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Autore: BebaTaylor    11/12/2011    3 recensioni
Calliope, diciassette anni, ultimo anno di liceo. Abile nell’organizzare feste. Un dolore arrivato all’improvviso che le lacera l’anima, ma fa credere a tutti di averlo superato. Un ex ragazzo, troppo stupido per capire il motivo per cui è stato lasciato e una ex migliore amica, che non la racconta giusta. Un rapporto da ricucire con Chris e Travis, che erano i suoi migliori amici, prima che lei voltasse loro le spalle per stare con James e la sua cricca.
Zack, ventun anni, meccanico, tastierista e all’occorrenza cantante nel gruppo formato da lui, Chris, Travis, Antony e Matt. Capace di arrivare alle spalle senza farsi sentire.
Clarissa, capo cheerleader, sceglierà di rinunciare ai suoi “privilegi” per seguire quello che le dice il suo cuore.
Chris, pronto a prendere a pugni chiunque faccia soffrire Calliope, con un segreto che ha paura persino a confessare a se stesso.
E poi c’è Jessica, pronta a portare scompiglio nelle loro vite.
Questa è la loro storia.
STORIA SOSPESA maggiori info alla fine dell'ultimo capitolo
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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All Things Come To
Those Who Wait


Capitolo Uno


«Calliope! Sono arrivati!» esclamò Carl Zimmerman alla figlia diciasettenne.
«Sono pronta, arrivo.» disse la figlia uscendo dalla sua stanza e chiudendo la porta dietro di sé. Attraversò il salotto e salutò i suoi genitori e i loro più cari amici: Adrian e Tracy Green.
«Divertiti.» augurò Tracy agitando una mano. Calliope sorrise e uscì di casa, non ascoltando le solite raccomandazioni del padre -stai attenta, non dare confidenza a gente strana, non accettare bevande da sconosciuti- ormai le conosceva a memoria.
Fuori dalla villetta, in fondo al vialetto, era ferma la monovolume blu di James, il suo ragazzo. Calliope accelerò il passo, pregando di non inciampare -indossava dei sandali nuovi-, cadere e farsi male.
«Ciao.» disse aprendo la portiera posteriore a sistemandosi accanto a Daphne, una delle sue migliori amiche.
«Sei in ritardo.» le disse Liam, quarterback della squadra del liceo e fidanzato di Daphne da un anno e mezzo.
«Non è vero.» replicò Callie allungando una mano fino a sfiorare la guancia di James.
«Se avete finito, direi che possiamo andare.» disse lui cercando di trattenere una risata. «Dobbiamo andare a prendere Liz.» continuò ingranando la marcia.
«Ha iniziato lui.» bisbigliò Callie, appoggiando la schiena contro lo schienale.
«Lascialo perdere, lo sai che fa sempre così.» le disse Daphne. Calliope alzò le spalle.
«Ma chi canta stasera al locale?» domandò Liam mentre James accostava al marciapiede. Lì, ad aspettarli, c'era Liz.
«Non lo so.» rispose Daphne. «Ciao Liz. Sai chi canta stasera allo Zoe?» continuò mentre l'altra ragazza saliva in auto.
«Uh, no.» rispose Liz sistemandosi accanto a Callie, che si spostò per farle spazio. «Eddie è già là.»
«Lo sfido, io. Abita a due metri di distanza.» esclamò Liam lisciandosi la maglia bianca.

«Chi canta stasera?» domandò, ancora una volta, Liam quando, davanti all'ingresso dello Zoe trovarono Eddie.
«Non ne ho idea.» rispose il ragazzo passandosi una mano fra i capelli biondi e ricci.
«Non sapete mai nulla.» sbuffò Liam dando una pacca sulla schiena di Eddie che rischiò di cadere.
«Potevi informarti, se ci tieni tanto a sapere chi canta.» esclamò Liz toccandosi i lunghi capelli biondi.
Liam sbuffò e incrociò le braccia muscolose al petto, biascicando qualcosa d'incomprensibile.
«Andiamo?» domandò James che abbracciava da dietro Callie.
Cinque teste annuirono, così il gruppo s’incamminò verso l'ingresso del locale.
Lo Zoe era un locale frequentato per lo più dai ragazzi dei licei della città, anche se non mancavano le incursioni di qualche ragazzo al primo anno di college.
«No.» pronunciò Daphne poco dopo aver attraversato l'ingresso -uno stretto corridoio lungo un paio di metri-, indicando la locandina su cui spiccavano il gruppo che cantava quella sera.
«Che c'è?» domandò Callie avvicinandosi all'amica. Daphne sbuffò e indicò la locandina. Calliope corrucciò le sopracciglia, mentre fissava l'immagine di quello che fino a un anno prima era il suo migliore amico: Chris Deveau.
«Lo sfigato e il suo amico.» il disprezzo nelle parole di Liam era evidente. Chris e Travis non gli piacevano. «Per fortuna questo è l'ultimo anno, poi non li vedremo più.» continuò passando un braccio sulle spalle di Daphne e stringendola delicatamente.
Callie rimase a osservare la locandina. Oltre ai loro due compagni di scuola, c'erano altri tre ragazzi che lei non conosceva. Guardò i capelli neri e ricci e gli occhi azzurri del ragazzo.
Nonostante frequentassero lo stesso liceo, la San Marie High School, e avessero alcune lezioni in comune, erano quasi tredici mesi che non parlava né con Travis né con Chris.
«Andiamo.» James le afferrò il polso e la tirò dolcemente. I ragazzi si sistemarono in un tavolino non lontano dal palco.
Pochi minuti dopo la musica partì, e il gruppo iniziò a suonare e cantare. Calliope ebbe un tuffo al cuore riconoscendo la canzone: "Sorry seems to be the hardest word" di Elton John. Quella canzone, quelle parole le facevano ricordare i bei momenti passati con Chris e successivamente con Travis, fino al giorno in cui prese quella decisione. Quella di entrare a far parte "dell'élite" del liceo, anche se ciò voleva dire non parlare più con il suo migliore amico e Travis.

«Se vuoi uscire con me, devi smetterla di parlare con quei due.» James era appoggiato all'armadietto accanto a quello di Calliope e la guardava.
«Io... è il mio migliore amico.» mormorò lei appoggiando la fronte sull'anta dell'armadietto. La superfice era fredda. Callie chiuse gli occhi e sospirò.
«Pensavo d'interessarti.» esclamò James. Le lezioni erano finite da una manciata di minuti. «Evidentemente mi sbagliavo.» continuò facendo un passo avanti. Calliope voltò il viso verso il ragazzo e si morse le labbra.
«Ah, non importa, non sei l'unica ragazza di questa scuola.» James sorrise e si allontanò di qualche passo.
«No, aspetta.» lo fermò Calliope. «Va bene, lo farò.» mormorò.
«Perfetto. Ti chiamo stasera.» pronunciò James. Callie lo guardò allontanarsi, mentre sentiva le lacrime pungerle gli occhi.
Aveva appena scelto fra i suoi amici e il ragazzo che le piaceva. Sperò solo che fosse la decisione giusta.

«Callie, ti stavo chiamando! Non mi hai sentito?» domandò Chris posando una mano sulla spalla di Callie.
«Chris... no, scusa, ero soprappensiero.» si giustificò Callie evitando di guardare l'amico.
«Oh, capita.» mormorò Chris spostando la mano. «Volevo chiederti se potevamo studiare insieme per il test di economia.»
Callie abbassò il viso e strinse più forte la cinghia della borsa. Si sentiva in imbarazzo. Doveva mentire e ciò non le piaceva. «Non posso.» sussurrò.
Chris la guardò sorpreso, non era sicuro di aver capito bene. «Non puoi?» domandò.
Calliope alzò la testa e lo guardò. «No... cioè sì, non posso. Sono impegnata.» farfugliò; si guardò attorno cercando un pretesto per allontanarsi. Con la coda dell'occhio notò James e gli altri fermi in un angolo che li guardavano. Sospirò. «Devo andare.» disse e prima che Chris potesse dire o fare qualcosa si allontanò verso il suo ragazzo e i suoi nuovi amici. Mentre camminava sentiva lo sguardo di Chris guardarla, e sapeva che in quel momento gli stavano passando per la testa milioni di domande.
«Cosa voleva?» le domandò bruscamente James. guardando Chris che era ancora fermo e li stava guardando stupito.
«Nulla.» rispose Callie alzando le spalle. «Nulla.» ripeté.
«Non capisco cosa ci trovi d'interessante nello sfigato.» esclamò Liam alzando un po' troppo la voce. Callie si girò e notò che Chris se ne stava andando, la testa bassa e le spalle curve, come se portasse un peso troppo grande per lui e i suoi sedici anni.

«Cosa sperano, di diventare famosi?» esclamò Liam, riferendosi ai ragazzi sul palco. La sua bibita era quasi finita.
«Forse. O forse vogliono solo farci sentire le loro lagne.» rispose Eddie e gli altri scoppiarono a ridere. Callie rimase in silenzio.
«Cos'hai?» le sussurrò James sfiorandole l'orecchio con le labbra.
«Nulla.» rispose lei con un sorriso tirato. «Ho un leggero mal di testa.» aggiunse mentre il ragazzo le baciava il collo.
«Oh. Meno male.» esclamò il ragazzo sollevando il viso e guardando gli occhi verdi della giovane. «Nel senso che pensavo ti dispiacesse per quello che hanno detto Liam e Eddie.» aggiunse capendo che poteva essere frainteso.
Callie guardò per un attimo il palco, «No, non stavo pensando a quello.» esclamò afferrando con le mani il bicchiere.
James sorrise.
«Però quel tizio è carino!» esclamò Liz dando una gomitata a Callie e costringendola a voltarsi verso il palco.
«Ma chi?» domandò lei fissando i cinque ragazzi.
«Quello alle tastiere.» le spiegò Liz indicandolo con un gesto del capo.
Callie piegò la testa e socchiuse gli occhi, le luci basse non le permettevano di vedere bene l'aspetto dei ragazzi sul palco. «Sì, direi che hai ragione.» disse.
«Peccato che sia amico di quei due.» sospirò Liz.
«Di cosa state parlando?» s'intromise James, nella sua voce c'era un pizzico di gelosia.
«Nulla d'importante.» tergiversò Liz. James parve soddisfatto della risposta e riprese a chiacchierare con Liam.

Callie uscì a prendere una boccata d'aria con la scusa che doveva richiamare un'amica conosciuta in vacanza. Una volta fuori dal locale ignorò il cellulare e si appoggiò al muro. «Ciao.»
Callie si voltò e notò il ragazzo che le aveva indicato, circa quindici minuti prima, Liz. «Ciao» rispose educatamente. Lo sconosciuto dimostrava vent'anni, i capelli corti erano di colore castano scuro come gli occhi.
«Ho visto che mi guardavi.» disse il ragazzo avvicinandosi. Callie si guardò le unghie, anzi s'impose di guardarle. Quel ragazzo le piaceva.
«Ho il ragazzo.» rispose laconica. «Da un anno.» aggiunse alzando il viso. Le sue labbra si aprirono in una smorfia di sorpresa, quando si trovò il ragazzo a pochi centimetri di distanza. Riusciva a sentire l'odore del suo profumo.
«E allora? Io non sono geloso.» scherzò lui allungando una mano e sfiorando i capelli della ragazza. «Io sono Zack.»
Calliope si scostò bruscamente. «Quale parte della frase ho il ragazzo non hai capito?» esclamò.
«Zack, lasciala stare.»
Entrambi si voltarono. Chris, Travis e altri due ragazzi erano poco distanti da loro. «Calliope non si mischia con i comuni mortali.» continuò Chris.
Zack fece una smorfia, sorrise un'ultima volta a Callie e tornò dai suoi amici. Calliope lo guardò allontanarsi. Decise che era rimasta fuori anche troppo e s'incamminò verso la porta. Su di essa c'era un volantino che ritraeva la band di Chris, i Music Love. Callie staccò la locandina che era attaccata con del nastro adesivo di carta, la piegò e la infilò nella borsetta. Non sapeva nemmeno lei il motivo per cui aveva compiuto quel gesto.
«Telefonata lunga, eh?» le disse James quando ritornò al tavolo.
«Sì... Cissy è una chiacchierona.» mentì lei mentre si sedeva sullo sgabello. «Ma Liam e Daphne?» chiese guardandosi attorno.
«Sono là.» rispose Eddie indicando la coppietta, che appoggiata a una delle colonne del locale, si stava baciando.
Callie annuì e bevve un sorso della sua bibita, un cocktail analcolico alla frutta.
«Chi è quello? Perché ti sta fissando?» domandò James.
Callie lo guardò non capendo a chi si riferisse. Lui fece un cenno con la testa, indicando un ragazzo dietro di lei. Callie voltò la testa e vide Zack, appoggiato allo schienale di uno dei divanetti, con le braccia conserte che la osservava.
«Non lo so.» mentì. «Non lo conosco.»
«E allora perché ti sta fissando?» ripeté James.
«Perché sono bella.» rispose Callie con un sorriso avvicinando il viso a quello del suo ragazzo. James abbassò la testa e la baciò.
«A me sembra il tizio che prima era sul palco con i due sfigati.» s'intromise Liz, a Callie si raggelò il sangue nelle vene. «Sì, è lui.» confermò Liz.
«Si sta facendo tardi, andiamo?» domandò Eddie coprendosi la mano con la bocca mentre sbadigliava.
«Recuperiamo i due piccioncini e andiamocene.» concordò James alzandosi in piedi.

«Non mi tradirai mai, vero?» sussurrò James a Callie prima di salire in auto.
Lei scosse la testa, e una ciocca di capelli castani le finì sugli occhi. James la spostò delicatamente con la mano. «No, non lo farò.» rispose lei mormorando. Lo guardò negli occhi azzurri e pregò che lui non scoprisse quello che le stava passando per la mente.
"Potrei tradirti." pensò mentre saliva in macchina. "Potrei tradirti." E all’improvviso, si trovò a pensare a Chris, a Travis, alla locandina nella borsa. E a Zack.
"Potrei tradirti."


Nuova storia. In realtà è una vecchia storia che sto sistemando. La sto stravolgendo letteralmente.
Spero che sia di vostro interesse.
Se lasciate una recensione non vi mangio! Le parti in corsivo sono dei flashback.
   
 
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