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Autore: Har Le Queen    06/12/2011    2 recensioni
"Non c’è niente che possa fare
Il mio cuore è incatenato a te
E non posso liberarmi
Guarda cosa mi ha fatto questo amore..."
Tutto era pronto per l'ennesima esibizione.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aoi, Uruha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di tutto vi lascio i link della canzone che ho utilizzato e che mi ha donato l’ispirazione *^* http://www.youtube.com/watch?v=_i4toW5iZqI [Apocalyptica ft. Brent Smith – Not strong enough. ]

Tutto è nato dal Carnival della Psc di quest’anno, di cui noi comuni mortali abbiamo visto soltanto timide ombre e qualche foto qua e là .-. quando ho saputo che Aoi (nonché mio marito ♥) avrebbe cantato  e che io non l’avrei MAI sentito, sono andata in lutto per un mese T_T e, si, ci ho fantasticato su u_u da brava fangirl incallita xD soprattutto dopo aver saputo che aveva una voce dolcissima *^* quindi mentre ascoltavo Not Strong Enough mi si è accesa una lampadina ** che è quello che succede per ogni shot, credo.

Il titolo viene dalla canzone dei Manterou Opera che si chiama, appunto, Dolce (a me piace molto, se non l’avete mai ascoltata e volete farlo vi lascio il link http://www.youtube.com/watch?v=uD7keQXum7A ); all’inizio volevo aggiungerla, ma essendo un po’ troppo spinto come testo, ho ascoltato quella piccola vocina che mi diceva cosa fare xD pazza, ma almeno ne è consapevole* quindi, lasciando perdere il testo,  il titolo si riferisce alla voce di Aoi spero che la canzone che ho scelto alla fine sia di vostro gradimento e, soprattutto, di aver tradotto bene ** io adoro gli Apocalyptica, non vorrei mai rovinare una loro magnifica opera quella volta tanto che decidono di fare una collaborazione con un testo da tradurre

Ah, questa è la mia prima shot .-. dovevo dirvelo? xD non credo che faccia molta differenza O.o ma è nata da una sfida personale visto che non sono assolutamente in grado di essere breve e concisa, fosse per me mi dilungherei per almeno 497464 capitoli xD ma mi sono limitata a  3.637  parole comprese le note u_u *ha battuto il record personale di sintesi* vi lascio alla lettura sperando di non aver combinato un disastro ^^

Bacioni Strix ‘*’ ~

~Dolce~

 

Tutto era pronto per l’ennesima esibizione. L’intera serata era stata un susseguirsi di sorprese, emozioni mai provate prima e sguardi complici; il motivo era piuttosto banale: chi di dovere aveva deciso di celebrare l’undicesimo anniversario del Ps Carnival in maniera piuttosto particolare, con delle session band il che implicava di ritrovarsi in vesti completamente nuove. Chi era abituato a rimanere in un angolo protetto dalla batteria, ora si ritrovava in pieno contatto con il pubblico ad imbracciare una chitarra, chi di solito taceva per vergogna di esporsi, ora si ritrovava con un microfono in mano. I membri di ogni band si mischiavano con altri per dar vita a nuove formazioni.

Ruki dei GazettE non avrebbe potuto fare altro che usare la sua voce per infiammare l’arena ed ora si stava esibendo con il suo gruppo: i LU/V. Stessa sorte sarebbe toccata di lì a poco ad Aoi, che passeggiava nervoso nel camerino cercando di scaricare la tensione che gli aveva, addirittura, impedito di dormire la notte precedente. Non aveva mai cantato in vita sua, o almeno non davanti ad una folla così immensa; si era sempre limitato a sfoggiare le sue doti canore sotto la doccia, quando era sicuro che nessuno lo avrebbe sentito, o quando era certo che la possente voce di Ruki lo avrebbe, in ogni caso, sovrastato . Nonostante questo, aveva sempre sognato di trovarsi al posto del suo vocalist, aveva fantasticato ore sulle sensazioni che l’avrebbero invaso una volta che sarebbe stato su un palco ad occupare la posizione centrale, ci sarebbe stato solo lui, davanti a migliaia di persone pronte a giudicarlo. Il suo immenso ego andava a nozze con una situazione di quella portata, ma la sua timidezza proverbiale impediva persino all’aria di giungere ai suoi polmoni.

Aoi-san, sei ancora agitato?” Hiroto si rivolse al suo senpai cercando, per l’ennesima volta, di tranquillizzarlo.

“Sarò agitato finché non sarà finita.” la sua paura più grande era che le sue aspettative fossero deluse dallo scontro con la realtà. E se la sua voce non fosse piaciuta? In fondo nessuno lo aveva mai sentito cantare. Ma non era solo quello a riempire il suo cuore di terrore.

“I LU/V hanno quasi finito.”

“Questo non aiuta!” il chitarrista dai capelli d’argento si fiondò alla prima uscita di sicurezza per sfogare la sua agitazione con una sigaretta al mentolo. Aspirò più forte che poté e lasciò andare un fumo denso. Doveva calmarsi, in fondo era abituato al palcoscenico, cosa ci sarebbe stato di diverso ora? Le fans lo amavano e sarebbero state grandiose.

“Dov’è finito Aoi?” la voce di Uruha riempì il corridoio e giunse alle orecchie di Yuu prima che questo potesse finire la sua dose di nicotina e spegnere la sigaretta.

“Sono qui!” l’interpellato ritornò nel suo camerino dove trovò anche gli altri membri della sua band, tutti tranne Ruki che, ovviamente, era impegnato nelle ultime canzoni.

“Sei pronto?” Kai sfoderò un sorriso dei suoi sapendo bene che l’effetto che avevano era quello di un balsamo rassicurante.

“Credo di si.”

“Sono proprio curioso di sentirti, lo sai?” per una volta Uruha aveva deciso di sbilanciarsi, di esprimere tutta la sua voglia di scoprire che sensazione potesse regalargli la voce del suo bandmate. Ci aveva fantasticato tanto e non si sarebbe perso per nulla al mondo l’occasione di scoprirlo.

“Non aspettarti un granché.” Aoi era sempre stato modesto nel giudizio di se stesso, soprattutto quando si trovava davanti a quelle iridi nocciola e diventata il più insicuro degli adolescenti. Lo amava da anni, lo aveva sempre amato a dir la verità, era stata una cosa inevitabile come una catastrofe naturale; non era dipeso da lui, si era semplicemente lasciato andare a quel sentimento che era germogliato nel suo cuore una notte di dicembre.

“Secondo me, sarai bravissimo.” questo incoraggiamento fu la scintilla che fece infiammare le guance di Aoi e che gli diede il coraggio di fare ciò che si era prefisso da mesi; ormai la sua sopportazione aveva raggiunto il limite massimo, non sarebbe più riuscito a nascondere oltre i suoi sentimenti, non sarebbe più riuscito a far finta di niente, ad essere nelle stessa stanza con lui e fingere che stesse bene senza poterlo toccare, baciare, senza poterlo fare suo.

“Grazie Kou.” lo chiamava spesso così ultimamente, ed al biondo chitarrista non sembrava dare fastidio. “Posso parlarti un secondo?” eccolo lì il momento della verità, il momento in cui si sarebbe giocato tutto, il suo rapporto con lui che si sarebbe inevitabilmente rovinato in caso Uruha non avesse provato i suoi stessi sentimenti. Aveva deciso di confessarsi in modo diverso dal solito, loro erano musicisti e quale modo sarebbe stato migliore della musica?La scaletta della sua esibizione era stata decisa a tavolino, senza dargli possibilità di controbattere, ma era stato irremovibile sull’ultimo brano prima di lasciare il palco: doveva essere un pezzo scritto da lui. Aveva deciso che quello sarebbe stato il modo più facile per dar voce alle sue emozioni.

“Ma certo, dimmi.”

“Vieni.” Aoi non avrebbe mai parlato con lui davanti agli altri, non che Reita e Kai non lo sapessero, ma in quel camerino c’erano diverse orecchie indiscrete che sarebbero state ben disposte a carpire i dettagli della loro conversazione e sbandierarli ai quattro venti. Voleva proteggere a tutti i costi il sentimento che provava per Uruha esattamente come avrebbe protetto anche lui, sempre.

I due si allontanarono dal resto del gruppo ed arrivarono in una stanza vuota per il momento, piena di costumi di scena e manichini coperti dalle stoffe più bizzarre. “Devo dirti una cosa importante.” il cuore di Aoi cominciò a martellare così forte che neanche lui riuscì a distinguere i singoli battiti che si accavallarono l’uno sull’altro.

Aoi, devo preoccuparmi?” Uruha non aveva mai visto Yuu in quel modo, va bene essere agitati per l’esibizione, ma così era decisamente troppo. E poi, cosa voleva dirgli di tanto importante da trascinarlo nel magazzino dei costumi?

“No, non è niente di grave, ti chiedo solo di fare tutto quello che è scritto qui.” Yuu recuperò un foglio ben piegato, ma un po’ stropicciato, dalla tasca dei suoi pantaloni di pelle coperti dalla lunga casacca nera di velluto. L’altro prese il foglio dalla mano tremante di Aoi e cercò di aprire l’involucro che conteneva chissà quale messaggio misterioso.

“No aspetta, non aprirlo adesso. Aspetta che sia sul palco.” Yuu riuscì ad evitare che Uruha sapesse in anticipo ciò che aveva da dirgli e si sentì chiamare dall’esterno. “Ora vado, mi raccomando, aprila quando sarò sul palco.” ripeté per essere sicuro.

“Va bene.” ed Aoi scappò non lasciandogli neanche il tempo di realizzare quello che era appena successo. Si ritrovò improvvisamente solo e pensò di scoprire cosa conteneva quella busta. L’aprì silenziosamente e capì che si trattava della scrittura del chitarrista dai capelli argentati; gli chiedeva di raggiungere la zona riservata dell’arena. Perché mai avrebbe dovuto guardare la sua esibizione da lì? Tornò indietro ripercorrendo il corridoio che aveva attraversato solo pochi minuti fa e, passando davanti al camerino degli Aoi with Bon:cra-z, lo trovò vuoto; non gli restava altro da fare che seguire le indicazioni per l’area riservata. Quando, finalmente, arrivò a destinazione ad aspettarlo trovò Reita, Kai e Ruki che cercava di riprendersi dagli strascichi della sua esibizione. “Che ci fate voi qui?”

“Non ci saremmo persi Aoi per niente al mondo!” il bassista si sistemò meglio davanti al parapetto su cui poggiava i gomiti. Da lassù avevano una visione del palco magnifica e non si sarebbero persi nessun particolare.

“Tieni, Yuu mi ha chiesto di darti questa.” il riida sorrise mentre consegnava il foglio a Kou, sapeva bene cosa c’era scritto, aveva passato ore con gli altri cercando di convincere Yuu che era la cosa giusta da fare e che loro lo avrebbero aiutato in ogni modo possibile.

“Cos’è?”

“Aprilo no?”

Nel frattempo Aoi comparve sul palco insieme agli altri: Kazuki, Hiroto e Jin, ognuno di loro prese posizione pronto a dare il meglio di sé. Uruha lesse con avidità il messaggio che Yuu gli aveva fatto recapitare e rimase immobile mentre i suoi occhi accarezzavano i kanji delicati che la mano del secondo chitarrista aveva impresso sul foglio bianco. Non riuscì subito a capire il senso di ciò che la sua mente riconosceva come un messaggio semplice, dovette rileggere più volte per capire che Aoi stava per dedicare a lui ogni parola dell’unica canzone che aveva composto per l’esibizione, perciò gli chiedeva di ascoltare con la massima attenzione perché ogni emozione sarebbe stata per lui. Che senso aveva tutto questo? Perché Yuu avrebbe dovuto fare una cosa del genere? “Io non capisco.” sussurrò a Ruki che lo aveva raggiunto per spingerlo verso il parapetto.

“E allora ascolta.” Takanori era sicuro come non mai che gli sforzi di Yuu sarebbero stati ripagati, era stato proprio lui ad insinuare un’idea del genere nella sua mente . Quello scemo di Uruha non si sarebbe mai accorto di niente ed avrebbe continuato a tacere sui suoi sentimenti per l’altro. Davvero due idioti.

Le prime note saturarono l’aria facendo calare il silenzio di chi si appresta ad ascoltare qualcosa di nuovo. Dal volto di Aoi traspariva tutta la sua agitazione, era ben visibile allo sguardo attento di Kou che conosceva le sfumature di ogni sua espressione alla perfezione. Quando finalmente l’introduzione finì una voce gradevole e vellutata si unì alla base, una voce per cui difficilmente si sarebbe trovato l’aggettivo giusto, una voce così dolce che sarebbe stata capace di riscaldare il cuore. Era un abbraccio caldo,  il primo sole primaverile, la pioggia fresca d’estate.

Andò avanti, portando avanti la fierezza della prima nota, pieno di una sicurezza che mai ci si sarebbe aspettati da qualcuno che poco fa tremava di paura. Continuò così per tutte le quattro canzoni scelte per lui, ma l’atmosfera cambiò quando le luci calarono lasciando illuminata soltanto la figura del cantante che, nel frattempo, aveva imbracciato la sua En.

 

I'm not strong enough to stay away.

Can't run from you

I just run back to you.

Like a moth I'm drawn into your flame, 

Say my name, but it's not the same.

You look in my eyes I'm stripped of my pride.

And my soul surrenders and you bring my heart to it's knees.

*

Non sono abbastanza forte da starti lontano

Non posso scappare via da te

Continuo a ritornare correndo da te

Come una falena annego nella tua luce

Di il mio nome, ma non è lo stesso

Mi guardi negli occhi ed io sono denudato del mio orgoglio

La mia anima si arrende e tu metti il mio cuore in ginocchio


La canzone cominciò incantando tutti i presenti nella sua morsa ipnotica, nessuno si aspettava che quella voce potesse tanto, che quelle parole sussurrate in quel modo potessero avere un effetto tanto commovente. Sapere di avere l’approvazione del pubblico ammutolito era ben poca cosa in confronto alla sua necessità di sapere ciò che Kou stesse provando in quel momento. Per tutto il tempo aveva cercato con lo sguardo il suo chitarrista dai capelli color miele, ma la sua posizione lo rendeva invisibile ai suoi occhi. Stava cercando di comunicare in quelle parole, tutta la sofferenza che lo aveva attanagliato in una morsa stretta nei mesi passati; da quando aveva capito che il sentimento che provava per Kouyou aveva un solo nome, non era stato capace di stargli lontano, era stato una dolce droga per lui, una droga che chiedeva sempre più assuefazione. Davanti a Kou lui era niente, era solo uno stupido ragazzino accecato dalla luce dell’uomo che ama.

 


And it's killin' me when you're away, I wanna leave and I wanna stay.

I'm so confused, so hard to choose.

Between the pleasure and the pain.

And I know it's wrong, and I know it's right.

Even if I try to win the fight, my heart would overrule my mind.

And I'm not strong enough to stay away

*

E mi uccide la tua lontananza, voglio andar via, voglio restare

Sono così confuso, è così difficile scegliere

Tra il piacere ed il dolore

E so che è sbagliato, so che è giusto

Anche se cercassi di vincere questa battaglia, il mio cuore avrebbe la meglio sulla mente

Non sono abbastanza forte per starti lontano.

 

Aveva passato mesi a chiedersi se fosse giusto rischiare tanto, se fosse giusto rincorrere quel piacere che solo lui riusciva a dargli, a discapito del dolore che avvertiva all’altezza del petto quando i suoi occhi cercavano la sua figura assente. Sapeva quanto il suo amore fosse sbagliato agli occhi della gente, agli occhi di chi non percepiva la potenza del suo desiderio. Aveva cercato in mille modi di calpestare il suo cuore, di mettere a tacere quella voce insistente che gli diceva di lasciarsi andare, di smetterla di soffrire così inutilmente; in un modo o nell’altro ora stava liberando se stesso dall’incertezza.



I'm not strong enough to stay away

What can I do?

I would die without you

In your presence my heart knows no shame

I'm not to blame

Cause you bring my heart to it's knees
 

And it's killin' me when you're away, I wanna leave and I wanna stay.

I'm so confused, So hard to choose.

Between the pleasure and the pain.

And I know it's wrong, and I know it's right.

Even if I try to win the fight, my heart would overrule my mind.

And I'm not strong enough to stay away

*

Non sono abbastanza forte per starti lontano

Cosa posso fare?

Io morirei senza te

Quando sei con me il mio cuore non conosce pudore

Non sono da biasimare

Perché tu metti il mio cuore in ginocchio

 

E mi uccide la tua lontananza, voglio andar via, voglio restare

Sono così confuso, è così difficile scegliere

Tra il piacere ed il dolore

E so che è sbagliato, so che è giusto

Anche se cercassi di vincere questa battaglia, il mio cuore avrebbe la meglio sulla mente

Non sono abbastanza forte per starti lontano.

 

Aoi continuava a cantare la sua disperazione, la sua voglia di capire che ne sarebbe stato della sua vita dal momento in cui avrebbe lasciato risuonare l’ultima nota. Cosa pensava di lui Kou in quel momento? Di certo non poteva sapere che, in quello stesso istante, una lacrima stesse scivolando lungo la guancia pallida del chitarrista. Una lacrima seguita, subito dopo, da altre stille di felicità sgorgate per testimoniare l’impossibilità di trattenere un sentimento tanto grande quanto inaspettato; non avrebbe mai immaginato che quel giorno sarebbe arrivato. Il giorno in cui finalmente avrebbe potuto leggere nel cuore dell’uomo che aveva desiderato così tanto e che mai avrebbe pensato sarebbe stato così facile avere. Gli sarebbe bastato allungare la sua mano e lo avrebbe trovato lì, invece aveva lasciato che mille paure fermassero il suo incerto incedere. La voce di Yuu continuò a raggiungere il suo cuore e lenirlo.

There's nothing I can do

My heart is chained to you

And I can't get free

Look what this love did to me



And it's killin' me when you're away, I wanna leave and I wanna stay.

I'm so confused, So hard to choose.

Between the pleasure and the pain.

And I know it's wrong, and I know it's right.

Even if I try to win the fight, my heart would overrule my mind.

And I'm not strong enough to stay away

*
Non c’è niente che possa fare

Il mio cuore è incatenato a te

E non posso liberarmi

Guarda cosa mi ha fatto questo amore

 

E mi uccide la tua lontananza, voglio andar via, voglio restare

Sono così confuso, è così difficile scegliere

Tra il piacere ed il dolore

E so che è sbagliato, so che è giusto

Anche se cercassi di vincere questa battaglia, il mio cuore avrebbe la meglio sulla mente

Non sono abbastanza forte per starti lontano.

 


Le stesse note che avevano dato inizio all’ultima canzone dell’esibizione, le diedero la fine. Le fans si lasciarono andare ad un’ovazione senza pari, che riempì di gioia e soddisfazione il cuore dei musicisti che si erano appena esibiti e che, dopo essersi inchinati al pubblico sovrano, si ritirarono dietro le quinte. Solo il vocalist sembrava non essere sereno come gli altri mentre percorreva in silenzio i corridoi che lo avrebbero portato in camerino.

Aoi-san non sei felice? Siamo stati bravissimi.” Kazuki si era rivelato una persona splendida e Yuu avrebbe sempre ringraziato la fortunata serie di eventi che li avevano portati a conoscersi così intimamente e a scoprirsi grandi amici.

“Si, sono felice, siete stati grandiosi, altro che bravi!” i tre componenti dei bon:cra-z esultarono felici nell’aver ricevuto un complimento simile dal loro senpai. “Torno subito, voi cominciate a festeggiare.” detto questo si allontanò dal camerino sentendo un tappo di spumante saltare per finire chissà dove; gli sarebbe bastato arrivare al privè e tutto sarebbe finito. Quella sensazione di incertezza lo avrebbe lasciato per sempre. Che l’esibizione fosse stata splendida non alleggeriva di certo il suo cuore, su cui gravava un macigno che sarebbe andato via soltanto quando avrebbe incrociato lo sguardo con quello di Uruha. In un modo o nell’altro, ormai si era dichiarato e non sarebbe mai più potuto tornare indietro. Non fece in tempo a svoltare l’angolo che si ritrovò quasi a terra spinto da qualcuno che, correndo a perdifiato, non si era reso conto di dove stesse andando.

Yuu…

Avrebbe riconosciuto quella voce tra mille e, quando alzò il volto dolorante, quello di Uruha era lì ad aspettarlo. Non riuscì a formulare un pensiero sensato da dire che Kou gli saltò addosso abbracciandolo e stringendolo a sé più forte che poteva, lasciando che le labbra sognate notte e giorno diventassero una cosa sola con le sue. Se gli avessero detto che un giorno il suo desiderio più recondito si sarebbe avverato, probabilmente avrebbe dato a tutti dei pazzi visionari. Ed avrebbe avuto torto, perché Kouyou ora era proprio lì, a stringerlo quasi volesse inglobarlo dentro di sé e a baciarlo con un desiderio senza pari. “Perché non me lo hai detto prima?” fu la domanda sussurrata da quelle labbra così particolari, a pochi centimetri dalle sue. Riusciva a sentire il suo profumo inebriante e quasi gli diede alla testa, privandolo del tutto di quella poca lucidità che ancora custodiva gelosamente.

“Potrei farti la stessa domanda.” Aoi era a corto di fiato e non era di certo colpa del concerto. Solo allora si rese conto degli occhi dell’altro resi liquidi dalle lacrime non versate. “Che fai ora, piangi?” una mano si posò leggera sulla guancia di Uruha proprio quando una di quelle lacrime creava la sua scia umida.

“Sono troppo felice per non farlo.”

“Faresti meglio ad abituarti a tutta questa felicità perché io ti renderò felice per sempre, te lo prometto.”

Un altro bacio fu la tacita promessa di amore eterno.

 

~Fine~

 

Note: ok, non credevo che avrei mai scritto la parola fine in vita mia xD col ‘meraviglioso dono della sintesi’ che mi ritrovo non avevo ancora sperimentato questa sensazione. E’ appagante, cavolo. Mi sembra di aver finito chissà quale racconto assurdo ed invece è solo una shot *^* che spero vi sia piaciuta u_u a me è piaciuta scriverla, ora credo di capire cosa porta a scrivere una shot. Prima non le leggevo neanche, mi sembravano troppo autoconclusive xD ma va?! Ma ora capisco che vuol dire quando un pensiero ti martella la testa finché non lo scrivi…e quanto ti senti soddisfatta dopo!!!!!!! *^* Sono rimasta almeno dieci minuti a fissare la pagina word, lo devo ammettere .-.

Devo ringraziare assolutamente la mia tesora, amora, Sensei che mi è stata vicina e mi ha guidato nei primi approcci come al solito senza di te tutto questo sarebbe rimasto nella mia testa e mi avrebbe assillato per mesi xD grazie tesora mia

Grazie a chi ha letto la shot in anteprima e mi ha convinto a postarla xD

E grazie anche a tutte voi che avete letto la mia prima shot qui ^^ grazie infinite, di cuore m(_ _)m ci tengo particolarmente a conoscere il vostro pensiero n_n

Mi eclisso e finire la long in costruzione ^^ alla prossimaaaaa~

Baci, Strix ‘*’




 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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