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Autore: Mala Mela    06/12/2011    9 recensioni
«Katara non ti aveva chiesto di raccogliere informazioni? O cibo? O comunque di fare qualcosa di utile?»
«Così mi offendi! » esclama Toph, con fare platealmente oltraggiato. «Io sto facendo qualcosa utile!»
«No, stai ficcanasando» le fa notare lui, aggrottando le sopracciglia.
«Ficcanasare è utile. Se non ficcanasassi significherebbe che non mi importa nulla di te né del tuo ingresso nel gruppo, ti pare?»
[Toko Fluff]
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Toph, Zuko
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A city of sound

 


 

 

 

 

 

 


Respira profondamente, lascia che i propri polmoni vengano riempiti dalla fresca e tagliente brezza mattutina, poi abbassa le palpebre. Il mondo attorno a lui scompare, inghiottito da una coltre scura e vellutata: niente più forme, niente più colori, niente più linee, cerchi, decorazioni, disegni, niente più capelli castani, neri, bianchi, niente più occhi verdi, azzurri, dorati. Solo rumori. 
Lo scalpiccio di numerosi sandali che cozzano contro il terreno sassoso della strada accanto, le ruote dei carri, il fruscio degli abiti, e poi le voci. Voci che si confondono in un unico brusio, che scompaiono, che si impongono, che si sovrappongono fino a diventare indistinguibili. 
Inspira ed espira silenziosamente, immobile, concentrandosi sul mondo che lo circonda, cercando di immagazzinare più informazioni possibili. 
È giorno di mercato, lo sa perché qualcuno in lontananza si è appena lamentato del prezzo assurdo di una sciarpa di seta proveniente da Regno della Terra. E, nonostante il caldo, sa che pioverà: l'afa sta diventando insopportabile e in quella parte della nazione ciò non può che significare pioggia imminente. Il suo udito si acuisce, cerca di capire con più precisione cosa sta succedendo sulla strada principale; la sua abilità non è ancora giunta a tali livelli ma, ne è certo, questa è la volta buona. Ha raggiunto il massimo della concentrazione.

«Ehi, Zuko! Ti stai ingegnando per trovare un modo alternativo di aggirare i compiti che ti ha assegnato Katara?» lo deride una voce infantile, chiaramente qualche tono al di sopra di quanto tollerato in una normale società civile.
«Mi sto allenando» risponde telegrafico, mentre una piccola vena comincia a pulsare sulla sua tempia «E mi piacerebbe 
davvero non essere disturbato.» 
«Peccato» sbuffa lei, calciando un ciottolo con il piede nudo « sto cercando qualcuno con cui non fare niente!» 
Zuko, sotto le palpebre ancora chiuse, rotea gli occhi.

«Senti, Toph, perché non vai a fare niente da un'altra parte?»
«Mh, non so» risponde la ragazza, fingendo di pensarci seriamente. «Forse è più divertente rimanere qui.»
«Ad infastidirmi?»
«Mi pare chiaro » asserisce Toph. «Se ti lasciassi qui, solo e piagnucolante come al solito, mi sentirei davvero in colpa. Allora, cosa stai facendo?» 
Assecondarla, non deve fare altro che assecondarla, si ripete, prima o poi si stuferà e se ne andrà da sola. È una vana speranza, trattandosi della ragazzina più stranamente pungente e fastidiosa dell'intero continente, questo lo sa perfettamente, ma tentare non ha mai ucciso nessuno.
«Te l'ho detto, mi sto allenando» sbuffa Zuko, assumendo un'espressione a metà tra il rassegnato e l'infastidito, ma di questo Toph non può accorgersene.
«Ho capito, ti stai allenando; sono cieca, non sorda!» gli ricorda lei, con la sua proverbiale delicatezza. «Intendevo: come diavolo fai ad allenarti stando fermo e immobile in mezzo ad un vicolo? È una qualche nuova tecnica che darà speranza anche ai casi umani come te?»
«Io non sono un caso umano! » risponde piccato. Toph scoppia a ridere, facendo tremare qualcosa dentro di lui.
«Sì che lo sei, e qualunque obiezione non cambierà questo fatto » conclude la dominatrice della Terra, con tono che non ammette repliche. «Allora?»
«Lasciamo perdere, è una cosa stupida» le risponde.
«Tranquillo, lo davo già per scontato» lo prende in giro. Zuko storce il naso. 
«Katara non ti aveva chiesto di raccogliere informazioni? O cibo? O comunque di fare qualcosa di utile
«Così mi offendi! » esclama Toph, con fare platealmente oltraggiato. «Io sto facendo qualcosa utile!»
«No, stai ficcanasando» le fa notare lui, aggrottando le sopracciglia. 
«Ficcanasare è utile. Se non ficcanasassi significherebbe che non mi importa nulla di te né del tuo ingresso nel gruppo, ti pare?»
Finalmente Zuko si rende conto che non riuscirà mai più a concentrarsi, soprattutto con lei presente, quindi apre gli occhi e la osserva con scetticismo.
Si arrende.
«Hai presente quando abbiamo combattuto e tu sei riuscita ad atterrarmi in poche mosse?».
«...Quale delle tante volte?» chiede Toph arricciando divertita gli angoli della bocca, con il palese intento di provocarlo. 
Zuko la ignora, non vuole litigare con lei, non ora almeno.
« Tu mi hai atterrato nonostante io fossi già pronto all'attacco e stessi per colpirti. Allora ho cominciato a pensare...»
«Wow, questa sì che è una notizia!»
«Vuoi farla finita? » esclama Zuko, disperato. «Sto interrompendo i miei allenamenti per rispondere ad una domanda che tu hai posto.»
«Va bene, va bene, non fare la principessa lunatica adesso.» 
Il ragazzo scuote la testa: sa quanto sia difficile trattare con Toph, sempre in bilico tra il volerle dare confidenza e l'arrabbiarsi con lei per la sua rudezza.
«Dicevo. Ho cominciato a pensare che la tua rapidità e la tua cecità siano collegate; non potendo vedere, tu riesci a sfruttare al massimo i sensi restanti, percepisci il nemico non solo grazie al tuo dominio, ma anche grazie all'udito!»
«In pratica volevi fare altrettanto.» conclude Toph, incrociando le braccia al petto.
«Esatto.»
«Lasciatelo dire, sembravi un idiota.»
«Incoraggiante » commenta lui, amareggiato.
«No, dai, non abbatterti. La differenza tra me e te è, beh, che io sono cieca - oltre che maledettamente geniale -. Sono anni che affino le mie capacità, e di certo tu non puoi raggiungere il mio livello in... quanto? Una mattinata? » spiega lei, con inaspettata diplomazia. «...Anche perché, modestia a parte, la sottoscritta è straordinariamente dotata. Nessuno può eguagliarmi!» conclude spavalda.
«Aang può» la corregge Zuko.
«Insomma, mi contraddici anche quando cerco di essere gentile con te?»
«Vantarsi non è gentile » le fa notare, corrugando la fronte ma trattenendo un sorriso. «E in ogni caso, se vuoi essermi d'aiuto potresti spiegarmi come fai. Nonostante fossi attento, non ti ho nemmeno sentita arrivare!» 
«Vuoi davvero sapere una cosa, Zuko?» gli domanda, sogghignando con fare cospiratorio. Zuko sospira rassegnato.
«Cosa?»
Toph continua a sorridere.
«Se te lo dicessi non sarebbe divertente, non trovi?»








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Sì, sì, non avete le traveggole, ho proprio scritto una Toko. Cioè, la cosa straordinaria non sta nel fatto che io abbia scritto una Toko, è il mio OTP, ça va sans dire, ma 1- nel fatto che io abbia SCRITTO e 2- nel fatto che io abbia scritto su AVATAR! 
La mia ultima pubblicazione in questo fandom risale a più di due anni fa (gulp!), al tempo c'erano -se vogliamo esagerare una decina di storie, mentre oggi ne ho viste 165 e mi è venuto un coccolone. Meno di un lustro fa non esisteva nemmeno la sezione, ed ora abbiamo superato abbondantemente il centinaio <3 è come vedere il proprio bambino crescere. 
Mi vedrete ancora da queste parti: probabilmente sì. 
Scriverò cose serie e impegnare: certamente no.
Ok, la smetto di delirare e vi lascio ai commenti. Perché commenterete, VERO? <3




Clà

   
 
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