Anime & Manga > Slam Dunk
Ricorda la storia  |      
Autore: emychan    11/12/2011    6 recensioni
Vincitrice dello Slam Dunk contest!
Prompt usato: cerotto
C'è una scena che Kaede continua a rivivere senza capire...
-Lieve HanaRu, ma a malapena accennato-
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kaede Rukawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Scritta per il Slam Dunk Contest indetto su Efp da Babysonfire!

Prima classificata!!!!:DD

Dopo tanti anni è stato un po' come incontrare due vecchi amici... sono davvero pazza, lo so!:D

Disclaimers: I personaggi non appartengono a me, anche se sono particolarmente affezionata a questi due!!!!(Che nostalgia!)

Assurdo


Palleggio, palleggio, tiro, canestro.

Kaede fissò il pallone compiere la sua parabola perfetta e infilarsi nella rete del canestro.

Quaranta, contò mentalmente passandosi il braccio sulla fronte madida di sudore.

Il sole stava già tramontando ed era solo a metà del suo allenamento pomeridiano.

Mancavano almeno sessanta canestri da tre punti e altri cento in terzo tempo. Non gli era mai accaduto di fare così poco di sabato

pomeriggio, neppure quando era malato o infortunato. Eppure per qualche ragione, quel giorno non riusciva proprio a concentrarsi.

Palleggio, palleggio, tiro...

Con orrore guardò il pallone colpire il cerchio di metallo arrugginito del canestro e rotolare al suolo.

Fuori.

Se non fosse stato così distante dal suo carattere avrebbe imprecato a gran voce.

Ma lui non era tanto idiota... la parola gli fece tornare in mente un'assurda testa dai capelli rossi.

Kaede scosse il capo e andò a sedersi sulla vecchia panchina accanto al campetto in cui era solito allenarsi nei week end.

In giro non c'era nessuno, forse per l'aria piuttosto fredda di novembre, ma a lui non dispiaceva.

Significava solo poter aver tutto il campo per sé.

Non che gli servisse a molto in quelle condizioni.

Sbuffando irritato aprì la cerniera del suo borsone e prese la bottiglietta di energizzante che portava sempre agli allenamenti, tanto

valeva tornare a casa a farsi una doccia e una lunga dormita.

Non aveva senso continuare a giocare, quando il suo cervello sembrava altrove.

E' solo un cerotto stupida volpe, mica una proposta di matrimonio!”

Rukawa si bloccò, la bottiglietta ancora premuta contro le labbra e gli occhi blu persi nel vuoto, non riusciva a togliersi quella stupida

voce dalla testa.

A volte la sentiva così nitida da costringerlo a voltarsi alla ricerca di quella irritante testa rossa.

Forse stava impazzendo.

O forse l'idiota aveva trovato il modo di torturarlo anche quando non c'era.

Lui e le sue cretinate senza senso.

Non capiva la metà di quello che gli diceva e niente di quello che faceva, ma negli ultimi giorni aveva cominciato a comportarsi in

modo ancora più strano del solito.

Se Kaede non l'avesse ritenuto del tutto impossibile, avrebbe quasi creduto che cercasse di essere... gentile.

Con lui.

Con Kaede Rukawa.

La sua autoproclamata nemesi.

Il che ad un occhio esterno poteva anche sembrare un miglioramento, ma non per lui.

Un casinista gentile, a quanto sembrava, poteva rivelarsi assai più fastidioso ed irritante di un casinista idiota.

E adesso Sakuragi se ne andava in giro a prestare cerotti.

Perdi sangue volpino, sei il solito svampito!”

Kaede non ricordava neppure come si era tagliato, sapeva solo che la sua mano era sporca di sangue e il suo indice faceva male.

Niente da provocare le grida di quel babbeo, ma ci voleva poco per farlo agitare. Almeno quella era una cosa che non poteva cambiare.

C'era abituato.

Ma non a quello che era accaduto dopo.

Tieni, mettici questo, volpe”.

Rukawa stava per mandarlo al diavolo, lui e qualsiasi cosa stesse cercando di rifilargli, ma quando aveva alzato il capo, Sakuragi teneva

in mano un cerotto e sembrava del tutto serio.

Niente battute, niente scherzi, niente grida. Solo una mano tesa e un cerotto con sopra disegnati dei palloni da basket.

Era rimasto del tutto scioccato, incapace di muoversi di fronte a quello spettacolo assurdo.

Aveva atteso incredulo, fissando quelle stupide dita, aspettandosi chissà quale battuta, ma non era accaduto.

E' solo un cerotto stupida volpe, mica una proposta di matrimonio!”

Aveva sbuffato Sakuragi, e forse si sbagliava, ma gli sembrava di averlo visto arrossire alle sue stesse parole “Prendilo, su!”

Ancora ammutolito, e un po' diffidente, Rukawa aveva afferrato il ridicolo cerotto, quasi aspettandosi che l'altro ritirasse la mano

all'ultimo secondo.

Non era accaduto.

Sakuragi si era limitato a fissarlo mentre lo applicava intorno al dito e Rukawa aveva atteso in silenzio che dicesse qualsiasi cosa gli

passasse in quella zucca vuota.

Il ragazzo sembrava in imbarazzo, cosa impossibile per uno come lui.

Dondolava da un piede all'altro, una mano tra i cortissimi capelli rossi.

Dovresti stare più attento volpino, c'è chi ci tiene a te”.

Aveva detto infine, afferrando il proprio borsone e quasi scappando dagli spogliatoi.

Kaede l'aveva guardato confuso, assonnato, ma da quel momento non aveva fatto altro che tornare a quell'assurda conversazione.

Inutile dire che ancora non aveva capito perché fosse così importante.

Ovviamente il suo cervello aveva colto qualcosa che a lui era sfuggito.

C'era un significato particolare in quel dannato cerotto?

Kaede lo osservò in silenzio, come se lo stupido pezzo di carta potesse rivelargli la risposta al suo dilemma. Alla fine, sconfitto, tornò

alla sua bicicletta e infilò le cuffie nelle orecchie.


Dovresti stare più attento volpino, c'è chi ci tiene a te”.

Kaede frenò nel vialetto.

C'è chi ci tiene a te”.

Che l'idiota si riferisse a se stesso?

Rukawa scosse la testa di fronte a quel pensiero ridicolo.

Si faceva troppi problemi, non era detto che quel deficiente pensasse davvero le cose che faceva, probabilmente era solo di buon

umore, tutto qui.

Con un altro sospiro, Rukawa lasciò le scarpe e il borsone all'ingresso.

Nella penombra, le parole di Hanamichi gli tornarono per l'ennesima volta in mente.

Kaede si sentì arrossire.

Ma era assurdo. Del tutto assurdo.


End

Spero vi sia piaciuta!!!

   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Slam Dunk / Vai alla pagina dell'autore: emychan