Anime & Manga > Ranma
Ricorda la storia  |      
Autore: Sibylla    08/12/2011    8 recensioni
Provate a immaginare Akane la sera del suo ipotetico ballo scolastico...one-shot con poco "ballo" e molta introspezione,un tuffo nella mente di Akane e nei suoi sentimenti. "Davano tutti per scontato che non sarei andata o che,se avessi avuto accanto un cavaliere, quello sarebbe stato Ranma. Segretamente lo avevo dato per scontato anche io...Non me ne fregava nulla del ballo già prima di stasera, mi sarebbe solo piaciuto poter passare una serata con lui come fidanzati, nel senso comune del termine per una volta. Per variare...perché noi di comune alle altre coppie non abbiamo proprio nulla."
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La rampa di scale mi incute un certo timore.
Avevo sempre criticato duramente quelle ragazze la cui unica aspirazione nella vita era partecipare a insulsi concorsi di bellezza, mettendosi in mostra come pavoni allo zoo.
Adesso però, riconosco loro almeno il merito di riuscire ad aggirare elegantemente l'ostacolo delle scale, nonostante abiti succinti e tacchi vertiginosi... sentirsi addosso gli occhi di centinaia di persone, segretamente speranzose di assistere a una tua esilarante caduta, non deve essere una sensazione piacevole.
La mia stima per loro comunque si ferma lì.
Oltretutto io di sguardi puntati addosso ne ho solo quattro, tre dei quali sono di mio padre e delle mie sorelle, l'altro di Soshiro...e loro certo non si augurano che io cada.
Ma il pensiero di me con un vestito da sera, considerata poi la mia goffaggine, basta per mettermi in agitazione. E' evidente che tutta questa situazione non mi è congeniale.
I balli della scuola non sono il mio genere e fin da bambina avevo dato per scontato che non vi avrei mai partecipato. Di fronte all'eleganza di una gonna ho sempre anteposto la comodità di una tuta. Rispetto al ballare sulle note di una canzone ho sempre preferito allenarmi seguendo il ritmo del solo battito del mio cuore.

Mentre scendo le scale quasi mi maledico per l'inspiegabile stupida euforia che mi ha colto alla notizia dell'evento. Adesso sento che c'è qualcosa di dannatamente sbagliato in quello che sto facendo. Nonostante il vestito e il trucco, inaspettatamente gradevoli su di me, manca qualcosa a questo momento...e sebbene debba far a pugni con il mio orgoglio, e ammetterlo mi costi enorme fatica, so perfettamente cos'è che non va.
L'ho capito nel momento in cui, alzando lo sguardo dai miei piedi, ho incontrato quello di Soshiro.
Un ragazzo stupendo, gentile e sinceramente lieto di poter passare questa serata con me...ma perfettamente sconosciuto, nel vero senso della parola. Fino a questa mattina non sapevo nemmeno della sua esistenza...
Ammetto che il suo coraggio mi ha colpito. Invitarmi a dispetto di Kuno e di tutti gli altri stupidi che mi ronzano attorno non è da tutti. Anche se sono quasi certa che dietro questo atto non ci sia audacia, ma incoscienza e un pizzico di ingenuità. A sbalordire tutti, però, non è stata tanto la sua proposta di farmi da cavaliere, bensì la mia risposta affermativa.
Davano tutti per scontato che non sarei andata o che,se avessi avuto accanto un cavaliere, quello sarebbe stato Ranma. Segretamente lo avevo dato per scontato anche io... continuavo a ripetere a tutti che era un'ipotesi assolutamente impensabile, a conti fatti però credo che lo dicessi, non perché davvero non ritenessi plausibile tale eventualità, ma piuttosto perché volevo crederci. Ripetermi che non sarebbe accaduto, paradossalmente, serviva a mantenere viva quella piccola fiammella di segreta speranza che covavo nel mio cuore. Non me ne fregava nulla del ballo già prima di stasera, mi sarebbe solo piaciuto poter passare una serata con lui come fidanzati, nel senso comune del termine per una volta. Per variare...perché noi di comune alle altre coppie non abbiamo proprio nulla.
Ma ovviamente aspettarsi che una simile idea, già difficile da accettare per me, potesse installarsi nella desolazione del suo intelletto era una speranza infantile.
Aver accettato l'invito di Soshiro è una chiara ripicca, infruttuosa e fine a sé stessa, nei confronti di un ragazzo troppo stupido per capire cosa desidero. E avere coscienza di questo, mentre ricambio forzatamente il sorriso sincero di Soshiro, mi fa sentire meschina. Appoggiarmi al suo braccio, gentilmente offertomi, mi mette a disagio. Camminare verso scuola di fianco a lui mi fa venire solo voglia di tornarmene a casa, ora che ormai è troppo tardi.


La musica mi rimbomba nelle orecchie e i miei piedi urlano pietà, come fossi nel mezzo del più duro degli allenamenti. Colpa di queste maledette scarpe.
La serata è solo a metà e vorrei già essere a casa da un pezzo. -Esco fuori a prendere una boccata d'aria- lo dico mentre sono già con un piede fuori dalla porta. Annuisco impaziente mentre ascolto Soshiro dire che mi raggiungerà subito dopo aver preso da bere. Voglio solo allontanarmi da questo baccano.
Sgattaiolo fuori dalla palestra, per evitare incontri indesiderati, e mi fiondo in giardino.
Qui fuori si sta decisamente meglio... ringrazio che nessuno abbia avuto la mia stessa idea e mi godo per qualche minuto la tanto agognata solitudine. Ma è un breve idillio. Soshiro ha fatto in fretta perché, anche di spalle, riesco ad avvertire un rumore di passi sempre più vicino a me.
-Pensavo che un ballo fosse fatto per ballare...- mi volto di scatto, non so se più seccata o sorpresa di sentire la sua voce. -Che cosa ci fai qui, Ranma? Credevo che questo genere di eventi non ti interessassero..- nel mio tono c'è stizza. Per come si sono messe le cose, il suo ruolo adesso è quello di un intruso indesiderato, al pari di Kuno. Vederlo qui ed ora mi provoca solo fastidio. -Potrei dire lo stesso di te Akane, il ballo scolastico non è esattamente ciò che ti si addice di più...- lo vedo squadrarmi da capo a piedi mentre parla, col suo solito tono sprezzante.
Mi trova ridicola, di sicuro. Sono certa che, se non fosse che gli rimasto ancora un briciolo di istinto di sopravvivenza, adesso si metterebbe a ridere per come sono vestita.
- Cos'hai da fissarmi tanto? Ti sembro tanto assurda vestita così? Eppure pensavo che questo fosse il genere di femminilità che cerchi nelle donne e di cui continuamente mi accusi di essere carente..-
-E' vero, ma tu non sei le donne, Akane, tu sei tu...-
Penso che se dovessi stilare una classifica delle cose che più detesto, questa è una di quelle che svetterebbe ai primi posti: il non riuscire a capire quando mi stai candidamente insultando o, al contrario, stai tentando, nella tua maniera assurda e goffamente inconcepibile, di farmi un complimento. Odio questi momenti perché non so mai come reagire e puntualmente, per colpa del mio caratteraccio, finisco per arrabbiarmi anche quando sei in buona fede.
Stavolta però di forza per arrabbiarmi non ne ho...e non credere sia solo a causa di quel sorriso timido, apparentemente sincero, che si aperto sul tuo volto...sono solo esausta di questo posto, di questa serata, di questo vestito e della musica...tanto che anche tu e le tue frasi sibilline passate in secondo piano. -Grazie per la precisazione, se un giorno dovessi avere problemi d'identità ti chiamerò senz'altro... fino ad allora però fammi il favore di lasciarmi in pace, oltretutto da un momento all'altro Soshiro arriverà e gradirei che non ci fossi anche tu in mezzo ai piedi!- -Ah! Non te l'ho detto? Soshiro ha avuto un improvviso e urgentissimo impegno ed è dovuto andare via, ma mi ha detto di salutarti tanto! - Il tuo tono sprezzante rende evidente quanto la cosa non ti dispiaccia neanche un po'. A dire il vero, in un certo senso, mi sento sollevata anche io al pensiero che questa serata tremenda possa finire in anticipo... quella che mi irrita è la tua di soddisfazione, decisamente fuori luogo. Anche perché non ho dubbi sul fatto che, dietro questa scomparsa improvvisa, ci sia il tuo zampino. -Non so cosa tu abbia combinato e non mi interessa... sono al limite- Tutto il nervosismo accumulato in queste ore devo sfogarlo, adesso.
Ti vedo confuso mentre sollevo la gonna e la annodo in modo da accorciarla. Finalmente posso muovermi ed è una sensazione che non ha prezzo, seconda sola al sollievo dell'aver tolto finalmente questi strumenti di tortura con il tacco. -In guardia!- Mi porto in posizione di difesa. Inizialmente indietreggi di qualche passo, mi rendo conto di avere delle reazioni improvvise e assurde certe volte, ma ho bisogno di scaricare la tensione e l'unico modo che conosco è lottare. E in fondo, chi può capirmi meglio di te? Difatti passa un attimo e già mi imiti,preparandoti a parare i colpi, senza fare domande. E' un attimo, e siamo già corpo a corpo.
Come guidati da un “Via” inesistente, i nostri corpi iniziano a fronteggiarsi. Non c'è rabbia, ma questo non rende lo scontro meno violento. E mentre tento di evitare i tuoi attacchi, e allo stesso tempo di colpirti a mia volta, sento la tensione calare, la mente farsi più leggera e il nervosismo di tutta una giornata scomparire.
Penso che se dovessi stilare una classifica delle cose che più amo, questa è una di quelle che svetterebbe ai primi posti: il poter liberare la mia mente da ogni preoccupazione e sintonizzare i miei pensieri con i tuoi, su una frequenza che solo noi possiamo comprendere. E' il nostro modo inusuale per ricordarci che tra noi esiste un legame più forte di ogni promessa d'amore.

Quando il cuore riprende a battere a ritmo normale lo scontro è già terminato da un pezzo. Le tempie e il sangue, pulsanti per lo sforzo, si rilassano fino a tacere. Appoggiata ad un albero faccio ulteriore violenza sul mio corpo imponendomi nuovamente la tortura delle scarpe e ridando, per quanto possibile, un aspetto decente al vestito. -Aaah altro che balli! Questa è l'Akane che conosco, quella che mi lascia ogni volta senza fiato!- Inarco le sopracciglia. Impossibile non lanciarti un'occhiata contrariata: te ne stai mollemente disteso sul prato come se, invece che da un combattimento, fossi appena uscito da un giro sulla ruota panoramica; mentre io ancora ansimo nel tentativo di sedare l'agitazione dei miei polmoni. -Evita di fare lo spiritoso... non è il caso di spendersi in falsa modestia quando è evidente che qui, l'unica a cui manca ossigeno, sono io. Il tuo aspetto rilassato è già irritante di per sé senza che tu che me lo faccia ulteriormente notare-
Certe volte vorrei mordermi la lingua dopo aver parlato. Sono fornita di una quantità di acidità tale da stupirmi io stessa nel sentirmi aprire bocca talvolta. Ma tu mi provochi su un campo,l'orgoglio,in cui sono parecchio sensibile...

-Come sei irascibile...- sbotti e con un balzo ti alzi da terra, facendo leva sulle gambe. -...e comunque non mi riferivo al combattimento, è di un altro genere di fiato che parlavo..- quando termini la frase sei già di qualche metro più avanti a me. Hai parlato così piano che potrei anche aver capito male..fraintendere, del resto, è la mia specialità. Ma ti vedo mentre ti gratti una tempia con il dito indice...e so bene che lo fai solo quando sei in imbarazzo.
Sorrido e arrossisco leggermente. Mi sento un po' egoista perché, mentre io conosco il tuo stato d'animo in questo momento, tu non hai la possibilità di indovinare il mio. Non ti volteresti mai, ti mancherebbe il coraggio. E io preferisco tu non lo faccia... voglio godere a pieno di questa sensazione di calore che mi imporpora il viso, e se adesso te ne rendessi partecipe l'imbarazzo rovinerebbe tutto.

Per cui non posso guardarti, perché manderei in pezzi questo momento.
Non posso parlarti, perché nel silenzio a volte è racchiuso l'inesprimibile.

Ti sfioro la mano, fingendo sia involontario, e sento le tue dita irrigidirsi al contatto.
Non posso osare di più, perché ti allontaneresti.
Mi metto al tuo fianco e insieme ci incamminiamo verso casa, silenziosamente.
Non posso correre via, perchè i miei piedi doloranti me lo impedirebbero.
E non posso più nemmeno respirare perché anche tu, Ranma Saotome, mi togli il fiato.
E sei l'unico in grado di farlo senza bisogno di ricorrere a una lotta.



One-shot inzialmente ispirata ad un'altra coppia degli anime ma poi abbandonata a metà per mancanza di "ispirazione". Ieri l'ho ripescata,rovistando nel pc, e non avevo voglia di cancellarla così ho pensato di riadattarla ai personaggi di Ranma e Akane...niente di speciale e forse qui entrambi sono molto lontani dalla caratterizzazione originale ma diciamo che è uno di quei rari momenti dolci tra loro che mi sarebbe piaciuto poter leggere nel manga :) Spero possa piacere anche a voi! *

  
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ranma / Vai alla pagina dell'autore: Sibylla