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Autore: kappinias    07/12/2011    7 recensioni
E se Kurt non fosse il ragazzo carino a coccoloso che noi tutti conosciamo?
Se in realtà fosse capitano della squadra di football nonchè il più popolare della scuola?
Se fosse una specie di maniaco ninfomane, e Blaine con i suoi papillon multicolor la sua prossima preda?
Benvenuti alla fiera dell'OOC ;)
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eccolo il Mckinley high, proprio davanti ai miei occhi, come ogni fottutissimo giorno.
Dovrei amarlo, del resto è l’unico posto in cui possa dire di essere conosciuto.
Invece lo detesto, ogni volta che ci entro vorrei che fosse l’ultima.
 
Diciamolo, l’unica cosa a rendere decente questa scuola sono io, e se non ci fossi posso solo immaginare come sarebbe la situazione.
 
Non giungiamo a conclusioni affrettate: non sono uno che si da’ le arie o cose del genere, sto semplicemente mettendo in evidenza un dato di fatto, tutto qui.
 
Sì, nel caso non si fosse capito sono il ragazzo più popolare della scuola, quello più fico e tutto il resto, per intenderci.
Non che questo mi renda speciale, nel liceo di Lima non ci vuole molto per farsi notare.
 
Anzi, mentre cammino per i corridoi della scuola mi sento  uno stereotipo vivente: capitano della squadra di football, di bell’aspetto, festaiolo e bullo a tempo perso.
Eppure sono così diverso da tutti gli altri, e a volte mi chiedo se esista qualcuno che sappia come sono veramente.
 
Per esempio, potrei avere tutte le ragazze della scuola e non voglio nessuna di loro.
Niente di personale, s’intende, anzi ce n’è qualcuna anche piuttosto bella, come Santana.
Se fossi etero un pensiero su di lei l’avrei già fatto.
 
Invece ogni giorno in spogliatoio, dopo gli allenamenti, i miei occhi cadono sugli addominali scolpiti di Sam, il ragazzo nuovo.
E sì, lo ammetto, ai tempi del primo anno ho avuto anche una cotta per Finn.
Forse perché allora non lo avevo mai visto senza maglietta.
Sul serio, sotto quell’espressione da dolce bambinone super sexy in realtà si nasconde solo un gran tonto, nient’altro.
 
E, comunque, nessuno sa che sono gay, è il mio grande segreto.
Non che me ne vergogni, solo so che la mia popolarità cadrebbe a picco se una notizia del genere circolasse a scuola.
Che ci posso fare, ormai sono assuefatto a essere una specie di personaggio, non posso più fare a meno degli sguardi adoranti e delle occhiate di sbieco che sento addosso al mio passaggio, amo le une e mi eccitano le altre.
Mi nutro del loro odio e del loro amore, e ne esco ogni giorno più distrutto.
 
In certi momenti mi sembra quasi di non riconoscermi più, e mi chiedo come sarebbero andate le cose se non fossi mai diventato capitano, se magari il primo giorno di scuola avessi visto il volantino del glee club prima della scintillante divisa rossa dei Titans.
 
Chissà, forse ora starei preparando il mio pezzo per le regionali, forse sventolerei fiero la mia omosessualità al mondo indossando abiti alla moda e intonando canzoni di Katy Perry.
 
Non sono male i tipi del glee club, ho sempre apprezzato l’aria da perdenti che portano in giro con tanta fierezza.
Potrei far parte di loro un giorno, chi lo sa.
Magari convincerei anche Finn a entrare, e Puck.
Hanno una bella voce, li ho sentiti spesso cantare sotto la doccia.
 
“Kurt, finalmente! Credevo ti avessero rapito gli alieni”
Brittany mi guarda decisamente sollevata mentre butto lo zaino sul banco e mi siedo vicino a lei.
Sì, probabilmente credeva davvero che fossi restato vittima di un’incursione aliena, con lei queste frasi vanno sempre prese sul serio.
Il prof non è ancora arrivato, così iniziamo a chiacchierare e la rassicuro subito sulla mia incolumità.
“Hai visto il ragazzo nuovo? Sembra davvero carino” mi sussurra con aria complice mentre indica un tipo in fondo alla classe che entrando non avevo notato.
“Ma chi, il moro con tutti quei riccioli?”
“ esatto…si è trasferito da poco, prima o poi dovrò provarci anche con lui”
 
Tanto per aggiornare la lista e battere ancora il suo record personale, ovviamente.
Brittany è una delle ragazze più attraenti del Mckinley, forse di Lima, e si è fatta quasi tutti gli alunni del terzo e quarto anno, perfino il tizio in carrozzella che al glee club sembra quello messo peggio in quanto a figaggine, e ho detto tutto.
Secondo me tra le sue pomiciate ci sono state anche diverse ragazze, ma sono solo supposizioni.
Una volta ci ha provato perfino con me, ed è rimasta molto delusa per non essere riuscita a farmelo alzare.
Il suo unico fallimento, credo, ma non è colpa sua.
Se non fosse così fuori dal mondo avrebbe probabilmente già capito che sono gay, e comunque credo abbia dei sospetti perché da un po’ di tempo ha iniziato a chiamarmi delfino; non ho ancora avuto il coraggio di chiederle il motivo di questo strano nome.
 
Sto per girarmi verso di lei e risponderle, quando qualcosa mi trattiene.
Il cespuglio di capelli ricci si è alzato, mostrando due occhi color nocciola che ora mi fissano interrogativi.
Britt ha ragione, è proprio carino.
Forse qualcosa di più che carino, penso mentre lo esamino attentamente.
Sexy, è la prima parola che mi viene in mente.
E poi un’altra marea di aggettivi, e tra questi un giudizio finale: me lo scoperei volentieri, se ne avessi l’opportunità.
Quel Papillon rosso acceso lascia sperare bene: quale ragazzo fiero della sua eterosessualità indosserebbe una cosa del genere?
Non sarò dichiarato, ma ciò non vuol dire che il mio gay radar non sia perfettamente funzionante.
E comunque ho bisogno di farmi qualcuno, è passato troppo tempo dall’ultima volta che ho incontrato un ragazzo decente allo Scandal.
 
Ok, forse il modo in cui sto fissando il tizio è vagamente inquietante, dovrei voltarmi e anche in fretta.
“ Buongiorno ragazzi!” esclama il professor Shuester, con la sua solita espressione allegra.
Cosa abbia poi da essere sempre così contento non lo so, me lo chiedo ogni volta che lo vedo.
 
“Britt, quel ragazzo lascialo a me, non è così bello dopotutto”
Mi da fastidio il pensiero che qualcuno ci provi con lui, devo essere io il primo.
Ormai è diventata una specie di scommessa con me stesso, presto sentirò gemiti di piacere uscire da quelle labbra così piene.
Britt si limita ad annuire senza troppo interesse, del resto non sarà un meno uno a far andare in crisi il suo record.
 
“Ti ho portato l’ultimo numero di Vogue se vuoi leggerlo, pesa una tonnellata”
“Shh, non urlare sei pazza? Potrebbero sentirci!”
Britt mi guarda stranita, come se non capisse dov’è il problema.
Dio, devo proprio spiegarle tutto a quella ragazza.
“Qual è il problema?” ecco, io l’avevo detto.
“Lascia stare Britt....grazie comunque”
Un’occhiata di Shuester ci convince a tacere.
 
Sì, leggo Vogue e sono un appassionato di moda.
Non dico tanto per dire quando affermo di essere diverso, lo sono davvero.
Solo che in pochi lo sanno, e fra quei pochi c’è Brittany, una delle mie migliori amiche.
Se non dovessi indossare ogni giorno quella dannata divisa da football forse andrei in giro vestito in modo molto stravagante.
Certo non riuscirei a superare il ragazzo nuovo, di cui tralaltro non…
“Blaine Anderson, tu sei nuovo di questo corso vero?”
 Di cui ho appena scoperto il nome grazie a Shuester.
“Sì, a dire il vero mi sono trasferito ieri al Mckinley”
E ora ho scoperto la sua voce e, dannazione, è una bellissima voce, di quelle che fanno venire voglia di stare ad ascoltarle per ore.
 
Il prof continua a dire qualcosa al nuovo venuto, e non ho idea di cosa stia blaterando.
Guardo le sue labbra che si muovono, e tutto ciò che riesco a pensare è che Blaine è proprio dietro di me, con i suoi fottuti riccioli incantevoli e il suo visino da cucciolo smarrito.
 
“ …Come vi avevo già accennato la volta scorsa, da oggi inizieremo il nuovo progetto a coppie sulla poesia spagnola”
 
Un attimo, progetto a gruppi? Com’è che non ne sapevo niente?
Probabilmente una lezione a cui non ho partecipato, o forse non stavo ascoltando come al solito.
Shuester inizia a fare le coppie, e io immagino come potrebbero andare le cose se capitassi proprio con Blaine.
“Kurt, tu starai con Brittany, vedo che lavorate bene insieme”
Come non detto.
“E tu Santana” continua fulminando con lo sguardo la latina, che è appena apparsa da dietro la porta “ starai insieme al nuovo arrivato, Blaine. E se vieni con mezz’ora di ritardo anche alle prossime lezioni sarò costretto ad andare dal preside Figgins!”.
 
Ah, incorreggibile Santana. E’ strana l’amicizia che si è creata tra noi, una sorta di amore e odio (il tutto in senso platonico, s’intende).
A volte devo ammettere che mi fa non poca paura.
“Ciao dolcezza” sussurra avvicinandosi al nostro banco prima di andare a sedersi accanto a Blaine, e per un momento credo che si stia rivolgendo a me e sono abbastanza confuso.
Poi vedo Britt arrossire, e sono tipo…scioccato.
Oh porca puzzola, queste due non me la raccontano giusta!
 
 
“Britt, c’è qualcosa che vorresti dirmi?” le bisbiglio in un orecchio appoggiando la testa sulla sua spalla.
“Io…no Kurt, perché?”
“Com’è che ora tu e Santana vi conoscete, e vi chiamate con nomignoli affettuosi?”
“Ah, intendevi quello.  Siamo insieme nelle cheerios e lei è… simpatica” fa spallucce e ritorna al suo disegno di uno strano essere con le orecchie a punta che assomiglia vagamente a un elfo.
 
Povera Brittany ingenua, non ha ancora capito cosa vuole Santana da lei.
Ma io la conosco bene, e so che le sue intenzioni non devono essere buone se l’ha appena chiamata dolcezza, non lo fa con la prima che capita.
Complimenti San, penso con un mezzo sorriso, sai scegliere bene le tue prede.
E io ho appena pensato a un modo per rendere la tua caccia molto più semplice.



 
 
 
 
 
 
 
   
 
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