G!
-A,B,C,D,E,F,G,-
E la linguetta si stacco
-G…g…Genda!-
Esultai senza neanche accorge mene
-Sì? Cosa c’è?-
Mi chiese una voce alle mie spalle all’improvviso e automaticamente mi scappo un urlo, mi voltai di scatto
-NON LO FARE MAI Più A MOMENTI MI FAI VENIRE UN INFARTO-
-scusa ma ho sentito che hai fatto il mio nome-
-Be ecco-
Iniziai a cercare una scusa qualunque
-A sì! Stavo dicendo che tu oggi ti alleni come centrocampista!-
Lui mi guardo e alzo un sopracciglio
-ti ricordo che io sono il portiere-
Il vento gelido inizio a soffiare
-sì ecco-
Panico totale, non potevo dirgli di aver esultato perché la linguetta della lattina mi aveva dato G ed io subito ero andato a pensare a lui, per fortuna mi venne un’idea
-COME DICE MISTER? Sì ARRIVO SUBITO!!-
Corsi dall’altra parte del campo chiudendo quel momento d’imbarazzo in un modo infantile.
Finalmente l’allenamento fini, tutti noi entrammo nello spogliatoio per cambiarci, già c’era l’emozione nell’aria per la partita che ci sarebbe stata nel finesettimana, mi guardai in torno notando che Genda non era entrato nello spogliatoio, il suo borsone era ancora sulla panca di legno, fini di vestirmi, chiusi il borsone e me lo misi in spalla.
Stavo per uscire dalla palestra
-S!-
Mi scappo di nuovo un urlo, mi girai trovandomi difronte a due occhi azzurri che mi fissavano
-S…s…-
“mi sta prendendo in giro o cosa?” pensai fissandolo con sguardo truce, mentre lui guardava in aria come se fosse in cerca di un’ispirazione, poi poso di nuovo lo sguardo su di me con un sorrisetto sulle labbra e una linguetta delle lattine in mano, mi vennero i brividi
-Sakuma!-
Mi sorrise dolcemente e senza accorgemene gli sorrisi anche io
Una lettera per pensarti
Una lettera per sognarti
Una lettera per amarti