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Autore: AmaleenLavellan    07/12/2011    5 recensioni
«Ehi, Chris!»
Appena Darren vide entrare il ragazzo nel suo camerino, fece la cosa che gli venne più naturale fare: si alzò dalla poltroncina su cui era seduto, appoggiando la chitarra sul tavolo a fianco a sé, e gli andò incontro con un sorriso mozzafiato, pronto ad abbracciarlo. [...]
«Ehi, Chris?», esordì il più piccolo, con il tono di chi sta cercando con tutta la propria forza di volontà di non mettersi a ringhiare, «È questo tutto ciò che hai da dire? Ehi Chris?! ». [...] Darren spalancò gli occhi, in preda al panico. Chris stava per avere una crisi isterica in piena regola, non aveva intenzione di trattenersi, e soprattutto, lui non aveva idea del perché.

Piccola CrissColfer molto tendente allo Smut. Riferimenti allo Space Tour (quello di Boston) degli Starkid!
Genere: Erotico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ma buonasera a tutti! 
Ooooh, il mio primo esperimento in questa sezione *O* Naturalmente CrissColfer, perchè andiamo, We know. And Chris knows we know. 
Insomma, è canon u.u 
Questa cosa è nata dalla visione dallo Space Tour di Boston, precisamente dall'esibizione "Boy Toy" della TOTALLY AWESOME Lauren Lopez; esibizione universalmente nota per il fatto che Joey e Joe abbiano ucciso una serie di fangirl e non (tra cui la sottoscritta) per essersi tolto la maglietta uno ed essere rimasto in canottiera l'altro, e Darren si sia strusciato su Meredith xD Uhm, sapete cosa sono gli Starkid, vero? Beh... se non lo sapete, la vostra vita non ha senso, credetemi. In ogni caso, questo è il video dell'esibizione! Qui purtroppo Joey e Joe si vedono gran poco, però Darren c'è quindi potete capire di cosa parlo xD
Quindi... beh... Buona lettura, presumo? XD 
Avvertenze: Chris being Bitch!Chris, e metto OOC perchè non ho mai conosciuto Chris e Darren (altrimenti non sarei viva per raccontarlo) e quindi non posso sapere come siano, in realtà xD




«Ehi, Chris!»
Appena Darren vide entrare il ragazzo nel suo camerino, fece la cosa che gli venne più naturale fare: si alzò dalla poltroncina su cui era seduto, appoggiando la chitarra sul tavolo a fianco a sé, e gli andò incontro con un sorriso mozzafiato, pronto ad abbracciarlo.
Chris chiuse la porta accuratamente, a testa bassa, e con un leggero stupore del maggiore girò la chiave nella toppa. Darren non poté fare a meno di sentire uno strano rimescolio nello stomaco: che Chris volesse… nella pausa tra una ripresa e l’altra… quando chiunque avrebbe potuto sentirli…
Il solo pensiero gli diede alla testa.
Stava per avvolgergli un braccio attorno ai fianchi e stringerlo a sé per baciarlo, quando l’altro alzò la testa.
E Darren venne pietrificato dal terrore.
Negli occhi del minore c’era una furia omicida talmente violenta, che in quel momento il moro ebbe paura per la propria incolumità.
E a ragione.
«Ehi, Chris?», esordì il più piccolo, con il tono di chi sta cercando con tutta la propria forza di volontà di non mettersi a ringhiare, «È questo tutto ciò che hai da dire? Ehi Chris?! ». Le dita, ancora appoggiate alla maniglia, la strinsero convulsamente, mentre la sua voce saliva di qualche ottava fino a diventare nient’altro che un gemito strozzato.
Darren spalancò gli occhi, in preda al panico. Chris stava per avere una crisi isterica in piena regola, non aveva intenzione di trattenersi, e soprattutto, lui non aveva idea del perché.
«C-che ho fatto?»balbettò, senza staccargli gli occhi di dosso. D’accordo, aveva rovesciato per sbaglio quella lattina di Diet Coke che aveva lasciato nella sala in cui si riposava il cast, ma insomma, non era certo colpa sua se quel tavolo aveva deciso di materializzarsi proprio sulla traiettoria della sua piroetta! Ti prego, ti prego, ti prego, fa che non abbia i sai a portata di mano…, pensò.
Chris sembrò quasi dimenticare che si trovavano ancora nei pressi del set, e prese quasi a gridare, portandosi le mani tra i capelli.
«Che cosa hai fatto? Che cosa hai fatto?! Oh, assolutamente nulla, se escludi lo strusciarti in maniera disgustosa addosso a quella ragazza come se fossi una sottospecie di-di- di donna scarlatta!»
Se non avesse avuto un Chris Colfer assolutamente incazzato e apparentemente pronto a scannarlo a pochi centimetri di distanza, Darren avrebbe sicuramente sorriso del riferimento a Harry Potter.
Maaveva un Chris Colfer assolutamente incazzato e apparentemente pronto a scannarlo a pochi centimetri di distanza, quindi avrebbe dovuto trattenersi se avesse voluto conservare la testa attaccata al collo.
E Criss lo voleva, decisamente.
Piantò gli occhi splendenti in quelli glaciali di Chris, cercando di comunicargli tutta la sua confusione con un solo sguardo. «Io davvero Chris, non so a cosa tu ti riferisca!»esclamò, sinceramente perplesso. Stava per poggiargli le mani sulle spalle, ma il pensiero che avrebbe rischiato di trovarsele incenerite lo bloccò all’ultimo istante.
Colfer sembrò per un attimo estraniarsi da ciò che lo circondava, mentre affondava in quell’oceano verde che era lo sguardo dell’altro. Se c’era qualcosa di bello e puro e per il quale valesse ancora la pena vivere, erano proprio quegli occhi; Chris l’aveva capito nel momento esatto in cui vi era annegato la prima volta. Ma si costrinse a riscuotersi, sbattendo velocemente le palpebre. Doveva riuscire a resistere all’incanto di quello sguardo.
«Boston, Space Tour e Boy Toy ti dicono niente? » sbottò, incrociando le braccia al petto e sfidandolo con lo sguardo.
Darren guardò verso un angolo della stanza, cercando di ripercorrere le proprie azioni durante quella canzone. Boston era stato l’unico concerto degli Starkid a cui aveva partecipato, a causa di Glee… Durante Boy Toy, Lauren aveva cominciato a cantare e lui, Joey, Joe, Brian e Dylan erano entrati e si erano accostati ai microfoni, di spalle; quando si erano girati avevano cominciato a muoversi in una maniera a dir poco ridicola, fingendo di essere sensuali; poi a un certo punto si era avvicinato a Meredith e-
Ah.
Oh.
Nel momento esatto in cui Darren comprese a che cosa si riferisse, Chris, con quelle parole, fece l’unica cosa che non avrebbe dovuto fare.
Scoppiò a ridere.
 
«Non c’è nulla da ridere!»esclamò Colfer, con gli occhi spalancati dall’indignazione. Voleva per caso assaggiare la lama dei suoi sai, quella sottospecie di hobbit esagitato?! Oh, ma gliel’avrebbe fatta pagare. Aveva in mente una serie di torture niente male…
Darren nel frattempo si stringeva lo stomaco con le braccia, non riuscendo a bloccare gli attacchi di risa, perché insomma, era assolutamente assurdo che Chris avesse davvero pensato che lui fosse stato serio, in quel momento. Dovettero passare alcuni istanti prima che riuscisse a calmarsi e, quando avvenne, tornò a guardare il ragazzo di fronte a lui. Aveva le braccia lungo i fianchi e i pugni tanto stretti che quasi tremava, mentre un rosso acceso gli imporporava le guance.
Improvvisamente sentì l’urgente bisogno di baciarlo, tanto forte da togliergli il respiro, e con un movimento fulmineo gli strinse il viso tra le mani, fissandolo negli occhi con un sorriso tanto adorante e gentile che una piccola parte del cuore di Chris si sentì morire lentamente.
«Sei adorabile quando sei geloso, lo sai? »
«Non sono geloso!», si trovò di nuovo a gridare, in risposta, l’altro, spingendolo via con un gesto secco e arrossendo ancora di più;«Sei tu che sei assolutamente disgustoso a-a-
Un’idea improvvisa colpì la mente di Darren.
Ed era assurda, folle e assolutamente geniale.
 
«A fare cosa, Chris?».
La voce di Darren era diventata improvvisamente profonda, rauca, mentre si portava al suo fianco. Un brivido corse lungo la spina dorsale di Chris ed il suo cuore cominciò a battere sempre più velocemente, anche solo a sentire il modo con cui aveva posto la domanda. Cercò di mantenere un barlume di lucidità; aveva deciso che questa volta non avrebbe ceduto al suo ragazzo, qualunque cosa fosse successa. 
 
«A strusciarti in quel modo indecente su quella ragazza. » balbettò, cercando di infondere alla propria voce un tono spavaldo.
Senza successo.
 
Darren fece aderire il proprio corpo al fianco dell’altro ragazzo, cominciando a lasciargli una scia di baci umidi sul collo.
Il cuore di Chris stava ormai battendo furiosamente.
«In che modo, Chris? Non ho capito.» soffiò, direttamente al suo orecchio.
 
Colfer strinse i pugni così forte che cominciò a tremare. Maledetto Criss. «I-Indecente.»
 
«Mmh.», mugugnò l’altro, le labbra premute contro la sua pelle. Cazzo. Chris pensò che sarebbe potuto venire anche solo per sentirlo fare quei versi, mentre avvertiva i propri pantaloni – o meglio, quelli di Kurt, già incredibilmente stretti - tanto opprimenti da non sopportarlo.
«Intendi… » esordì Darren, senza smettere di baciare ogni striscia di pelle che i vestiti di scena gli permettevano di raggiungere, «… così? »
 
E con il bacino diede una piccola spinta verso l’alto.
 
Prima che potesse fermarlo, un gemito fioco proruppe dalle labbra di Chris, e Darren evidentemente decise che i suoni che il suo ragazzo faceva gli piacevano da impazzire, perché cominciò a strofinarsi su e giù.
Contro. La sua. Gamba.
 
Il respiro di Chris si fece più pesante, mentre continuava a stringere convulsamente i pugni.
 
«Darren, smettila. », affermò, con il poco di voce che aveva in gola, chiudendo per qualche istante gli occhi e cercando di allontanarlo; entrambi sapevano, però, che ogni tentativo era tanto utile quanto sincero.
Soprattutto Darren.  
 «Mmh… Mi sto sbagliando?», mugugnò, continuando poi senza dare il tempo all’altro di ribattere. «Ah, forse intendi quando ho fatto così
Quando Darren si spostò dietro Chris, e continuò la sua operazione, avvolgendogli i fianchi con le braccia, quest’ultimo credette seriamente di impazzire. Dannazione, sentiva l’erezione di Darren premere contro le natiche e non poté impedire a una scossa elettrica di esplodere nel basso ventre e propagarsi in tutto il corpo. Chiuse gli occhi – l’effetto che quel ragazzo gli faceva era solo vagamente esprimibile a parole. L’eccitazione gli stava facendo pulsare il sangue nelle vene con una forza inaudita, mentre Darren continuava a strusciarsi su di lui, lasciandogli una scia umida sul collo, mordendo e leccando e succhiando senza però soffermarsi troppo su ogni punto – una serie di succhiotti violacei sarebberodecisamente stati troppo difficili da spiegare alle truccatrici.
«Darren… Ah-Smettila, ci sentiranno, razza d-ah... razza di nerd iperattivo!»
«Non dirlo come se non ti eccitasse. » sussurrò Criss in risposta, passando a torturargli il lobo dell’orecchio.
Chris si trovò a deglutire perché, dannazione, aveva ragione. Aveva fottutamente ragione.
Beh, la metteva così?
Lui non aveva certo intenzione di stare fermo e subire.
 
Con un movimento rapido, approfittando di un momento in cui Darren aveva staccato le labbra dal suo orecchio per tornare ad attaccargli il collo, si girò nel suo abbraccio. Lo sbatté contro la parete accanto alla porta, piantando i palmi delle mani ai lati della sua testa, e lo guardò dritto negli occhi.
E quello sguardo era pura fame liquida.
Darren sentì un brivido corrergli lungo la schiena, e i pantaloni farsi improvvisamente più stretti di prima.
Se c’era qualcosa di più eccitante di Chris Colfer, era Chris Colfer che lo sbatteva contro una porta.
Dio, sarebbe venuto per il solo pensiero.
«Sai cosa mi ha dato ancora più fastidio, Darren? », gli soffiò sulle labbra, senza interrompere il contatto visivo, «chelei si sia strusciata su di te, dopo. Tieni bene a mente una cosa, Criss. Solo io posso toccarti in quel modo. Solo io posso strusciarmi su di te in quel modo. Solo…», di scatto premette tutto il corpo su quello di Darren, facendo cozzare i loro bacini e mandando una scossa ad entrambi, «…io.»
Il più grande non riuscì a trattenere un gemito, che sembrò amplificarsi nell’apparente silenzio che regnava all’interno dell’edificio.
Fuori da quella porta, tecnici correvano da tutte le parti, ballerini provavano coreografie e il cast stava creando disastri da qualche parte, ma a loro non importava.
“Fuori da quella porta” aveva smesso di esistere.
«Beh, non posso lamentarmi.» ribatté Darren, con un grande sorriso intriso di malizia.
«Ci mancherebbe altro.», sbuffò Chris, alzando gli occhi al cielo. Ma quel concentrato di iperattività proprio non ci riusciva, a stare zitto?
Colfer abbassò nuovamente lo sguardo, facendo scontrare i propri occhi con quelli di Darren.
E la situazione precipitò.
Il più piccolo si avventò sulle labbra dell’altro, facendolo sbattere di nuovo contro la superficie della porta, in un bacio che non aveva nulla della loro usuale dolcezza, ma era uno scontro di denti e lingue.
Chris voleva Darren, e lo voleva ora.
Perché Darren era suo.
Fece scivolare una mano sotto la maglietta del ragazzo, sfiorando con la punta delle dita gelate gli incavi che segnavano il bacino. Darren rabbrividì al contatto, per poi soffocare un gemito tra le labbra di Chris quando quest’ultimo gli sbottonò i pantaloni e senza delicatezza strinse la sua erezione tra le dita.
Colfer sorrise, in quel bacio. Dio, se amava i suoni che faceva il suo ragazzo.
«Adesso», sussurrò, staccandosi da lui quel tanto che bastava affinché potesse parlare,«non staccare le labbra dalle mie, o ti sentiranno». Darren non poté fare altro che annuire ripetutamente con la testa, perché la fottuta mano di Chris Colfer era sulla sua erezione e lo stava guardando come se volesse scoparselo fino alla fine dei suoi giorni. Sarebbe potuto venire solo per quello sguardo, se lo sentiva, ma evidentemente Chris voleva prendersi il merito di tale azione, perché in un lampo quelle labbra perfette furono di nuovo sulle sue, e facendolo sussultare dalla sorpresa cominciò a muovere la mano e a strofinarla contro la sua pelle, con foga.
Darren si sentiva esplodere. Una parte di lui avrebbe voluto morire in quel bacio, l’altra avrebbe voluto staccarsene, buttare indietro la testa e gemere e gridare con quanta forza aveva in corpo, perché Chris Colfer era perfetto in qualsiasi cosa facesse, e farlo impazzire di piacere semplicemente toccandolo rientrava tra queste.
Affondò le mani tra i capelli di Chris – come diamine facevano a essere così morbidi, con tutta la lacca che gli mettevano le truccatrici? Avrebbe dovuto ringraziarle per il lavoro che facevano. E magari anche scusarsi, perché complice l’estrema abilità di Colfer nel farlo impazzire, gli stava distruggendo l’acconciatura.
Ma questo era l’ultimo dei suoi problemi.
Il cuore gli batteva all’impazzata, mentre il sangue pulsava nelle vene tanto forte che sarebbero potute scoppiare; artigliò i capelli del suo ragazzo tirandoli senza accorgersene, perchè era così vicino…
Chris si staccò all’improvviso, togliendo la mano di scatto e incrociando le braccia al petto.
Darren spalancò gli occhi dalla sorpresa, ansimando per riprendere fiato e fissandolo in un modo così scioccato che fece nascere un sorrisetto a metà tra il sarcastico e il compiaciuto sulle labbra del soprano.
«C-Cos-
Colfer non gli fece nemmeno terminare la frase. «Così la prossima volta ci penserai due volte, prima di strusciarti addosso a qualcun altro. O altra.», affermò, con tono ironico, aprendo con scioltezza la porta del camerino.
Darren non poteva credere alle proprie orecchie. Oh, no, non aveva mica intenzione…«Non puoi lasciarmi qui così!», protestò. Andiamo, neanche Chris era così sadico da abbandonarlo lì quando l’unica cosa di cui aveva bisogno era venire tra le sue mani.
«Ci vediamo sul set, Blaine», ribatté Chris, sbattendo più volte le ciglia come se stesse flirtando, e senza dire altro si allontanò, muovendo leggermente e con grazia i fianchi, per provocarlo.
Criss lo guardò allontanarsi a bocca spalancata, assolutamente sconvolto, senza riuscire a proferire parola. Recuperata la coscienza del proprio corpo chiuse la porta e con lentezza si lasciò scivolare a terra, contro il muro.
Chiunque avesse detto che Chris Colfer era un angelo, si sbagliava.
Si sbagliava di grosso.



***Angolino di MoonBlossom***
Eccoci qui! Che dire? 
Povero piccolo Darren... Lo amo, e per questo lo maltratto xD 
Beh, spero sia venuto fuori qualcosa di decente! Alcune precisazioni: per il discorso dell'angelo, mi riferisco al tweet di Lauren Lopez (sì, sempre lei xD) in cui lo chiamava "Angelo maestoso".
Credo sia tutto. Grazie a tutti voi che avete letto! 
Alla prossima! 
 

 
 
   
 
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