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Autore: Acquamarine_    08/12/2011    2 recensioni
[Questa storia partecipa al contest 'Il Canto di Natale' di Violet_Acquarius]
Una flash-fic che parla dell'ultimo Natale di Regulus Black e della sua decisione di sfidare Lord Voldemort.
Come ha deciso di lasciarsi andare? Come ha scelto di tradire la sua famiglia, il suo Padrone, il Marchio che portava?
Tutto merito di una pallina.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Regulus Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Un ragazzo se ne stava seduto su un divano ed osservava i suoi piccoli elfi decorare l'albero di Natale.

Che senso aveva farlo decorare agli elfi?

Non riusciva a capirlo.

Ma taceva, era troppo vigliacco per contestare.

I suoi genitori lo avrebbero diseredato all'istante.

Come avevano fatto con lui.

Il ragazzo ripensava a ciò che stava succedendo.

Aveva scoperto un segreto preziosissimo.

Aveva paura.

Lord Voldemort lo avrebbe ucciso?

Certo.

Sapeva di non dover lasciar perdere.

Non poteva lasciarsi uccidere, però!

Mentre gli occhi gli diventavano ancora più tristi qualcosa gli toccò il piede destro.

Una pallina di Natale.

L'Elfo Domestico che l'aveva lasciata cadere scoppiò a piangere, si inchinò più e più volte ed implorò il perdono del giovane.

Egli, però, era rapito dalla pallina.

Portò la mano verso il tappeto e la raccolse.

La esaminò come un bambino fa con il proprio regalo.

Sorrise e si alzò.

Gli Elfi si spaventarono, era molto strano il comportamento di Padron Regulus.

Si avvicinò al maestoso albero natalizio e sistemò in bella vista la pallina.

Forse c'era ancora la speranza di un Natale felice.

Doveva solo fare ciò che sentiva.

***
Angolo Autrice:


Allora ci tengo a spiegare meglio la storia perché non voglio farla sembrare 'banale'. In questa flash-fic Regulus ha appena scoperto il segreto di Lord Voldemort ed è indeciso tra due cose: Tacere e vivere o Morire e salvare il Mondo Magico?

Ho voluto utilizzare la pallina come un mezzo. 

I genitori non vogliono che lui decori l'albero, devono essere gli elfi (qui apro una parentesi, non so se la reazione dell'elfo sia OOC, per me era adatta. Ancora, non so se loro facessero gli alberi, ma siccome ad Hogwarts ci sono ho scelto questo prompt)a farlo. Lui mettendo al 'suo posto' la pallina decide di ribellarsi. Ai genitori, al sangue, a Lord Voldemort, al Marchio e, perché no, anche al personaggio che si è creato.

Inoltre lui vede quella pallina come 'la sua goccia nel mare' (cito una frase di una mia drabble vecchia). Quella pallina gli fa capire che deve agire.

Infine potrei darti una terza riflessione.

Quella pallina era sola, caduta nel posto sbagliato. Se a sedere fosse stato un qualsiasi altro nobile Purosangue (non tutti, ma la maggior parte) avrebbe sgridato l'Elfo e distrutto la pallina che aveva osato toccargli la scarpa. Può sembrare un po' esagerato, ma secondo me è così. Lui si è riconosciuto in quella pallina. Lui era solo un ragazzo cresciuto dalla parte sbagliata. Aveva fatto le scelte sbagliate (come la pallina aveva 'scelto' di cadergli accanto) e ora doveva rimediare. Avrebbe voluto che qualcuno lo aiutasse a tornare sull'albero, ma aveva capito che non poteva più avere aiuti. Doveva cavarsela da solo.

 

Doveva solo fare ciò che sentiva.

   
 
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