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Autore: ElderClaud    07/12/2011    3 recensioni
[Transformers G1][Starscream, Tundercracker, Skywarp e Megatron]
“Che diavolo sta succedendo qui?! Vi state divertendo invece di lavorare?”
“Vede mio signore, io e i ragazzi stavamo ricostruendo nel dettaglio come avete fatto negli anni a scalare i vertici del potere...”
Ciò che successe in quei fatidici e tesi secondi di pura follia, i seekers che decisero saggiamente di allontanarsi da li in tutta fretta potevano solo immaginarselo.
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Megatron, Starscream
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Generation I
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Titolo: The (true) Christmas
Autore: medesima sottoscritta
Fandom: Transformers G1
Personaggi: Starscream, Tundercracker, Skywarp e Megatron
Rating: +14, giallo
Conteggio parole: 2008
Avvertenze: oneshot, missing moments, comico, generale
Note:
Confesso di non essere una grande fan della serie G1, la guardavo da bambina e mi divertiva ma non ne ho mai fatto l'OTP della mia vita ecco. Tuttavia mi sono immaginata questa scena delirante aiutata anche dal mio rinnovato interesse per i seekers grazie al videogame “war for Cybertron”. Storia questa scritta senza pretese e al limite del demenziale, sfruttando il prompt natalizio fornito da Fanworld per la “gift boxes challenge” con il prompt “Candela, “quella roba non la mangio”
Detto questo vi auguro buona lettura!


“Che cos'è questa cosa?”
rigirandosela tra le forti mani metalliche, il grande cilindro di cera che culminava nella sua punta con uno stoppino di tessuto infiammabile, quasi portava Tundercracker ad assumere una smorfia disgustata sul volto spesso e volentieri posato e tranquillo.
“Ma come, non lo vedi? È una candela Cracker!”
al suo fianco destro, con un tono ironico e assolutamente idiota, Skywarp lo prese deliberatamente per i fondelli punzecchiandogli una spalla con la candela rossa che teneva tra e mani – e che aveva oltretutto già rotto con il suo poco tatto – infastidendo non poco i nervi saldi del seeker suo collega e fratello.
“So benissimo di cosa si tratta – il tono del Decepticon azzurrino si incrinò seccato per come il fratello dalla cromatura viola aveva iniziato a sfotterlo – solo che non capisco il motivo della vostra pagliacciata! E sei pregato di chiamarmi con il mio nome per intero”
essere scienziati tra le file violente e fin troppo machiavelliche di Lord Megatron valeva dire stare sempre con gli occhi costantemente aperti. Bisognava avere i sensori ottici sempre attivi e l'udito affinato altrimenti si rischiava di cadere nell'invidia di qualche collega subdolo o in qualche scherzetto idiota fatto tanto per fare danno.
Esattamente come in quel caso specifico, sembrava che Skywarp e Starscream – subentrato nel laboratorio in quel preciso istante con un sorriso strafottente in volto e pure lui con una candida candela in mano – avessero architettato qualcosa per rendergli la giornata impossibile.
“Non è una pagliacciata, idiota! Ma una questione della massima importanza...”
esordì così l'arrogante Decepticon rosso fuoco, pur non togliendosi di dosso il sorriso mellifluo e rigirandosi tra le mani la grande candela che sicuramente – assieme alle altre due – era stata presa da qualche luogo sacro dato che solo in certi posti si trovavano simili manufatti.
Tuttavia l'occhiata scettica che Tundercracker istintivamente gli lanciò non bastò affatto a fermare il collega da dare più spiegazioni a riguardo.
“Un uccellino mi ha detto che ti sei informato bene sulle usanze dei terrestri... quindi saprai anche cosa servono queste candele e perchè ho ordinato a voi due imbecilli di procurarvene”
ciò che Starscream aveva detto in effetti era vero. Ma non era ancora illegale informarsi sulle abitudini dei terrestri ed era comunque saggio sapere cosa si calpestava se non si voleva finire per franare da qualche parte. Questa almeno era la filosofia di Tundercracker.
Una filosofia che era pronto a scommettere i suoi fratelli avrebbero fatto pagare a caro prezzo.
Per questo, indicando quella spezzata di Skywarp con un cenno della mano pur non togliendo lo sguardo dagli occhi del seeker rosso, volle calibrare con tono tranquillo la sua innocua conoscenza a riguardo.
“Beh... so che i terrestri usano le candele nei modi più disparati, però quelle rosse sono usate con molta più costanza durante una festa chiamata Natale e...”
“E guarda un po' sarà quella che festeggeremo ora!”
Poteva risultare strano, se non addirittura pericoloso, che Starscream volesse a tutti i costi festeggiare una ricorrenza tipicamente terrestre. Tant'è che persino i due seekers si guardarono di rimando con sguardi che spaziavano tra il dubbioso e l'allarmato. Tanto da allungare il silenzio nel dare una risposta concreta al loro capo, trovando difficile provare a decifrare ciò che il Decepticon volesse veramente dire.
Il problema con Starscream era la sua totale imprevidibilità e una naturale propensione per piani a suo dire astuti ma che ancora peccavano di troppa impulsività. Quindi sapere cosa stesse pensando era di vitale importanza perchè non potevi essere certo che ti stesse chiaramente prendendo per i fondelli o avesse sincere intenzioni.
“Uh... Starscream... Ma intendi che festeggeremo per davvero?!”
il primo a rompere quell'innaturale silenzio fu Skywarp con una punta di perplessità nella voce. Era vero che amava le feste soprattutto se c'era da scatenarsi a colpi di arma da fuoco poi, ma le tradizioni terrestri proprio non lo attiravano in alcun modo.
E assieme a lui il sekeer dalla cromatura rossa aveva sempre trovato i terrestri una razza inferiore da sottomettere o distruggere, quindi per Tundercracker era piuttosto illogico che il secondo in comando di Megatron volesse festeggiare assieme a loro due il Natale.
Che poi, per lo stesso scienziato – che in fin dei conti non nutriva sentimenti negativi verso i terrestri poiché fondamentalmente gli erano indifferenti – il Natale era una festività talmente piena di buoni sentimenti che poteva essere più adatta agli Autobot che ai Decepticon.
E quelle candele strappate con tanta arroganza dallo stesso Starscream dai luoghi sacri e poi consegnate ai suoi uomini di fiducia, quei manufatti di cera semplici e all'apparenza innocui servivano per rallegrare tale festa passata sostanzialmente in compagnia di familiari e gente amica.
Così tanti buoni sentimenti da risultare ipocriti sotto ogni punto di vista per un qualsiasi Decepticon che una “famiglia” mai avrebbe avuto. Perchè mai la guerra per cui sostanzialmente viveva glielo avrebbe permesso.

“No brutto idiota... – mormorò infine Starscream per dare un taglio a tutto quell'inutile silenzio – noi queste candele ce le mangeremo per festeggiare per davvero il Natale!”
i casi erano due o forse anche più di due.
O al loro capo era saltato qualche fusibile nel cervello, oppure li stava semplicemente prendendo in giro. O peggio ancora entrambe le due cose con magari l'aggravante di aver combinato qualcosa che gli abbia dato un certo fastidio pur non accorgendosene.
Questa volta i due seekers si scambiarono solo un breve sguardo, prima che quello dalla cromatura viola sbottasse indignato accompagnato da un gesto di assenso da parte di Tundercracker.
“Io quella roba non la mangio...”
il tono di Skywarp pareva quasi quello di un bambino piccolo deluso nel mentre che si apprestava a buttare lontano quell'ignobile pezzo di cera distrutto, prontamente fermato però dalle parole di un fratello ben più adirato.
“Tu farai esattamente cosa ti dirò di fare! Questo modo di festeggiare il Natale dei terrestri sono sicuro che potrebbe interessarti sai?! Oh forse non sei abbastanza coraggioso da superare una semplice prova di forza?!”
Ciò a cui il Decepticon loro compagno e fratello si riferiva, venne chiarito dalle sue stesse parole da li a breve e dall'intuito di Tundercracker che più di tutti sapeva cosa fosse realmente il Natale e tutto il materiale ad esso collegato.
Perchè se sull'antiquato internet terrestre veniva descritto nei minimi particolari la nascita e l'influenza nella storia dell'uomo di tale festa, altrettante erano le pagine web che ne sfottevano il valore in chiave prettamente parodistica e magari cinica.
Una visione che si distaccava magari dalla visione classica e adatta ad un ipocrita Autobot, arrivando ad adattarsi perfettamente all'ideologia dei disillusi Decepticon.
Ciò che prevedeva quello che a tutti gli effetti era quasi un rito di passaggio o una prova di forza degna di un folle – stando almeno dalla pagina web visionata da uno sghignazzante Starscream desideroso di farsi quattro risate con i suoi compari – prevedeva di mangiare le candele sacre nel giorno più speciale del mondo e nel mentre che si aveva la bocca piena bisognava gridare con tono goliardico “Buon Natale!” cercando di non affogarsi.
Anche se per il titano dalla cromatura azzurra la trovata del compagno continuava a sembrare una trovata degna di un individuo ad ogni modo infantile – ma comunque a differenza dei tanti individui presenti nella base loro tre erano tra i più giovani – decise di cimentarsi nell'impresa seppur con un certo garbo. Una reazione tutto sommato differente da quella che coinvolse Skywarp e Starscream – che a momenti se la ridevano come due quindicenni umani – eppure accettabile perchè in linea con la filosofia del guerriero Decepticon.

Ma fu proprio nel mentre che i tre seekers si portarono le candele alle rispettive bocche calcandosele per bene fino in gola che accadde l'imprevisto più spiacevole. Un attimo prima che i tre giovani si mettessero a masticare la cera oleosa e profumata difatti, Lord Megatron entrò nel laboratorio scientifico con così tanto preavviso che riuscì a cogliere i suoi alleati in un atteggiamento a dir poco equivoco.
I furiosi occhi rossi del Decepticon loro capo e padrone si posarono con severità sui tre giovinastri che lo guardarono sorpresi fin quasi a congelarsi per l'inaspettata entrata in scena.
“Che diavolo sta succedendo qui?! Vi state divertendo invece di lavorare?”
la roca e potente voce del Lord sembrava non voler sentire inutili balbettii e scuse patetiche, mentre osservava uno ad uno i seekers nell'atto di togliersi frettolosamente le candele di bocca per darsi un contegno.
Solo Starscream ebbe il solito coraggio di affrontare Megatron con gli occhi ancor prima delle parole. Sfilandosi con molta lentezza lo spesso cilindro bianco dalla bocca – a differenza dei due suoi compari che quasi si strozzarono nel farlo – emise un volgare schiocco con le labbra quando definitivamente se lo tolse di dosso fissando con così tanta intensità il loro capo dall'armatura argentata che solo quello bastava per meritarsi una cannonata in faccia.
Ma Megatron era fin troppo paziente con gli individui giovani – forse la si poteva definire una sua debolezza – e stette a sentire ciò che il suo secondo in comando aveva da dirgli.
“Veramente mio signore, stavamo facendo una rivisitazione storica...”
roteando con arroganza sfacciata la candela natalizia nella mano destra, sorprese il proprio capo che incrociò le braccia al petto esigendo al più presto delle spiegazioni.
“Hai trenta secondi per spiegarti meglio, Starscream”
di solito era il caso di non far incazzare Megatron perchè sostanzialmente era il più spietato – nonché il più forte – tra tutti i Decepticon presenti nel loro esercito. Eppure il giovane titano metallico pareva fregarsene ogni volta ansioso come non mai di prendere lui e solo lui le redini del comando. Nonostante non avesse mai calcolato, a differenza del loro Lord, quale peso tale potere portasse alla fine sulle spalle.
“Vede mio signore, io e i ragazzi stavamo ricostruendo nel dettaglio come avete fatto negli anni a scalare i vertici del potere...”
ad accompagnare quelle parole già di per loro fin troppo chiare a tutti – magari non subito colte da Megatron che ci impiegò qualche secondo di più – ci fu il gesto stesso di Starscream che in modo piuttosto osceno avvicinò nuovamente la candela al volto per poterne leccare la punta.
Gesto sconsiderato e fin troppo palese quello, che portò gli occhi di Megatron ad illuminarsi di un rosso assassino e puntare velocemente il proprio cannone a fusione in direzione di quell'idiota di un soldato.
Ciò che successe in quei fatidici e tesi secondi di pura follia, i seekers che decisero saggiamente di allontanarsi da li in tutta fretta potevano solo immaginarselo. Sia Tundercracker che Skywarp entrarono in modalità veicolare appena gli occhi del loro signore iniziarono a brillare di furia omicida, volando via veloci dal laboratorio appena in tempo prima che una forte deflagrazione lo distruggesse in parte.
I due Decepticon sentirono – tra i rumori di porte blindate devastate ed esplosioni varie – sia la voce del loro fratello gridare di dolore e frustrazione, sia le ingiurie che Lord Megatron gli infieriva contro mentre cercava di esercitarsi al tiro al bersaglio con Starscream.
Dal canto suo però, Skywarp trovava assolutamente divertente la piega che tutta la faccenda aveva preso, trovandosi per questo a ruotare nel cielo notturno una volta giunti sulla superficie terrestre ridendo con puro gusto.
“Buon Natale e cento di questi giorni, Cracker!!”
una volta giunti nel cielo buio come la pece di quel mondo chiamato Terra, Tundercracker non poté neppure soffermarsi ad osservare la volta celeste e le sue miriadi di stelle che dovette sbuffare per l'infantilismo che ancora caratterizzava i suoi due compagni.
“Non chiamarmi così, te l'ho detto si e no un centinaio di volte! E comunque si, buon Natale anche a te, Skywarp...”
avrebbe volentieri citato pure quello stolto di Starscream, ma forse gli avrebbe fatto gli auguri se fosse sopravvissuto alla più terrificante prova di salvarsi le chiappe dalle cannonate furiose di Lord Megatron.

   
 
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