più stanco di quanto non lo sia il mio, quasi come se avessi vissuto pene che io neanche potrei immaginare.
Eppure la mia vita non è certo stata tutta rose e fiori.
Ti guardo.
Ti guardo e mi domando davvero se, un giorno, potrò mai parlarti.
Ogni volta che ci provo tu non mi senti, non rispondi, ti limiti a sorridermi con quell’espressione triste, allungando una mano sulla superficie dello specchio che ci divide, supplicandomi con gli occhi di fare lo stesso.
E io lo faccio.
Appoggio la mia mano sul tuo palmo, ignorando di non poterlo toccare per davvero.
Se chiudo i miei, di occhi, mi pare quasi di sentire il calore di quel palmo.
Un’altra gastroneria, me ne rendo conto. I vampiri non sono caldi. Sono freddi, come il ghiaccio. Come un morto.
 


 
Non mi piace quando chiudi gli occhi.
So perché lo fai, ed un poco mi sento felice che tu stia cercando di immaginare come sarebbe se ci potessi toccare veramente, ma lo stesso.
Non mi piace.
Detesto non poterti guardare dritto negli occhi.
Detesto quando mi porti via l’unica cosa che mi è permesso di fare.
Sai, io mi potrei perdere nei tuoi occhi. Mi pare sempre di affondare, quando si scontrano con i miei. Mi sembra di affogare in un mare nero, oscuro, ma che mi fa sentire inspiegabilmente a casa. In pace perfino.
Dici che è sciocco?
Forse sì, però non mi interessa. Fintanto che va bene a me, gli altri possono anche starsene zitti.
Infondo sei tu quella che ancora si ostina a parlare, pur sapendo che non potrò mai sentirti. A volte perfino io mi sforzo di comprendere ciò che dici, nella speranza di percepire anche una sola singola sillaba, ma ogni volta mi ritrovo con un palmo di naso. Anche il leggere quelle tue belle, bellissime labbra non ha alcun senso.
Parli troppo veloce.
…dannazione, ma che impiastro sei?
Se ti vuoi far capire almeno cerca di rallentare, no?!

Ah, lascia perdere. Non potrei mai tenerti il muso, neanche volendolo con tutto me stesso.
Non posso proprio farlo.

 


 
Quando scuoti il capo, so per certo che hai pensato qualcosa di brutto su di me.
Lo capisco dal tuo sguardo, che prima si rabbuia e poi diventa mesto, come se improvvisamente ti fossi reso conto delle parole crudeli che mi hai rivolto. E io, anche se non so con esattezza ciò che hai congetturato, ti dono comunque una sorta di smorfia risentita.
Non mi va che pensi male di me.
Gonfio le guance anche ora, dunque, comportandomi come mio solito e dandoti pure le spalle, per farti comprendere il tuo grossolano errore.
Ancora non lo sai che sono estremamente permalosa?
Possibile che tu non te ne sia ancora accorto?
Sei davvero uno sciocco, alle volte. Se mai avessimo la possibilità di rivolgerci la parola, sono assolutamente certa che finiremmo col litigare almeno sette giorni su sette, ventiquattr’ore su ventiquattro. Siamo così uguali, noi due, così simili che sarebbe impossibile che ciò non accadesse.
Come minimo finiremmo col dirci “ti odio” con la stessa facilità con cui ci prenderemmo in giro…
Però, anche così, muoio dalla voglia di sentire la tua voce.
Tutto questo non mi basta più, non voglio solo vederti, immaginando come sarebbe seappartenessimo entrambi alla stessa dimensione. Non voglio andare a dormire con l’amaro in bocca, sentendomi peggio di uno straccio. Ogni volta, immersa fra le coperte, mi pare di non aver fatto abbastanza, di essermi lasciata sfuggire la più grande occasione della mia vita.
Hai idea della sensazione sgradevole che provo?
Forse sì, forse no, sta di fatto che né tu né io possiamo fare niente per cambiare lo stato delle cose.
Sono la Regina dei Vampiri, sono la più potente, la più spietata, la più furba di tutta Ooh…ma sono comunque impotente.


 


Ecco, me lo dicevo io che era troppo bello il non averti fatta arrabbiare neanche una volta, oggi.
Sospiro. Non posso fare altro, alla fin fine.
Se fossi lì cercherei di rimediare, magari abbracciandoti, costringendoti a guardarmi in faccia mentre improvviso quella che, vista la mia lunga carriera di silenzi, sarebbe di certo una scusa impacciata ed incomprensibile.
Lo farei, se potessi, e anche piuttosto volentieri.
Non nascondo il desiderio che ho di stringerti a me, almeno per una volta.
Voglio affondare il viso nei tuoi capelli.
Voglio sentire il tuo profumo, e bearmi di esso.
Ci sono un milione di cose che vorrei fare, con te. Anche le più stupide mi andrebbero bene, e se per caso un giorno mi daranno la possibilità di starti accanto sul serio, sono sicuro che una giornata non mi basterebbe neanche per proportele tutte. Con altri non mi azzarderei mai a spingermi a tanto, ma con te…oh, con te farei di tutto.
Solo per vederti felice.
Solo per essere felice.
Smettila di comportarti come una bambina e voltati.
Torna a guardarmi, sai quanto mi distrugge il doverti salutare quando non abbiamo ancora fatto la pace.
«Puoi anche non girarti, sai?»
  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Adventure Time / Vai alla pagina dell'autore: Sparrowhawk