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Autore: Cherry Uchiha Li    05/12/2011    1 recensioni
Mi inginocchiai sul prato che a tatto doveva essere bagnato, ma io, non sentivo niente. Non sentivo che mi oltrepassava come se non esistessi. Beh, infondo…io non ESISTO.
Ripubblico la mia fan fiction "You raise me up" spiegando perchè è sull'anime Romeo X Juliet.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ripropongo una mia fan fiction spiegando meglio i motivi che mi hanno portato a ciò. Inizio col dire che si è di Romeo X Juliet, ci sono riferimenti. Ho immaginato cosa sarebbe accaduto se Flower fosse stata la discendente di Giulietta, che nella nostra epoca rincontrerà e si innamorerà nuovamente di Romeo. Un amore che non ha fine e che continua.. Spero piaccia ^^



Dei petali di ciliegio coprivano l’immenso corridoio. Un velo bianco trascinava quei petali così delicati. Delle bambine camminavano lentamente spargendoli per tutto il corridoio conducendo all’altare una giovane sposa verso il suo promesso. Si amavano. Ed ora, eccoli lì ad unirsi.
Camminavo dietro la sposa. Camminavo insieme a lei, imitandola, fingendomi lei.
Mi chinai e cercai di raccogliere uno dei tanti petali sparsi per il lungo corridoio.
Cercai di raccoglierlo, ma inutile. La mia mano non riusciva a coglierlo. La mia mano era nitida, trasparente…
Già, dimenticavo.

Finì la cerimonia e Flower, la mia protetta era lì. La lunga chioma nera, copriva le sue spalle scoperte da un lungo vestito azzurro che mettevano in risalto gli occhi, chiari come il cielo della ragazza che era seduta accanto alla sua migliore amica a tavola parlando tranquillamente.
La sala era in stile Rococò, abbellita con degli Iris e il loro profumo aromatizzava tutta la sala. Si festeggiava nella grande dimora dei suoi genitori. Era una sala molto grande a forma di cerchio con delle colonne che circondavano la sala, con un grande ingresso, delle grandi finestre, e un grandissimo balcone.
Flower non aveva mai conosciuto i suoi veri genitori. Era stata adottata all’età di sei anni da una famiglia benestante e ha sempre avuto tutto ciò che voleva. Non aveva un bel rapporto col fratellastro, Trein.
Il suo sguardo d’improvviso si spostò verso la porta di quel ristorante, da dove entrò un bel giovane.
Carnagione un po’ scura. Sul viso cadevano delle ciocche di capelli color oro che coprivano gli occhi verdi del ragazzo.
“Trein…” – disse la ragazza sbuffando, voltandosi subito verso l’amica che ridacchiava.
“Certo che è davvero carino. Ogni giorno sempre più bello!” – osservava Jey, l’amica.
Il fratello a parere suo era molto bello e quella cicatrice, una piccola cicatrice sulla sua guancia sinistra lo rendevano ancora più attraente.
Era un anno più grande di Flower e il ragazzo si divertiva molto ad insultarla e prenderla in giro.
Come tutti i fratelli maggiori d’altronde.
Trein camminava a passo lento avvicinandosi al balcone della sala con un bicchiere di champagne preso pochi minuti dopo il suo arrivo.
Purtroppo non potevo seguirlo. Essendo l’angelo custode di Flower potevo aiutare solo lei.
Una musica iniziò a riempire la sala. Musica troppo forte per le mie orecchie e quelle della mia protetta.
Le due si allontanarono allora scendendo le scale attraverso un balcone che conduceva in un vastissimo giardino.
La mia protetta correva tra i fiori di quel giardino. Sorrideva ed era osservata da Train.
“Che buon profumo.” – disse.
“Ti piacciono così tanto gli Iris?” – domandò l’amica. Flower annuì. Le piaceva stare al contatto con la natura, soprattutto stare in un prato di Iris. Si sentiva felice.
Si sdraiò sul prato verde.
La sua pelle veniva accarezzata dolcemente dalla brezza del vento che muoveva a sua volta i capelli corvini della mia protetta.
Jey si allontanò lasciando l’amica distesa sul prato.
Mi inginocchiai sul prato che a tatto doveva essere bagnato, ma io, non sentivo niente. Non sentivo che mi oltrepassava come se non esistessi. Beh, infondo…io non ESISTO.



Chiusi gli occhi per un po’ e li riaprii.
Gli occhi di Flower mi fissavano. Pensavo fissassero i miei occhi miele, ma non era così. A volte dimenticavo che non poteva vedermi, così mi voltai. Alle mie spalle c’era Rock. Era nella stessa classe di Flower.
Capelli ed occhi neri e fisico normale.
“Ciao…” – balbettò la ragazza. Mi voltai a guardare Rock che sorrideva notando il nervosismo di Flower.
Sul volto del ragazzo, quando un sorriso si disegnava sul suo volto, delle fossette si formavano su di esso rendendolo più attraente.
Ricambiò il saluto ed io continuavo a fissarlo. Si sdraiò seguito da Flower.
Gli occhi di Rock fissavano l’immensa oscurità.

Il ragazzo alzò un dito e indicò il cielo ricoperto da tantissime stelle. Brillavano in quel grande soffitto stellato che incuteva paura confrontando ad esso un piccolo essere umano.
“Quella è Sirio. E’ una stella bianca della costellazione del Cane Maggiore ed è la stella più brillante del cielo notturno, La sua brillantezza in cielo è dovuta sia alla sua luminosità intrinseca, sia alla sua vicinanza al Sole. Infatti Sirio è una delle stelle più vicine alla Terra.” – fece una pausa e poi continuò disegnando con le dita, in aria, un cane -“Presso molte culture, la stella è stata spesso associata alla figura di un cane, ed è spesso indicata come simbolo di sciagure. I Greci ritenevano che il suo scintillio, al sorgere potesse danneggiare i raccolti, portare forte siccità o persino causare e diffondere epidemie. I Romani invece erano soliti sacrificare un cane assieme ad una pecora e del vino allo scopo di prevenire gli effetti nefasti di questa stella”
Flower rimase li ad ascoltare ciò che diceva e rimase stupefatta, come lo ero anche io.
Sapeva molte cose sull’astronomia. Doveva piacergli molto.
All’inizio pensavo fosse un tipo “Bello e senza cervello” ma mi sbagliavo. Non potevo giudicare una persona senza conoscerla.
Udii dei passi sulla morbida e bagnata erba. Mi voltai ma non riuscivo a vedere nessuno. Mi alzai di scatto, guardai in tutte le direzioni, ma niente. Non c’era nessuno. Com’era possibile?


Sentii una strana sensazione invadermi.
Cercai di mettere a fuoco con gli occhi appena vidi un’ombra che si nascondeva nell’oscurità.
Mi avvicinai con cautela, cercando di vederlo in viso.
La luce della luna illuminava il suo viso, anzi no il suo viso non umano, simile a quello di un uccello.
Un corpo umano molto possente, zampe d’uccello affilate e delle grandi ali nere come il resto delle piume sul suo corpo.
Era un Demone, un Demone dell’aria.
Questi demoni sono addestrati come agenti e possono fungere da esploratori e messaggeri anche se non sono sufficientemente affidabili per il trasporto importanti missive, A volte un demone dell'aria recapita un messagio alla persona sbagliata semplicemente perché è troppo distratto per ricordare chi sia il destinatario.
Cosa ci faceva qui un Demone del genere? Qualcuno l’avrà mandato, ma chi? Chi poteva sapere dell’identità di Flower? Solo noi corpi celesti sappiamo di lei, a meno che Lui non sia nelle mani di Lucifer.



Riferimenti al Demone dell’Aria: http://it.greyhawk.wikia.com/wiki/Demone_dell'Aria
Gerarchie Demoni: http://it.wikipedia.org/wiki/Gerarchia_dei_demoni#Classificazione_occidentale
Stella Sirio: http://it.wikipedia.org/wiki/Sirio
  
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