Come un fiore che perde i suoi petali durante una giornata di pioggia, così ti stai spegnendo tra le mie braccia conservando quella bellezza e quella tua grazia caratterizzante.
La pelle diafana come petali ormai provati dal freddo.
La vita di una passiflora la tua.
Troppo corta e spenta troppo in fretta.
Sei stato il fiore più bello di tutti per un lasso di tempo così breve.
Ed io rimango inerme, incapace di far nulla per salvare il mio fiore, come un piccolo stelo mosso dal vento, ormai privo della sua vita, privo di quell’unica ragione che lo portava avanti.
I miei petali stanno cadendo, e il mio fiore è quasi morto.
Come posso io piccolo stelo ad andare avanti senza di te?
Come posso riuscire a sorridere al nuovo giorno se la parte più importante del mio cuore è stata strappata via, senza dire una parola, senza chiedere scusa.
Ah, quale silenzio insopportabile che lasci dietro te. Mi lascio trasportare da questo vento che non mi da pace. Non sto in piedi senza un significato.
Ma tu non puoi più rifiorire.
Non puoi tornare da me e io solo rimango tra questi petali che come me non sanno che farsene di una vita senza un cuore.
Una vita senza anima. Una vita senza luce.
Una vita spenta, inutile, orribile.
Una vita senza di te.
Senza il tuo sorriso ad accompagnare le mie giornate. I tuoi occhi grandi e profondi.
La tua voce allegra che ha sempre avuto una parola buona per tutti… Che ha sempre avuto una parola buona per me.
Senza le tue mani nelle mie.
Senza più i nostri baci, i momenti passati insieme.
Senza più le notti passate a fare l’amore in quel letto che ormai è diventato troppo grande e troppo vuoto per me.
Una vita di ricordi che non torneranno mai più.
Rivoglio il mio fiore. La mia linfa vitale.
Aspetto ogni giorno che passa di vederti.
Quello struggente desiderio che mi spinge a tornare nel luogo in cui dormirai in eterno.
Ed io in eterno resterei al tuo fianco, solamente avendone la possibilità.
Dipendendo da te ogni secondo che passa.
Ma non ti posso più toccare.
Mentre tu sfiori ancora la mia anima con una carezza dolorosa e piacevole allo stesso tempo.
E mentre osservo quella bara scura, la mia mente torna a quel giorno, maledetto giorno, dove persi la mia unica ragione di vita.
E quelle immagini mi riempiono la mente, mentre il dolore mi annebbia il cuore... O per lo meno quello che ne rimane.
Il dolore insopportabile di quella vista, del tuo sangue che macchia la tua pelle chiara, degli occhi che si annebbiano lentamente e di quelle labbra che tremanti mi regalano l’ultimo gesto del nostro amore.
Quel bacio che si portò via con se la mia anima.



Che dire a riguardo di questa piccola fanfiction... Intanto mi sembra giusto fare i dovuti ringraziamenti alla mia Socia (BraccioDestro) che l'ha scritta insieme a me all'una di notte via cellulare -le parti più belle sono le sue- e soprattutto ringraziarla perchè mi sopporta costantemente con i miei scleri mentali su questi due poveri piccoli che se fosse per me ne passerebbero di tutti i colori T7T...
E poi, un enorme grazie a tutti quelle che leggeranno e commenteranno -e spero non siano pochi TwT- <3
Ame-chan~